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Appunti Tecnica delle Costruzioni
Anno Accademico 2013/2014
Eleonora Magnotta
Professore Giuseppe Mancini
"CORSO di TECNICA delle COSTRUZIONI"
Lezione 06: Basi della progettazione strutturale (III parte)
Gli argomenti della lezione saranno:
- Verifica con coefficienti parziali e stati limite.
"VERIFICHE CON COEFFICIENTI PARZIALI E STATI LIMITE"
Avevamo concluso la scorsa lezione con le seguenti espressioni:
Ed = γsol · E { γFi,i · Frep,i, αi } > 1
- Formula generale: Tale espressione può essere semplificata nel caso in cui, si voglia evitare l'introduzione esplicita del trattamento al modello e, invece includerla all’interno dell’espressione generale di valutazione delle sollecitazioni. Avremo allora che:
Ed = E { γFi,i · Frep,i, αi } γFL = γsol· γFi,i > 1
↑ ↑ si ha tale uguaglianza poiché nelle strutture isostatiche le 2 procedure devono dare lo stesso valore delle sollecitazioni.
Se adesso passiamo ai valori di progetto delle proprietà dei materiali, le stesse vengono espresse con Xd che sono funzioni di:
Xd = η·(Xk)⁄γm
Dove:
η: fattore di conversione fra la resistenza sperimentale e in sito.
azione che tende o far progredire l'equilibrio della struttura. parlo o delle sollecitazioni che chiamiamo:
Eol,alst ≤ Eol,stb, stabilizzanti al calcolo destabilizzanti.
- • Resistenza destabilizzante (sfavorevole all'equilibrio);
- • Resistenza stabilizzante (favorevole all'equilibrio).
Vediamo ora un es. molto classico; ovvero quello della trave isostatica con sbalzo:
Dove:
- GR: peso della parte di trave tra i 2 appoggi;
- GS: peso della parte di trave che sta sullo sbalzo.
L'equazione di equilibrio si esprime dicendo che il momento in condizione di inizio rotazione, cioè quando si sta per sollevare la trave dall'appoggio A. Noi abbiamo che:
GR · c = GS · b → condizione limite L'equilibrio sarà garantito quando:
GR · c > GS · b
Notiamo che GR ha un effetto favorevole sull'equilibrio, e GS ha invece un effetto sfavorevole sull'equilibrio. Quindi quando andiamo a trasformare questi due valori che sono due valori rappresentati in valori di calcolo altrimenti tener conto dei relativi coefficienti di sicurezza che possono essere γGinf e γP
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Se voglio usare queste 2 espressioni devo vedere qual è la +
pesante, cioè quella che produce l'effetto peggiore.
Si è fatto questa distinzione con il coefficiente γf perché in forma
2 della sicurezza si applica distintamente a strutture in
cui il peso proprio è rilevante rispetto ai carichi che vengono porta
b) oppure il peso proprio è molto piccolo rispetto ai carichi
che vengono portati.
Il coefficiente γf è stato tarato in modo tale da fornire un
valore uniforme della sicurezza in funzione del tipo di materiale
impiegato.