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TASSONOMIA
La sistematica è la scienza che studia la diversità degli organismi viventi, la loro filogenesi, per
cercare di porre ordine alla biodiversità, quindi riconoscere nomenclare e classificare gli organismi.
Se si studiano gli animali si parlerà di zoologia sistematica.
La tassonomia è lo strumento della sistematica e riguarda i metodi e le procedure di
nomenclatura e classificazione degli organismi, e quindi di identificazione dei taxa; un taxa è un
qualunque raggruppamento di organismi abbastanza distinto da essere nominato, a qualsiasi
livello di categoria.
Sistematica e tassonomia sono gli strumenti per mettere ordine alla biodiversità. Oggi conosciamo
circa un milione e mezzo di specie ma si stima che la diversità possa arrivare ad oltre 20 milioni di
specie. Occorre trovare dei criteri per catalogare. Nel casi di organismi viventi si cercano criteri
naturali, ciò significa che non ci si ferma solamente alle somiglianze (individui diversi potrebbero
essere imparentati e viceversa!).Si cerca quindi di dividere gli organismi non tanto per la
somiglianza ma per la loro parentela, per l’esistenza cioè di antenati comuni.
Le Specie è un taxon che possiede:
un’entità riproduttiva (primo attributo), gli individui che si possono accoppiare tra di loro
• appartengono ad un stessa specie;
possiede un’entità genetica;
• possiede un’entità evolutiva.
•
E’ un taxon fondamentale e nella tassonomia è l’unico gruppo tassonomico naturale (tutti individui
derivano da comune antenato).
Il Regno animale è un taxon enorme che raggruppa organismi: multicellulari, eterotrofi, diversi dai
funghi perchè hanno una bocca quindi ingeriscono l’alimento anziché assorbirlo. Il Regno ci serve
per distinguere un animale da una pianta ma non ci fornisce molte altre info perché è un taxon
molto grande ed eterogeneo. Il regno non è un gruppo tassonomico naturale perché raccoglie
gruppi provenienti da antenati diversi.
Al di sotto del regno si trova il Phylum che fa riferimento principalmente al piano strutturale
dell’animale. Attualmente si conoscono 34 Phyla (noi facciamo i 10 più comuni), dei quali il più
numeroso è il phylum Arthropoda (80% del mondo animale).
Nel sistema di classificazione attuale si utilizzano gruppi tassonomici naturali e non.
Il sistema di classificazione odierno è un sistema gerarchico. Regno e specie sono due categorie,
sono cioè due livelli del sistema gerarchico, il primo situato molto più in alto e che comprende molti
più individui, il secondo situato più in basso.
Il sistema di classificazione e nomenclatura degli organismi viventi attualmente utilizzata è stato
codificato dal naturalisti Linneo. Questo sistema presenta due caratteristiche principali:
1) Ad ogni specie viene assegnato un nome composto da due parole -> nomenclatura binomia.
2) Specie raggruppate in categorie tassonomiche progressivamente più ampie-> classificazione
gerarchica.
Il nome scientifico di ciascuna specie è costituito da due vocaboli in latino il primo dei quali, con la
lettera maiscola, è il nome del genere (livello maggiore) al quale l’organismo viene assegnato; il
secondo, con l’iniziale minuscola, è la specie (livello minore) all’interno del genere.
Più specie riconosciute simili vengono riunite in una categoria tassonomica più ampia, il genere,
esempio: tra le specie note del genere Panthera vi sono il leone (Panthera leo), la tigre (Panthera
tigris) e il leopardo (Panthera pardus).
Analogamente generi con caratteristiche simili vengono riuniti nella categoria più ampia, la
famiglia, esempio: i generi Panthera, Felis (comprende specie di gatti) e Lynx (linci) costituiscono
la famiglia dei Felidae (Felidi).
Famiglie riconosciute simili vengono riunite in un ordine, esempio: le famiglie dei Felidi, Canidi,
Mustellidi e degli Ursidi fanno parte dell’ordine dei Carnivori.
Ordini che condividono determinate caratteristiche sono raggruppati nella categoria più ampia della
classe, esempio: l’ordine dei Carnivori insieme a quello dei Primati e dei Roditori fa parte della
classe dei Mammiferi.
Continuando raggrupperemo più classi in un phylum e più phyla in un regno, esempio: phylum
Cordata, regno Animali. Il Phylum fa riferimento in particolare al piano strutturale.
NB: i Vertebrati sono un subphylum (inferiore al phylum e superiore alla classe)
Le categorie tassonomiche
introdotte da Linneo sono 5 (specie,
genere, famiglia, ordine, classe).
Oggi sono quindi 7 (SPECIE,
GENERE, FAMIGLIA, ORDINE,
CLASSE, PHYLUM, REGNO) alle
quali si è aggiunto recentemente il
DOMINIO, superiore al regno, per
descrivere i rapporti fra batteri, arche
ed eucarya. Sono state aggiunte
anche altre categorie, che tuttavia
rappresentano livelli intermedi tra le
principali già citate (subphylum,
sottospecie ecc..).
NB: la specie s indica sempre con
nome doppio.
Linneo ha basato la classificazione solo sulle caratteristiche morfologiche.
Con l’affermarsi delle idee evoluzionistiche di Darwin, la classificazione si propone oggi di
rappresentare la storia evolutiva degli organismi, definendone la discendenza ed i rapporti di
parentela (Darwin: “le nostre classificazioni diventeranno, fin dove possibile, genealogiche”).
Con questa finalità ,una classificazione, può essere espressa attraverso la costruzione di un
albero evolutivo. La ramificazione dell’albero porta con se due informazioni: (1) le ramificazioni ci
rappresentano quante specie si sono diversificate da una iniziale, (2) un ramo molto lungo ha
avuto una grande “divergenza”, ci indica cioè quanto una specie si è diversificata rispetto a quella
che l’ha originata. Se il ramo non si allunga ma si tronca, la specie non si è diversificata ma si è
estinta.
Tuttavia utilizzando questo metodo, cambia il requisito teorico alla base del raggruppamento:
anziché unire in ciascun genere le specie con caratteristiche morfologiche simili, si riuniscono oggi
in uno stesso genere, specie che abbiano un antenato comune. Come si identificano?
Le specie che possiedono un antenato comune manifestano similitudini di base, anche nelle
strutture, che in seguito a differenti adattamenti, svolgeranno una diversa funzione. Le similitudini
dei caratteri che derivano da un antenato comune vengono definite omologie. Ad esempio l’arto
anteriore di alcuni mammiferi (uomo, gatto, balena e pipistrello) pur presentando notevoli
differenze morfologiche dovute alla diversa funzione svolta, presentano una simile costituzione
ossea che testimonia la discendenza da un antenato comune.
Non tutte le somiglianze corrispondono ad
omologie. Specie non imparentate possono
somigliarsi tra loro quando svolgono ruoli simili,
in questo caso le loro similitudini morfologiche
sono il risultato di adattamenti, si parla quindi
di analogie. Ad esempio le ali degli uccelli e
quelle degli insetti sono somiglianti perché
entrambe utilizzate per il volo ma sono imposte
da strutture anatomiche non confrontabili.
QUINDI: i gruppi tassonomici che utilizziamo
dovrebbero essere quanto più possibile dei
gruppi naturali.La tassonomia dovrebbe
basarsi sulle OMOLOGIE anziché sulle
analogie.
La Filogenesi (formazione dei phyla) ha il
compito di ricostruire la storie evolutiva della
specie.
ALBERO FILOGENETICO DEI VERTEBRATI
Leggo dal basso verso l’alto.
Prima ramificazione, più antica, è quella che porta ai pesci cartilaginei. Il ramo è lungo perchè si
sono diversificati molto dalla specie da cui derivano.
Seconda ramificazione porta alla comparsa dei pesci ossei.
Terza ramificazione porta alla comparsa di 4 zampe, TETRAPODI, con questa evoluzione si esce
dall’acqua.
Quarta ramificazione riguarda la comparsa di un uovo amniotico.
All’nterno degli amnioti si diversificano da un lato specie con i peli (Primati e Roditori), dall’altro
rettili e uccelli.
—> I vertebrati appartengono all stessa linea filogenetica.
STUDIO DELLA DIVERSITÀ ANIMALE
Appartengono al regno Animalia tutti gli organismi multicellulari eterotrofi e mobili caratterizzati da
differenziazione cellulare in tessuti e organi.
La diversità animale è il risultato di varie e differenti storie evolutive ed adattative.
La forma di un organismo è strettamente relazionata alla morfologia e disposizione delle strutture
interne, alla presenza di uno scheletro e dalle capacità motorie dell’organismo stesso.
Nei Protisti, organismi unicellulari, la forma del corpo (della cellula in questo caso) può essere
estremamente variabile (pensa all’ameba che cambia continuamente forma) oppure definita,
perchè esistono protisti con lo scheletro (esempio: Foramiferi).
Negli Animali, la forma è sempre definita e può essere irregolare o regolare (esempio stella di
mare).
In caso di forma regolare si parla di simmetria del corpo, la simmetria si riferisce alla disposizione
delle parti del corpo rispetto ad un asse o un piano di riferimento. Ci saranno organi pari ed organi
impari. Le stelle di mare hanno una simmetria di ordine 5 (5 per ogni organo).
Le dimensioni degli organismi variano notevolmente e sono relazionate alla loro organizzazione
cellulare (uni o pluricellulari) ed al rapporto superficie/volume. La piccola taglia non è per forza
associata ad animali più primitivi! Al crescere della mie corporea dell’animale, il volume aumenta
ad un tasso minore rispetto all’aumento della superficie corporea. Quindi a parità di forma, un
animale di mole maggiore avrà una superficie corporea minore rispetto ad un animale di mole
inferiore. I Poriferi sopperiscono a questo problema aumentando la superficie corporea attraverso
ripiegature ed invaginazioni. Un’altra strategia adottata a esempio dai Platelminti, è quella di
appiattire il corpo, in modo da avvicinare il più possibile, gli spazi interni alla superficie esterna,
riducendo così le distanze di diffusione sia verso l’interno (respirazione) che verso l’esterno
(escrezione).
La divisione tassonomica e la classificazione degli animali si basa su:
• Profilo di segmentazione - lo zigote subisce un processo di segmentazione, cioè una serie di
mitosi successive non seguite da accrescimento cellulare che lo suddivide in tanti blastomei, di
dimensioni via via più piccole. Il diverso orientamento dei fusi mitotici è causa dei due principali
profili di segmentazione: radiale e spirale. Nella segmentazione radiale i piani di
segmentazione sono paralleli o perpendicolari rispetto all’asse polo animale - polo vegetativo,