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TECNOLOGIA COME FUNZIONE DI PRODUZIONE efficienza

TECNOLOGIA COME SISTEMA (DI VARIABILI) efficacia

Una corretta valutazione deve tener conto del differenziale competitivo. Tale differenziale competitivo si

misura sulla base dei vantaggi che la tecnologia presenta rispetto a quelle similari esistenti, vantaggi che

possono essere di diversa natura:

- Prodotti di partenza più economici; la tecnologia in esame può impiegare materie prime meno pure o

componenti più semplici; 13

- Processo di produzione che consenta un risparmio sui costi; il procedimento può essere caratterizzato

da un minore numero di fasi o passaggi;

- Prodotto finale che presenta proprietà e caratteristiche migliori rispetto a quelle concorrenti.

tecnologia “disruptive” all’inizio presenta livelli di performance significativamente inferiori rispetto alla

Una

tecnologia esistente, presenta però performance migliori rispetto alla tecnologia esistente su dimensioni

secondarie di prodotto. Tipicamente i prodotti/servizi che usano la nuova tecnologia costano meno dei prodotti/

servizi basati sulla vecchia tecnologia. Esempi di tecnologie disruptive possono essere le automobili elettriche

rispetto a quelle con motore a combustione interna, i tablet rispetto ai computer portatili. Un esempio tipico di

“disruptive technology” fu quello dell’impiego dei nuovi componenti elettronici a semiconduttore nella

negli anni ’60.

produzione di radio portatili

Le nuove conoscenze determinano nuove funzioni di produzione, ognuna delle quali è migliore della

precedente in quanto permette di ottenere la stessa quantità di prodotto con un minore impiego di fattori. La

funzione di produzione aggregata o macroeconomica: Y = f (K, L, t). In altre parole, per ogni tempo t, il

prodotto nazionale (Y) è una funzione di K e L.

Di fatto prende il nome di «progresso tecnico» ogni modificazione della funzione di produzione per la quale

sia richiesta una minore (uguale) quantità di input per ottenere pari (maggiori) output.

L’effetto di nuove conoscenze è quello di condurre a nuove funzioni di produzione, ciascuna delle quali è

migliore delle precedenti. 14

Lo studio di una tecnologia mediante le funzioni di produzione consente di identificare le combinazioni più

efficienti tra i fattori impiegati, ma presenta la forte limitazione di non fornire misure funzionali della

tecnologia, delle proprietà dei prodotti ottenuti, delle implicazioni interne ed esterne cui dà luogo.

È possibile calcolare l’efficienza tecnica mediante il rapporto:

tempo complessivo ottimale (ore o minuti) per unità di prodotto dopo aver ottimizzato tutti i fattori produttivi

utilizzati nelle varie fasi del processo per tempo complessivo reale (ore o minuti) per unità di prodotto

rilevato in condizioni operative normali. Esso esprime le prestazioni ottimali di tutti i fattori produttivi

stesso tempo, l’efficacia del processo.

e, allo

Le tecnologie impiegate nelle attività produttive possono essere distinte in:

- tecnologie tradizionali, sistemi di produzione ampiamente consolidati, caratterizzati da una relativa

semplicità di operazioni e da un lento rinnovamento (>10 anni);

- tecnologie avanzate, sistemi di produzione sviluppatisi sensibilmente dopo la seconda guerra

mondiale, caratterizzati da complessità e raffinatezza di operazioni e da una elevata velocità di

rinnovamento (1-5 anni);

- tecnologie miste, sistemi di produzione in cui sono prevalenti, ma non totali, i caratteri tipici delle

tecnologie avanzate, ma sono presenti anche alcuni caratteri di quelle tradizionali (5-10 anni);

- tecnologie intermedie, sistemi di produzione in cui sono prevalenti i caratteri delle tecnologie

tradizionali, ma sono anche presenti alcuni caratteri delle tecnologie avanzate (10 anni).

Le tecnologie avanzate e miste producono quasi sempre un elevato valore aggiunto, quelle tradizionali un

valore aggiunto tendenzialmente basso, quelle intermedie un valore aggiunto medio.

Quasi sempre un forte aumento del valore delle materie prime si ha nelle industrie manifatturiere, in quelle

elettroniche ed aeronautiche, in quelle chimiche secondarie e di specialità al contrario, un medio valore si ha

nelle industrie chimiche inorganiche ed intermedie; un basso valore aggiunto si ha in quelle alimentari, nella

lavorazione delle fibre tessili naturali, nelle calzature, nei materiali da costruzione.

Anche la velocità di rinnovamento tecnologico è un elemento distintivo delle diverse tecnologie; infatti, le

attività basate su tecnologie tradizionali e medie modificano i loro connotati produttivi in un tempo non

inferiore ai 10 anni; quelle miste in un tempo da 5 a 10 anni, quelle avanzate in un tempo da 1 a 5 anni. Un

altro elemento per caratterizzare i livelli tecnologici è il costo per ricerca, sviluppo e licenze; infatti, più la

tecnologia di un ramo di attività è avanzata, più elevate sono tali spese, ovviamente in rapporto al fatturato

dell’impresa.

La diffusione dell’innovazione tecnologica su base sempre più globale ha attenuato la distinzione tra settori a

tecnologia matura, intermedia e ad alta tecnologia.

Le tecnologie intermedie, caratterizzate da semplicità di produzione, di utilizzo e manutenzione, avrebbero

l’autonomia tecnica

dovuto consentire ai PVS in un primo momento e successivamente finanziaria. 15

Nel lungo periodo, il mercato internazionale delle materie prime energetiche sarà sempre più influenzato dalla

fasi dell’industrializzazione

crescita della domanda proveniente dai PVS che entrano nelle prime e che non

possono disporre delle sofisticate tecnologie necessarie alla dematerializzazione e al risparmio energetico.

Il tentativo di far attecchire «tecnologie non appropriate» è la causa del fallimento di molti Progetti nei PVS.

Ciò ha determinato un accentuarsi degli squilibri sul mercato interno dei fattori produttivi.

La convinzione che le tecnologie dovessero essere ripensate in modo nuovo ed articolato verso soluzioni che

tenessero conto in modo appropriato delle singole situazioni politiche ed economiche, sociali, culturali,

ambientali e territoriali; nasce così, nel corso degli anni Settanta, il concetto di tecnologie appropriate. Il primo

requisito delle tecnologie appropriate non è quello della semplicità bensì quello di un grado di sofisticazione e

complessità pari ai bisogni ed alle opportunità espressi dalle varie realtà locali.

Dalla metà degli anni ‘70 si è sviluppato un settore industriale per l’ambiente, il cui approccio tecnologico è

definito “end-of-pipe”, cioè “alla fine del cammino”: gli interventi di protezione dell’ambiente avvengono a

alle del processo con il fine di contenere, diluire, ridurre, depurare e disperdere le emissioni inquinanti. In

quest’ottica nascono gli impianti di depurazione biologica, gli impianti di incenerimento dei rifiuti, i filtri per

l’abbattimento dei fumi e delle polveri, le Nell’ambito della Strategia europea per lo

discariche industriali. la preparazione di un Piano d’azione

sviluppo sostenibile (2004) viene indicata, tra le azioni da compiere, per

dell’uso delle tecnologie ambientali.

la diffusione Le tecnologie ambientali vengono viste come ponte

importante tra la strategia di Lisbona, improntata alla crescita economica, e lo sviluppo sostenibile. La loro

diffusione infatti consentirebbe di conseguire un livello elevato di protezione ambientale a prezzi più bassi e

quindi di rispettare le norme ambientali a costi inferiori, liberando risorse economiche da destinare ad altri

settori.

La definizione di tecnologia ambientale comprende tre categorie di attività:

Gestione dell’inquinamento, sia di natura preventiva che correttiva;

1.

2. Prodotti e tecnologie (integrate) puliti, ossia tutte quelle attività che migliorano, riducono o eliminano

continuamente l’impatto ambientale delle tecnologie generali;

3. Gestione delle risorse.

Questa definizione s’ispira a quella contenuta nel capitolo 34 dell’Agenda 21 relativa alle tecnologie

compatibili con l’ambiente, le tecnologie compatibili con l’ambiente proteggono

secondo la quale:

l’ambiente, sono meno inquinanti, utilizzano tutte le risorse in maniera più sostenibile, riciclano una

quantità maggiore di rifiuti e di prodotti e trattano i rifiuti residui in maniera più accettabile rispetto

Per quanto riguarda l’inquinamento, per “tecnologie compatibili con

alle tecnologie che intendono sostituire.

l’ambiente” si intendono le tecnologie di processo o di prodotto che producono pochi rifiuti o non ne

Comprendono inoltre le tecnologie “a valle” (cosiddette

producono. end-of-pipe) per il trattamento

dell’inquinamento a posteriori. Le tecnologie compatibili con l’ambiente non sono solo tecnologie singole, ma

sistemi totali che comprendono know-how, procedure, beni e servizi, apparecchiature e procedure

organizzative e di gestione. 16

LEZIONE 5

IL PROGRESSO TECNOLOGICO

– inteso come ampliamento delle conoscenze utili ai fini dell’attività produttiva –

Il progresso tecnologico può

manifestarsi sotto forma di:

1. nuovi processi produttivi o miglioramenti di quelli già esistenti;

2. metodi di organizzazione più efficienti;

3. nuovi prodotti o miglioramento qualitativo di quelli esistenti.

Il progresso tecnico è il risultato di invenzioni ed innovazioni.

L’invenzione è il concetto, idea, o percezione di nuove tecnologie utili. È una nuova idea che non è stata

ancora realizzata tecnicamente e materialmente. Le invenzioni vengono realizzate mediante lavoro in

laboratorio, ad un certo punto, il livello raggiunto dall’informazione consente di prendere una decisione per

applicare l’idea, producendo così un’innovazione. Tuttavia non tutte le invenzioni si tramutano in innovazioni.

Esistono tre tipologie di invenzioni:

- invenzione di prodotto: ha per oggetto un nuovo prodotto materiale realizzato con procedimenti

tecnologici noti oppure nuovi;

- invenzione di procedimento: ha per oggetto un nuovo processo per la fabbricazione di un prodotto

nuovo o già noto;

invenzione d’uso:

- ha per oggetto una sostanza già nota nello stato della tecnica, ma utilizzata in una

nuova applicazione.

L’innovazione è la realizzazione della nuova tecnologia nelle mani di chi la usa. Tra invenzione ed

innovazione intercorrono tempi abbastanza lunghi. L’innovazione è la realizzazione di un’invenzione in un

commerciale. L’invenzione è opera degli

nuovo prodotto o processo produttivo finalizzato allo sfruttamento

scienziati e dei tecnic

Dettagli
A.A. 2016-2017
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/13 Scienze merceologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher azzurra.j.lazzari di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia dei cicli produttivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Massari Stefania.