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TECNOLOGIE FARMACEUTICHE INDUSTRIALI

I solidi orali sono le forme farmaceutiche prodotte da tutte le aziende farmaceutiche. I solidi orali comprendono bustine, capsule e compresse. Le compresse possono avere dei vantaggi come la velocità di produzione. Le macchine comprimitrici moderne possono produrre fino a un milione di compresse all'ora, mentre per le bustine monodose se ne producono 2-3000 all'ora. Inoltre, a parità di peso, una compressa è molto più piccola della capsula, perché in quest'ultima le particelle sono comprese e quindi c'è meno aria e meno spazio tra le particelle. Quindi, per tutti questi vantaggi, le compresse sono molto prodotte. In una comprimitrice rotativa, le polveri deve tendono a finire in una forata detta matrice, che scorre lo stampo della compressa. In una macchina comprimitrice possiamo regolare la velocità di rotazione, la corsa dei punzoni, cioè quanto i due punzoni comprimono. Entrano all'interno della matrice per produrre un milione di compresse all'ora, la comprimitrice deve lavorare al massimo della velocità. Però il materiale da dover comprimere mi consente di raggiungere delle velocità così alte? Non sempre è possibile. Bisogna considerare la scorrevolezza della polvere, cioè la sua capacità di riunire all'interno della matrice e questa scorrevolezza si scontra con la velocità della macchina. Più elevata è la scorrevolezza e più mi può permettere di far ruotare velocemente la matrice e più compresse si producono all'ora.

Poi arriva un'altro problema, cioè la comprimibilità. Infatti bisogna togliere aria da ciò che le particelle ma a volte non è necessario toglierle tutta. Dei forati, i punzoni, penetrano nella matrice e col materiale. Succedono due cose:

  • Le particelle si rompono perché vengono spinte le une contro le altre e comprimendo una parte dell'aria va via. All'inizio le particelle si rimodellano, ma poi quando la quota di indice ulteriormente le particelle si possono rompere. Se le particelle si rompono in frammenti più piccoli, in un primo istante si ha un

2) La seconda possibilità è che le particelle si deformano. Siccome la forza è più orizzontale, le particelle tendono a schiacciarsi. L’alloggio delle particelle comunque rimane intatto e quando viene meno la forza di compressione può ritornare alla sua forma iniziale. Però dipende dal tipo di materiale di alloggio. Ci sono dei materiali detti plastici, che una volta deformati rimangono così. Invece, altri materiali ritornano alla loro forma originale quando viene meno la sollecitazione e questi sono detti elastici. In realtà, in un materiale queste due componenti non s’intendono presenti in sin modo visibile, ma vi è anche la componente di frammentazione. I miei interni rifi, ove entra la componente plastica che ne elastica, invece le vere amol. La frammentazione perché quando le particelle si polgono l’una contro l’altra superfici di contatto et ne romponofràmentazione, oltrec e si sono interconnessione di massa irreversibili e la consonante è un processo di questo tipo. Finac che ci sia tra le particelle ovviene {} presentazione per si inició ai processi di deformazione. Se dobbiamo una compressione elastica la compress viene de menor dura. Infatti quando le particelle si spingono le une contro le altre ci possono verificare già incastrri, gia attinto o microscopia i recens. In generale di legami tra le particelle però non sono legami definitivi, infatti x la prosesau in acqua si ripfruna lo polver in volla. La compressione elastica succede più o meno lo stesso con, perché quando le particelle ritornano alla loro forma, si perdono alcuni legami.

La componente plastica ha bisogno di tempo per manifestarsi, invece quella elastica no. Questo è un problema perché è piocerebele eliminare la componente elastica per non portare giovamento nel future. Tempo morel. L’effetto de attorniamo cura il contrario. Infatti in un secondo la componente elastica vorre può ricorrente tè la quella plastica si sono ugualmente, però se avremmo brutto 10 secondi é n’ovaneila una riportato amoru di piu. Se mandiamo la macchina al massimo

ma questa non è sempre la stessa, ma mano da i punzoni penetrano. Infatti,

la resistenza parte da 0 fino ad arrivare ad un valore massimo, quando

i punzoni sono penetrati al massimo stabilito e hanno confinato il mate-

riale nel poco spazio disponibile (fine corsa). I 3 controlli che ci sono nel

la macchina comprimatrice monitorano nel corso del tempo

i valori di forza. Questo succede per tutte le tensioni.

Quindi per ogni campione di formaio da plavlo registro

delle forze. Il tracciato da ottenere è questo:

in ordinata ci metto KN, cioè la forza registrata e in

ascissa il tempo. Ogni volta che il punzone passa

sotto il nullo di questo grafico. Quando la penetra-

zione del punzone è 0, inizia la forma ... Quando

avendr - le particelle si rinserriva lo scorso.

le resistenza Del mom mano da diminuisce la pro-

vieta aumenta la resistenza fino ad un massimo. In questo momento

ma fine corsa e la penetrazione dei punzoni è minima. Il punzone

mantiene la fine corsa fino a che la parte piatta non è passata sotto il

nulla. In questo momento la resistenza del punzone tende a scendere lanto

mente per poi scendere rapidamente O quando il punzone non è più sotto

la verticale del nulla. Avendo il punzone si forma e mantiene la posizione

è come se il materiale diminuisse leggermente la sua resistenza. Questo

può

quello quando la parte piatta del punzone passa il materiale ha tempo

a deformarsi plasticamente avendo già quasi svuot u e quindi oppone meno

resistenza le compressa risultante grafico aumentano la parte piatta

del punzone, cosa da aumentarne il tempo per ben longer la compres-

se irreversibile plastico. In non macchina restativa i punzoni si

muovono scello lentomte tanto che il tempo che il materiale ha di deforma

plasticamente è pochissimo. Quindi se rallenta la velocità aumento

la fase 2 del gratico, con de le compress se migliori nella al sono

e il minore. Il massimo valore di .orza registrato in fase 2 via

men--- peso in maniera rappresentazione dell'au a dontàto he portato alla

fornazione della comprema.

nella matrice anti è lettera che abbiamo assegnato ad un contatore

fermi è una mola, l'allontanamento coincide l'istante dell'impulso

lettura di aria fuori dal traduttore. Il trasduttore si assume una

misure in mm. Se il puntone penetra della matrice di 4 mm

anche la mola si accorcia di 4 mm. Si intende di rilevazione dati

di rilavo una la posizione della punta del puntone nel tempo

Questo secondo dato che posso acquisire mi consente di vedere da istan-

te per istante, passo a meno che il puntone penetra nella matrice

la P di compressione aumentato. Però è più vedere anche dove la polvere

è stato confinato dalla spianiamo quanto è penetrato il puntone sopra

punto e estratto quello, questo era oltre il letto di polvere

all'inizio e quindi per differenza mi ricavare questo dato.

Possiamo mettere in relazione la P di comprensione

re con la penetrazione sui punzoni nel matrice.

Si può notare che quando la P = 0, il già

penetrazione dei punzoni perché già questa

2, perché c’è già un riorganizzazione delle

polveri. Poi si comincia a registrare la F e la

P aumento fino ad un massimo de si registrato. Fine corso e si

vede che i punzoni non sopra e sotto abbiamo allungato il letto di pol-

vere di 6 mm. Anche qui c'è un trasciatto di ritorno, dovuto alla

risparmio elastica.

I trasduttori sono due, uno destro e uno a sinistra, perché quando il

puntone ferma sotto è nullo, tra il colla del puntone e orrente

della matrice c'è una leggerissima passio (quelle micro) quindi non

si tolcano. Questo piccolo spazio fa si di quando il punzone tocca nel

nullo, si piega leggermente (in maniera impercettibile) e se ci fosse

un solo trasduttore di sembrerebbe un errore.

Così prischi incrementati si possono notare questi dati vengono riportati

in un grafico XY(n=4).

Sulle ascisse si riportano tutti

i dati di Ps comprensione

ottenuto in Ps. In ordinata

riportiamo In(i=1).

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
78 pagine
6 download
SSD Scienze chimiche CHIM/09 Farmaceutico tecnologico applicativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eli_marini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologie farmaceutiche industriali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Palmieri Filippo.