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TECNOLOGIE COGNITIVE
Specifiche integrazioni con i modi interni del pensiero. La comparsa di nuove TC può generare alterazioni negli equilibri sensoriali e nelle forme di pensiero. Le opportunità derivanti dalle nuove TC non sono immediate ed automatiche e non possono essere operazioni lasciate alla spontaneità o al caso. Risulta pertanto fondamentale il la riconfigurazione del e la ridefinizione del ruolo dell'insegnante, setting didattico degli tramite una nuova volta alla riconfigurazione dei obiettivi, progettualità educativa curricoli.
Il rapporto tra mente e medium è caratterizzato da un doppio volto, quello del potenziamento delle facoltà umane e quello del loro depotenziamento. Le tecnologie cognitive da una parte disattivano alcune forme di pensiero che viene spostato su supporti esterni, dall'altra alleggerendo il carico cognitivo sviluppano il pensiero già aprendo nuovi spazi e funzionalità della mente, valorizzando funzioni.
cognitivepossedute ed Il rapporto mente-medium non è omeostatico, non agisce ampliando l'area di conoscenza. sempre in forma compensatoria. è l'alleggerimento e la distribuzione all'esterno del carico cognitivo. E' un effetto ERGONOMIA COGNITIVA:diretto cui tendono le tecnologie e NON è congruente con le finalità della scuola, che sono invece dimantenere alta la capacità di affrontare problemi complessi.: ambiente che offre la possibilità di utilizzare altri sistemi simbolici, oltre a quelli MULTIMEDIALITA' disponibili nel testo stampato, come l'immagine dinamica e il suono. I primi ambienti multimediali sono stati TV e cinema. La multimedialità si è mossa in direzione della (spazio sempre più singolarizzazionecrescente per l'attività del soggetto, dove la m. da fruita passivamente diviene costruita, permettento uanespressione personale attiva) e di una (il soggetto può
Avvalersi di più strade, ilipermedializzazionemessaggio è multidirezionale). Imitazione dell'interazione da parte di un sistema meccanico o elettronico che contempli INTERATTIVITÀ: come suo scopo principale o collaterale anche la funzione di comunicazione con un utente o fra utenti. [Bettetini, Colombo]. L'interattività può essere (retroazione fisica con il mezzo, es PC), transitiva intransitiva (implica coinvolgimento emotivo e percettivo, es TV) e (dove tra uomo e PC si instaura una sorta di cooperativa di partenariato, es funzioni di editing). [Jacquineau] All'interno degli ambienti multimediali riflessività ed interattività possono presentarsi in varie combinazioni; l'interattività è di norma inversamente proporzionale alla riflessività. [Norman]: Il dei nuovi media: TECNOLOGIE A SCUOLA processo di diffusione- computer come (sostituto dell'insegnante del processo di apprendimento) anni '70
tutor- computer come (compagno dell'allievo che è responsabile del proprio processo di apprendimento);- computer come (sviluppo dell'espressione comunicativa) tool multimediale- computer come (apprendimento tramite collaborazione a distanza con il tool cooperativo telematico).In Italia assistiamo ad un processo che va dall'alfabetizzazione informatica (1985) agli ambienti general purpose, dalla scoperta del potenziale formativo della videoscrittura (1990) all'editoria multimediale e le prime sperimentazioni di collaborazione in rete (1995). Con i ministri Lombardo e Berlinguer abbiamo l'avvio del primo programma di sviluppo delle tecnologie didattiche rivolto anche alle scuole elementari e materne. L'insegnante ha una figura chiave nel successo dell'esperienza della FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI: formazione tecnologica; i nuovi media non sono ancora percepiti come strumenti naturali pertanto.È necessario mettere gli insegnanti nelle condizioni di avvalersene nella quotidianità didattica. [Huberman] È importante che la formazione sia: - alleggerita da tecnicismi, - non obbligatoria e realmente motivata, - articolata nel tempo, - subito situata sul piano, - consideri l'obsolescenza tecnologica, - consideri i problemi emotivo-metodologico-didattici, - sia costantemente accompagnata dal supporto di esperti. Per quanto riguarda la cyberphobia, bisogna distinguere la semplice "adozione" della tecnologia dalla sua reale "riuscita operativa", ovvero l'utilizzo nella routine. Il percorso di innovazione tecnologica-didattica si distingue in fasi, ossia: - preparazione, - evoluzione delle ansie dei coinvolti, - assistenza tecnica in itinere, - istituzionalizzazione. È importante evitare l'ipertrofia tecnologica, ovvero un cattivo utilizzo caratterizzato dall'abuso di strumenti sofisticati quando non è necessario. La sull'innovazione.La didattica necessita consapevolezza critica dell'attività didattica, che può essere definita in base a determinate rendicontazione (accountability) pretese: cosa si fa' e perché
- principio di significatività: riguarda la trasparenza dell'intero processo
- principio di esplicità: riguarda l'efficienza e l'efficacia dell'azione
- principio di gestibilità: riguarda il livello di validazione a cui si ritiene opportuno operare
- principio di validità: la tecnologia da sola non è sufficiente a favorire un cambiamento di qualità nella qualità della scuola ma è efficace in sinergia con altri elementi quali: autonomia, ruoli professionali, federalismo territoriale, ridefinizione dei servizi interni ed esterni. [Bundera]
Ci sono alcuni ambiti d'interesse/aree specifiche dove l'innovazione tecnologica apporta un cambiamento didattico rilevante ovvero: allestimento di ambienti integrati per l'auto-apprendimento,
- Impiego d'Intranet
- Allestimento di esperienze cooperative in rete
Si distingue in tre fasi principali:
- Approccio ludico/esplorativo
- Si propone di promuovere e sviluppare conoscenze e competenze critiche sul ruolo svolto dai media nella società, sia conoscenze e competenze creative così da favorire l'educazione (multi)media.
Impiego dei media ed età: dai 3 ai 9 anni, caratterizzato da impiego occasionale finalizzato alla valorizzazione delle dimensioni della personalità (learning with), personalità (creatività, autostima, motivazione, piacere espressivo); approccio sistematico- dai 9 a i12 anni, sviluppo della dove la tecnologia diventa oggetto di apprendimento (learning about), digital literacy, (conoscenza tipologie di software e linguaggio di programmazione); - approccio dai 12 in poi, disciplinare/funzionale la competenza digitale è acquisita pertanto l'impiego delle tecnologie è volto all'apprendimento di contenuti specifici.
È necessaria una educazione ai media, dei media e con i media se la prospettiva ecologica dei media: scuola vorrà essere il luogo della comprensione dell'ambiente ecologico culturale di appartenenza. Educazione con/ai/dei media significa investigare i mezzi attraverso i quali il pensiero degli abitanti delle società occidentali e il comportamento di educatori, ragazzi, bambini e cittadini vengono controllati dalle tecnologie dell'educazione. [Postman] Si avverte la necessità di sviluppare un soggetto equilibrato (noi/pertecnologico). - (della
INTRODUZIONE TECNOLOGIA NELLA SCUOLA (MOTIVAZIONI/POSIZIONI): rifiuto/esclusione riflessione: la società è tecnologia pertanto non ha senso parlarne e sottrarre tempo con riflessioni); - edonistica (la T.piace ai ragazzi, aumenta la motivazione, favorisce un approccio ludico); - (la adattiva scuola deve adattarsi ai tempi e caratteristiche della società nella quale i giovani si andranno ad inserire);
-(la T. permette un accumulo di informazioni sia qualitativo che quantitativo pertanto aumentainformativala conoscenza);
-(la scuola deve sviluppare la capacità critica verso i media in generale, peremancipativaimparare a scomporre/ricomporre il sistema "comunicazione");
-(la T. aumenta laproduttivisticaproduttività intellettuale e la qualità degli apprendimenti).
la collocazione delle nuove tecnologie nella
INTRODUZIONE TECNOLOGIA NELLA SCUOLA (COME/DOVE):
scuola è potenzialmente suggerita nei seguenti ambiti/aree: si avvale della T.- globalizzazione (internet),come risorsa globale per comunicare col mondo, per superare i limiti fisici e logistici;
- gestione ed, per migliorare la qualità interna della l scuola come menagement, con laorganizzazione (intranet)modalità dello sgravio, della razionalizzazione, ecc;
- migliorandoli eamplificazione apprendimenti,favorendo forme di pensiero rilevanti sui piani della soggettività, espressivo/motivazionale,percettivo/cognitiv/metacognitivo,
Il termine software didattico si riferisce a tutti quegli strumenti di lavoro per la costruzione autonoma del sapere. Questi strumenti sono aperti e adattabili per trattare contenuti diversi, con l'obiettivo di far usare, manipolare conoscenze, idee e dati. Oggi, il termine include sempre più categorie di prodotti rispetto al passato, anche quelli che non sono stati creati specificamente per scopi educativi ma che possono comunque essere utilizzati nell'ambito didattico.
Anche il software che può essere utilizzato come strumento di esercizio, di riferimento o di consultazione da parte degli insegnanti viene considerato software didattico. Gli insegnanti hanno bisogno di supporto teorico-criteriologico, didattico e culturale/disciplinare. Tra i 3 livelli esistono raccordi ed interdipendenze di vario tipo.