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Schemi organizzativi
Dire che i testi sono classificabili in base a dei "tipi" significa riconoscere che alla base degli stessi esistono modelli caratterizzati da proprietà costanti. Saper pianificare un testo implica sapere quali di queste proprietà vanno attivate e quale sia il tipo più ideale dati certi obiettivi.
Negli ultimi anni ha avuto un notevole successo la tipologia di Werlich (1976) che rintraccia nelle COMPETENZE COGNITIVE il principale fondamento che genera la diversità tra i testi. Saper organizzare il proprio tipo di testo implica saper gestire la propria mente ovvero saper organizzare la propria conoscenza e il proprio pensiero: l'abilità del saper scrivere sarebbe dunque strettamente vincolata alla capacità del saper pensare. Tale classificazione prende in esame i tipi: descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativi, regolativi.
Benché ciascun tipo evidenzi dei tratti fondanti è pur vero che ogni
Il testo risulta essere una commistione di tipi in cui c'è un nucleo centrale dominante dove confluiscono contemporaneamente sequenze riconoscibili come estranee al tipo centrale.
ESAME DEI TIPI
Descrivere significa essere in grado di distinguere dettagli e proprietà di un oggetto nonché disporre e gerarchizzare, in un testo, gli elementi individuati.
Gli oggetti descrivibili non sono solo "concreti e tangibili" (es. persona concreta) ma anche "ideali e generici" (es. persona generica rappresentante di una certa classe) o ancora "immaginari" (es. extraterrestre). La descrizione comporta che l'attenzione sia centrata su tali proprietà considerate in un'ottica spaziale e dunque atemporale. Per impostare un testo descrittivo bisogna produrre una MAPPA GENERALE.
Come si presenta l'oggetto?
- Quali sono le sue caratteristiche fondamentali, generali e particolari?
- Quali tra gli elementi che vedo o che
Conosco devo pertinentizzare per la descrizione, in vista• dei miei scopi?
Come devo ordinarli?
• Da quale punto di vista devo considerare l'oggetto?
• Bodycopy: sezione della pagina pubblicitaria in cui si parla espressamente del prodotto
Slogan o Headline: sezione breve, ad effetto, facilmente memorizzabile.
NARRATIVO
Nel testo narrativo le percezioni dei fatti sono organizzate in rapporto ad una dimensione temporale.
L'attenzione deve essere concentrata sull'esposizione di eventi concatenati tra loro secondo una data sequenza. Il testo narrativo ha una struttura scomponibile in unità rintracciabili, solitamente, in quattro fasi fisse:
Situazione iniziale: in cui si delineano le premesse generali
• Complicazione: che modifica l'ordine ravvisato nelle premesse e avvia il conflitto
• Peripezia: che stabilisce la dinamicità degli eventi
• Scioglimento: che risolve il conflitto restaurando la situazione finale o sostituendola con
una• nuova
Queste 4 fasi vengono chiamate FABULA: ovvero struttura astratta e soggiacente in cui gli eventi si presentano in un rapporto logico causale-temporale. La TRAMA o INTRECCIO, invece, è la concreta elaborazione del racconto. La concreta elaborazione del racconto è invece la trama o intreccio: qui gli eventi possono essere narrati e concatenati artificialmente in un ordine diverso da quello naturale (es. flash back).
MAPPA GENERALE
Come si sviluppano gli eventi?
- Quali sono le circostanze, i luoghi, i personaggi, i loro intenti?
- Quali tra gli eventi possono essere omessi ai fini della fabula?
- Come si possono ordinare nell'intreccio?
- Come evidenzio i passaggi più importanti, come creo i momenti di suspense per introdurre gli eventi successivi?
Da quale punto di vista vanno narrati gli eventi?
- ESPOSITIVO 4
Il testo espositivo attiva la matrice cognitiva che concerne la comprensione di concetti, attraverso l'analisi o
la sintesi. Questo tipo è individuabile quando l'argomento trattato nel testo non è riconducibile ad una descrizione o ad una narrazione ma riguarda piuttosto un sapere oggettivo.
Quali concetti e definizioni voglio esprimere?
- Come li organizzo?
- Quali dati ho che avallano o confutano il concetto stesso?
- ARGOMENTATIVO
Chi elabora un testo argomentativo elabora un discorso attraverso cui convincere il pubblico. Attraverso il ragionamento si vuole modificare uno stato di conoscenze preesistenti, indirizzando iriceventi verso una conclusione piuttosto che un'altra. Lo svolgimento del ragionamento è strutturato su un percorso composto da 4 fasi:
- Iniziale o confronto: si definisce il tema
- Apertura: viene dichiarata e discussa l'opinione
- Discussione: in cui vengono introdotti gli argomenti e i controargomenti che costituiscono la discussione effettiva
- Conclusione: in cui si definisce l'esito
dell'argomentazione
- MAPPA GENERALE
- Qual è il tema di cui si discute, il problema da risolvere?
- Qual è la tesi iniziale/l'opinione dell'altro/ la sua soluzione?
- Qual è il ragionamento che io voglio sostenere/la mia soluzione?
- Quali argomenti (dati e regole) ho per sostenere la mia tesi, come li organizzo, come li porto a conclusione?
- Come traggo le conclusioni generali?
REGOLATIVO
Il confine tra il testo argomentativo e quello regolativo è difficilmente determinabile, sia nel primo che nel secondo caso si cerca di modificare il ricevente nelle sue credenze e nei suoi comportamenti. La differenza che possiamo puntualizzare è che mentre il testo argomentativo può sottacere la sua intenzione persuasiva, il testo regolativo deve dichiarare più palesemente le sue intenzioni. Si rilevano delle istruzioni organizzate in un ordine sequenziale.
MAPPA GENERALE
- Cosa si vuole che faccia il ricevente?
- Cosa succede se non adempie alle regole?
- Se e quando può evitare di adempiere alle regole?
- In che ordine di importanza bisogna organizzare le azioni previste?
COMMISTIONI
Un testo non può essere ricondotto esclusivamente ad un tipo, se non per le sue qualità dominanti. L'incrocio tra un tipo e l'altro è un'inevitabile contaminazione che prevede interazioni di caratteristiche proprie all'uno e all'altro. (es. testi letterali, testi pubblicitari, testi prodotti nell'ambito della comunicazione giornalistica).
TIPI
- FOCUS
- MATRICE COGNITIVA
- FORME E GENERI
DESCRITTIVO
Descrizione di dettagli di cose e persone
NARRATIVO
Eventi concatenati tra loro da relazione temporale
ESPOSITIVO
Analisi e sintesi di
COMPRENSIONE DI MANUALI SCOLASTICI, CONCETTI E CONCETTI Riguarda un sapere oggettivo RELAZIONI, TESI ARGOMENTATIVO RELAZIONI TRA GIUDIZIO, MESSA IN DIBATTITI, SAGGI SCIENTIFICI, CONCETTI RELAZIONE DI Convincere il pubblico RECENSIONI SIMILARITÀ, CONTRASTI REGOLATIVO COMPORTAMENTO PIANIFICAZIONE DELLE RICETTE, ISTRUZIONI, FUTURO ALTRUI COMPORTAMENTO Convincere il pubblico in REGOLE VARIE, modo occulto FUTURO COMIZI FOCUS: ciò su cui si focalizza e si concentra un testo MATRICE COGNITIVA: modo in cui la nostra mente percepisce ed elabora un testo. Saper riscrivere 3. Riformulare un testo già dato Saper scrivere non vuol dire soltanto inventare ma anche saper rimodellare un testo già dato, variandolo a seconda degli obiettivi richiesti nella data circostanza attenendosi a dei filtri particolari. Per riformulare un testo devono essere attivate diverse abilità linguistiche e cognitive. SINONIMIE E PARAFRASI Due parole sono sinonimiche quando hanno lo stesso significato, allo stessoIl modo in cui il concetto di parafrasi si riferisce ad un'invarianza di significato non in riferimento però a singole parole ma ad intere frasi. Usarle è indispensabile nella redazione di un testo perché i sinonimi permettono di evitare ripetizioni di uno stesso termine a breve distanza. Le formulazioni teoriche sulla sinonimia sostengono che non esistono in una lingua parole identiche tra loro integralmente e quindi i sinonimi vanno intesi come EQUIVALENTI e NON IDENTICI. La scelta dell'uno o dell'altro non si limita alla sola consultazione di un qualsiasi buon dizionario, ma va sperimentata di volta in volta nelle frasi concrete. Saper scegliere il giusto sinonimo presuppone quindi l'analisi di tutto il contesto frastico e una riflessione sulle sfumature di senso. Così come è possibile variare una sola parola, allo stesso modo si può parafrasare in vario modo un'intera frase, rispettandone l'equivalente contenuto.semantico.STILI E REGISTRI
Chi produce un testo deve saper selezionare anche il modo che ritiene più adeguato ad esprimere una data rappresentazione del pensiero, in una precisa situazione. Il piano della forma di un testo può usufruire di diverse varietà linguistiche, tali variazioni concernono i registri e gli stili.
I REGITRI si sviluppano lungo un asse graduale i cui poli sono, da un lato, un alto grado di formalità rappresentata dalla lingua colta ma anche dai linguaggi tecnico-scientifici, fino ad arrivare, al polo opposto, all'alta informalità della lingua popolare o familiare.
Al concetto di STILE si riferiscono diverse definizioni come l'insieme dei tratti formali che caratterizzano il modo di esprimersi di una persona, o il modo di scrivere di un autore, o il modo in cui è scritta una sua opera o ancora l'insieme dei tratti formali che caratterizzano un gruppo di opere, costituito su basi tipologiche o storiche. Quello che
qui ci sembra più pertinente è il rapporto tra lo stile e i fini comunicativi ovvero le selezioni che si possono operare sul piano espressivo in rapporto alle varietà funzionali. In questo senso saper esprimere dei contenuti implica saper scegliere il repertorio lessicale adeguato. Dato che si implicano e si condizionano a vicenda, risulta comunque difficile dissociare stili e registri (c'è chi non fa differenza tra i due). SINTESI Per SCRITTURA DI SINTESI s'intende quella che, a PARTIRE DA UN TESTO, ne PRODUCE UN ALTRO SOSTANZIALMENTE PIÙ BREVE ma capace di condensare la linea tematica principale. Parafrasare vuol dire anche riuscire a mutare la forma sintetizzando contemporaneamente i contenuti. Il processo della sintesi è molto.