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GESTIONE DELLA PRODUZIONE
PIANIFICAZIONE: FUNZIONE DELLA GESTIONE IL CUI COMPITO E' DI SELEZIONARE GLI OBIETTIVI, STABILIRE LE STRATEGIE, LE POLITICHE, I PROGRAMMI E LE PROCEDURE;
PROGRAMMAZIONE: ATTIVITA' CHE DEFINISCE COSA DEVE ESSERE EFFETTUATO, IN CHE QUANTITA' E A QUALI SCADENZE TEMPORALI;
CONTROLLO: FUNZIONE DELLA PRODUZIONE CHE CONTROLLA L'ANDAMENTO DELLE OPERAZIONI, EVIDENZIA GLI SCOSTAMENTI DAL PROGRAMMA DI PRODUZIONE E ATTUA LE OPPORTUNE CORREZIONI
Gli strumenti di pianificazione e programmazione sono:
I PIANI DI PRODUZIONE
PIANO STRATEGICO AZIENDALE
E' IL PIANO DI LUNGO PERIODO (3-10 ANNI) RAPPRESENTA LA GUIDA DI TUTTA L'AZIENDA COMPRENDE LE SEGUENTI PROBLEMATICHE: tipo di prodotti, processo di marketing e vendite, tipo di mercato, tipo di distribuzione, metodi di finanziamento.
IL PIANO STRATEGICO AZIENDALE
Il piano strategico aziendale è un piano di lungo periodo (3-10 anni) e rappresenta la guida di tutta l'azienda in quanto comprende
problematichequali:il tipo di prodotti;– il processo di marketing e vendite;– il tipo di mercato;– il tipo di distribuzione;– i metodi di finanziamento ed il fabbisogno–finanziario.In particolare, il Piano strategicoaziendale è formato dai seguentipiani:- PIANO FINANZIARIO: che stabilisce il piano di autofinanziamento e ricorso al credito;
- PIANO R&S: che fissa quali nuovi prodotti introdurre e quali miglioramenti apportare;
- PIANO DI PRODUZIONE: che provvede al reperimento delle risorse umane e materiali per laproduzione.
CONTO DELLA STAGIONALITÀ È COSTRUITO SULLA BASE DI PREVISIONI DELLE VENDITE E/O ORDINI DEI CLIENTI AGGREGATO PER FAMIGLIE DI PRODOTTO.
VARIABILI SU CUI AGIRE:
- LIVELLO DI IMPIEGO DELLA MANODOPERA
- LIVELLO DELLE SCORTE
- DECENTRAMENTO PRODUTTIVO
- INVESTIMENTI IN IMPIANTI
Compito del Piano Aggregato è: Tradurre gli ordini dei clienti e le previsioni di vendita in un piano di ciò che si intende realmente produrre, con un anticipo sufficiente ad adeguare la capacità produttiva alla domanda aggregata.
Le variabili su cui si può agire nella fase della pianificazione aggregata sono:
- il livello di impiego della manodopera
- la creazione di scorte o meno
- il subappalto in caso di eccesso di domanda
- l'investimento in strumentazione ed impianti
PIANO PRINCIPALE DI PRODUZIONE (MASTER SCHEDULE)
È UN PIANO DI BREVE PERIODO (1-6 MESI); È DEFINITO PRINCIPALE PERCHÉ DA ESSO SI RICAVANO GLI ALTRI PIANI OPERATIVI DI PRODUZIONE; DEFINISCE QUALI PRODOTTI DEBBONO
ESSEREREALIZZATI IN FABBRICA, IN QUALI QUANTITÀ E TEMPI DI PRODUZIONE; SI OTTIENE PER DISAGGREGAZIONE DEL PIANO AGGREGATO LUNGO LE DIMENSIONI TEMPO E PRODOTTO. IL PIANO PRINCIPALE DI PRODUZIONE Il piano principale di produzione definisce quali prodotti debbono essere realizzati in fabbrica, in quali quantità e con quali tempi. E’ un piano di breve periodo; comunque l’orizzonte minimo è l’insieme dei tempi necessari per l’approvvigionamento e la realizzazione del prodotto (production time). IL PIANO PRINCIPALE DI PRODUZIONE Tale piano viene definito “principale” perché da esso possono essere ricavati tutti gli altri piani operativi di produzione (con esclusione del piano di assemblaggio finale). Si ottiene per disaggregazione del piano aggregato lungo le dimensioni tempo e prodotto. Il piano principale di produzione viene ricavato da ordini dei clienti e/o da previsioni. Nel mondo della produzione industriale esistono situazionidiverse:
- prodotti basati prevalentemente su previsioni (alimenti, elettrodomestici, parti di ricambio, farmaci)
- prodotti per i quali si hanno sia previsioni, sia ordini (utensili per macchinari, motori elettrici, etc...)