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TELOGIA

QUESTIONI TEOLOGICHE DI ETICA E MORALE CRISTIANA

Morale = comportamenti, costumi, atteggiamenti, modi di agire e di comportarsi, scienza che studia

il comportamento umano: scienza della condotta (nel senso di ciò k si deve fare e non fare affinche

l'uomo possa diventare ciò k deve essere). → non si limita a descrivere i comportamenti, ma si

spinge oltre: ad individuare le norme di comportamento (come ci si deve comportare o ci si

dovrebbe comportare).

MORALE → materia orientata ad aiutare il soggetto, la persona a realizzare se stesso; appartiene

alla morale il compito di enunciare criteri x valutare la bontà o meno dei comportamenti.

Etica = scienza che tenta di indagare e di articolare una riflessione a proposito dei comportamenti

umani.

Teologia → allude a ogni discorso, ragionamento, riflessione attorno alla realtà di Dio.

È la disciplina k ha come compito di dare ragione della verità di ciò in cui crediamo. Ciò in cui

crediamo è il contenuto della fede; la quale ha come suo momento sorgivo la divina rivelazione

attestata nel Nuovo Testamento.

TEOLOGIA = scienza della fede. → indaga sulla fede con una propria metodologia sulla realtà di

Dio; la quale sfugge, x sua natura, ad ogni criterio di misurabilità e dimostrabilità delle discipline

scientifiche.

TEOLOGIA MORALE → deve fornire indicazioni di comportamento e criteri di giudizio, sempre

in riferimento all'indicazione data da Cristo ai suoi Apostoli “andate in tutte le nazioni …

battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”

IL PECCATO: IL DISTACCO DA DIO

Parlando delle basi dell'agire morale, dobbiamo parlare del PECCATO.

(esempi di richiamo del peccato nelle preghiere: dopo la lettura del Vangelo, durante la lavanda

delle mani, prima della Comunione).

Peccato nei tempi moderni si in tutti i contesti:

– crimini della strada

– scempi edilizi

– peccati contro l'ambiente …

Il peccato interviene nell'ambito del sesto comandamento !!!

Che cos'è il peccato ?

Partire dal cuore e non dalla mente x capire cos'è il peccato.

Si parla di “crimini della strada”, “scempi edilizi”, “peccati contro l'ambiente”; con queste

espressioni s'intende in primo luogo la violazione di regole esistenti (codice stradale, regolamento

edilizia, leggi su difesa ambiente) = il peccato ha sempre a che fare con la violazione di un

ordinamento. Ma attenzione: non ogni violazione di un ordinamento si chiama peccato !!!

es. non ogni violazione del codice stradale è un crimine, ci vuole qualcos'altro; un elemento che

aggiunga alla violazione di una regola un elemento di intenzionalità!

Il grande peso del peccato:

Definizione di peccato secondo il Catechismo (2):

1. mancanza contro la ragione, la verità, la retta coscienza

2. è un' offesa a Dio

Una mancanza contro la ragione è già peccato? Il peccato ha sempre a che fare con Dio e un

contesto religioso?

Per questo motivo, si sostiene k: nell'ambito della ragione si parla di “colpa”, mentre la parola

“peccato” è una parola solo religiosa, ma la parola “colpa” la posso trovare anche in ambito

religioso e non.

Per rendersi conto del “peso del peccato” bisogna ricordare che:

nella fede affermiamo k il peccato ha un peso tale k è costato la vita a Dio: il Figlio di Dio è morto a

causa dei nostri peccati. Quanto pesa il peccato lo si capisce quando consideriamo questo evento.

Quando si celebra l'Eucarestia, si rende presente l'opera della redenzione: e così emerge quanto il

nostro peccato è costato a Dio.

Soltanto guardando all'Eucarestia, alla croce, alla morte e alla resurrezione di Gesù ci viene rivelato

il peccato !!!

L'amore di Dio e il nostro peccato:

Quando si è accettati, ci si rende conto della profondità della propria colpa. Chi si sente davvero

amato dai genitori sarà addolorato x la propria colpa, xk si rende conto di aver ferito l'amore.

Quanto più grande è l'accettazione e tanto più grande sarà la consapevolezza delle propria colpa.

Soltanto k incontra l'amore comincia a capire quale peso ha il peccato.

Ma xk il peccato, se è offesa a Dio in quanto respinge il suo amore è anche una mancanza contro la

ragione?

Sant'Anselmo: tutto ciò k va contro l'ordine voluto da Dio va anche contro la ragione, xk è la nostra

ragione k ci lascia riconoscere l'ordine di Dio, l'ordine della creazione, l'ordine della vita, l'ordine

della convivenza umana.

Il peccato è sempre qualcosa k va contro la ragione e che offende Dio !!

Peccati leggeri e Peccati gravi:

– Peccato mortale → distrugge l'amore nel cuore dell'uomo a causa di una violazione grave

della Legge di Dio = è una frattura della strada verso Dio.

– Peccato veniale → è una piccola deviazione, ma non un abbandono definitivo della strada

verso Dio

Perchè un peccato rientri nella categoria dei peccati mortali la dottrina richiede k vi concorrano 3

condizioni:

1) una materia grave: omicidio, furto, adulterio, bestemmia, apostasia

2) deve essere commesso con piena consapevolezza

3) deliberato consenso, cioè una volontà completamente libera

Decisiva è la condizione del peccato contro lo Spirito Santo, Gesù dice: “ogni peccato viene

perdonato, anche la bestemmia contro Cristo. Nessun perdono ci sarà x la bestemmia contro lo

Spirito Santo”

La coscienza, la voce interiore che chiama al bene; ovvero: l'imperativo morale:

La coscienza è una sorta di bussola della vita morale. La questione dell'agire buono o cattivo ha

molto a che fare con la questione della coscienza.

“agire da incoscienti” = non avere, nelle proprie azioni, alcun senso del bene e del male.

La coscienza è il messaggero di Dio nella nostra vita !!!

La voce della coscienza:

la coscienza può essere appiattita da un modo di vivere superficiale: quando conta solo l'esteriorità,

quando conta di più “essere alla moda” questa voce interiore può diventare impercettibile già da

bambini.

Società odierna l'uomo viene visto come un essere k si da la legge da solo, determina da solo k cosa

vuole e chi è, che cosa è buono ed importante per lui, cosa egli ritiene bene e male → visione che è

entrata in conflitto con quella della Chiesa (es. enciclica di papa Paolo VI).

Formazione della coscienza: un compito:

La coscienza è un fine sensore x percepire la realtà, x riconoscere k cosa è buono, giusto, vero.

Il presupposto è k la coscienza è creata, viene formata.

Una coscienza sensibile è uno strumento meraviglioso x aprirsi alla chiamata k viene da un'altro; x

questo è essenziale lavorare sulla coscienza, formarla, renderla sensibile; questo lavoro dura tutta la

vita.

4 punti della formazione della coscienza:

1. devo ammettere k la mia coscienza è sottosviluppata; devo essere pronto a formarmi e a

farmi formare. La scuola della coscienza è la scuola di Gesù. Gesù ci apre occhi e orecchi, ci

abbandoniamo a come Gesù ci insegna a guardare ed osservare la realtà.

Le parabole di Gesù sono una meravigliosa scuola della coscienza.

Soltanto una percezione attenta della realtà può favorire anche una coscienza sensibile; e

una coscienza sensibile apre lo sguardo alla percezione della realtà

2. la mia coscienza sarà sensibile nella misura in cui la mia vita è ordinata. Devo lottare xk ci

sia ordine e disciplina nella mia vita, così k la coscienza possa agire.

Rispetto, attenzione, dominio di sé, pazienza, discrezione, umiltà → tutto ciò sviluppa la

coscienza

3. cercherò maestri/uomini k attraverso la loro vita, le loro parole, le loro esperienze; possano

indicarmi la via “maestri di vita” come i Santi. (compreso l'insegnamento della Chiesa)

4. Dio ci parla; parla alla nostra coscienza tramite avvenimenti della nostra vita

Segui la coscienza:

“si deve sempre seguire la coscienza” ma bisogna sempre considerare una cosa: k la coscienza può

sbagliare.

1. La mia coscienza può essere non sufficientemente illuminata, male indirizzata.

2. Devo anche sapere se ho agito secondo “scienza e coscienza”.

3. La mia coscienza non può mai dirmi qualcosa che va contro le norme fondamentali della morale

umana.

4. Devo chiedermi se stò agendo secondo la regola d'oro: “non fare agli altri quello k non vorresti

fosse fatto a te”

NB: l'eroe della coscienza nell'immaginario cristiano è: il MARTIRE.

CAPITOLO PRIMO

LA CRISI CONTEMPORANEA DELL'ETICA CRISTIANA

La morale è in crisi? Gode di cattiva fama?

1. Il fenomeno religioso oggi, quale indice della crisi della morale:

L'aggettivo “esoterico” = interno, nascosto, intimo

La religione e la fede cristiana, non appare più una “pratica” che possa essere descritta in termini

obbiettivi; ma assume oggi la fisionomia di una cosa dell'anima (intima, nascosta, solo interiore).

La religione post moderna è tipicamente, una religione mistica; concezione che si oppone a quella

profetica ed etica (che è quella del cristianesimo → essa ha al suo centro il mistero

dell'incarnazione : della scelta di Dio di diventare uomo x avere una storia di uomo.

In sintesi:

la religione, nella società attuale, è caratterizzata da tratti k la rendono invisibile, fatta di pensieri, di

immagini, sentimenti + k di comportamenti. Una religione invisibile diventa una religione

immaginaria k non ha + nulla a k vedere kn l'esperienza di un popolo k si riconosce in valori da cui

trarre comportamenti.

2. La cattiva riflessione morale:

A partire dal XVII secolo la riflessione della morale si configura km indicazioni in margine al IV

sacramento, quello della penitenza: tali indicazioni aiutavano i penitenti a riconoscere i propri

peccati e costituivano un sussidio ai confessori x assegnare le debite penitenze; identificare tra il

“lecito” e “illecito” nelle singole azioni.

3. Per riferimento alla riflessione fisiologica:

Illuminismo quale momento culturale da cui prende avvio il pensiero moderno a proposito della

morale. Esso segna una soluzione di continuità rispetto al passato: il progetto dell'illuminismo

consiste, nel mettere in dubbio il valore indiscutibile della legge.

Tale progetto, riconobbe il suo fallimento lasciando un vuoto di riflessione in merito alla questione

morale.

Dettagli
A.A. 2017-2018
7 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher micheladelucca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Manzoni Mario.