Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 44
Riassunto esame Storia Romana, docente Marcone, libro consigliato Storia Romana, Geraci, Marcone Pag. 1 Riassunto esame Storia Romana, docente Marcone, libro consigliato Storia Romana, Geraci, Marcone Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Romana, docente Marcone, libro consigliato Storia Romana, Geraci, Marcone Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Romana, docente Marcone, libro consigliato Storia Romana, Geraci, Marcone Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Romana, docente Marcone, libro consigliato Storia Romana, Geraci, Marcone Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Romana, docente Marcone, libro consigliato Storia Romana, Geraci, Marcone Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Romana, docente Marcone, libro consigliato Storia Romana, Geraci, Marcone Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Romana, docente Marcone, libro consigliato Storia Romana, Geraci, Marcone Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Romana, docente Marcone, libro consigliato Storia Romana, Geraci, Marcone Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia Romana, docente Marcone, libro consigliato Storia Romana, Geraci, Marcone Pag. 41
1 su 44
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Alcuni studiosi ritengono che in una prima fase i poteri del sovrano fossero trasferiti a un solo

magistrato affiancato da alcuni assistenti. All’indomani del Decemvirato (450 a.C) sarebbe stata

creata del consolato, con due magistrati di pari poteri.

Cursus honorum:

IV secolo, le cariche fondamentali del cursus sono questura, pretura e consolato.

Il senato era formato da ex consoli, ex pretori e da Silla in poi anche da ex questori.

I comizi centuriati: si riunivano al campo marzio, eleggevano i comizi.

Consolato: i consoli erano due, erano i magistrati romani più importanti, eletti dai comizi

centuriati. Era una magistratura eponima, cioè davano il nome all'anno. Dirigevano la repubblica

insieme al senato e rappresentavano la massima autorità militare. Disponevano del diritto di vita

o di morte sui cittadini. Avevano diritto di veto.

Censura: Due magistrati eletti ogni cinque anni (poi ridotti a 18 mesi), si occupavano del

censimento della popolazione e della cura morum (sorveglianza sui compirtamenti) e della lectio

senatus che permetteva al censore di decretare i candidati alla carica senatoriale.

Pretura: Carica annuale accessibile solo ai patrizi, creata come compromesso tra patrizi e

plebei quando questi avevano avuto accesso al consolato. I comizi eleggevano i pretori. I pretori

erano dotati di imperium e di iurisdicio correggevano e colmavano le lacune dello ius civile.

Questori: privi di imperium, erano eletti dai comizi tributi. Assistevano i consoli nelle attività

finanziarie.

Inizialmente erano 2 e dopo il 421 ci accedevano anche i plebei e così divennero 4. Poi vennero

elevati a 8. Silla portò il numero dei questori a 20. 11

Edili: approvvigionamento alimentare e organizzazione dei giochi.

Dittatura:

In caso di necessità, i supremi poteri della repubblica potevano essere affidati ad un dittatore.

Pomponio descrive la dittatura come la necessità di un comando unificato nelle impegnative

guerre che la giovane repubblica di Roma si trovò a fronteggiare.

Contro il volere del dittatore non valeva l’appello al popolo. L’inappellabilità delle risoluzioni

prese dal dictator fece della carica anche uno strumento con il quale il patriziato dominante

poteva tenere sotto controllo le aspirazioni della plebe.

Il senato: patrum.

Il principale strumento istituzionale in possesso del senato era costituito dall’auctoritas

La carica del senatore era vitalizia, i senatori erano ex magistrati.

Nel senato si concentrò l’esperienza politica della Repubblica e trovò espressione continuativa

e compiuta la leadership politica dell’elite sociale ed economica di Roma, costituita prima dal

patriziato e poi dalla nobiltà patrizio-plebea.

La conquista dell’Italia

La Lega latina

Assemblea che comprendeva comunità collocate a sud di Roma (Latium vetus).

Aveva funzioni prevalentemente religiose e militari.

Le comunità che ne facevano parte erano inizialmente poche, progressivamente divennero 30.

12

Nel 493 Roma stringe un'alleanza con questa lega (il Foedus Cassianum) che stabiliva una

ripartizione del bottino di guerra in parti uguali tra la lega e i latini. Attribuiva il comando ad anni

alterni delle imprese ai militari tra romani e latini.

La Lega servì a Roma per respingere i popoli invasori.

Conflitti con Sabini, Equi e Volsci

L’alleanza stretta da Roma con la Lega latina e gli Ernici si rivelò preziosa per fronteggiare la

minaccia proveniente da tre popolazioni che dagli Appennini premevano verso occidente:

Sabini, Equi e Volsci. Spesso gli scontri furono favorevoli per Roma, ma mai si giunse ad una

vittoria definitiva.

Il conflitto con Veio

Il contrasto tra Roma e Veio attraversò tutto il V secolo a.C. per concludersi con la presa di Veio

nel 396, e sfociò in tre guerre.

La presa di Veio segnò una svolta importante per Roma: il lungo assedio aveva tenuto per molti

anni i soldati romani lontani dai loro campi. Per questo motivo si rese necessaria l’introduzione

di una paga, lo stipendium, inoltre fruttarono molto la conquista di un ampio e fertile territorio.

L’invasione gallica

Nel 390 a.C. i Senoni invasero l’Italia centrale e attaccarono Roma.

L’esercito Romano si dissolse al primo contatto avveniuto sull’Allia e si rifugiò tra le rovine di

Veio. Roma priva di difese venne presa e saccheggiata.

La prima guerra sannitica

Le Guerre sannitiche sono una serie di tre conflitti combattuti dalla giovane Repubblica romana

contro la popolazione italica dei Sanniti e numerosi loro alleati tra la metà del IV e l'inizio del III

secolo a.C.

Prima guerra: (343-341 a.C.) ll casus belli che fece scoppiare la prima guerra tra Sanniti e

Romani, fu offerto dalla città di Capua che, posta sotto l'attacco dei Sanniti, chiese l'aiuto di

Roma. Il primo anno della campagna militare fu affidata ai due consoli in carica, Marco Valerio

Corvo ed Aulo Cornelio Cosso Arvina.

Mentre Marco Valerio riuscì ad ottenere due vittorie, Aulo Cornelio riuscì ad uscire da una

difficile situazione militare, e a vincere il successivo scontro in campo aperto, grazie al pronto

intervento del tribuno militare Decio Mure.

La prima guerra sannitica, si concluse nel 341 a.C., quando il console Lucio Emilio Mamercino

Privernate, a cui era stata affidata la campagna contro i Sanniti, ne devastò le campagne, finché

gli ambasciatori Sanniti, inviati a Roma, non ottennero la pace.

La grande guerra latina

La guerra latina (340-338 a.C.) fu un conflitto combattuto tra la Repubblica Romana ed i suoi

vicini, il popolo dei Latini. Si risolse in una vittoria romana, una disfatta della Lega Latina, e la

definitiva acquisizione del territorio sotto l'influenza romana. 13

Come conseguenza della cessazione delle ostilità, il Senato romano decise del destino di ogni

singola città latina per quello che era stato il suo comportamento nei confronti di Roma, mitigato

dalla necessità di pacificare la regione:

Se la comunità accettava la supremazia romana, la rendevano foederata, conservava la propria

autonomia per gli affari interni.

Se la comunità sembrava rappresentare una minaccia annettevano il territorio all'ager publicus.

Due tipi di colonie romane:

Colonie di diritto romano: di carattere militare costituite da soli cittadini di Roma che godono dei

diritti civili sia dei diritti politici.

Colonie di diritto latino: sono di popolamento. godono dei soli diritti civili, senza autonomia

politica. La prima colonia latina della valle padana fu ariminum, fondata nel 268 con seimila

famigie.

La seconda guerra sannitica

(326-304 a.C)

Casus belli della seconda guerra sannitica fu una serie di reciproci atti ostili. Cominciarono i

Romani fondando nel 328 a.C. una colonia a Fregellae presso l'odierna Ceprano, cioè in un

territorio che i Sanniti consideravano propria esclusiva sfera di influenza.

In più i Sanniti vedevano con preoccupazione l'avanzata dei romani in Campania, così quando

Roma dichiarò guerra alla città greca di Palepolis, i Sanniti inviarono i soldati a difesa della città.

La guerra sembrava volgere a favore dei romani; nel 310 a.C. ripresero le ostilità tra romani ed

etruschi, nel 309 i romani ottennero una serie di successi, consolidando il fronte settentrionale,

con la resa degli Etruschi.

Nel 308 a.C. Quinto Fabio Massimo Rulliano, sconfisse i Sanniti.

Nel 305 a.C. i romani conseguirono la decisiva vittoria nella battaglia di Boviano a seguito della

le tribù del Sannio, chiesero la pace a Roma nel 304, ponendo fine alla Seconda guerra sannita.

La terza guerra sannitica

(298-290 a.C.)

Nel 298 a.C. i Lucani, il cui territorio era fatto oggetto di saccheggi da parte dei Sanniti,

inviarono ambasciatori a Roma, per chiederne la protezione. Roma accettò l'alleanza con i

Lucani, e dichiarò guerra ai Sanniti.

Nel 297 gli eserciti romani sconfissero un esercito di Apuli, impedendo che questi si potessero

unire agli alleati Sanniti, e uno Sannita.

Nel 296 a.C.,le operazioni si spostarono in Etruria, dove i Sanniti si erano recati per ottenere

l'alleanza degli Etruschi; ma i romani sconfissero l'esercito Etrusco-Sannita. 14

Nel 295 a.C. i Romani dovettero fronteggiare una coalizione nemica composta da 4 popoli:

Sanniti, Etruschi, Galli ed Umbri, nella Battaglia di Sentino. Seppure nello scontro fu ucciso il

console plebeo Publio Decio Mure, alla fine le schiere romane riportarono la vittoria.

La battaglia decisiva fu combattuta nel 293, quando i romani sconfissero i Sanniti nella battaglia

di Aquilonia.

Con la vittoria sui Sanniti, i Romani conquistarono una posizione egemonica in tutto il centro

sud, imponevano alle altre popolazioni italiche le loro decisioni in politica estera, Roma

conquistava il potere che l'avrebbe condotta a scontrarsi nel giro di un secolo prima con Pirro e

poi con Cartagine.

Guerra contro Taranto

Dopo le guerre sannitiche, le uniche popolazioni che a sud restavano fuori del controllo romano,

fu posta un’alternativa: o entrare nell’alleanza romana o combattere.

Turi, Locri, Crotone e Reggio scelsero l’alleanza.

Taranto (in Puglia), preferì invece resistere.

Nel 282 a.C. i tarantini chiamarono in loro aiuto il più abile condottiero del tempo, Pirro, re del

piccolo Epiro (l'attuale Albania), che nel 280 a.C. sbarcò in Italia con un esercito non molto

numeroso e fornito di uno strumento bellico del tutto sconosciuto ai romani: gli elefanti.

Il primo scontro avvenne a Eraclea, sulla costa ionica della Basilicata, dove i romani al comando

del console Levinio furono atterriti dagli elefanti e battuti.

La proposta di una pace di compromesso, onorevole per entrambe le parti, fu respinta dal

senato, istigato da Claudio Cieco il quale affermò che Roma trattava la pace solo con i nemici

vinti.

Pirro decise di lasciare in sospeso la situazione nella penisola per passare in Sicilia a guidare

gli eserciti di Siracusa, Gela, Agrigento e Messina contro i cartaginesi che tenevano le zone

occidentali dell’isola; dopo tre anni di guerra abbandonò anche questo fronte per tornare in

Italia. Si scontrò con i romani comandati da Manlio Curio nel 275 a.C. a Malevento (ribattezzata

Benevento).

Pirro tornò in Epiro e morì poco dopo mentre tentava di conquistare il Peloponneso. 15

La conquista del Mediterraneo

Prima guerra punica 16

(264-241 A.C.)

La rivalità tra le due città, dapprima alleate in funzione antietrusca e poi antigreca, sorse

quando, dopo la vittoria su Pirro, Roma estese la sua influenza sulla Magna Grecia, quasi in

contatto con i territori cartaginesi in Sicilia. La richiesta di aiuto che i mamertini (mercenari

campani che occupavano Messina) rivolsero a Roma per liberarsi di Cartagine, a cui del resto si

erano assoggettati per avere prote

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
44 pagine
5 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/03 Storia romana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lisaralin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Marcone Arnaldo.