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LINIMENTI

Preparazione medicale fluida, spesso grassa, destinata all'applicazione cutanea.

Il linimento oleo-calcareo è prodotto a partire dall'olio d'oliva (50%) e dall'acqua di calce o

soluto d'idrossido di calcio (50%). Esso è utilizzato in caso di scottature, irritazioni o per le

normale pulizia delle pelli delicate.

LOZIONI

Sono soluzioni idroalcoliche. 149

CARATTERISTICHE DELLA PELLE

In un individuo normale la pelle occupa una

2

superficie di circa 1,8-2 m ; il suo spessore

può variare da 0.2 ad 1 mm, in relazione alla

zona rivestita, allo stato di nutrizione, all’età

è al sesso dell’individuo.

 EPIDERMIDE

strato corneo: è considerato lo

o strato barriera in quanto si

oppone alla penetrazione di

sostanze. Sopra allo stato

corneo è presente un film

lipidico che ne mantiene

l’elasticità. È facilmente

idratabile.

Strato granuloso

o Strato spinoso

o Strato germinativo: sono

o presenti le cellule che passano

dallo strato basale in cui sono

normali, trasformandosi, nello

strato spinoso è in quello

granuloso in cui sono

appiattite, è infine nello strato

corneo in cui sono morte è si

desquamano.

 DERMA: formato soprattutto da

tessuto connettivo. Sono presenti in

canalicoli è gli annessi cutanei quali

follicoli piliferi è canali sebaecei. Si

assottiglia con l’invecchiamento.

 IPODERMA: è un tessuto sottocutaneo

adiposo nel quale alloggiano le

ghiandole sebacee è sudoripare.

Normalmente si ha l’ASSORBIMENTO

TRANSEPIDERMICO ovvero il passaggio del

farmaco tra cellula è cellula (intercellulare)

o attraversando le cellule (intracellulare).

Vi è poi un’ASSORBIMENTO COLLATERALE attraverso i bulbi piliferi, le ghinadole sebacee è le

ghiandole sudoripare. È molto limitato, solo per sostanze di piccole dimensioni è idrofile.

Attraverso l’epidermide, passano soprattutto principi attivi aventi una bassa massa molecolare.

Se sono lipofili (coefficiente di ripartizione O/A verso l’olio), l’attraversamento è facilitato.

L’assorbimento è favorito se si utilizza una grossa quantità di prodotto, se si massaggia nella

zone di applicazione, utilizzando solventi (etanolo, dimetil-solfossido), tensioattivi (non oltre

1%, con HLB tra 6 è 13), promotori di assorbimento (azone – ammide ciclica). 150

ECCIPIENTI PER UNGUENTI

Tra gli eccipienti utilizzati per questo tipo di preparazioni, si distinguono gli ECCIPIENTI

EPIDERMICI che hanno soprattutto un’azione locale di tipo emolliente (idrocarburi, siliconi). Vi

sono poi ECCIPIENTI ENDODERMICI (grassi è oli vegerali) che presentano un certo potere di

penetrazione, utilizzati per far penetrare filtri solari, cheratolici. Infine vi sono gli ECCIPIENTI

DIADERMICI (o transepidermici) che hanno un alto potere di penetrazione, è raggiungono gli

strati più profondi, sotto l’ipoderma, ove sono presenti vasi sanguinei e vasi linfatici. Vi sono poi

sostanze in grado di penetrare profondamente nella pelle anche senza l’utilizzo di eccipienti

(nitroglicerina, scopolamina).

eccipienti in genere animale (sugna, sebo), ma che

grassi

idrofobi

per irrancidiscono facilmente.

unguenti di mandorle, oliva, arachidi

oli vegetali

oli sintetici miscele di trigliceridi

catene di 8-12 C

idrocarburi vaselina

paraffina liquida

cere

siliconi

grassi

idrofili vaselina

paraffina

siliconi

lanolina

emulsione O/A

emulsionanti emulsione A/O

glicoli poliossietilenici

idrosolubili glicerolato di amido

geli di colloidi pectina

derivati della cellulosa carbossimetil-cellulosa,

metilcellulosa,

idrossietilcellulosa

carbopol

bentonite 151

IDROCARBURI

Gli idrocarburi hanno il vantaggio di essere inerti (paraffina, poco affini) e quindi non

interagiscono con i principi attivi; tuttavia essi sono molto sensibili alla temperatura,

solidificandosi a basse temperature, rammollendosi al caldo. Aggiungendo alla vaselina il

polietilene, si forma un veicolo, detto plastibase che non è soggetto alle variazioni di

temperatura. Tra gli idrocarburi vi è poi l’olio cerite, che è la sostanza che affiora dai pozzi di

petrolio. Aggiungendo all’idrocarburo un alcol a lunga catena, l’unguento formato sarà in grado

di assorbire acqua.

CERE

Le cere possono essere molto solide, per cui sono un fattore di consistenza utilizzato sia nelle

supposte che per le preparazioni semisolide per applicazione cutanea. Possono essere di origine

animale come lo spermaceti (grasso di balena), o in forma sintetica, il palmitato di cetile; tra

quelle animali vi è anche la cera d’api. Tra le cere vegetali, invece, vi è la cera di carnauba

che deriva dalle foglie di grosse palme. Le cere sono dei miscugli di trigliceridi e idrocarburi che

danno una buona conistenza.

SILICONI

I siliconi sono dei polimeri molto idrofobici è idrorepellenti, per cui

vengono utilizzati per la formulazioni di creme barriera. Il monomero del

silicone è costituito da un atomo di silicio legato a un atomo di ossigeno;

l’atomo di silicio è poi legato a due radicale che possono essere di varia

natura. Il silicone più utilizzato è il dimetilpolisilossano o dimeticone:

viene utilizzato come veicolo per unguenti, ma anche per la formulazione di capsule contro il

meteorismo (il silicone fa si che le bolle d’aria nell’intestino si raccolgano è fuoriescano);

l’utilizzo per via orale è possibile in quanto non è digeribile dall’organismo, per cui fuoriesce

come tale.

BASI IGROSCOPICHE ( )

ECCIPIENTI IDROFILI

Gli eccipienti idrofobici diventano eccipienti che assorbono acqua se vengono addizionate a

sostanze che sono in grado di assorbirne, come la lanolina è il colesterolo. La LANOLINA deriva

dalle acque di lavaggio della lana di pecora, e può essere utilizzata sia in forma anidra, che in

forma idrata (25% di idrato); essa può assorbire fino a due volte il suo peso, ma diventa molto

viscosa. La lanolina è una miscela di grassi, alcoli liberi di varia natura, e acidi grassi di varia

natura; la presenza degli acidi liberi, rende questa sostanza molto sensibilizzante, per cui la sua

presenza deve essere sempre indicata in etichetta. Attualmente sono stati studiati dei derivati

della lanolina, in cui si modifica l’acido libero (acetilazione, esterificazione, etc), rendendo la

sostanza meno sensibilizzante. La lanolina è molto affine al film lipidico presente sulla cute;

esso è un’emulsione in cui la fase lipidica è costituita da colesterolo, sostanze steroidee, e la

parte acquosa deriva dalle ghiandole sudoripare, per cui è un liquido salino, con pH 3,6, ricco di

ioni cloruri, fosfati, solfati; dopo la pubertà le ghiandole apocrine, danno un liquido più

lattiginoso (glucosio, acido lattico), con pH 6,8, dando al film lipidico, un pH di circa 5.

152

Queste basi che assorbono l’acqua vengono anche classificate in base al:

NUMERO D’ACQUA, ovvero la massima quantità di acqua

che 100 g di grasso possono contenere stabilmente, alla temperatura di 25°C.

Poiché il numero d’acqua corrisponde alla massima quantità d’acqua, occorrerà addizionare

almeno 15-20% in meno, in quanto sbalzi di temperatura potrebbero provocare la fuoriuscita di

un cero quantitativo d’acqua.

Altri eccipienti di natura idrofobica, possono essere resi idrofili con l’aggiunta di basi

igroscopiche: derivati sintetitici e semisintetici dei corpi grassi naturali, poli-idrogenati, gliceridi

poliossietilenici, acidi grassi derivati, esteri di acidi grassi (il miristato di isopropile da una

buona dispersione dei prodotti, per tale motivo è spesso utilizzato come eccipiente nei rossetti),

alcoli a peso medio o a peso alto, esteri dell’acido laurico, esteri delle glicerine

(l’etilmonosterato di glicerina è un tensioattivo non ionico lipofilo, favorisce la penetrazione

dell’unguente; sterarato di etilenglicole), alcoli grassi solidi, alcoli grassi liquidi

(2-ottildodecanolo – utilizzati anche nelle microemulsioni per ottenere la solubilità

dell’interfaccia, e per abbassare il punto di fusione e la consistenza di un unguento).

L’EUCERINA ® è una base assorbente costituita da alcoli della lanolina, alcol cetostearilico e

vaselina bianca.

La PARAFFINA (5-10% di polietilene) costituisce la plastibase, un eccipiente insensibile alle

variazioni di temperatura.

EMULSIONANTI

È preferibile utilizzare una crema idrofila, in quanto presenta un aspetto omogeneo, può essere

facilmente asportata con acqua, si assorbe facilmente. Fanno parte delle emulsioni O/A le

VANISHING CREAM, utilizzate anche in cosmetiche, che levano l’azione rapida dell’acqua dando

una sensazione di evanescenza e piacevolezza.

Al contrario le emulsioni A/O possono essere definite COLD CREAM, in quanto l’evaporazione

dell’acqua, produce una sensazione rinfrescante. Sono utilizzate, anche in cosmetica, per

togliere la sensazione di prurito dalla pelle, formando un film diffuso. Queste emulsioni non

vengono facilmente asportate con acqua.

Spesso l’emulsionante (A/O) si forma al momento dell’emulsionamento: gli acidi contenuti in

una cera possono reagire con il borace a caldo dando luogo ad un emulsionante nascente.

Il glicole propilenico, il glicerolo e il sorbitolo possono agire da umettanti. Inoltre, il glicole

propilenico potenzia l’azione dei parabeni.

Tra i tensioattivi che si possono usare negli unguenti idrofili, o in alcune emulsioni lipofile, c’è la

CERA LANETTA. Esse sono formate da un alcol grasso (es. cetostearilico) e un tensioattivo

anionico (es. solfati).

Una crema idrofila (O/A) si miscela anche con gli essudati (piaghe bagnati), per cui può

contenere antisettici che agiscono sulla ferita.

Una crema lipofila, invece viene utilizzata quando è necessario fare un film occlusivo ed

emolliente sulla pelle. 153

ECCIPIENTI IDROSOLUBILI

Occorre tenere conto di alcuni svantaggi dei GLICOLI POLIOSSIETILENICI: liquefano in presenza di

acido salicilico; anneriscono con i sulfamidici; inattivano parzialmente il cloramfenicolo. Per il

resto sono ottimi eccipienti che possono diventare tensioattivi se esterificati con acidi grassi o

eterificati con alcoli grassi.

GELI DI COLLOIDI

È bene ricordare che quando si inserisce in acqua un colloide idrofilo, ad una certa

concentrazione, le macromolecole formano un reticolo tridimensionale che ingloba il solvente; a

quel punto cambia la consistenza del fluido che diventa plastico; è possibi

Dettagli
A.A. 2013-2014
244 pagine
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SSD Scienze chimiche CHIM/08 Chimica farmaceutica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camilla.taddei di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia farmaceutica I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Pavanetto Franca.