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Metodi di valutazione delle espressioni facciali

(UA) Successivamente è stata creata una versione chiamata EM-FACS che considera solo quelle UA che singolarmente o in combinazione tra loro risultano essere "segnali di emozione". L'applicazione del FACS ha lo svantaggio di richiedere molto tempo in quanto è necessario riesaminare a rallentatore le immagini videoregistrate.

- Fast: (Ekman, Friesen e Tomkins) consiste di 77 descrizioni delle 6 emozioni ritenute "universali": gioia, sorpresa, tristezza, paura, rabbia, disgusto.

- Max e Affex: (Izard; Izard, Dougherty) Sono stati sviluppati per essere utilizzati con neonati e hanno il difetto di non permettere la misurazione dell'intensità del comportamento oltre che di omettere molte configurazioni facciali che potrebbero essere rilevanti per chi studia bambini più grandi o adulti. Gli studi di giudizio si occupano di:

  1. quali informazioni vengono veicolate dal comportamento facciale
  2. capacità di lettura dell'esperienza emotiva sulla
base del comportamento facciale 3. capacità di decodificare menzogna o verità in base al comportamento facciale (Lie to me…!) 4. differenze di genere nel comportamento facciale Si distinguono due tipi di studi di giudizio:
  • giudizi categoriali: vengono create categorie tenendo conto delle espressioni del volto presentate e dell’emozione che il “giudice” abbina. Con il metodo di scelta forzata le categorie sono proposte, mentre con il metodo di risposta libera il giudice sceglie liberamente quale etichetta applicare. Alla base di questo approccio sta la convinzione della esistenza di una serie di affetti primari distinti e universali.
  • metodo di valutazione: si valuta la misura delle singole caratteristiche presenti nei volti stimolo. Alla base della scelta di questi metodi di studio sta l’ipotesi che le categorie di emozione siano spiegabili da ciò che varia all’interno di dimensioni indipendenti delle stesse (culturali, fisiologiche etc).
strumenti utilizzati sono: Foto, pose con calibratura della presenza di certe caratteristiche. Metodo combinato: integra i due sistemi, ossia accanto all'idea di un numero di emozioni di base, pone l'ipotesi che ci siano dimensioni specifiche attraverso le quali indagare la serie di emozioni fondamentali (o di base). Nummenmaa ha utilizzato un metodo per cui proponeva una serie di stimoli (metti 100) a cui corrispondevano altrettante categorie di definizione. Ogni stimolo era in relazione biunivoca con una categoria. In pratica: la lista era chiusa, ma consentiva di valutare quanto fosse presente o meno una certa dimensione nello stimolo proposto. L'autore sottolinea che se si vuole indagare la struttura di un comportamento facciale occorre utilizzare il metodo di misura (elttromiografia, facs etc) per una valutazione obiettiva del comportamento. Mentre se vogliamo occuparci delle informazioni accessibili agli altri nel comportamento facciale occorre utilizzare metodi di giudizio.

In qualsiasi altro studio la costruzione del quesito di indagine è fondamentale, così come è indispensabile l'identificazione di un campione adeguato. La scelta della circostanza elicitante avviene sulla base di requisiti indicati da Ekman & co:

  1. Elementi per affermare che la circostanza è rilevante per l'emozione.
  2. Modi per stabilire quando e quale emozione è attivata.
  3. Registrazione chiara delle componenti cruciali, cioè di quelli aspetti legati all'emozione che sono misurabili ed evidenti agli osservatori.

Il campionamento delle persone Ekman & co affermano: "gli studi che impiegano molti soggetti sono più attendibili di quelli che ne impiegano pochi."

Il campionamento del comportamento da una registrazione avviene tenendo conto dei soggetti che riferiscono al ricercatore quando stavano producendo o provando un'emozione e qual era la sua intensità.

Il campionamento delle emozioni vi sono emozioni come la...

felicità che vengono subito riconosciute ed istinte dal resto e altre ancora che creano una certa confusione come nel caso della paura e della sorpresa. Il campionamento di termini, categorie o dimensioni di emozioni i termini relativi alle emozioni da utilizzare come categorie di risposta non dovrebbero essere in quantità troppo ristretta e sarebbe utile a tale proposito tenere conto anche delle risposte libere dei giudici. È interessante far notare che gruppi di lingua diversa potrebbero categorizzare le emozioni in modi diversi, in quanto vi sono termini riferiti a emozioni "fondamentali" o a dimensioni di emozioni che non sono traducibili ovunque. La scelta di un metodo di registrazione può riguardare immagini fisse o in movimento riferite al comportamento facciale. Se i quesiti che il ricercatore si pone richiedono validità ecologica è chiaramente preferibile evitare le pose. La presentazione degli stimoli Russell ha evidenziato che al dil'utilizzo di tag html per formattare il testo:

là del problema “presentazionestatica VS presentazione dinamica, qualsiasi giudizio sugli stimoliemotigeni è relativo poiché capita che espressioni “di base” comequella di collera vengano giudicate come“disprezzo,”frustrazione”,disgusto”.

La valutazione dell accuratezza-Quanto è accurato l’osservatore complessivamente?-quanto è accurato l’osservatore nell’identificare ciascuna dellecategorie di stimolo?

La valutazione dell’accuratezza negli studi di giudizioNella maggior parte degli studi riportati l’accuratezza è statamisurata mediante l’uso del tasso di successo,detto H: è laproporzione di stimoli bersaglio identificati correttamente.

Capitolo quinto - la nuova etologia delle espressioni facciali umaneIn questo capitolo si discute del legame tra i movimenti del volto e leemozioni secondo la “prospettiva delle emozioni”(Ekman,Izard,Matsumoto) e

“La prospettiva dell’ecologia comportamentale” (Fridlund).

Le 2 prospettive si differenziano riguardo a 3 importanti questioni:

  1. Come si sono evolute le espressioni facciali
  2. Qual è il loro significato
  3. Quale funzione svolgono nella vita di tutti i giorni

I volti secondo la prospettiva dell’ecologia comportamentale

Le esibizioni facciali non sono “espressioni” di stati emozionali distinti ma semplicemente dei messaggi che influenzano il comportamento delle altre persone, in quanto predicono le intenzioni e le azioni di chi li produce grazie al significato condiviso che è stato attribuito a questi nel corso dell’evoluzione.

Es. “Se invadi il mio territorio ti mostro i miei denti e tu capisci che è meglio stare alla larga e tornare indietro, altrimenti potrei attaccarti e ucciderti.”

Interpretazione di esibizioni facciali umane comuni secondo l’approccio delle emozioni e quello dell’ecologia comportamentale

delle emozioni Pr.ecologia comportamentale

Sorriso sentito o di “Duchenne”

Gioco e affiliazione-felicità-Sorriso falso –felicità simulata-

Disposizione alla pacificazione

Tristezza Ricerca di soccorso

Collera Disposizione all’attacco

Paura Disposiz.alla sottomiss/fuga

Disprezzo Dichiaraz.di superiorità

Le esibizioni facciali secondo la “prospettiva dell’ecologiacomportamentale” sono quindi degli “strumenti sociali” che facilitano i nostri incontri con gli altri e che non presuppongono dei volti prototipici per ogni categoria di emozione,o la distinzione tra esibizioni “sentite” ed esibizioni “false”.

Qualsiasi esibizione è puramente “sociale” ed è il contesto a determinarne il significato, cioè quell’insieme di aspettative, bisogni, ecc… che caratterizzano i partecipanti all’interazione.

Punti deboli della “prospettiva delle

emozioni” - trascura i costi dell’espressione automatica, utili sono nei casi in cui tale segnalazione è importante all’interno di un’interazione per raggiungere determinati scopi. Se una persona cerca di nascondere le sue emozioni, ciò denota un semplice comportamento conflittuale - omette il ruolo co-evolutivo del ricevente nell’origine e persistenza dell’esibizione si dovrebbe prestare attenzione soltanto a quei suggerimenti che permettono di predire il comportamento futuro dell’esibente - assume erroneamente che i volti degli infanti siano “sinceri” e che i volti “non sinceri” siano un prodotto della maturazione. Innanzitutto c’è da dire che gli infanti che non emettono pianti o sorrisi pronunciati sarebbero stati relativamente trascurati e quindi nessuna emozione è implicata, poichè si tratta di semplici modi per guadagnare l’attenzione della figura di accudimento. In secondo luogo, gliindipendentemente dallo stato emotivo. Inoltre, le espressioni facciali possono essere influenzate da fattori culturali e sociali, quindi non sempre corrispondono alle emozioni reali. In conclusione, le esibizioni facciali sono complesse e possono essere interpretate in modi diversi a seconda della prospettiva da cui vengono analizzate.in situazioni imbarazzanti, in cui si prova timore o quando proviamo disprezzo - abbraccia una concezione pseudo-moralistica riguardo all'inganno. L'inganno è diffuso nel regno animale e vegetale come nei casi di mimetismo, è funzionale alla sopravvivenza ed è difficile pensare che i nostri antenati esprimessero ingenuamente le loro reali emozioni. La "prospettiva delle emozioni" assume un atteggiamento inquisitorio nei confronti dell'inganno che è possibile smascherare attraverso il "trapelamento" nel comportamento incontrollato. L'inganno è visto come una deliberata opposizione al "Sé autentico", possibile solo se si possiede una certa raffinatezza cognitiva. Gli infanti quindi no
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Publisher
A.A. 2011-2012
28 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Danilo p di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche di comunicazione interpersonale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Garotti Pier Luigi.