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LA TEORIA SOCIALE COGNITIVA
la teoria sociale cognitiva (bandura, ‘86) pone l’accento sulle proprietà regolative della mente umana, enfatizzando la
capacità degli individui di agire in maniera intenzionale sul proprio ambiente, con un ruolo trasformativo su di esso,
piuttosto che di adattamento
Gli elementi caratterizzanti sono:
1. il determinismo reciproco triadico
2. la human agency
3. l’efficacia personale e collettiva
1) Il determinismo reciproco triadico
- introdotto da bandura per evidenziare la dimensione “triangolare” interattiva in cui la persona, il suo
comportamento e l’ambiente si influenzano reciprocamente
o la persona agisce selettivamente sull’ambiente, ma è sensibile alle pressioni che esso esercita sulle
sue decisioni
o nelle prime fasi, l’ambiente influisce fornendo occasioni che contribuiscono a sviluppare le diverse
strutture interne di autoregolazione e di relazione col mondo
o successivamente, la capacità di capitalizzare l’esperienza e di auto-dirigersi determina il
consolidamento di una identità personale e lo sviluppo di una capacità autonoma di controllo su di sé e
sull’ambiente
o il comportamento assume, infine, un ruolo centrale come snodo sul quale avviare la riflessione su di sé
“in situazione” e sul quale impostare un piano di sviluppo
- il comportamento, infatti, è:
o il “mezzo” tramite cui si estrinseca la “volontà” individuale,
o ma è al tempo stesso la fonte dalla quale l’individuo attinge informazioni sul proprio operato, e riflette
sulle conseguenze del proprio comportamento, prendendo coscienza delle opportunità e dei vincoli
dell’ambiente
2) La “human agency”
- si riferisce alla capacità di far accadere gli eventi, ovvero alla funzione tipicamente umana di orchestrare le
proprie capacità e le opportunità offerte dall’ambiente in accordo con il raggiungimento dei propri fini, attraverso:
o capacità di simbolizzazione: le esperienze vengono trasformate in simboli che guidano il giudizio e
l’azione; la maggior parte degli eventi non influisce direttamente sull’individuo ma viene mediata dai
processi cognitivi che determinano a quali di essi prestare attenzione, i significati da assegnare,
l’impatto emotivo etc..
o capacità vicarie, di apprendimento per imitazione: molte forme di apprendimento comportamentale
possono essere conseguite anche vicariamente, osservando le azioni degli altri e le conseguenze del
loro comportament
o capacità di anticipazione: le persone si proiettano nel futuro e dagli scenari che si prefigurano,
traggono le ragioni per la loro condotta, e sorreggono l’impegno (regolano il proprio comportamento
anticipando le conseguenze che ne possono derivare)
o capacità di autoregolazione: l’autoregolazione opera attraverso un insieme di processi psicologici:
autoosservazione
, l’attenzione ai propri processi di pensiero e alla prestazione effettiva
autovalutazione , il giudizio sulle azioni agite in relazione a specifici standard personali;
autoreazione , ovvero le relazioni affettive, positive o negative, dell’esperienza;
l’autoregolazione sviluppata anticipando le proprie reazioni affettive, così le persone scelgono
di intraprendere attività che danno loro soddisfazione e si sottraggono a quelle negative
3) l’efficacia personale percepita
le convinzioni di auto efficacia corrispondono alle convinzioni che le persone maturano riguardo alle proprie capacità
di organizzare ed eseguire le azioni richieste per produrre determinati risultati:
- influenzano il livello di aspirazione e l’impegno, le mete che le persone si prefiggono, e le loro reazioni di fronte
alle frustrazioni, l’attribuzione delle cause in caso di successo e di insuccesso, la vulnerabilità allo stress e alla
depressione
la capacità di interagire efficacemente con l’ambiente quindi non deriva solo da un patrimonio di conoscenze,
ma soprattutto dalla consapevolezza di saperle dominare e impiegarle nel modo migliore
l’alternarsi di successi e fallimenti e il modo in cui sono stati “interpretati”, gli stati d’animo sperimentati e gli esiti
raggiunti rappresentano gli insegnamenti che la persona trae dall’esperienza
le percezioni di autoefficacia sono attinenti a uno specifico ambito e questa caratteristica le distingue da altri
costruiti:
autostima: concetto generale, de-contestualizzato e disancorato da capacità specifiche, rappresenta un
giudizio di valore dal quale le persone traggono un sentimento di orgoglio più o meno elevato
autocompetenza: corrisponde a un ipotetico motivo che orienta le persone a realizzare un senso di
competenza personale, benchè non sufficiente per percepirsi efficaci nell’utilizzarle in specifici situazioni
locus of control: misura in cui le convinzioni dei risultati delle proprie azioni dipendono da fattori
interni/esterni a sé
Lo sviluppo dell’autoefficacia : le convinzioni di autoefficacia poggiano su quattro tipi di esperienze:
1. la messa alla prova diretta: rappresenta la fonte più influente del senso di autoefficacia:
a. è bene che le persone siano esposte a situazioni di difficoltà gradualmente crescenti, in modo da
avere l’opportunità di mettersi alla prova, e capitalizzare l’esperienza fatta,
b. una delle strategie è rappresentata dal goal setting, tecnica motivazionale che per raggiungere un
obiettivo specifico, orienta e dirige l’azione, catalizza lo sforzo, mantiene nel tempo la perseveranza,
2. l’osservazione dell’operato degli altri: l’esperienza vicaria, associata all’osservazione di modelli di successo,
è una fonte meno decisiva rispetto a quella diretta, ma comunque importante per incoraggiare le persone a
mettersi alla prova:
a. è tanto più influente quanto più il modello è simile e vicino a se stessi e quanto più le operazioni che
portano al risultato desiderato sono chiare nella loro sequenza e articolazione
3. l’essere persuasi da altri di essere all’altezza delle situazioni: tanto più forte quanto maggiore è la credibilità
della fonte
a. il coaching, individuale o in gruppo, è raccomandabile poiché consente alla persona di valutare i propri
punti di forza/criticità, di fissare obiettivi, di verificare i risultati conseguiti, e di trovare sostegno dal
coach
4. il controllo della tensione interna e delle emozioni: le persone si affidano ai propri stati emotivi e fisici per
giudicare le proprie capacità in quanto esse interpretano stati di tensione, ansia e depressione come segnali di
difficoltà personale
a. possono dunque favorire l’autoefficacia quelle strategie di monitorizzazione e di autoregolazione che
contribuiscono ad aumentare il benessere psicofisico,
b. la rational-emotive-behavior therapy (rebt) sostiene che le risposte emotive degli individui siano
determinate esclusivamente dall’interpretazione degli eventi, (e non dagli eventi in sé) che, a sua volta,
ha origine nel sistema di credenze della persona che diventa il luogo principe del cambiamento
Convinz di autoeffic e funzionamento umano Le convinzioni di autoefficacia regolano il funzionamento umano
con 4 processi:
maggiori risorse cognitive , flessibilità strategica e determinazione nel gestire l’ambiente
processi motivazionali in quanto la maggior parte delle motivazioni umane è generata cognitivamente;
vedi
o teoria dell’attribuzione causale : le convinzioni di efficacia spiegano le modalità con cui le persone
attribuiscono la causalità degli eventi (con alta autoefficacia ascrivono i fallimenti alla mancanza di
impegno, e alle circostanze non favorevoli mentre con bassa autoefficacia attribuiscano i fallimenti alla
mancanza di abilità)
o teoria aspettativa x valore : poiché i risultati derivano dalle azioni, quando le persone anticipano i
risultati, esse fanno riferimento ai loro giudizi sulle proprie capacità di agire in quella situazione
o teoria del goal setting : le persone scelgono gli obiettivi, decidono quanti sforzi e perseveranza investire
per far fronte alle difficoltà in relazione alla percezione della propria autoefficacia
i processi emozionali : un forte senso di coping efficacy (“efficacia nel far fronte a”) riduce la
vulnerabilità allo stress e alla depressione, aumenta la resistenza alle avversità e incoraggia le persone a
creare intorno a sé ambienti favorevoli
le scelte che le persone operano , sono influenzate dall’efficacia percepita,
Autoefficacia e prestazione nel contesto organizzativo
numerosi studi attestano il legame tra efficacia percepita e prestazione lavorativa, e indicano nelle
convinzioni di auto efficacia i predittori più affidabili del successo organizzativo
o ruolo delle convinzioni di efficacia nell’assimilazione delle nuove tecnologie, lo sviluppo delle carriere,
l’efficienza manageriale, la soddisfazione lavorativa e il commitment organizzativo
Stajkovic e Luthans confermano inoltre il ruolo di mediazione tra convinzioni di autoefficacia e
prestazione svolto dalla complessità del compito ed dalla complessità dell’ambiente
in particolare la complessità del compito può essere influenzata da una serie di pensieri anticipatori
che riguardano:
o una valutazione erronea della prestazione, dovuta a scarsa conoscenza di tutti gli aspetti del compito
richiesto
o una valutazione di auto efficacia basata su competenze diverse da quelle richieste per la prestazione
o una stima incompleta di tutti i molteplici aspetti connessi a un compito complesso
il legame tra auto efficacia e prestazione è:
o maggiore in presenza di compiti semplici, decresce per quelli moderati
o diminuisce ulteriormente nelle attività più complesse
alcuni meccanismi sottostanti possono ulteriormente spiegare la natura della relazione tra autoefficacia
e prestazione per i diversi livelli di complessità sono:
o le strategie sviluppate per affrontare i compiti
o la concentrazione sul compito
o la concentrazione delle abilità (fisse o variabili)
o le convinzioni di efficacia circa l’acquisizione di nuove capacità
L’efficacia collettiva percepita
Non coincide generalmente con la semplice somma delle percezioni individuali di efficacia (quindi non solo i membri del
gruppo possiedono risorse personali, ma sono anche capaci di metterle in gioco integrandole in un sistema sociale
unitario)
Bandura definisce l’efficacia collettiva come la convinzione che il gruppo del quale si fa parte sia capace di
organizzare le azioni necessarie per produrre determinati