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GAS
SEPARAZIONE DELLA MISCELA DI GAS: In questi processi ci sono dei
problemi di separazione di miscela con componenti in fase gassosa, basati
essenzialmente su meccanismi di soluzione-diffusione, ma in alcuni casi
particolari, come la separazione di isotopi, vengono usate anche le
membrane microporose inorganiche (meccanismo di Knudsen) basate sulla
differenza di PM.
Storia e dati reali
I primi esperimenti di permeazione di gas nelle membrane risalgono alla fine
del XIX secolo, di Graham.
Prima applicazione industriale avvenne durante la II Guerra Mondiale per la
separazione di isotopi U.
Una svolta ha seguito lo sviluppo di membrane asimmetriche (anni '70 -’80)
che oggi, in un mercato in rapida crescita, sono sempre più utilizzate per
processi a membrana di separazione dei gas, soprattutto per i piccoli bilance
e applicazioni specifiche.
Uno dei vantaggi principali dei processi a membrana è che possono essere
applicati anche su piccole scale.
Il processo oggi più utilizzato per il frazionamento dell’aria (produzione di
ossigeno e azoto) è detto frazionamento criogenico dell’aria che prevede un
T
raffreddamento dell’aria a al di sotto dei -200°C (decina di K) dove
ossigeno e azoto sono liquidi e un frazionamento all’interno di colonne di
T
distillazione come quelle utilizzate per distillare il petrolio. Siccome le di
ebollizione di ossigeno e azoto sono differenti, è possibile operare la loro
separazione, ma solo su larga scala.
Applicazioni (seguiranno ulteriori dettagli sugli studi di casi)
- Separazione di idrogeno dalle correnti di spurgo (ad esempio piante di
ammoniaca), syngas e miscele di idrocarburi gassosi;
- Recupero dell’elio;
- Separazione dell'aria (produzione di azoto o arricchimento di ossigeno);
- Separazione di gas naturale (rimozione di gas acidi, arricchimento di
metano, ecc.);
- Disidratazione (rimozione dell'acqua dal gas naturale, disidratazione
dell’aria, ecc.);
- Separazione gas/vapore (rimozione di vapori organici dall'aria, ecc.);
- Trattamento dei gas di scarico (ad esempio rimozione di gas acido).
Meccanismi di trasporto per membrane porose
Modello di diffusione Knudsen
Spesso necessario per descrivere i fenomeni di trasporto nel sistema di
separazione dei gas, dove il raggio dei pori è inferiore al percorso libero
medio delle molecole, λ:
Meccanismi di trasporto per membrane dense
Modello di Soluzione-diffusione
Il processo di frazionamento dell’aria è basato sull’utilizzo di membrane
dense, omogenee o più comunemente composite, cioè costituite da uno
strato selettivo denso molto sottile supportato da una membrana asimmetrica
porosa. Il meccanismo di trasporto che sussiste è quello di soluzione-
diffusione in cui:
- Entrambi i gradienti di concentrazione e le pressioni coinvolte.
- Alimentazione gas-permeato a contatto con la membrana (Liq.);
- L'uguaglianza dei potenziali chimici all'interfaccia porta alle seguenti
espressioni che legano la concentrazione della specie i-esima dentro la
membrana alla pressione parziale della stessa specie all’interfaccia liquido-
membrana ma lato gas. Il coefficiente che lega queste due grandezze è il
coefficiente di ripartizione K. La stessa espressione la si può ottenere lato
permeato.
Scrivendo la legge di Fick e sostituendo le concentrazioni all’interfaccia della
membrana si ottiene un flusso che sarà:
Più è affine una specie i al polimero di cui la membrana è costituita, più
facilmente questa si scioglierà dentro la membrana.
Questo fenomeno è più apprezzabile con gas condensabili.
Modello di diffusione superficiale
Le molecole si adsorbono sulle pareti dei pori della membrana e si muovono
per "diffusione superficiale" secondo un'espressione del tipo di legge di Fick:
Questo fenomeno è più
significativo con i gas condensabili.
La condensazione di specie meno volatili può avvenire e riempire i pori della
membrana, ostruendo così il flusso di altri gas non condensabili.
Membrane adottate: morfologia
È tipico l’utilizzo di Membrane microporose (metallo o ceramica):
Membrane asimmetriche
- Spessore dello strato superiore, da 0,1 μm a pochi μm;
- dimensione media dei pori, <1 μm;
Ma anche di Membrane dense asimmetriche/composite (polimeriche):
UF-membrane-come:
- Spessore totale, 100-200 μm (meno se nei moduli a fibra cava);
- Spessore dello strato della pelle, 0,1-1μm o anche meno;
Membrane adottate: materiali
Membrane inorganiche:
Si utilizzano per applicazioni particolari delle membrane metalliche,
storicamente adottate per la separazione degli isotopi U, oggi utilizzate per
la purificazione dell'H2;
Membrane in ceramica e zeolite, adatte per operazioni a temperature
elevate, possono essere molto selettive per separazioni specifiche (ma molto
costose:> 1000 $ / m2).
Membrane a matrice mista (particelle di zeolite disperse in una matrice
polimerica)
Membrane polimeriche:
- Membrane gommose, presentano elevata elasticità per cui hanno
maggiore permeabilità (da 1 a 3 ordini di grandezza superiori rispetto a
quelle vetrose) ma bassa selettività, cioè si fanno attraversare facilmente
da molte molecole: gomma siliconica, gomma naturale, ecc .;
- Membrane vetrose, essendo più rigide hanno bassa permeabilità ma
maggiore selettività riuscendo così a selezionare il passaggio di molecole
in base al loro PM: PVC, cellulosa. Acetato, polisulfone, poliimmide, ecc.
Coefficiente di diffusione vs la dimensione del permeato
L’andamento della diffusività al variare
della dimensione di alcune molecole
che permeano attraverso la membrana
per una membrana vetrosa e una
gommosa.
I coefficienti di diffusione possono
variare con le dimensioni del permeato
di 10 ordini di grandezza in polimeri
vetrosi, (ad esempio PVC), mentre si
verificano variazioni minori per i
polimeri gommosi.
Questa grande differenza di diffusività
garantisce elevata selettività alla
membrana anche se i flussi sono ridotti
anche per le molecole più piccole.
Coefficiente di assorbimento (ripartizione) vs dimensione del permeato
I coefficienti di assorbimento aumentano
con le dimensioni del permeato a causa
dell'aumento della condensabilità.
In alcuni casi, un ruolo può essere svolto
anche da fenomeni di condensazione
capillare.
Questo è indice del fatto che la selettività
nelle membrane gommose è determinata
più per la differenza dei coefficienti di
assorbimento che di diffusività.
Permeabilità vs alla dimensione del permeato
Nel grafico che mette insieme le due
informazioni notiamo come
all’aumentare del PM delle specie, la
permeabilità crolla. Si abbassa di 3
ordini di grandezza da He, O2, N2 etc,
appena le molecole cominciano ad
essere più grandi e più condensabili,
l’andamento è opposto.
I meccanismi di assorbimento sono
dominanti nelle membrane gommose;
I meccanismi di diffusione sono
dominanti nei polimeri vetrosi.
I dati si riferiscono normalmente alla permeabilità della specie pura.
Permeabilità per diversi polimeri e permeati
Quando il gas non è puro, l’interazione fra le molecole di gas e il polimero di
cui è costituita la membrana, possono modificare anche in maniera
significativa le proprietà.
Effetto del rigonfiamento e dell'assorbimento di gas sulla permeabilità delle
miscele di gas La presenza di un gas altamente
solubile che interagisce con le
catene polimeriche può
drammaticamente influenzare la
selettività e la permeabilità della
membrana.
La selettività calcolata come il
rapporto fra le permeabilità dei gas
puri cambia al variare della
pressione applicata e cambia da 50
a 90 identificando una selettività
marcata nei confronti della CO2
(passa più facilmente del metano).
La selettività crolla nel momento in
cui si aumenta la [CO2] e si
considerano miscele invece che
gas puri e diminuisce all’aumentare
della pressione applicata. All’interno della membrana le molecole di CO2 che
penetrano all’interno della struttura polimerica della membrana iniziano a
rigonfiarla dando vita al fenomeno di Swelling, modificandone la struttura
molecolare e la capacità di far passare selettivamente CO2. Una membrana
rigonfiata è più lasca cioè più permeabile a tutte le specie, quindi passa più
metano e si riduce la selettività.
L’unità di misura della permeabilità è il BARRER. Dimensionalmente è un
flusso volumetrico normalizzato per persone, specifico del materiale. Se
voglio il valore specifico per la membrana, devo dividere questo valore per lo
spessore della membrana stessa.
1 BARRER=
Parametri delle prestazioni del processo
Il flusso del componente A attraverso la membrana è dato da:
Anche qui possiamo avere fenomeni di polarizzazione che fanno si che la
concentrazione (o frazione molare) della specie che permea più facilmente si
abbassi passando dal bulk di alimentazione all’interfaccia e poi dall’interfaccia
al permeato. Siccome la membrana è
composita, si ha uno strato di
supporto microporoso in cui si
ha la diffusione di A e B e gli
strati “limite” (boundary layer)
in cui si hanno i fenomeni di
polarizzazione.
Definizione dei due principali parametri di processo:
Selettività della membrana:
Rapporto di pressione: (permeato/alimentazione)
R può assumere valori compresi fra 0 e 1, più è piccolo R e più è elevata la
forza spingente, cioè la differenza di pressione.
La frazione molare del permeato può essere calcolata come:
Esplicitando Ja e Jb in questa espressione e sostituendo i parametri con:
L'espressione della frazione molare di A nel permeato può essere:
ed eventualmente esplicitando y’:
Essendo un’espressione del secondo ordine, le sue soluzioni sono:
L’obiettivo è dunque quello di determinate un’equazione di base che ci
permetta di progettare un modulo di separazione tale per cui y’ varia al
variare di del rapporto di pressione R, selettività della membrana α e la
,
concentrazione x. Questa è utile perché lega la frazione molare del permeato
ai parametri operativi.
Oggi è facile poter utilizzare queste espressioni ma diversi anni fa questo non
era cos&i