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POLITECNICO DI TORINO
Appunti Tecnica delle Costruzioni
Anno Accademico 2013/2014
Eleonora Magnotta
Professore Giuseppe Mancini
CORSO di TECNICA delle COSTRUZIONI
25 3 14
Lezione 3: Sicurezza Strutturale (III parte).
Gli argomenti della lezione saranno:
- Metodi probabilistici.
METODO PROBABILISTICO di LIVELLO 2
Quando avevamo trattato l’argomento del livello 3, avevamo conchiuso che ci sono una serie di problematiche nell’utilizzazione del livello 3. Per questa ragione si passa al livello 2 nelle applicazioni pratiche. Il livello 3 esprime il concetto generale della valutazione della sicurezza, il livello 2 lo rende possibile in termini applicativi.
Per fare ciò dobbiamo operare sulla funzione di stato limite, la funzione g delle sollecitazioni e resistenze è uguale a zero. Tale funzione è quella che esprime l’evento nullo. In termini matematici scriviamo che:
g(S,R) = 0
Noi, se vogliamo operare, dobbiamo approssimarla, questo perchè noi vogliamo una valutazione numerica. Abbiamo diversi modi di approssimarla:
- FORM: metodo di sicurezza per la valutazione della sicurezza di primo ordine che è lineare.
- SORM: procedura non lineare in quanto è un metodo alla valutazione della sicurezza basato su approssimazioni di secondo ordine.
Noi generalmente lavoreremo con queste 2 famiglie. Nel caso del FORM noi possiamo ancora individuare il
le zone in cui la R ≤ Si; al di sopra della retta r-s-0 abbiamo le zone di insuccesso perché lì le Si > R. Un punto alle coordinate (r*, s*) è un punto delle zone limite, come ,es. nel grafico scelgo il punto A. Andiamo adesso a trasformare le coordinate usando quelle standardizzate S' e R', avremo allora la seguente rappresentazione:
La distanza delle retta (a matrice) dall'origine è l’indice di sicurezza β; questo indice viene spesso contraddistinto da 2 ped ici H e L xchè in questa rappresentazione indica il cosiddetto Hσster Lindi, che significa. Vediamo ora l’indice di sicurezza βHL, che continua essere:
βHL = ηR - ηS/√σηR2 + σηS2
Le variabili standardizzate saranno definite dalle seguenti formuIe: R' = R - ηR/σηR ; S' = S - ηS/σηS
Definite queste variabili le funzioni di stato limite diventano:
σηRR' - σηSS' + ηR - ηS = 0
METODO PROBABILISTICO di LIVELLO 1
Noi abbiamo detto che il livello 2 è un livello non ancora operativo per la progettazione ma per i normatori. E i normatori lo usano per tarare i coefficienti di sicurezza dei livelli probabilistici più bassi che sono poi quelli che vanno in mano ai progettisti.
Il livello 1 consiste nel rimpiangare ancora l'approccio probabilistico e nel limitare il confronto tra R e S, anziché all'intera funzione, limitarlo a 2 valori semplificativi delle R e S. Facciamo dunque il confronto tra questi 2 punti. Dobbiamo scegliere dei valori di Real che per noi sono rappresentativi delle intere funzioni, quindi scegliamo dei valori al calcolo per le resistenze. Assumiamo il simbolo Real:
Real = gR (X1ESTRE, X1ESTE, ..., XmESTRE)
Valori estremi delle RESISTENZE: valori che noi riteniamo estremi.
Lo stesso vale per le sollecitazioni:
Sol = gS (Xm+1ESTR, Xm+2ESTE, ..., XnESTRE)
Proprio perché usiamo dei valori estremi tale metodo viene chiamato anche METODO dei FUNZIONALI ESTREMI.
Abbiamo una verifica positiva quando:
Real > Sol
Se noi vogliamo effettuare il confronto correttamente noi dobbiamo mappare le (n-m) variabili che rappresentano le sollec
"CORSO di TECNICA delle COSTRUZIONI"
Lezione 02: Sicurezza Strutturale (Parte II) 22/3/2014
Gli argomenti della lezione sono:
- Metodi probabilistici (livello 1, livello 2 e livello 3)
"METODO PROBABILISTICO di LIVELLO 3"
Immaginiamo che:
- {Xi} sia il vettore delle n variabili aleatorie determinanti la sicurezza.
- fX è la densità di probabilità congiunta di {Xi}.
- Di dominio di insuccesso, cioè il dominio all'interno del quale un verifica non è soddisfatta.
Per funzione di densità di probabilità congiunta intentiamo dire che la fX che farei funzione delle funzioni (X1, X2,... Xn) in dX1, dX2,... dXn rappresenta la probabilità che le variabile X1 assume un valore compreso tra X1 e X1 + dX1 e contemporaneamente (n) la variabile X2 assume un valore compreso tra X2 e X2 + dX2 e, nello stesso tempo Xn sia compreso tra Xn e Xn + dXn.
Riassumendo in termini matematici scriveremo che:
fX(X1,X2,...,Xn) dX1, dX2,... dXn = = P[(X1 < X1 < X1 + dX1) ∩ ... (X2 < X2 < X2 + dX2) ∩ ... ∩ (Xn < Xn < Xn + dXn)]
Esprimiamo allora la probabilità di rottura avendo che:
Situazione normale
Facendo queste assunzioni abbiamo che R ed S sono completamente note se io conosco le funzioni NR e NS.
R → NR (ηR; σR) S → NS (ηS; σS)
Dove:
- η: indica una media;
- σ: indica lo scarto quadratico medio.
Se vogliamo pensare alla funzione esito che chiamiamo Z allora scriviamo che :
Z = R - S → NZ (ηZ; σZ)
Estraendo una differrenza tra due distribuzioni gaussiane sarà anch'essa una gaussiana.
Proviamo a fare una rappresentazione grafica:
Gaussiana relativa alla funzione esito.
- RZ = 0
- RZ = ηZ + ηZ
μ - ηZ / σZ μ - 0
1) μ = ηZ + ηZ
dopo la traslazione.
Guardiamo prima il S_R contraint dall'insieme da assi continui. La gaussiana in figura dovrebbe essere una curva simmetrica. Le probabilità di insuccesso, e descritta dalla funzione esito negativa, quali dall'esito esteso della curva e ricostruiamo
2:
NR - NS / FR
Torniamo ora di nuovo ai fattori di sicurezza e all'ordine degli altri; se ciò non va bene, possiamo usare:
RF / SF ; Ral = Ral / Sal
O: valori caratteristici, ovvero, valore a confrontare quei frattili delle funzioni della distribuzione di frequenza; valori che tengano conto né della media che della dispersione. O: frattile inferiore e RC di design che semplifica calcolo.
Vediamo ora se tali coefficienti sono valori a descrivere la sicurezza.
γk è chiamato coefficiente di sicurezza caratteristico. γal è chiamato coefficiente di sicurezza al calcolo.
Iniziamo da γk:
γk = RF / SF = NR - KS FR / NS + KS FS = NR / NS =
includiamo il frattile, noi useremo il 5%
= γo1-KS CR / 1 + FS CS
includiamo il frattile maggiorato il 95%
Definiamo ora γal con le seguenti modalità:
frattile all'ordine inferiore pari al 5%
γal = Ral / Sal = NR - ALE FR / NS + KS FS = NR / NS = γo1 - ALE CR / 1 + KS CS