Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 19
Teologia 3 Pag. 1 Teologia 3 Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teologia 3 Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teologia 3 Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Teologia 3 Pag. 16
1 su 19
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Gollum, come a dire quanto sia difficile vedere il prodotto del male. La pietà e la misericordia avvengono nel momento in cui si riesce a leggere a fondo la realtà.

PinocchioCome vincere il potere: anche qui la risposta è la pietà. Il potere può anche essere una forma di male. Il potere c'è e non si può cambiare o scappare, dunque il cristiano non è semplicemente quello che denuncia ciò che non va, ma è colui che ricerca del bene.

Mangiafuoco vuole bruciare Pinocchio, ma alla fine lo risparmia perché Pinocchio è un burattino diverso dagli altri: ha un Padre. Significa che Dio non è un padrone che bisogna servire essendo schiavi, ma bisogna vederlo come un padre. Quindi, la morale è necessaria per vivere con questo fine: vivere il bene e nel bene. L'effetto di chi vive così è che Mangiafuoco lo libera. Quindi sceglie di bruciare Arlecchino, ma Pinocchio con uno slancio.

Inaspettato si riconosce fratello degli altri burattini, ma supplica Mangiafuoco ("eccellenza"), chiedendo che di prendere lui al posto di Arlecchino. Il quale alla fine viene accontentato e addirittura gli viene fatto un dono (5 monete d'oro). Riconoscere di avere un padre, cioè qualcuno per cui dare senso alla propria vita. La morale è questa: c'è una relazione più importante che poi si concretizza nelle scelte che ognuno di noi deve vivere.

La Divina Commedia

Perché il male è tra di noi? L'inizio è importante, ci dice che la condizione in cui è Dante è quella di tutti gli uomini (nel mezzo del cammin di NOSTRA vita...). La situazione all'inizio della commedia è per farci capire che tutti noi cominciamo dalla "selva oscura", eppure è lì che inizia la salvezza. Tutti dobbiamo fare questo cammino che passa attraverso il male in tutte le sue forme,

raggiungendo anche il Diavolo. Poi bisogna purgarsi e infine si può contemplare la bellezza. Questo è ciò che fa la teologia morale che riconosce il peccato, capisce come superarlo per una prospettiva di bene che è lo scopo per cui ci si muove. Incontra le fiere che simboleggiano il peccato originale con cui nasce l'uomo, contratto da Adamo ed Eva. Mentre sta là, scorge la figura di Virgilio e manifesta di avere bisogno di qualcuno (un padre) che lo guidi, che formula la sua richiesta e di prendere coscienza del suo desiderio (parola chiave della divina commedia). Dante accetta di fare il lungo viaggio, seguendo Virgilio perché capisce che è l'unica strada possibile. Nel secondo canto poi ha un ripensamento (io son uno), per un sentimento di solitudine nel senso che è proprio lui che deve rispondere perché tutta la realtà chiama a rispondere e ad attrarre l'uomo a sé. Questa è la dinamica con.cui l'uomo entra nella vita. Nel terzo canto Dante parte definitivamente, perché tra donne benedette sono intercedute per lui. Alla fine, parte perché c'è un desiderio che lo muove: l'amore. Ha senso rispettare i comandamenti e mettere in pratica le virtù perché si vive nell'amore. La morale ricerca la verità, la verità va oltre l'ideologia. La verità è la corrispondenza tra intelletto e realtà (Tommaso d'Aquino). Benedetto XVI definisce la corrispondenza tra intelletto e realtà come: "Con questa formula siamo vicini a ciò che Gesù intende dire quando parla della verità, quando dice che è venuto nel mondo per dare testimonianza alla verità. Nel mondo, verità e opinione errata, verità e menzogna sono continuamente mescolate in modo quasi inestricabile. La verità in tutta la sua grandezza e purezza non appare. Il mondo

è “vero” nella misura in cui rispecchia Dio, il senso della creazione, la Ragione eterna da cui è scaturito. E diventa tanto più vero quanto più si avvicina a Dio. L’uomo diventa vero, diventa se stesso se diventa conforme a Dio. Allora egli raggiunge la sua vera natura. Dio è la realtà che dona l’essere e il senso. “Dare testimonianza alla verità” significa mettere in risalto Dio e la sua volontà di fronte agli interessi del mondo e alle sue potenze. Dio è la misura dell’essere.

Lezione 10

Inizio lezioni di bioetica con il dottor Vettorello: dottore di ricerca in filosofia, diplomato in scienze religiose. Molto ferrato in questioni di teologia razionale, ha la stima di riservato per un volume recente dedicato ad Anselmo d’sosta sulla prova ontologica sull’esistenza di dio. Metafisica e Tecno-scienze (Quale futuro per l’uomo?) Metafisica e tecnologia in ambito di

Eugenetica (selezione degli esseri umani con un tentativo di migliorare la specie umana). Con metafisica si intende quella branca della filosofia che attiene allo studio di ciò che va oltre l'orizzonte sensibile ed empirico, quindi tutto ciò che va a ricercare il senso ultimo della realtà e delle cose. Per certi aspetti può essere associato alla ricerca di un ordine, di un valore e per questo si accosta alla teologia razionale. Ne consegue che in questa prospettiva la metafisica va oltre a ciò che si può fisicamente osservare (es. la "bellezza" attiene all'esperienza sensibile, ma va anche oltre facendo riferimento a qualcosa che non è subito consultabile, ma è più profondo). L'ideologia contrapposta alla metafisica è quella che ignora o nega il fatto che la vita abbia un senso ultimo alla base. Un'altra questione, per molti aspetti simile e spesso dibattuta al giorno d'oggi, è

La diatriba tra creazionismo e evoluzionismo. Da un lato c'è una visione dell'uomo come un pedone su una scacchiera che viene mosso senza poter modificare nulla di ciò che gli succede (creazionismo) dall'altro un processo di crescita (evoluzionismo). In realtà non è questa la dicotomia, perché anche in una visione metafisica, che si riallaccia al creazionismo, l'evoluzione ha una sua validità perché ha come base una finalità che muove il progresso.

Le tecno-scienze fanno riferimento a tutto quell'insieme di competenze scientifiche e tecniche che permettono all'uomo di manipolare la realtà avendo un certo dominio su cose e oggetti che lo circondano.

Metafisica e tecno-scienze sono correlate perché se l'uomo ha una certa capacità di manipolare ciò che lo circonda, il suo agire non sarà neutro, ma avrà un impatto su di esso e sulla vita.

quest'ottica vedere un orizzonte metafisico o meno cambia la modalità con cui si esprime l'azione dell'uomo. Se si ha una prospettiva metafisica ci sono alcuni punti fondamentali considerati come valori e riferimenti per l'agire dell'uomo, altrimenti no.

Questo fenomeno viene analizzato in una fattispecie specifica: il modello eugenetico. Cioè la possibilità dell'uomo di manipolare se stesso e mettersi nelle proprie mani.

Eugenetica fa riferimento a qualcosa di positivo (eu positivo, dunque genetica per un miglioramento) anche se nella pratica gli aspetti possono essere devastanti. Esistono due tipi di eugenetica:

  • per selezione, ci sono un insieme di soggetti tra cui scegliere e vengono scelti i migliori
  • per modificazione, si modifica direttamente il DNA per renderlo migliore (biotecnologie)

Ci possono essere inoltre 2 approcci:

  • eugenetica totalitaria, quella più conosciuta, perché è imposta da uno stato
  • eugenetica volontaria, dove le persone scelgono di sottoporsi a modificazioni genetiche per migliorarsi
l'altra), Habermas critica l'eugenetica liberale in quanto ritiene che essa possa portare a una società in cui i valori e le caratteristiche umane vengono selezionate in base a criteri individualistici e utilitaristici, senza tener conto dei principi di uguaglianza e solidarietà. P. Singer Singer, invece, sostiene l'eugenetica liberale come una scelta individuale che permette di migliorare la qualità della vita delle persone e di evitare sofferenze e malattie genetiche. Secondo lui, l'eugenetica liberale non viola i principi di uguaglianza e solidarietà, ma anzi li promuove, in quanto permette a ogni individuo di decidere autonomamente sul proprio benessere e sulla propria salute. In conclusione, l'eugenetica può essere vista come una pratica controversa, che solleva questioni etiche e morali complesse. La sua applicazione può avere conseguenze significative sulla società e sulla concezione stessa dell'essere umano.l’altra che però possono coesistere all’interno della società). Egli tuttavia sostiene la pericolosità del procedimento eugenetico spiegandolo con due criteri:
  • Uguaglianza tra pari
  • Libertà del singolo individuo
Ogni individuo deve avere la possibilità di autodeterminarsi liberamente, a lui solo spetta la possibilità di determinarsi. Se però i genitori attuassero su di lui una politica di tipo eugenetico, significa che è già incanalato verso una determinata situazione e questo è una violazione al diritto di autodeterminazione. Inoltre, crea disparità tra uomini e non viene rispettata l’uguaglianza e quindi nessuno può decidere per conto di un altro. La sua visione vede la vita come qualcosa di indisponibile, nessuna persona può disporre della vita degli altri. In nome di ciò è contrario al progetto eugenetico. Nonostante ciò su altre questioni

èd’accordo (un po’ in contrasto con se stesso).

H. Jonas

Jonas smentisce due dogmi che in una società post metafisica erano stati bersagli di critiche:

  1. Assenza di verità metafisiche che implica una totale soggettività
  2. La legge di Hume che stabiliva che non ci fosse possibilità di derivare un “dover essere” a partire dall’”essere”, cioè il fatto che qualcosa che sia così com’è non ci impone che quella debba essere “cosi com’è”

Mette in discussione queste due ed in particolare la seconda, utilizzando in modo simbolico la figura del neonato dicendo che esso è qualcosa, eppure è talmente fragile e debole che la sua esistenza e il suo essere è effimero e estremamente dipendente dai genitori che in qualche modo lo “fanno essere” (lo nutrono, lo vestono ecc.). I genitori hanno il dovere di farlo essere. Mostra la violazione della legge

diHume.Jonas propone l'idea di neonato che, in quanto generato e non predeterminato da qualche affissione o criterio medico, è una novità o qualcosa di imprevisto. E questo imprevisto oggi è considerato con disvalore, me.
Dettagli
A.A. 2020-2021
19 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher asia.redeghieri.rede di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teologia 3 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Riserbato Davide.