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TIPI DI CLASSIFICAZIONI
- EVOLUTIVA TRADIZIONALE: Classifica gli animali in modo da rispecchiare la filogenesi
e anche i gradi di differenza morfogenetica tra i gruppi.
- CLADISTICA: Si basa sul grado di parentela ovvero sulla distanza nel tempo dell'ultimo
progenitore.
- FENETICA: Si basa sia sulle similitudini che differenze del maggior numero di
caratteristiche osservabili.
TERMINI
MONOFILETICA: Relativo a gruppi di specie derivati da una stessa linea ancestrale.
POLIFILETICO: Che comprende specie derivate da due o più specie ancestrali.
GERARCHIA DELLE CATEGORIE TASSONOMICHE
Alla base della classificazione binomiale di Linneo c’è la specie che viene indicata con due
nomi:
• il primo indica il genere di appartenenza del soggetto;
• il secondo è peculiare della specie e viene definito come nome specifico.
Tutti i generi affini vengono raggruppati in una unica famiglia, mentre le famiglie si
raggruppano in ordini, gli ordini in classi e le classi in phyla, i phyla in regni. Tutte le
categorie tassonomiche vengono indicate con il termine taxa o taxon.
I SEI REGNI
- Eubatteri
- Archeobatteri
- Protisti
- Funghi
- Piante
- Animali
Raggruppabili nei 3 domini: BACTERIA, ARCHEA, EUKARYA.
LA NOMENCLATURA
Requisiti della nomenclatura:
- Unicità
- Universalità
- Stabilità
- OLOTIPO : Esemplare tipo che rappresenta la specie
- PARATIPI : Ogni esemplare appartenente alla stessa serie contenente l’olotipo, e che
può essere utilizzato per il confronto e la descrizione di nuove specie.
- TAXON : Categoria sistematica, può essere di qualsiasi grado (specie, genere, famiglia
ecc...) corrisponde a entità, raggruppamento sistematico.
PARATASSONOMIA: Classificazione artificiale utilizzata per la classificazione dei fossili
che si basa su un numero limitato di caratteri morfologici
Quando i fossili appartengono a organismi estinti la classificazione potrebbe basarsi su un
carattere artificiale.
LA SPECIE: unità minima di classificazione, ovvero il raggruppamento più piccolo in cui
possono essere inclusi piante, animali o qualsiasi altro essere vivente.
IBRIDO: Incrocio tra specie, nasce sterile, determinando quindi una nuova specie isolata
geneticamente.
TIPI DI SPECIE:
- SPECIE BIOLOGICA: Individui che incrociandosi tra loro generano una prole
illimitatamente feconda ( non applicabile al modo vegetale e in microbiologia).
- SPECIE MORFOLOGICA: Basata su caratteri morfologici, generalmente usata per le
specie attuali e per quelle fossili.
- SPECIE TIPOLOGICA: Si basa sull'olotipo, l'esemplare può servire per i confronti, ma
non garantisce la vera correlazione con esso
- SPECIE CRONOLOGICA: Basata sul concetto di tempo, è il campo di studi della
paleontologia sistematica e biostratigrafia (vedi prove paleontologiche dell'evoluzione).
- SPECIE FILOFENETICA: E' basata sulla combinazione della metodologia fenetica con
la teoria evolutiva .
LA SPECIE IN PALEONTOLOGIA
- LA SPECIE FENETICA: Applica algoritmi di analisi delle similitudini e dei caratteri
comuni,rendendo questa metodologia in grado di analizzare anche esseri inanimati.
PER DEFINIRE LA SPECIE IN PALEONTOLOGIA SI UTILIZZA L'ANALISI DEL DNA
- CRONOSPECIE: E' la successione di popolazioni lungo un unica linea filetica con le
stesse tendenze adattative e indica le potenzialità di incrocio. Definisce anche l'esistenza
di una specie, attraverso due eventi oggettivi; il momento della ramificazione (ovvero della
divisione nell'albero evolutivo del genere di appartenenza) e il momento dell'estinzione.
- TASSONOMIA: regole che servono per la nomenclatura e le tecniche da usare per lo
studio teorico della classificazione filogenetica dei viventi.
- FILOGENESI: Studia l'origine e l'evoluzione di un insieme di organismi, solitamente di
una specie. Il compito essenziale è quello di determinare le relazioni ancestrali fra specie
note sia vive che estinte.
CARATTERI OMOLOGHI O ANALOGHI
Il grado di somiglianza tra due Taxa può dipendere dall'avere in comune:
- ORGANI OMOLIGHI: Ossia delle strutture ereditate da un comune progenitori. ( I
caratteri omologhi possono avere funzione diversa pur mantenendo una struttura
anatomica uguale, lasciando ipotizzare un antenato comune, sono quindi utili per
ricostruire l'albero filogenetico, poiché evidenziano le relazioni genetiche dei taxa).
- ORGANI ANALOGHI: Strutture corporee che svolgono la stessa funzione ma che hanno
un'origine evolutiva diversa.( presentano stessa funzione e più o meno stessa forma, ma
hanno origini filogenetiche diverse).
TIPI DI STUDIO TASSONOMICI
- TASSONOMIA EVOLUTIVA: La diversità attuale è dovuta all'evoluzione. Si basa su
caratteri omologhi e i gruppi tassonomici hanno un origine monofiletica, rispecchiando così
l'andamento dell'albero evolutivo.
- TASSONOMIA FILOGENETICA (o CLADISMO): Negli organismi sessuati la
diversificazione durante l'evoluzione è dovuta alla speciazione, ossia una specie deve
avere almeno un carattere che la distingue da tutte le altre specie, rispecchiando la
filogenesi.
- TASSONOMIA NUMERICA O FENETICA: Classifica i taxa sulla base del loro grado di
somiglianza complessiva, senza distinguere le omologie dalle analogie.
Le migliori classificazioni risultano dalle analisi basate sul maggior numero possibile di
caratteri, ad ogni carattere deve essere attribuito lo stesso peso. Le classificazioni sono
basate su misure quantitative della somiglianza generale (fenetica) fra i gruppi in analisi. I
campioni di correlazione dei caratteri possono essere usati per distinguere gruppi diversi.
Quindi tanto più due specie sono simili, tanto più è probabile che siano imparentate.
- GRUPPO TASSONOMICO MONOFILETICO: Si può risalire ad una singola specie
ancestrale che rappresenta il capostipite di tutte le specie di quel gruppo e nel contempo
di nessun altra specie che appartenga a quel gruppo.
- GRUPPO POLIFILETICO: gruppo di taxa di linee filetiche diverse, unite sulla base di
caratteri analoghi.
DNA E CLASSIFICAZIONE
La molecola di DNA è formata dai geni che codificano caratteri fisici e genetici, quindi è
utilizzata per l'analisi filogenetica dal momento che alcune centinaia di basi , con la loro
quantità enorme di combinazioni potenziali, permettono di stabilire identificazione e
parentela.
TAFONOMIA
TAFONOMIA: Studia la modalità di formazione di un resto scheletrico che può essere sia
il prodotto di una morte recente o i resti di un organismo vissuto anche migliaia di anni fa.
FASI ESSENZIALI DELLA TAFONOMIA:
- LA MORTE DELL'ORGANISMO
- LA STORIA DEI RESTI PRIMA DEL SEPPELLIMENTO
- IL SEPPELLIMENTO
- LA TRASFORAZIONE DEI RESTI DOPO IL SEPPELLIMENTO
E' fondamentale ai fini della fossilizzazione e della conservazione che al momento della
morte l'organismo si trovi privo di una serie di agenti biologici, meccanici e chimici che
tendono a distruggere le spoglie. (Lo studio cominci con le prime sepolture Homo
Sapiens).
Animali e piante posseggono parti dure mineralizzate (ossa) che hanno maggiori
probabilità di superare l'intervallo tra la morte e il seppellimento.
Le parti molli scompaiono velocemente dopo la morte, soprattutto se contengono molta
acqua, per via dei decompositori naturali quali animali, batteri ecc.
E' quindi fondamentale per la fossilizzazione il rapporto tra le parti mineralizzate e quelle
non mineralizzate.
SOSTANZE CHE COSTITUISCONO GLI ORGANISMI VIVENTI
In paleontologia si distingue nella formazione di un organismo la parte di materiale
organico da una percentuale di sostanze minerali.
- PARTI MOLLI: Composte da acqua e sono rappresentate dalla muscolatura, tessuti e
organi degli animali.
- PARTI DURE: Rappresentate dalle ossa, denti, corazze e strutture cornee.
- PARTI NON MINERALIZZATE: (sono sia le parti molli che dure), idrati di carbonio,
proteine e grassi.
- PARTI MINERALIZZATE: Comprendono sostanze inorganiche come carbonato di calcio,
silice e fosfato di calcio.
MORTE DEGLI ORGANISMI: Le cause si distinguono in interne ( vecchiaia o patologie)
ed esterne ( mancanza di cibo, predazione, brusco cambiamento di temperatura).
Possono verificarsi morti di massa dovute a improvvise modificazioni dell'ambiente,
ritrovando quindi un alta concentrazione di fossili.
SEPPELLIMENTO: è una fase piuttosto breve che comporta una lenta copertura in caso
di normale sedimentazione, oppure può avvenire in modo catastrofico in presenza di una
frana, limo alluvionale, mareggiata, cenere vulcanica. Forme particolari di seppellimento
sono: l'incrostazione (copertura del resto con carbonato di calcio) e l'inclusione in asfalto o
ambra.
LA DIAGENESI E METASOMATISMO
- DIAGENESI: l'insieme dei processi fisici e chimici che subiscono i sedimenti, in tempi più
o meno lunghi, durante e dopo la loro deposizione, che li trasformano in una roccia
sedimentaria stabile.
METASOMATISMO: processo di trasformazione delle rocce, con sostituzione parziale o
totale di alcuni elementi che la compongono, si verifica quando le rocce vengono a
contatto con fluidi di origine magmatica o con soluzioni idrotermali in particolari condizioni
di temperatura o di pressione.
BIOSTRATINOMIA: Studia la storia dei resti degli organismi, prendendo in considerazione
i processi che avvengono tra la morte e il seppellimento e che modificano le caratteristiche
intrinseche dei resti, comprendendo:
- NECROLISI
- DISARTICOLAZIONE
. EROSIONE
- TRASPORTO
La decomposizione o necrolisi, che si verifica sulle parti molli ad opera di organismi
necrofagi o da organismi decompositori. In ambiente aerobico si verifica rapidamente, di
contro in un ambiente anaerobico, dal momento che non ci sono necrofagi, il processo è
molto più lento e ciò permette in alcuni casi la conservazione delle parti molli.
MODALITA' DI CONSERVAZIONE:
- DIRETTA: Vi appartengono la mineralizzazione, la demineralizzazione, la
carbonizzazione e la formazione di un guscio pseudomorfico( nel caso di fossili di
molluschi)
- INDIRETTA: L'impronta, il modello interno, il modello interno con impronta esterna.
METODI DIRETTI
- DEMINERALIZZAZIONE: In presenza di acque dolci, povere di sali si ha la completa
dissoluzione dei gusci o degli scheletri i fossili purtroppo diventano molto fragili e si
polverizzano facilmente quando vengono toccati.
- MINERALIZZAZIONE: Le parti più resistenti dell’organismo possono venire sostituite,
molecola per molecola, da soluzioni sature di sali minerali formando un guscio
pseudomorfico uguale nella forma, ma di diversa composizione rispetto all'originale.
METODI INDIRETTI
- Si può formare un'impronta es