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Cammino nel deserto e dono della legge: Il cammino nel deserto rappresenta il

periodo di prova e formazione del popolo d'Israele, culminato con il dono della legge

sul Monte Sinai. Questo evento segna l'alleanza tra Dio e il suo popolo, con le "Dieci

parole" (Decalogo) come fondamenta morali e legali.

Analisi delle “Dieci parole”: Le "Dieci parole" sono un codice etico che orienta la

vita del popolo in relazione a Dio e agli altri. Non sono semplici norme, ma devono

essere contestualizzate storicamente e culturalmente. Vanno comprese nel loro

significato originale e reinterpretate nella situazione attuale di chi le legge.

6. Indagine biblica: le scuole interpretative (etica liberale, escatologia

conseguente, etica esistenziale, etica cristologica). L’imperativo etico nella

predicazione di Gesù e l’annuncio del Regno

Scuole interpretative:

 Etica liberale: Interpreta i detti di Gesù come disposizioni morali dell'anima,

promuovendo una formazione morale individuale.

 Escatologia conseguente: Si concentra sul messaggio di Gesù riguardo al

Regno di Dio, sottolineando la dimensione futura e definitiva del Regno.

 Etica esistenziale: Mette in risalto l'incontro personale con Gesù e

l'importanza della decisione individuale in risposta alla chiamata di Dio.

 Etica cristologica: Integra la vita e la missione di Gesù Cristo, sottolineando il

comandamento dell'amore come principio etico universale.

Imperativo etico nella predicazione di Gesù: Fondato sull'amore di Dio e del

prossimo, il comandamento dell'amore è centrale, evidenziando che l'amore per Dio e

per il prossimo sono inseparabili. Gesù invita a vivere questo amore come risposta

all'amore di Dio, manifestato nella sua vita e missione.

7. Indagine biblica: il discorso della montagna e il comandamento dell’amore

Discorso della montagna e comandamento dell’amore: Il discorso della montagna

è una sintesi degli insegnamenti etici di Gesù, dove il comandamento dell'amore

occupa un posto centrale. Gesù esorta a vivere secondo i principi del Regno di Dio,

sottolineando la misericordia, la giustizia e l'amore incondizionato. Il comandamento

"Ama il prossimo tuo come te stesso" è elevato a principio etico fondamentale.

8. Il dibattito su coscienza e opzione fondamentale: modello trascendentale-

ermeneutico (Demmer) e modello personalista (Molinaro)

Modello trascendentale-ermeneutico (Demmer): Vede la coscienza come un luogo

di incontro tra la verità divina e l'individuo, dove l'ermeneutica (interpretazione) è

cruciale. La coscienza emerge dal discernimento sviluppato attraverso l'esperienza e

la riflessione.

Modello personalista (Molinaro): Enfatizza la dimensione relazionale della

coscienza, vista come intrinsecamente credente. La coscienza implica una relazione

di fiducia e amore con Dio e gli altri, e l'azione morale è guidata dalla dedizione a un

bene riconosciuto come degno di fiducia.

9. Legge naturale e diritto naturale (il nesso soggetto-natura, la cultura, il

rapporto natura-soprannatura)

Legge naturale e diritto naturale: Sono fondamentali nella teologia morale

cattolica. La legge morale è inscritta nella natura umana e accessibile alla ragione. La

cultura deve riflettere i principi morali universali, armonizzandosi con la natura. Il

rapporto natura-soprannatura indica come la grazia divina perfezioni la natura umana,

portandola al suo compimento senza distruggerla.

10. Il dibattito sui valori; beni morali e pre-morali

Dibattito sui valori: Distingue tra beni morali, legati all'agire umano e alla

realizzazione della persona, e beni pre-morali, desiderabili ma senza dimensione

etica. I beni morali coinvolgono la volontà libera e responsabile, mentre i beni pre-

morali comprendono aspetti come la salute, il piacere e il benessere fisico.

11. Fondazione deontologica e teleologica delle norme; il principio del duplice

effetto e della totalità; l’intrinsece malum

Fondazione deontologica e teleologica delle norme:

 Deontologica: Basi sull'obbligo morale indipendente dalle conseguenze.

 Teleologica: Considera le finalità e le conseguenze delle azioni.

Principio del duplice effetto: Giustifica un'azione con due effetti (uno buono e uno

cattivo) se l'intenzione è di perseguire il bene e il male non è direttamente voluto.

Principio della totalità: Le parti del corpo possono essere sacrificate per il bene del

tutto.

Intrinsece malum: Atti sempre moralmente illeciti a causa della loro natura

stessa. 12. Il nesso coscienza-norma (singolarità e universalità; passività-attività;

ipseità)

Il rapporto tra coscienza e norma è dialettico e intricato, caratterizzato da un

bilanciamento tra singolarità e universalità, passività e attività, e la natura dell'ipseità.

La coscienza non si limita a essere una semplice entità; essa rappresenta il soggetto

morale totale, attivo in ogni aspetto della vita morale.

 Singolarità e Universalità: La singolarità si riferisce all'esperienza personale e

fenomenologica, mentre l'universalità ha una natura ontologica. Per

trasformare un'esperienza individuale in un concetto universale, è necessaria la

libertà personale. La norma universale non è una deduzione diretta

dall'esperienza singolare, ma la singolarità rappresenta il punto di partenza per

raggiungere l'universalità. Questo implica che l'individuo deve interiorizzare e

comprendere personalmente una norma prima che essa possa essere accettata

universalmente.

 Passività e Attività: La coscienza manifesta passività nell'accogliere

esperienze e norme morali, mentre l'attività si esprime nella risposta e

nell'azione basata su queste norme. La coscienza è attiva nel discernimento

sapienziale, integrando la storia personale con i principi morali. Quindi, mentre

il soggetto è passivo nel ricevere le norme, è attivo nell'applicarle e adattarle

alla propria vita.

 Ipseità: La coscienza è il "sé morale", concetto vicino alla categoria biblica del

cuore, dove l'intero io vive e agisce moralmente. Non è un elemento separato

del soggetto, ma è il soggetto stesso nella sua totalità morale. L'ipseità implica

l'autenticità e l'integrità del soggetto morale, dove ogni azione riflette l'intera

persona.

13. Le forme della passività: l’esperienza del corpo proprio (carne); l’alterità

dell’altro; l’alterità delle istituzioni; la coscienza e il debito

La passività della coscienza si manifesta in diverse forme, evidenziando vari aspetti

della condizione umana:

 Esperienza del Corpo Proprio (Carne): La carne rappresenta la dimensione

corporea dell'esperienza umana, dove la passività è evidente nel modo in cui il

corpo riceve e subisce sensazioni e stimoli esterni. Il corpo è il luogo primario

di incontro con il mondo, dove l'individuo è passivamente soggetto alle

influenze esterne.

 Alterità dell'Altro: L'incontro con l'altro è una forma fondamentale di

passività, dove l'individuo deve rispondere alla presenza e alle richieste

dell'altro. Questo incontro è cruciale per la costituzione morale della coscienza,

poiché la moralità emerge nel riconoscimento e nella risposta all'alterità.

 Alterità delle Istituzioni: Le istituzioni sociali e culturali impongono norme e

strutture che il soggetto riceve passivamente, ma con le quali deve interagire

attivamente per conformarsi o resistere. Le istituzioni modellano le condizioni

di vita e influenzano le scelte morali, ma il soggetto ha anche la responsabilità

di criticarle e trasformarle.

 Coscienza e Debito: La coscienza morale è segnata dal senso del debito, una

condizione passiva che implica responsabilità verso gli altri e la società nel suo

insieme. Il debito morale è un riconoscimento della propria dipendenza dagli

altri e della necessità di rispondere ai loro bisogni e richieste.

14. L’ermeneutica dell’esperienza della colpa

L'esperienza della colpa viene interpretata attraverso un'ermeneutica che cerca di

comprendere il significato e le implicazioni morali del peccato. Questa

interpretazione è fondamentale per la teologia morale, poiché aiuta a elaborare una

risposta adeguata alla colpa e a promuovere la conversione e la riconciliazione.

L'ermeneutica della colpa implica:

 Riconoscimento del Peccato: Comprendere la colpa significa riconoscere la

natura del peccato e le sue conseguenze. Questo è il primo passo verso la

responsabilità e la riconciliazione.

 Significato Morale: Analizzare il significato morale della colpa permette di

vedere il peccato non solo come una trasgressione di una norma, ma come una

rottura delle relazioni con Dio, con gli altri e con sé stessi.

 Processo di Conversione: La comprensione della colpa è orientata verso la

conversione, un cambiamento radicale del cuore e della mente che porta alla

riconciliazione e al rinnovamento morale.

15. Riflessione teologico-morale sul peccato: la sacra scrittura, la tradizione

scolastica, la distinzione tra peccato mortale e veniale, il legame tra peccato

attuale e peccato originale, la conversione

La riflessione teologico-morale sul peccato si basa su diverse fonti e distinzioni:

 Sacra Scrittura e Tradizione Scolastica: La Bibbia offre numerosi

insegnamenti sul peccato, che sono stati sviluppati ulteriormente dalla

tradizione scolastica. La Scrittura descrive il peccato come una rottura del

rapporto con Dio, mentre la tradizione scolastica ha elaborato concetti e

distinzioni dettagliate per comprendere meglio la natura del peccato e le sue

implicazioni morali.

 Distinzione tra Peccato Mortale e Veniale: Il peccato mortale distrugge la

carità nel cuore dell'uomo e richiede una conversione profonda, mentre il

peccato veniale indebolisce la carità senza distruggerla completamente. Questa

distinzione aiuta a comprendere la gravità differente dei peccati e le diverse

esigenze di riconciliazione.

 Legame tra Peccato Attuale e Peccato Originale: Il peccato originale

rappresenta la condizione di base dell'umanità, che predispone al peccato

attuale, ma non lo determina necessariamente. Questa distinzione aiuta a

comprendere la radice del peccato umano e la necessità di redenzione.

 Conversione: La risposta al peccato è la conversione, un processo di

trasformazione morale e

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pierp01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teologia 3 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Ferrari Luca.