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CAPITOLO 7: CONTRATTO PSICOLOGICO E COINVOLGIMENTO
Contenuti immateriali e nuovi codici di lavoro
Si parla oggi di nuovi codici del lavoro, ovvero di criteri di riferimento e nuove
regole che possano guidare il comportamento dei singoli e delle organizzazioni nel
perseguimento del bene comune. Ciò che conta è essenzialmente immateriale. Se si
ricorre a cure sanitarie,per esempio,non basta essere guariti ma occorre anche sentirsi
guariti,cioè essere ascoltati,rassicurati,seguiti e monitorati in funzione delle proprie
necessità percepite. Agli operatori sono dunque richieste prestazioni anamnestiche,di
intervento e di controllo, che vanno sempre più commisurate in funzione
dell’interlocutore/utente. Volontà di far bene, disponibilità, cortesia, condivisione,
empatia, compassione, amore sono alcuni degli elementi essenziali affinchè le
prestazioni siano di una qualità effettivamente adeguata ai bisogni e alle aspettative
nell’ambito dei servizi alla persona nei diversi settori. Ciò che lega le persone al loro
lavoro e all’organizzazione è di natura,dicevamo,essenzialmente immateriale. Non è
tanto la disponibilità di spazi o di apparecchiature(pur necessari,beninteso)a “fare la
differenza”,quanto le disposizioni etiche e di volontà delle persone.
Origini,evoluzioni e definizione del contratto psicologico
La vita lavorativa ha subito,negli ultimi decenni,profondi cambiamenti causati dalla
temporaneità delle scelte e delle azioni,che deriva dal sistema economico globalizzato
e flessibile. I primi studi compiuti sul contratto psicologico risalgono agli anni
Sessanta e spiegano il fenomeno facendo riferimento al modello della psicologia
sociale sulla relazione di scambio. Il termine specifico fu usato per la prima volta da
Argyris; a sviluppare il concetto furono tuttavia Levinson e collaboratori,i quali
definirono come contratto psicologico”quell’insieme di aspettative reciproche e
mutuamente accettate tra organizzazione e lavoratori”.
E’anche importante chiedersi,quali possano essere le sue funzioni principali,esso
adempie alle finalità di seguito indicate.
Ridurre l’incertezza.
1. Dato che il formale contratto giuridico di lavoro non può
materialmente contenere norme sufficienti a disciplinare ogni aspetto del rapporto
lavorativo fra le parti,il contratto psicologico riempie di fatto il “vuoto
normativo”,regolando in modo dinamico i molteplici aspetti della relazione fra
lavoratore e l’azienda.
2. Fornire un modello di comportamento. Il lavoratore compie le proprie scelte e
indirizza le proprie azioni tenendo conto di principi di equità percepita.
3. Offrire al lavoratore il senso della propria influenza su ciò che accade dentro
l’organizzazione. In base agli accordi informali assunti,il lavoratore si sente parte
attiva nella definizione del rapporto lavorativo.
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La formazione del contratto psicologico
Il contratto psicologico prende forma: a) da uno schema,o modello,mentale
relativamente stabile e durevole;per effetto di questo accordo gli individui hanno la
percezione nitida dell’esistenza di un patto reciproco; b) da norme sociali che
spingono i lavoratori a creare e rispettare un accordo in grado di rappresentare il loro
rapporto con l’organizzazione.
Al processo di contract making partecipano fattori in gioco anche nella fase di
socializzazione prelavorativa. Lo step successivo avviene durante la fase di recruiting
e di hiring:il patto in oggetto,infatti,include la decisione di entrare a far parte di
un’organizzazione.
Tipologie e contenuti del contratto psicologico
I contratti psicologici possono essere distinti in relazionali e
transazionali,rappresentando gli estremi di un unico continuum. Ulteriori aspetti,che
si intrecciano con i termini transazionale e relazionale,consentendo una più articolata
interpretazione degli attuali rapporti di lavoro,sono rappresentati dalla strutturazione
del tempo, riferita alla durata del rapporto di lavoro che può essere breve e dalle
richieste di performance,che specificano i contenuti della prestazione.
Nei contratti transazionali si ravvisano,quali elementi tipici,la durata limitata nel
tempo e i compiti ben specificati,con un basso investimento affettivo sia da parte del
sia da parte dell’organizzazione.
lavoratore
Nei contratti relazionali,invece,gli elementi tipici sono rappresentati dalla durata a
tempo indeterminato e dalla minore definizione dei contenuti del lavoro. In questa
fattispecie gli accordi si fondano sulla reciproca fiducia e lealtà.
– L’accordo relazionale, basato sulla fiducia e sulla lealtà,ha come elementi
fondamentali la stabilità/sicurezza e la fedeltà:al lavoratore è richiesto di eseguire
tutto ciò che la sua mansione può prevedere in cambio di un salario stabile e di un
impegno a lungo termine,sostenendo in ogni modo gli interessi dell’azienda.
– L’accordo è caratterizzato dall’idoneità al lavoro
bilanciato
esterno,dall’avanzamento interno e da performance dinamiche. Se il lavoratore è
tenuto a raggiungere performance dinamiche e di successo,l’azienda s’impegna da
parte sua a garantirgli formazione continua e benefit.
– L’accordo transazionale si fonda su performance definite e sul tempo
determinato,il dipendente non ha alcun obbligo per il futuro,perché egli è impiegato
per un periodo di tempo limitato.
– L’accordo è essenzialmente caratterizzato dall’incertezza sul futuro
di transizione
lavorativo del dipendente,sulla natura dei suoi obblighi nei confronti
dell’organizzazione e sulla differenza fra le parti.
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Rottura e violazione del contratto psicologico:principali antecedenti e
conseguenze
Sono di grande rilievo i fenomeni che si verificano nel momento in cui il contratto
psicologico perviene a rottura o violazione. La rottura(breach) è un fenomeno di
natura essenzialmente cognitiva e consiste nella constatazione da parte del lavoratore
l’organizzazione ha fallito nell’adempiere a uno o più obblighi nei confronti del
che è invece un’esperienza
proprio contratto psicologico. La violazione(violation)
prevalentemente affettiva di frustrazione,rabbia o risentimento vissuta dal lavoratore
del mancato rispetto da parte dell’organizzazione di una o più
in conseguenza
promesse relative ai contenuti del contratto e degli effetti negativi che ne derivano.
Le più frequenti cause di rottura del contratto psicologico sembrano essere
rappresentate dalla non adeguata gestione delle risorse umane,bdai bassi livelli di
supporto organizzativo percepito e da cause che sono riferibili più all’ambiente
esterno che all’organizzazione.
Va rilevato che gran parte degli studi è concentrata sulle conseguenze della rottura
del contratto psicologico, rappresentate principalmente da insoddisfazione
lavorativa,ridotta fiducia nell’organizzazione, bassi livelli di commitment,di
cittadinanza organizzativa e di benessere psicologico,cali della performance
lavorativa,aumento dei comportamenti withdrawal,ritardi,assenteismo e intenzioni di
turnover. Non necessariamente,però, alla rottura segue una violazione del
contratto:quest’ultima non si riscontra quando il lavoratore elabora un’interpretazione
emotiva neutra.
La misurazione del contratto psicologico
Affrontare la problematica della valutazione e della misurazione del contratto
psicologico altrettanto difficile.
La misurazione content-oriented(orientata ai contenuti)individua aspetti specifici,fra
cui per esempio la sicurezza lavorativa o la possibilità di acquisire nuove conoscenze.
La misurazione feature-oriented(orientata alle caratteristiche)fa riferimento a
configurazioni del contratto,fra le quali l’essere esplicito o implicito,o ancora stabile
o meno nel tempo,indipendenti dai suoi contenuti,ma comunque tali da poterne
causare la rottura o la violazione.
La misurazione evaluation-oriented(orientata alla valutazione) è basata sulle modalità
di apprezzamento del contratto da parte dei lavoratori e mette in luce l’esperienza
soggettiva di ciascuno di essi.
Si individuano sei differenti tipi di misurazione del contratto psicologico:
1) I questionari self-report: rappresentano gli strumenti maggiormente utilizzati
nella ricerca volta ad analizzare il contratto psicologico.
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2) I metodi basati sul ricorso a scenari per la misurazione del contratto
psicologico: propongono ai partecipanti la lettura di testi che descrivono
situazioni lavorative o storie di vita lavorativa relative a uno stesso contesto
organizzativo. consiste nella conduzione d un’intervista nella
3) La tecnica degli incidenti critici:
quale si chiede al lavoratore di selezionare e descrivere concrete situazioni
lavorative, particolarmente positive o negative per il mantenimento del
contratto, nelle quali egli è stato coinvolto.
4) Interviste in profondità
5) Assai raro è il ricorso allo studio di singoli casi, che pure può dare importanti
informazioni.
Il contratto psicologico nel lavoro atipico
Con il termine “atipico” si indica solitamente una realtà dalle molteplici dimensioni
che interessa categorie molto diverse tra loro: part-time, lavoro somministrato,
collaborazioni a progetto, apprendistato e più in generale tutte le classi altre, non
esplicitamente tipizzate all’interno delle categorie previste dal Codice Civile.
Il contratto psicologico dei lavoratori atipici sembra, in generale, essere caratterizzato
maggiormente dagli aspetti transazionali rispetto a quelli relazionali.
Un ruolo importante spetta alle motivazioni che spingono le persone ad accettare
forme di collaborazione atipiche: i lavoratori che vedono tali forme di lavoro come un
mezzo per poter accedere in futuro a una posizione stabile tendono a stabilire un
contratto psicologico più relazionale di coloro che invece le considerano come fini a
se stessi. 26
CAPITOLO 8: LA RETRIBUZIONE
Per le organizzazioni e i datori di lavoro la retribuzione rappresenta uno dei
principali elementi del sistema delle ricompense. Per i lavoratori, invece, la
retribuzione rappresenta uno degli aspetti più motivanti verso il lavoro. Il sistema
retributivo è uno strumento a disposizione dei manager per attrarre, trattenere e
motivare nelle direzioni desiderate. La retribuzione è la principale obbligazione del
datore di lavoro, che la eroga in cambio della prestazione e degli sfori dei lavoratori.
I sistemi retributivi sono progettati tenendo in considerazione diversi fattori, come il
l’equità percepita dai
rispetto delle norme legali, il controllo dei costi del lavoro,
lavoratori e il m