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Tecnologia e legislazione farmaceutica I  - soluzioni per uso farmaceutico Pag. 1
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Idrolati

Sono preparazioni in cui il principio attivo, generalmente volatile o di origine vegetale viene portato in

soluzione mediante distillazione in corrente di vapore. Questo metodo di distillazione interessa la

maggior parte delle piante aromatiche come anice, cannella, lavanda, geranio, rosmarino, timo ecc.

Alcolati

Analoghi degli idrolati. Si ottengono per distillazione con alcool delle droghe fresche, messe

precedentemente a macerare in alcool. Dato che le droghe fresche contengono ancora acqua, si limita

tale presenza distillando solo 2/3 del macerato.

Alcooliti

Sono forme farmaceutiche che hanno l’ alcool come veicolo. Si possono ottenere per macerazione,

percolazione o per soluzione.

Secondo la sostanza dalla quale sono tratte o secondo il componente più caratteristico si distinguono in

:

1) Tinture alcooliche (tratte da droghe secche)

2) Alcooliti zuccherini (contenenti zuccheri oltre le sostanze medicamentose)

3) Alcooliti ammoniacali

4) Alcooliti salini

5) Alcoolaturi

Alcooliti zuccherini

Sono soluzioni alcooliche che contengono zucchero, in proporzione inferiore agli sciroppi. Sono spesso

definiti liquori, anche se i liquori non contengono zucchero, oppure elisir, anche se alcuni elisir non

contengono zucchero. Sono utilizzati come corroboranti, o come veicolo per la somministrazione di altri

medicamenti, e somministrati a cucchiai o in bicchierini da liquore, da soli o diluiti con tisane o pozioni.

Sono preparati o per macerazione della o delle droghe in alcool con successiva addizione alla

soluzione acquosa contente zucchero; o per dissoluzione degli estratti fluidi in alcool con successiva

aggiunta della soluzione zuccherina.

Vanno conservati in luogo fresco ed in recipienti ben tappati.

Alcoolaturi

Sono soluzioni alcooliche tratte da piante fresche. Sono stati introdotti per la prima volta ha Hahemann,

il fondatore dell’ omeopatia, e sono definite “tinture madri” dai medici omeopatici.

L’ uso di droghe fresche, dovremme comportare una maggiore attività, ma i risultati sperimentali hanno

dimostrato il contrario. Comunque tali preparazioni sono caratterizzate da una estrema variabilità e

irriproducibilità nella composizione e quindi degli effetti farmacologici.

Preparazioni liquide per uso orale

Sono generalmente soluzioni, sospensioni o emulsioni che contengoono uno o più principi attivi in un

veicolo adatto (scelto in base alla natura del o dei principi attivi); possono però, tuttavia, essere

costituite da principi attivi liquidi usati come tali. In alcuni casi, invece, sono ottenute per diluizione di

preparazioni liquide concentrate, o da polveri o granulati per la preparazione di soluzioni o sospensioni

orali o di gocce orali o sciroppi usando un veicolo adatto.

Si distinguono quindi in:

1) Soluzioni, emulsioni e sospensioni orali: sono forniti in contenitori monodose o multidose. Ciascuna

dose da un contenitore multidose è somministrata per mezzo di un dispositivo (generalmente un

cucchiaio, una tazza o una siringa orale) adatto a misurare il volume prescritto.

2) Polveri e granulati per soluzioni e sospensioni orali

3) Gocce orali: sono soluzioni, emulsioni o sospensioni somministrate in piccolo volume, attraverso un

adatto dispositivo

4) Polvere per goccie orali

5) Sciroppi

6) Polvere e granulati per sciroppi

A tali preparazioni possono essere aggiunti diversi eccipienti come: conservanti, antiossidanti,

sospendenti, addensanti, emulsionanti, tamponanti, solubilizzanti, aromatizzanti, dolcificanti e coloranti.

Sciroppi

Sono delle preparazioni (soluzioni) acquose contenenti un alta concentrazione zuccherina. Lo zucchero

solitamente utilizzato è il saccarosio, ma negli sciroppi per diabetici, è utilizzato il sorbitolo. L’ alta

concentrazione zuccherina è utile per:

1) Mascherare il sapore sgradevole di alcune sostanze

2) Fungere da eccipiente di adsorbimento per alcune sostanze

3) Evitare la contaminazione microbica

Gli sciroppi hanno una densità di 1,32 a 15°C, e la concentrazione di saccarosio deve essere almeno il

45 % p/p (se troppo alta si rischia la precipitazione, se troppo bassa aumenta la possibilità di

contaminazione microbica).

Si possono distinguere in 3 categorie:

1) Sciroppi semplici

2) Sciroppi medicati

3) Sciroppi aromatizzati

Sciroppi semplici

Sono costituiti da 665 g di saccarosio e 335 g di acqua. Possono essere preparati:

1) A freddo (tutt’ oggi non prevista nella FU ed. XII)

2) A caldo, facendo bollire l’ acqua per 20 min e sciogliere successivamente il saccarosio ad una

temperatura di 80-85 °C. dopodiche si filtra a caldo e si porta a volume con l’ acqua precedentemente

bollita.

3) Per percolazione

Sciroppi medicati

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
4 pagine
2 download
SSD Scienze chimiche CHIM/09 Farmaceutico tecnologico applicativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dariom_89 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia e legislazione farmaceutica I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Miro Agnese.