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1- Non si può non introdurre
La comunicazione è l'emissione deliberata di un messaggio codificato secondo certe regole socialmente
riconosciute e rivolto a dei riceventi.
E' deliberata poiché è necessario avere intenzione di esprimere qualcosa, e ciò rende la comunicazione
un'azione sociale.
Ci sono vari aspetti importanti della comunicazione:
-Il messaggio: può essere verbale e non verbale
-I codici: una matrice di possibilità a cui attingiamo per formulare i contenuti della nostra interazione
comunicativa. Con regole comuni e condivise.
-Il ricevente e il corrispondente emittente.
La comunicazione è completamente differente dall'informazione: essa è composta da una serie di
espressioni non necessariamente verbali, trasmesse presumibilmente non intenzionalmente da parte
dell'emittente, e che ci informano sulle caratteristiche dell'emittente stesso e sulle circostanze in cui opera.
Alcune informazioni possono essere manipolate dall'emittente stesso (abiti...).
Quindi in un'interazione si fa uso sia della comunicazione che dell'informazione, di messaggi emessi
deliberatamente, e altri su cui il controllo è minimo.
Nella comunicazione un ruolo importante è ricoperto dalla fiducia che si prova nei confronti dell'altro
interlocutore. Questo aspetto è importante per determinare il contesto e il frame è la cornice che ci parla e ci
definisce il tipo di iterazione in corso. Però per capire il messaggio dobbiamo vedere il messaggio
comunicativo nella sua cornice primaria. Attorno al frame primario è possibile mettere un'ulteriore cornice,
così da modificarne il significato. Le trasformazioni lecite sono interpretate univocamente, quelle illecite
invece, solo al “truffatore”. Quindi il frame di un messaggio si pone il problema di quanto dobbiamo essere
coinvolti nella interazione.
Il processo comunicativo, quindi, è un'esperienza stratificata.
2- Non si può non comunicare
Il linguista russo Jakobson afferma che la comunicazione è composta da vari elementi e che ognuno ha delle
funzioni.
1) espressiva o emotiva: caratteristica dell'emittente che nel corso della comunicazione ha la possibilità di
esprimere i propri sentimenti, le proprie emozioni e i propri stati d'animo.
2) conativa: fa riferimento al ricevente che durante la comunicazione può essere influenzato, illuso e
persuaso. Nella funzione conativa l'attenzione è posta sugli effetti del messaggio sul destinatario.
3) poetica: funzione legata al messaggio poiché si viene informati sulla sua organizzazione, sulla sua
struttura interna, la sua coerenza narrativa, ecc.
4) referenziale: si riferisce al contesto in cui avviene l'interazione.
5) fàtica: funzione che si lega al canale e si concentra sul contatto. Si occupa di stabilire, verificare,
interrompere o chiudere la comunicazione.
6) metalinguistica: l'attenzione cade sul codice che diventa l'oggetto del discorso.
Secondo la Scuola di Palo Alto i codici vanno distinti tra analogici e numerici. Ci sono vari tipi di codici:
1. Linguistico: riguarda l'uso del linguaggio in un atto comunicativo.
2. Paralinguistico: riguarda tutti quei suoni che non rientrano all'interno di una lingua ma che sono
importanti in un processo comunicativo.
3. Cinesico: si riferisce allo sguardo e ai movimenti del volto e del corpo.
4. Prossemico: si fa riferimento allo spazio che occupiamo all'interno di un processo comunicativo, la
distanza che manteniamo col nostro interlocutore.
5. Aptico: si riferisce ai contatti corporei con altre persone.