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Polveri per colliri e per bagni oculari

Le polveri per la preparazione di colliri e di bagni oculari sono fornite in forma sterile, secca, per essere disciolte o sospese in un adatto veicolo liquido al momento dellasomministrazione. Possono contenere eccipienti per facilitare la dissoluzione o la dispersione, per evitare la sedimentazione, per correggere la tonicità, per correggere o stabilizzare il pH o per stabilizzare la preparazione. Dopo dissoluzione o sospensione nel liquido prescritto, soddisfano alle specifiche per colliri o per bagni oculari, secondo il caso.

Preparazioni semisolide

Le formulazioni semisolide si possono suddividere in:

  • unguenti (miscele di idrocarburi paraffinici, Plastibase ecc.)
  • geli acquosi (dispersioni acquose di polimeri idrofili).

Le creme (emulsioni) citate dalla FU non hanno applicazioni commerciali. Gli unguenti rappresentano circa il 19% delle forme oculari topiche presenti sul mercato, mentre i geli acquosi sono presenti per una piccola quota, meno

dell'1%. Rispetto ai veicoli liquidi, i veicoli semisolidi possono migliorare la biodisponibilità dei farmaci, data la riduzione della velocità di drenaggio dovuta all'elevata viscosità, al rilascio prolungato del farmaco da parte del veicolo e a possibili effetti mucoadesivi riscontrabili nei geli acquosi a base di polimeri poliacrilici. D'altra parte, queste preparazioni presentano maggiori difficoltà di dosaggio rispetto a quelle liquide. Gli unguenti oftalmici sono principalmente usati quali veicoli per farmaci destinati ad agire sui tessuti esterni dell'occhio (per es., antibiotici, antinfiammatori) o farmaci instabili in soluzione acquosa. Il loro ottenimento in forma sterile presenta dei problemi: in genere il farmaco viene mescolato al veicolo idrocarburico, preventivamente sterilizzato, operando in condizioni asettiche. In alcuni casi si possono usare altri sterilizzanti per soluzioni oleose. I geli acquosi consistono di dispersioni di

colloidi idrofili, quali derivati carbossivinilici (Carbopol), cellulosici (idrossipropilcellulosa, metilcellulosa, idrossipropilmetilcellulosa, ecc.), contenenti il farmaco in soluzione, anziché in sospensione, come è generalmente il caso degli unguenti. Rispetto agli unguenti i gelati sono meglio tollerati dai pazienti, presentano gli stessi problemi dei colliri acquosi per quanto riguarda il pH, la preservazione microbica, la stabilità del farmaco ecc. La FU riporta che le preparazioni oftalmiche semisolide sono unguenti, creme o gel sterili destinati all'applicazione sulla congiuntiva. Contengono uno o più principi attivi sciolti o dispersi in una base adatta; hanno un aspetto omogeneo. Le preparazioni oftalmiche semisolide soddisfano alle specifiche della monografia "Preparazioni semisolide per applicazione cutanea" (FU). La base non deve essere irritante per la congiuntiva. Le preparazioni oftalmiche semisolide sono confezionate in piccoli tubi flessibili.

sterili, dotati di una cannula e con un contenuto della preparazione non superiore a 5 g. I tubi devono essere ben chiusi per evitare la contaminazione microbica. Le preparazioni oftalmiche semisolide possono essere confezionate anche in adatticontenitori a dose unica. I contenitori o i beccucci dei tubi sono in forma tale da facilitare la somministrazione senza contaminazione. I tubi sono chiusura inviolabile. Le preparazioni oftalmiche semisolide che contengono particelle solide disperse soddisfano al saggio "Dimensione delle particelle".

VANTAGGI: essendo una formulazione semisolida avrà un aumento del tempo di contatto del farmaco con i tessuti

REQUISITI:

  • Buona spalmabilità e fluidità
  • Sufficiente capacità di cessione del farmaco
  • Assenza di azione irritante sull'occhio

Nel caso di unguenti, il loro principale svantaggio è costituito dalla non-miscibilità con il fluido lacrimale, dalla untuosità e

dall'offuscamento della visione, per cui sono preferibilmente usati nella terapia notturna e/o occlusiva. Eccipienti più usati: a base idrocarburica con lanolina oppure geli a base di derivati della cellulosa o polimeri carbossivinilici. Per i gel: derivati carbossivinilici, cellulosici. CARATTERISTICHE DEI PRINCIPALI VEICOLI OFTALMICI VEICOLO CARATTERISTICHE Soluzioni - Rapido drenaggio dall'occhio con perdita del farmaco instillato. - Manca l'azione protratta, a meno che il farmaco stesso non abbia questa proprietà. Sospensioni - Rapida perdita sia della soluzione che del solido sospeso, a meno che quest'ultimo non possieda proprietà adesive. - Il farmaco deve avere una velocità di dissoluzione molto bassa per poter ottenere livelli intraoculari prolungati. Unguenti - Scarsa accettabilità da parte dei pazienti, data l'interferenza con la visione. - Sono validi per medicazioni notturne. Geli acquosi - Manca

l'azione protratta nel caso dei farmaci idrosolubili♦Possono lasciare un residuo solido nell'occhio♦E' difficile un dosaggio preciso

SISTEMI GELIFICANTI "IN SITU"

Quando si va a istillare le mie goccioline di collirio sull'occhio, questo collirio gelifica, quindi in questo modo è sia di facile utilizzo, sia di maggior tempo di contatto tra gel e occhio

  • Sono facili da instillare, gelificano solo dopo instillazione
  • Hanno essenzialmente le proprietà dei geli acquosi
  • Possono consentire azione protratta

Questi sistemi sono liquidi leggermente viscosi e in seguito ad instillazione, un notevole ulteriore aumento di viscosità che può essere causato da una variazione di

  1. temperatura
  2. pH
  3. presenza di particolari ioni

Il Gelrite® un polisaccaride le cui soluzioni diluite (0,6%) gelificano in presenza di cationi mono- o bivalenti presenti nel fluido lacrimale. Questo polimero ha recentemente trovato una applicazione commerciale,

Per una preparazione contenente timololo (Timoptol® XE, Merck Sharp & Dohme Chibret) i componenti più comuni dei veicoli oftalmici sono:

REQUISITI

  • Sterilità ed assenza di particelle estranee: serve un adeguato metodo di fabbricazione e mantenimento della sterilità durante la conservazione e l'uso.
  • Lavorare in asepsio
  • Materiale e contenitori sterili
  • Sterilizzazione
  • Per preparazioni multidose:
    • Aggiunta di conservante
    • Uso per più di 4 settimane dopo l'apertura
    • Contenuto massimo 10 ml
  • Preservazione dall'inquinamento (aggiunta di conservanti nei colliri pluridose da indicare in etichetta). I conservanti utilizzabili nelle formulazioni oculari sono pochi, e presentano problemi di compatibilità tissutale e di stabilità. L'uso di miscele di conservanti, e l'aggiunta di agenti sequestranti (Etilenediamminotetraacetato disodico, EDTA) possono migliorarne l'efficacia.
  • Rapida e sicura efficacia verso i microrganismi ed i

virus +o Assenza di azioni irritanti

Compatibilità con i farmaci

Buona stabilità

L'EDTA disodico, (0,1%) ha effetto complessante nei confronti del calcio e di alcuni metalli pesanti, che possono catalizzare reazioni ossidative: Sinergizza con effetto battericida del cloruro di benzalconio o azione di antiossidanti, quali solfito sodico, usati per stabilizzare i farmaci nei confronti dei processi ossidativi.

pH---------------------- Isotonia - Viscosità-- Non abrasività (sospensioni e preparazioni semisolide) - Limpidezza- Pressione osmotica isotonica con le lacrime; osmolarità molto basse (inferiori a 150 mOsm/kg) possono dimostrarsi irritanti per l'epitelio corne. L'occhio tollera variazioni di tonicità assai meglio di quanto si pensasse in passato. Recenti studi hanno dimostrato che l'occhio tollera senza danno apparente soluzioni di tonicità equivalente a soluzioni di NaCl di concentrazione variabile tra 0,5 e 1,8%.

Migliore tolleranza per soluzioni ipertoniche, in quanto poi viene immediatamente diluita con il liquido dell'occhio.

"Preparazioni con una consistenza solida o semisolida, la cui forma e dimensione sono specificatamente progettate per applicazioni oftalmiche".

Dispositivi che si immettono nell'occhio e che poi devono essere rimossi.

L'efficacia dei farmaci oftalmici può essere molto aumentata prolungando il loro contatto con la superficie corneale. Sebbene le sospensioni oculari, come pure le formulazioni altamente viscose, possano raggiungere tale scopo, l'azione prolungata fornita da tali preparazioni è solo marginale.

CARATTERISTICHE

  1. Comfort: un inserto oftalmico deve essere comodo; quindi non deve causare irritazione o la sensazione di un corpo estraneo che potrebbe condurre ad aumentare la lacrimazione, portando ad un'ulteriore diluizione del farmaco e favorendone l'eliminazione.
  2. Difficoltà di espulsione
durante l'uso: l'inserto deve essere costruito in modo da resistere all'espulsione durante le normali attività giornaliere. 3. facilità d'uso e di inserimento: Ripetuti ed infruttuosi tentativi di inserimento possono indurre irritazione e lacrimazione. Il paziente ricava un senso di frustrazione e rinuncia ad utilizzare l'inserto. 4. non interferenza con la visione e la permeabilità all'ossigeno: per l'ottimale salute oculare, l'occhio deve essere ossigenato ininterrottamente. La scarsa vascolarizzazione della cornea fa sì che l'ossigeno necessario venga raccolto dall'esterno e non dal sangue. Qualsiasi ostacolo a questo cruciale flusso di ossigeno può condurre ad edema ed altri insulti della cornea. Anche il campo visivo non deve essere ridotto se si desidera la piena accettazione del paziente. 5. regolarità della cinetica di rilascio 6. applicabilità ad una varietà di farmaci:È impossibile progettare un singolo inserto polimerico che possa rilasciare una varietà di farmaci. Alcune delle proprietà che devono essere considerate durante lo sviluppo dell'inserto sono l'idrofilia, la lipofilia, pH, pKa, e peso molecolare del farmaco. 7. Sterilità: il prodotto finito deve mantenere la sua integrità meccanica e la sua biocompatibilità mentre è sottoposto al processo di sterilizzazione. 8. Stabilità: l'inserto non deve perdere la sua efficacia oltre la semivita del prodotto. Deve rimanere stabile al calore ed all'elevata umidità.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
252 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/08 Chimica farmaceutica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Samarser79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di tecnologia e legislazione farmaceutica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Perioli Luana.