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Il codice: lingua verbale scritta e immagini
Il codice è il sistema di segni mediante il quale si formula e si comprende il messaggio. Il codice più abituale e complesso è il linguaggio. In riferimento al testo scritto, il codice è la lingua verbale espressa attraverso segni grafici, accompagnato a volte da un codice visivo o iconico quali le immagini. È nell'ambito del codice che avvengono le scelte relative ai registri, stili o linguaggi settoriali. Il codice può dunque essere:
- Grafico
- Sonor
- Gestuale
FONDAMENTALE: emittente e destinatario devono avere lo stesso codice.
Il canale: supporti cartacei e video
Il canale è la via attraverso cui la nostra comunicazione avviene. Poiché avviene necessariamente attraverso gli organi sensoriali, esistono 5 tipi di canale:
- Visivo o ottico (gesti e segni grafici) chiamato canale grafico-visivo dal libro di testo
- Uditivo (suoni) chiamato fonico-acustico dal libro di testo
modelli
- COMPETENZA SEMANTICA: padronanza di lessico, codici e sottocodici
- COMPETENZA GRAMMATICALE: conoscenza delle regole sintattiche e ortografiche
- COMPETENZA PRAGMATICA: contestualizzazione del testo, scegliendo registro e stile
PARTE I.4 – SAPER COMUNICARE – Le funzioni della lingua
- FUNZIONE ESPRESSIVA O EMOTIVA: scopo di comunicare sentimenti, emozioni, ecc.
- FUNZIONE CONATIVA O PERSUASIVA: scopo di convincere qualcuno riguardo un’opinione o un’azione
- FUNZIONE REFERENZIALE O INFORMATIVA: l’emittente trasmette o richiede una semplice informazione. Il discorso si rivolge interamente al referente (l’argomento della comunicazione)
- FUNZIONE FÀTICA O DI CONTATTO: scopo è esclusivamente quello di stabilire un contatto comunicativo
- FUNZIONE METALINGUISTICA: il discorso verte sulla lingua e sui suoi significati e regole. Uso della lingua per parlare della lingua
- FUNZIONE POETICA:
L'emittente vuole sfruttare al massimo le potenzialità evocative della lingua.
Nell'utilizzo del linguaggio di norma una funzione prevale sulle altre. In molti casi si ha una funzione apparente che nasconde una funzione effettiva.
PARTE I.5 - SAPER COMUNICARE - Testo orale, scritto e digitale
Differenze principali fra testo parlato, testo scritto e testo digitale
TESTO PARLATO
- Forte con contestualità
- Con legame tra il testo ed il contesto in fase processuale
- Solo fase processuale, enfatizzata ed aperta
TESTO SCRITTO
- Media con contestualità
- Interpolabile solo nella fase del prodotto
TESTO DIGITALE
- Nulla contestualità
- Interpolabile in ogni fase processuale
intermediari nella scrittura e che scompare nel testo digitale
Testo lungo e gerarchizzato al suo interno
Testo breve e poco gerarchizzato
Testo unico, che bisogna cominciare e finire
Testi multipli, tutti brevi, dai quali si può entrare e uscire liberamente
Testo solo o prevalentemente multimediale, in cui la scrittura grafico-verbale dà solamente l'architettura
Testo relativamente controllato
Testo spesso poco controllato
Autore: Calandro Luca 3/7
PARTE II – SAPER PIANIFICARE
PARTE II.1 – SAPER PIANIFICARE – Strutturare e organizzare le idee
Produrre un messaggio significa elaborare e organizzare dei contenuti seguendo dei modelli procedurali, selezionando i contenuti necessari e relazionandoli tra di loro.
Nella fase di pianificazione è possibile seguire il modello top down, che consiste nel partire dall'analisi di un problema partendo dal generale per arrivare attraverso varie domande ai contenuti correlati.
Partendo dal topic, ossia
L'argomento principale, la risposta alla generica domanda "di cosa parlerà il testo?", si articola in vari sotto-quesiti che andranno a formare la mappa testuale. Un esempio di mappa testuale è offerta dalla regola giornalistica delle "5W": What, Who, When, Where e Why. A questa prima mappa di massima si affiancheranno altre domande che renderanno completo il testo.
Per costruire l'impianto di un intero testo bisogna individuare un contenuto, o un aspetto principale, e su questo procedere poi verso la costruzione della struttura, la quale prevede che gli altri argomenti siano organizzati e sistemati efficacemente in uno schema funzionale e complesso, secondo alcune priorità.
Il testo si sviluppa seguendo questo schema in modo gerarchizzato, poiché al suo interno stabilisce gradi di importanza, ordini e livelli.
Caratteri del testo finale dovranno essere:
- UNITÀ
- COMPLETEZZA
- COERENZA
- COESIONE TRA LE VARIE PARTI DEL TESTO
(grazie alla gerarchizzazione)PARTE II.2 – SAPER PIANIFICARE – Tipologie di testo
I testi sono classificabili in base a dei tipi caratterizzati da proprietà costanti. Lo schema che seguiamo trova nelle competenze cognitive le principali diversità tra i testi, ovverosia il modo in cui la mente elabora e percepisce il testo: questo aspetto influenza difatti sia la strutturazione che la scelta delle frasi e delle parole.
Tipi
- Focus
- Matrice cognitiva
- Forme e generi
Descrittivo
Fenomeni nel contesto spaziale (persone, cose, stati di cose, relazioni) Descrizione in testi espositivi in forme e modalità molteplici
Descrizioni tecnico-scientifiche
Produzione rintracciabili in contesti diversificati.
Narrativo
Azioni o differenze e percezioni nello spazio Descrizione in testi narrativi fictional e non-fictional come un modello basato su uno schema cognitivo che si realizzerà in forme e modalità molteplici
Testi teatrali
Ogni testo risulta essere unatrasformazioni nel interrelazioni di Articoli di cronaca commistione di tipi, in cuicontesto temporale percezioni nel tempo Notiziari nell’ambito di un nucleo centraleFiabe, leggende,(persone, oggetti, dominante confluiscono sequenzerelazioni o concetti) novelle, romanzi riconoscibili come estranee al tipocentrale.Espositivo Scomposizione Comprensione Manuali scolastici(analisi) o Saggi divulgativicomposizione Definizioni(sintesi) degli Rapporti, relazioni,elementi costitutivi di tesiconcettiArgomentativo Relazioni tra concetti Giudizio, istituzione Interventi in dibattitidi relazione tra Saggi scientificiconcetti attraverso la Recensioni critiche FOCUS: messa a fuocomessa in rilievo di Tema scolastico dell’argomento principalesimilarità, contrasti, Dialoghitrasformazioni MATRICE COGNITIVA: modo inRegolativo Comportamento Pianificazione del Ordini e istruzioni cui la mente elabora e percepisce ilfuturo altrui e/o comportamento Regole digiochi testoproprio futuro Ricette di cucinaRegolamenti e statutiComizi elettoraliAutore: Calandro Luca 4/7Parte II.2.a - SAPER PIANIFICARE - Tipologie di testo - Tipo descrittivo
Descrivere significa essere in grado di distinguere dettagli e proprietà di un oggetto nonché disporre e gerarchizzare, in un testo, gli elementi individuati. L'attenzione deve centrarsi su tali proprietà in un'ottica spaziale e, dunque, atemporale. Rientrano nel tipo descrittivo anche le descrizioni di processi, nel qual caso il tempo è considerato implicita condizione nell'evoluzione della descrizione.
Parte II.2.b - SAPER PIANIFICARE - Tipologie di testo - Tipo narrativo
Nel testo di tipo narrativo le percezioni dei fatti sono organizzate in rapporto a una dimensione temporale, esponendo eventi concatenati.