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Descrivere
Il verbo deriva dal latino e cioè "scrivere da un modello, trascrivere, copiare" ovvero descrivere significa trasporre in un testo qualcosa di oggettivo, di riproducibile. Significa pertanto essere in grado di distinguere dettagli e proprietà di un oggetto nonché disporre e gerarchizzare, in un testo, gli elementi individuati. Ovviamente gli oggetti descrivibili non sono solo "concreti e tangibili" ma anche "ideali e generici". Si può descrivere ad esempio una persona che conosciamo come pure un soggetto che esiste solo nella nostra immaginazione, un extraterrestre ad esempio. - Il FOCUS (cioè su cui si concentra e focalizza il testo), è nel caso del testo descrittivo lo spazio. - La MATRICE COGNITIVA (modo in cui la nostra mente elabora e percepisce il testo e che sta alla base della differenziazione dei testi stessi), consiste nelle differenze e interrelazioni di percezione nello spazio. - Generi:descrizioni in testi narrativi, espositivi, descrizioni tecnico-scientifiche.
NARRATIVO
Nel testo narrativo le percezioni dei fatti sono organizzate in rapporto ad una dimensione temporale. L'attenzione deve essere concentrata sull'esposizione di eventi concatenati tra loro secondo una data sequenza. Il testo narrativo ha una struttura scomponibile in unità rintracciabili, solitamente, in quattro fasi fisse:
- Situazione iniziale: in cui si delineano le premesse generali.
- Complicazione: che modifica l'ordine ravvisato nelle premesse e avvia il conflitto.
- Peripezia: che stabilisce la dinamicità degli eventi.
- Scioglimento: che risolve il conflitto restaurando la situazione finale o sostituendola con una nuova.
Queste 4 fasi così strutturate costituiscono la FABULA, ovvero la struttura astratta in cui gli eventi si presentano in un rapporto logico causale-temporale. La concreta elaborazione del racconto è invece la TRAMA o
INTRECCIO: qui gli eventi sono narrati in un flashback flashforward ordine diverso da quello naturale (es. o ). In sostanza la TRAMA è una elaborazione individuale del racconto.- Il FOCUS è in questo caso il tempo.- La MATRICE COGNITIVA consiste nelle differenze e interrelazioni di percezione nel tempo.- Generi: fiabe, leggende, romanzi, articoli di cronaca, notiziari, testi teatrali.
ESPOSITIVOQuesto tipo è individuabile quando l'argomento trattato nel testo non è riconducibile ad una descrizione o ad una narrazione ma riguarda piuttosto un sapere oggettivo.- Il FOCUS è l'analisi (scomposizione) o la sintesi (composizione) dei concetti.- La MATRICE COGNITIVA consiste nella comprensione dei concetti.- Generi: tesi, relazioni, saggi, manuali, rapporti.
Data creazione 04/07/2013 6.46 p. Pagina 7 di 16 Tecniche Espressive e Composizione di testi in italiano
ARGOMENTATIVO Giulio Cesare! È tipico testo del Chi elabora un testo argomentativo,
predispone un discorso attraverso cui convincere il pubblico: si fruttaarte della retoricacioè la cosiddetta "parola persuasiva". Pertanto attraverso il ragionamento, si vuole modificare uno statodi conoscenze preesistenti, indirizzando i riceventi verso una conclusione piuttosto che un'altra. Lo svolgimento del ragionamento è strutturato su un percorso composto da quattro fasi: 1. Iniziale o confronto (si definisce il tema). 2. Apertura (viene dichiarata e discussa l'opinione). 3. Discussione (vengono introdotti gli argomenti e i controargomenti che costituiscono la discussione effettiva). 4. Conclusione (si definisce l'esito dell'argomentazione). - Il FOCUS è rappresentato da relazioni fra concetti. - La MATRICE COGNITIVA consiste nel giudizio e l'istituzione di relazioni tra concetti, attraverso la messa in rilievo di similarità e contrasti. - Generi: interventi in dibattiti, dialoghi, temi scolastici. REGOLATIVO Il confinetra il testo argomentativo e quello regolativo è difficilmente determinabile. Sia nel primo che nel secondo caso si cerca di modificare il ricevente nelle sue credenze e nei suoi comportamenti. La differenza che possiamo puntualizzare è che mentre il testo argomentativo può sottacere la sua intenzione persuasiva, il testo regolativo deve dichiarare palesemente le sue intenzioni, in quanto va a costituire spesso un vero e proprio modello comportamentale. Il FOCUS è rappresentato dal comportamento futuro (altrui e/o proprio). La MATRICE COGNITIVA consiste nella pianificazione del comportamento. Generi: ordini e istruzioni, regole, statuti, ricette. COMMISTIONI Un testo non può essere ricondotto esclusivamente ad un tipo, se non per le sue qualità dominanti. L'incrocio tra un tipo e l'altro è un'inevitabile contaminazione che prevede interazioni di caratteristiche proprie all'uno e all'altro. Testi in cui sonopercepibili immediatamente queste interazioni, sono ad esempio quelli pubblicitari, in cui l'aspetto argomentativo (mirato al convincimento) è affiancato quello regolativo, che cerca di pianificare il comportamento del pubblico inducendolo all'acquisto.
Altri esempi di commistioni, sono rintracciabili nei testi prodotti in ambito di comunicazione giornalistica, politica e istituzionale.
Data creazione 04/07/2013 6.46 p. Pagina 8 di 16
Tecniche Espressive e Composizione di testi in italiano
Saper riscrivere
Riformulare un testo già dato
Saper scrivere non vuol dire soltanto inventare ma anche saper rimodellare un testo già dato, variandolo a seconda degli obiettivi richiesti nella data circostanza attenendosi a dei filtri particolari. Per riformulare un testo devono essere attivate diverse abilità linguistiche e cognitive.
SINONIMIE E PARAFRASI
Due parole sono sinonimiche quando hanno lo stesso significato. Allo stesso modo il concetto di parafrasi si
Riferisce ad un'invarianza di significato in riferimento però, non a singole parole, ma ad interefrasi. Usarle è indispensabile nella redazione di un testo perché i sinonimi permettono di evitare ripetizioni di uno stesso termine a breve distanza. Le formulazioni teoriche sulla sinonimia sostengono che non esistono in una lingua parole identiche tra loro integralmente e quindi i sinonimi vanno intesi come EQUIVALENTI e NON IDENTICI. La scelta dell'uno o dell'altro non si limita alla sola consultazione di un qualsiasi buon dizionario, ma va sperimentata di volta in volta nelle frasi concrete. Saper scegliere il giusto sinonimo presuppone quindi l'analisi di tutto il CONTESTO FRASTICO e una riflessione sulle sfumature di senso. Così come è possibile variare una sola parola, allo stesso modo si può parafrasare in vario modo un'intera frase, rispettandone l'equivalente contenuto semantico.
STILI E REGISTRI
Chi produce un
Il testo deve saper selezionare il modo che ritiene più adeguato ad esprimere una data rappresentazione del pensiero, in una precisa situazione. Il piano della forma di un testo può usufruire di diverse varietà linguistiche, attinte dalla pluralità di mezzi espressivi di cui le lingue e le culture dispongono. Tali variazioni concernono i registri e gli stili.
Il registro è il tipo di linguaggio. Esso si sviluppa lungo un asse graduale i cui poli sono, da un lato, un alto grado di formalità rappresentata dalla lingua colta ma anche dai linguaggi tecnico-scientifici, fino ad arrivare, al polo opposto, all'alta informalità della lingua popolare o familiare.
Chi emette un messaggio si serve dunque di registri linguistici:
- Gergo informale = colloquiale, familiare, confidenziale, sino ad arrivare al che, fuori dal gruppo, non si comprende.
- Ufficiale formale = rispettoso, colto, solenne, (presenza di sottocodici, tipico dei linguaggi
Al concetto di stile si riferiscono diverse definizioni come l'insieme dei tratti formali che caratterizzano il modo di esprimersi di una persona o, più semplicemente, il modo di scrivere di un autore, o il modo in cui è scritta una sua opera.
Quello che qui ci sembra più pertinente è il rapporto tra lo stile e i fini comunicativi: saper esprimere dei contenuti implica saper scegliere il repertorio lessicale adeguato ai contesti: così lo stile giornalistico, sarà diverso da quello commerciale o ancora, da quello poetico. Nota: dato che stili e registri si condizionano a vicenda, risulta comunque difficile dissociarli completamente: c'è chi non fa differenza tra i due.
SINTESI
Per scrittura di sintesi s'intende quella che, a partire da un testo, ne produce un altro sostanzialmente più breve ma capace di condensare la linea tematica principale. Parafrasare vuol dire anche riuscire a mutare la forma.
Sintetizzando contemporaneamente i contenuti. Il processo della sintesi è molto più complesso di quello che appare. La scrittura sintetica deve poter consentire la riduzione di concetti ad unità minime attraverso la separazione delle idee principali dalle secondarie. Implica contemporaneamente la capacità di riscrittura e di parafrasi. La prima operazione da fare è individuare la parola chiave, ovvero quelle parole che condensano gli argomenti principali. La sintesi è necessaria non solo quando c'è bisogno di ridurre i nuclei informativi a quelli principali, ma anche quando i contenuti risultano dilatati da un eccessivo numero di parole.
LA TITOLAZIONE
5 PARAFRASI = esposizione di un testo con parole proprie, accompagnata spesso da una spiegazione.
6 FRASTICO = inerente alla frase.
Data creazione 04/07/2013 6.46 p. Pagina 9 di 16
Tecniche Espressive e Composizione di testi in italiano
L'esercizio estremo di sintesi si realizza nella
Stesura dei titoli. Il titolo ha come obiettivo il presentare i contenuti che seguono nel testo e di delineare un percorso di lettura guidato dall'argomento indicato. Nella stesura del titolo è importante la ricerca, all'interno del testo stesso, del tema da focalizzare e topic delle parole chiave che puntualizzino il senza sviare l'attenzione sui fatti marginali. Benché più agevolmente controllabile nella stesura, il titolo è fortemente vincolato tanto nei contenuti che nella forma.
ESPANSIONE: è l'operazione inversa alla sintesi. Vi sono tre modi essenziali per sviluppare e specificare dei temi:
- Per analisi: quando un concetto, spezzato in più sotto-argomenti specifici, viene spiegato e dettagliato.
- Per ampliamento: quando ad un concetto già espresso se ne affiancano altri che estendono il campo di ricerca, grazie all'associazione di realtà simili.
- Per innesto: quanto i concetti già trovati