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6. ISTITUZIONI DELLA CREATIVITA' DIGITALE

Non si può parlare di Creatività Digitale senza parlare delle forme istituzionali che cercano di

appropriarsene per utilizzarla come motore di sviluppo. Non mancano le iniziative assunte

nell'ambito delle Regioni, con l'organizzazione di distretti o bandi come stimolo per promuovere

l'incontro e la collaborazione tra i creativi e le aziende che vogliono orientarsi all'innovazione,

modificando le modalità di produzione e cercando di stimolare forme alternative di fruizione da

parte del pubblico. 5 temi per la Creatività Digitale per quanto riguarda l'interesse istituzionale:

1) i programmi europei;

2) le Smart Cities and Communities;

3) le industrie creative;

4) le scuole di Creatività Digitale;

5) il “caso Torino”

La Creatività Digitale viene vista come chiave possibile per trovare la killer application in grado di

mettere in campo quelle soluzioni/piattaforme/tecnologie destinate a dare un'accelerazione decisiva

alla svolta epocale impressa alla nostra civiltà dalle nuove tecnologie della comunicazione.

6.1. Programmi europei

L'interesse delle istituzioni europee per la Creatività Digitale si è concretizzato esplicitamente nel

programma creative Europe 2014/2020, in cui la presenza del digitale appare ormai stabilizzata sia

come infrastruttura di rete, sia come elaborazione e trasmissione dell'eredità culturale nel tessuto

sociale e nella cittadinanza; ma è presente anche nel programma Horizon 2020 maggiormente

orientato agli aspetti tecnologici ma nel quale sono presenti dei bandi in cui conferma il nesso

inscindibile fra tecnologie e capacità propulsive dei settori culturali.

6.1.1. Creatività e Innovazione

La creatività è la prima fonte di innovazione. Viene data molta importanza al ruolo chiave dei

sistemi educativi per stimolare la sensibilità estetica, lo sviluppo emozionale, il pensiero creativo e

l'intuizione nello sviluppo delle capacità innovative per promuovere la coesione sociale, la

competitività economica e lo sviluppo dei talenti. I due elementi fondamentali per tale discorso

sono: la stretta connessione fra creatività e innovazione; l'individuazione di questo binomio come

elemento determinante per l'incremento organico dello sviluppo in tutta la sua complessità (nei suoi

aspetti sociali, economici, individuali). L'Europa deve rafforzare la sua capacità di creazione e di

innovazione per ragioni sociali ed economiche allo scopo di dare una risposta efficace allo sviluppo

della società della conoscenza.

Da queste premesse deriva la decisione del Parlamento europeo e del Consiglio di istituire per il

2009 l'Anno Europeo della Creatività e Innovazione.

6.1.2. Società Digitale

L'Agenda Digitale Europea è una delle iniziative-guida della strategia per l'Europa del 2020 in

quanto si propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell'informazione e della

comunicazione (ICT) per favorire l'innovazione, la crescita economica e il progresso. L'obiettivo è

lo sviluppo di un mercato unico digitale per condurre l'Europa verso una crescita intelligente,

sostenibile e inclusiva, superando tutta una serie di ostacoli che vanno dalla frammentazione dei

mercati digitali alla mancanza di interoperabilità, dall'aumento della criminalità informatica alla

mancanza di alfabetizzazione digitale e di competenze informatiche, con il conseguente calo di

fiducia nelle reti, mancanza di investimenti, impregno insufficiente nella ricerca e nell'innovazione.

La sfida più difficile sembra essere il fronte della sostenibilità (economica, ambientale, sociale).

6.1.3. Europa Creativa

L'Europa Creativa è caratterizzata da intensi investimenti sullo sviluppo tecnologico e produttivo

nel cultural heritage, nel cinema, nelle arti performative, nel settore dell'audiovideo, con lo scopo

esplicito di accompagnare i settori culturali e creativi a cogliere le opportunità dell'età digitale. La

Creatività Digitale viene identificata come risorsa strategica per rilanciare l'economia e affrontare le

future sfide di sviluppo. L'espressione Creatività Digitale risulta quindi dalla convergenza delle due

linee (Creatività e Innovazione/Società Digitale) e rappresenta una buona chiave di accesso per

comprendere e gestire le profonde trasformazioni nel campo della gestione dei beni culturali.

L'Innovazione inoltre è sempre più determinata da fattori non tecnologici, come la creatività, il

design e i nuovi processi organizzativi o i modelli di business: uno degli obiettivi è quello di creare

un vivace ecosistema di tecnologia creativa e di aumentare la capacità di innovazione delle industrie

e delle imprese europee, fornendo loro migliori strumenti, abilità e visione del futuro. Un ulteriore

obiettivo è quello di valorizzare, sviluppare e incoraggiare la creatività come una competenza

essenziale nei contesti professionali del 21° secolo. Il programma Europa Creativa è stato quindi

elaborato per permettere a questi settori di approfittare al meglio delle opportunità offerte dalla

globalizzazione e della rivoluzione digitale.

6.2. Smart Cities and Communities

Nella formula si concentrano diverse tematiche:

− il riconoscimento del ruolo centrale delle città nelle problematiche sociali, politiche ed

economiche, un ruolo ereditato dall'età industriale e ora declinato in vario modo nelle aree

metropolitane o nelle megacity;

− l'importanza delle reti infrastrutturali, intese come sistemi complessi su cui poggia da

sempre la vita civile: dai sistemi stradali ai trasporti urbani, dall'elettricità al gas agli

impianti idrici e fognari, dal telefono alle reti di distribuzione editoriale e cinematografica,

dalla radio alla televisione fino alle più recenti reti di comunicazione digitale;

− l'attenzione ai problemi di sostenibilità, intesa sia come risparmio economico sia come

attenzione ai fattori ecologici e ambientali, sia come ottimizzazione delle condizioni di vita;

− l'importanza delle concentrazioni culturali e creativi come fattore di sviluppo economico, di

partecipazione civile, di definizione dell'identità e del brand delle città.

La formula Smart Cities and Communities ribadisce la centralità dell'infrastruttura digitale, il

sistema intelligente (smart) in grado di gestire sia l'ottimizzazione dei servizi dal punto di vista

urbanistico-ingegneristico, e cioè mobilità, energia, sostenibilità, ecc (city); sia la rete delle

comunità sociali che utilizzano i servizi e attivano forme di partecipazione (communities) attente

alla qualità della vita.

Le Smart Cities and Communities sviluppano una doppia forma di creatività:

− una creatività top down che consiste nella progettazione e realizzazione di strutture, servizi e

impianti che si misurano con il fatto che il web offre grandi possibilità creative nel momento

in cui occorre inventare i nuovi format comunicativi con cui la città si presenta al cittadino;

− una creatività bottom up che consiste nel rendere visibile (a livello pubblico e di sistema)

quelle forme di creatività digitale sommersa che altrimenti restano relegate a livello privato

o di piccoli gruppi (si parla di patrimonio culturale tacito).

Due settori in cui le dinamiche creative assumono un'importanza fondamentale: l'ambito della

formazione (La Città Educante) con la creazione di ecosistemi nuovi per il lifelong learning;

l'ambito culturale (Social Museum e Smart Tourism) che prevede l'utilizzo di tecnologie diffuse e

immersive per implementare forme creative. Si potrebbe vedere la città con le sue infrastrutture di

servizi in rete come una sorta di hardware, mentre il software sarebbero le persone con le loro

aspettative, i loro bisogni, i loro saperi, le loro competenze. Un esempio di creatività in ambito

smart city and community lo offre Power Agent, un pervasive game che ha avuto molto successo

verso la fine degli anni Dieci, concepito come strumento per stimolare gli adolescenti a farsi parte

attiva in famiglia sul tema del risparmio energetico.

Questo è un esempio di come rielaborare creativamente lo stretto intreccio fra temi pubblici e

privati, fra macro e micro, che costituisce il fulcro delle problematiche smart city: lo spazio

domestico, lo spazio interdomestico, il recupero del rapporto adulti-adolescenti, le forme di

socializzazione, lo sviluppo delle capacità cooperative, nuove abilità, capacità di problem solving

etc..

Creatività Digitale: capacità di inventare soluzioni completamente nuove, non solamente

innovative, sfruttando al massimo grado la consapevolezza della cultura digitale, come ad esempio:

− inventare nuove forme di monitoraggio e raccolta dati;

− sviluppare una cultura degli open data, lavorando non solo sui formati e sui protocolli in

modo da rendere i dati interoperabili e disponibili in forma crossmediale, ma lavorando

sull'estetica della visualizzazione editoriale dei dati stessi (spettacolarizzazione);

− sviluppare nuove piattaforme di servizi fra amministrazione e cittadinanza, fra decisori e

utenti, andando oltre l'idea dello sportello digitale per trovare effettive modalità di

partecipazione che non si riducano alle vuote forme di e-government, e-partecipation, smart

inclusion ecc., ma che diventino un territorio effettivamente di comunicazione;

− sviluppare nuove piattaforme di espressione, relazione e comunicazione fra gli abitanti delle

città e le varie categorie di soggetti che comunque la attraversano e la usano;

− puntare sulle start up come nuclei creativi di estrema importanza nel tessuto sociale, in

quanto in esse convergono le aspirazioni delle giovani generazioni, le capacità manageriali e

di impresa, la conoscenza delle tecnologie avanzate;

− inventare forme avanzate di servizi per il turismo evoluto, dove il digitale fa da supporto ad

infrastrutture informative complesse per il riuso del patrimonio culturale, la gestione di

eventi territoriali, le strategie di mobilità, la valorizzazione delle tradizioni e dei prodotti

locali, le valutazioni complessive di sostenibilità e di ritorno economico, per le

problematiche di impatto ambientale;

− non perdere di vista la possibilità creative di reinventare servizi al primo sguardo più

amministrativi come tutto ciò che riguarda la sicurezza, il risparmio energetico, il walfare, la

salute, l'assistenza;

− considerare la possibilità di elaborare processi formativi mirati per la diffusione della cultura

digitale nei contesti urbani.

La te

Dettagli
A.A. 2015-2016
21 pagine
8 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessandro.lora-1993 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teorie e tecniche dei nuovi media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Lughi Giulio.