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ASSORBIMENTO
Alcuni hanno anche fatto una classificazione per quanto riguarda le vie di assorbimento (RofA):
- Enterale: se la somministrazione è enterale
- Parenterale: per tutte le altre somministrazioni
Nella via enterale ci si trova sempre di fronte a dei tessuti epiteliali; quindi, il farmaco si trova rilasciato in un ambiente di somministrazione acquoso e per essere assorbito deve passare attraverso un tessuto epiteliale.
Nella via di assorbimento parenterale, invece, il farmaco può essere immesso in un tessuto connettivo (per essere assorbito non deve passare un tessuto epiteliale) o, in altri casi, come nella via transdermica il farmaco si trova applicato sulla pelle e deve attraversare sempre un tessuto connettivo (rappresentato dalla superficie cutanea) per essere assorbito.
Quindi ci troviamo due tipi di tessuti: epiteliali e connettivi.
I tessuti epiteliali sono costituiti da cellule disposte le une con le altre per formare pareti protettive e sono tessuti non
vascolarizzati. Sotto hanno una membrana basale che costituisce l'impalcatura; per cui il farmaco deve attraversare i tessuti epiteliali, la membrana basale ed i tessuti connettivi presenti al di sotto. I tessuti epiteliali si trovano nel tratto gastrointestinale, nell'albero respiratorio e sulla superficie cutanea. I tessuti connettivi presentano i capillari e sono come degli idrogel dentro i quali si trovano fibre, cellule (fibroblasti) e soprattutto i capillari. Quindi il farmaco viene immesso direttamente in un tessuto connettivo dove l'assorbimento è facile poiché il farmaco deve solamente entrare dentro i capillari presenti nel tessuto. Attraversamento nei tessuti epiteliali I tessuti epiteliali sono costituiti da cellule che presentano doppistrati fosfolipidici, proteine che possono essere integrali o periferiche, glicoproteine e proteoglicani (proteine con catene polisaccaridiche legate). Il farmaco è stato rilasciato dalla formulazione, si trovainforma molecolarmente dispersa e per essere assorbito deve passare le cellule epiteliali. TRASPORTO PASSIVO Si può avere il trasporto passivo che è una diffusione del farmaco attraverso il doppio strato fosfolipidico della membrana cellulare. Questo processo è guidato da un gradiente di concentrazione (da zone a concentrazione maggiore a zone a concentrazione minore). Questo meccanismo si può anche definire partizione poiché si stabilisce un equilibrio che è legato alla solubilità del farmaco. Se il farmaco è molto solubile in una fase lipofila avrà maggiore tendenza a ripartirsi nella membrana fosfolipidica. La maggior parte dei farmaci in commercio hanno una solubilità bilanciata poiché se sono troppo idrofili tendono a rimanere in acqua e non vengono assorbiti, mentre se sono troppo lipofili rimangono nel doppio strato fosfolipidico e non arrivano al sangue. Per cui è molto importante il coefficiente di ripartizione (K) chevaluta la solubilità in olio rispetto alla solubilità in acqua (circa = 1). L'importante è che non sia sbilanciato verso la solubilità in una fase a discapito dell'altra. I farmaci biotecnologici sono strutture più complesse, a più elevato peso molecolare e non vanno incontro alla diffusione passiva. TRASPORTO PARACELLULARE Un altro meccanismo è il trasporto paracellulare che deve sfruttare gli spazi tra le cellule. Questo trasporto è particolarmente seguito dai farmaci biotecnologici poiché le grandi dimensioni non costituiscono un ostacolo ed in questi spazi è presente acqua ed il farmaco non ha bisogno di ripartirsi. Il trasporto è sempre legato ad un gradiente di concentrazione. TRASPORTO FACILITATO Il trasporto facilitato consiste nel fatto che il farmaco viene a interagire con proteine specifiche, permeasi o porter o proteine carriers, che sono abbastanza specifiche ma hanno un'affinità anche per molecole simili; quindi, un ampiocabeolina e da clatrina porta alla formazione di vescicole rivestite da proteine che si fondono con i lisosomi. ESOCITOSIL' esocitosi è il processo opposto all'endocitosi, in cui le vescicole contenenti sostanze da rilasciare si fondono con la membrana cellulare e rilasciano il loro contenuto all'esterno della cellula. TRASPORTO PASSIVOIl trasporto passivo avviene senza l'utilizzo di energia e può avvenire attraverso diversi meccanismi: - Diffusione semplice: le molecole si spostano da un'area di maggiore concentrazione a un'area di minore concentrazione attraverso la membrana cellulare. - Diffusione facilitata: le molecole si spostano attraverso la membrana cellulare utilizzando proteine di trasporto specifiche. - Osmosi: il movimento dell'acqua attraverso la membrana cellulare da un'area di minore concentrazione di soluti a un'area di maggiore concentrazione di soluti. Questi sono solo alcuni dei meccanismi di trasporto delle molecole attraverso la membrana cellulare. La membrana cellulare svolge un ruolo fondamentale nel regolare il passaggio delle molecole all'interno e all'esterno della cellula, garantendo il corretto funzionamento delle attività cellulari.clatrina porta alla formazione di un unendosoma precoce, acidificato per tipo vacuolare ATPasipompe protoniche, che guidano attivamente gli ioni H+ all'interno l'endosoma e si fonde con le vescicole prelisosomiali contenente enzimi (in rosso) per dare origine a un ritardo endosoma e infine a un lisosoma, un acido e ambiente ricco di enzimi incline alla degradazione dei farmaci e altre molecole complesse. (C) L'endocitosi mediata da caveolae dà origine a un caveolare vescicola che può essere consegnata ai caveosomi, che sono vescicole endosomiali con pH neutro dove non si degradano può avvenire. Quando il farmaco (soprattutto biotecnologico) viene assorbito con il meccanismo della endocitosi confluisce sempre in una situazione in cui si ha una fusione delle vescicole con altre vescicole che provengono dal reticolo endoplasmatico e dal Golgi e che vanno ad acidificare l'ambiente della vescicola che si chiama endosoma. L'acidificazione, oltre allaPresenza di enzimi proteolitici (e idrolitici in generale), può alterare e degradare il farmaco (che potrebbe essere dannoso per la cellula). Per cui la via tramite endocitosi presenta delle limitazioni.
PENETRAZIONE DIRETTA
La riguarda soltanto certe proteine specifiche che sono in grado di interagire con la membrana cellulare formando delle interazioni elettrostatiche.
Le membrane cellulare hanno una carica netta negativa e gli oligopeptidi hanno molte unità di lisina e arginina che conferiscono una carica positiva. Si formano, quindi, delle interazioni ioniche con conseguente penetrazione per alterazione della membrana cellulare.
A questo punto il farmaco ha attraversato l'epitelio e la membrana basale (reticolo di fibre con all'interno una fase acquosa che non costituisce una barriera) e si viene a trovare nel tessuto connettivo.
Attraversamento nei tessuti connettivi
Nel tessuto connettivo il farmaco diffonde facilmente poiché è tipo un gel in cui il
- Formulazione convenzionale: che viene ad essere applicata in un ambiente in cui il farmaco deve attraversare un epitelio. In queste formulazioni si ha sempre il rilascio e la ripartizione del farmaco al tessuto epiteliale e dopo si distribuisce anche al sangue = farmaco rilasciato nel sito di somministrazione
- Nano
non si ripartiscono al tessuto epiteliale nel modo con cui il farmaco si ripartisce poiché, queste formulazioni, devono trovare una via di attraversamento che generalmente è la via paracellulare oppure venendo assorbito per pinocitosi. Poi, in qualche modo, viene rilasciata all'altro lato del tessuto = farmaco non rilasciato nel sito di somministrazione significa qual è il rapporto tra la concentrazione del farmaco nel tessuto rispetto all'ambiente di somministrazione. F è la concentrazione del farmaco nell'insieme del tessuto che dipende dal suo coefficiente di ripartizione M1 e quindi dall'affinità che il farmaco ha per il tessuto rispetto alla sua solubilità in acqua). F è la partizione tra il farmaco nel tessuto epiteliale ed il tessuto connettivo (sangue) e che dà origine ad una M2 concentrazione che è inferiore ed è in equilibrio