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Inghilterra: -prese il controllo del Bengala, la regione indiana più importante per la
produzione di tessuti
-l'impero Mogul si stava disgregando, i signori locali acquistavano
indipendenza, ma erano poteri deboli che favorirono il colonialismo inglese
Olanda: -cominciò a soppiantare i regnanti locali in tutta l'Indonesia
-nell'Africa settentrionale, anche se gli europei stabilirono delle postazioni fortificate lungo le coste,
i musulmani si limitarono a spostare le proprie capitali nell'interno e conservarono il controllo dei
territori
-si formarono alcune enclave europee ma sia grazie alla resistenza dei regni africani, ben armati, e
di malattie impedì alle potenze europee di occupare l'interno
-fu nel XIX sec. grazie al motore a vapore che gli europei riuscirono a risalire i grandi fiumi africani
verso l'interno
Le potenze europee del Nuovo Mondo: la conquista spagnola (1500-1600)
-quando Cortes entrò a Tenochtitlan, capitale azteca, questa era una vera metropoli con 200 mila
abitanti, all'epoca Londra ne contava a stento 100 mila e solo Parigi in Europa si avvicinava a quelle
dimensioni
-come i Portoghesi anche gli Spagnoli usarono la forza per ottenere accordi commerciali
Due donne che hanno cambiato la storia del mondo: Isabella di Spagna e Malinche in Messico
-Malinche fu un'aristocratica azteca, venduta come schiava a un mercante maya, finì per essere
donata a Cortes, quando questi si accorse che Malinche parlava sia la lingua maya sia quella azteca
ne fece la propria interprete personale
Le potenze europee nel Nuovo Mondo (1600-1800): colonizzazione e schiavitù
-la “montagna d'argento” di Potosì in Perù fu per oltre un secolo una risorsa d'argento per gli
Spagnoli
-per l'Inghilterra importare cotone grezzo divenne remunerativo solo quando la tecnica dell'industria
raggiunse un certo livello
-a partire dal 1830 le ricchezze di Spagna e Portogallo declinarono
-quindi con eccezione dell'Inghilterra non si può stabilire un reale legame fra gli imperi d'oltremare
costruiti prima del 1800 e l'utilizzo della schiavitù da parte delle nazioni europee
Il predominio europeo dopo il 1800
-dal 1800 in avanti si ebbero importanti innovazioni nel campo delle tecniche produttive e degli
armamenti bellici: -motore a vapore - estrazione del ferro
- navi da guerra
-produzione in serie di pistole e fucili
-lo stesso periodo fu un momento di crisi in Asia e Africa:
Cina: -rivolta dei Taipig (1851-1864)
-la produzione agricola non supportava più la numerosa popolazione
Giappone: -rivolta delle provincie
Stati Africani: -logorati dalle politiche schiaviste
-il declino di Asia e Africa e il contingente ammodernamento tecnologico dell'Occidente resero
possibile il fenomeno del colonialismo
I costi dell'imperialismo e il problema della crescita economica
-gli europei resero le colonie fornitrici di materie prime e consumatrici dei prodotti finiti europei (la
manodopera locale venne annullata)
-i sistemi burocratici ricalcavano quelli europei
-le reti di trasporto furono costruite per assecondare le esigenze militari e commerciali (certo non
della popolazione)
5 – Vita familiare e tenore di vita
-fra 1500 e 1750 la popolazione raddoppiò sia in Asia sia in Europa
-ciò testimonia che se la popolazione agricola in età moderna ha sempre avuto vita dura, tuttavia
viveva
Matrimonio e vita familiare
Europa: -i nuclei familiari tendono ad essere autonomi da quello dei genitori
-le coppie dovevano attendere o di mettere da parte le risorse necessarie o di
ereditarle, ciò comportava che l'età al momento del matrimonio fosse più alta
Cina e Russia: -i figli si sposavano molto giovani e restavano in genere in casa coi genitori
insieme alla moglie che era sottoposta al comando della suocera
-le donne potevano sposarsi fin da bambine, sarebbero state allevate dalla
famiglia del marito
-entrambe le società occidentale e orientale svilupparono dei meccanismi per limitare il numero di
figli che una donna poteva partorire
Europa: -matrimonio tardivo
-l'età avanzata in cui si contraeva il matrimonio è il maggiore deterrente
-in seguito al matrimonio invece l'etica da seguire è quella cristiana del
“moltiplicatevi”
Cina e Russia: -matrimonio precoce
-c'era l'usanza che i giovani maschi, dopo essersi sposati, passassero un lungo
periodo di tempo lontano da casa a lavorare
-in caso di vedovanza le possibilità di contrarre nuovo matrimonio erano limitate
-erano diffuse le pratiche di infanticidio e di abbandono dei figli
Aspettativa di vita e statura media
-in tutte le società preindustriali l'aspettativa di vita era notevolmente bassa, a causa della mortalità
infantile particolarmente alta
-gli studi rivelano che nel periodo che va dal 100 al 1800 non ci fu variazione dell'altezza media
degli individui
-l'aspettativa di vita era più alta nelle campagne che non nelle città
Salari, redditi e consumi
-nel periodo 1500 – 1900 la crescita economica dei paesi europei non è stata omogenea, al contrario
i paesi ricchi continuarono a crescere ( Inghilterra, Belgio, Olanda, Francia, Germania), mentre i
paesi più poveri continuarono a impoverirsi (Spagna, Italia, Austria)
-inoltre non si registrarono incrementi molto alti dei salari prima del 1850
-i salari giapponesi, cinesi e indiani presentano pressapoco le stesse oscillazioni di quelli europei
fino al 1800, in seguito smisero di crescere o addirittura subirono una contrazione (al contrario che
in Europa)
Vita urbana e produttività agricola
-in età preindustriale tutte le grandi civiltà erano costituite principalmente da contadini, che
producevano le materie prime
-se nei tempi antichi le città più grandi si trovavano in Asia nel 1950 solo tre città asiatiche si
annoverano fra le maggiori dieci del mondo: Tokyo, Shangai e Calcutta
-in agricoltura la produttività del lavoro è la misura della quota della produzione agricola
complessiva prodotta dal lavoratore medio in una determinata unità di tempo
-quanto più i lavoratori producono tante più risorse vi saranno da consumare e da investire
-in Cina il livello della produttività era alto ma rimase statico, al contrario nei paesi europei si
possono osservare diverse oscillazioni in caduta o in ascesa
Che cosa determinò l'incremento della produttività agricola?
-nell'Europa settentrionale si applicava un sistema di rotazione a tre campi
-Cina e India si affidavano all'irrigazione fluviale: le inondazioni lasciavano sul terreno il fertile
limo che permetteva di avere raccolti tutti gli anni senza dover lasciare parte delle terre incolte
-in seguito in Europa si passò alla rotazione a quattro campi: uno per il cibo degli animali, uno per
le colture che rimettono azoto, due a cereali
-così gli animali venivano nutriti nelle stalle, il letame raccolto e usato come concime, non vi era
più bisogno del maggese
-ma si dovevano affrontare i costi dell'introduzione di nuove colture (rape e erba medica), perciò
questo sistema venne adottato prima presso i grandi mercati (presenti nelle grandi città) dove i
contadini potevano pagare le nuove colture vendendo le eccedenze di carne e cereali
-nelle zone alpine (Austria) e mediterranee (Spagna, Italia) il clima era troppo asciutto perché il
sistema a quattro campi fosse redditizio; si preferiva differenziare la produzione investendo sulla
vite; perciò la produzione in queste zone era stagnante
-a partire dal primo Seicento in Cina si diffuse l'uso del riso a rapida maturazione e del beancake, un
impasto fertilizzante derivato dagli scarti dell'industria alimentare (soprattutto semi di soia
spremuti)
-dopo il 1500 i cinesi introdussero in grande quantità alimenti provenienti dalle Americhe: mais,
patata, patata dolce, arachidi e anacardi
-si introdusse poi il sistema della colture multiple
-fu solo dopo il 1800 che la crescita demografica cominciò a intaccare gli incrementi di produttività
Rivoluzione industriale e salari reali
-l'ultima grande malattia che colpì l'agricoltura ci fu negli anni Quaranta dell'Ottocento quando si
diffuse una malattia della patata che uccise milioni di persone per fame
(in diverse regioni d'Europa i contadini coltivavano i cereali per pagare i dazi ma si sfamavano con
le patate)
L'Occidente era molto diverso dall'Oriente, ma non sempre più ricco
-il divario di reddito fra Europa e Asia è divenuto significativo solo nel periodo che va dal 1800 al
1950: crescita esplosiva dell'Europa e declino dell'Asia
6 – Stati, leggi, imposte, rivoluzioni
-istituzionalisti: -studiosi i quali sostengono che le norme che regolavano le proprietà o le
libertà di cui disponevano le persone nel procurarsi e investire denaro furono i
fattori cruciali che resero possibile la crescita economica
-secondo questi un mercato libero, una burocrazia ridotta furono la base della
crescita economica
Tra gli stati europei esisteva una competizione militare e religiosa maggiore di quella tra gli imperi
asiatici?
-molti studiosi europei, fra cui Eric Jones e David Landes, hanno ipotizzato che l'esistenza di una
molteplicità di stati in concorrenza fra loro rendesse l'Europa più propensa all'innovazione
-fino all'Ottocento quando gli europei furono avvantaggiati dalle macchine a vapore la Cina e il
Giappone furono militarmente abbastanza forti da mantenere relegati gli europei lontani dalle loro
capitali
-ma la competizione religiosa e militare era eguale sia in Asia sia in Europa
-in Cina il confucianesimo si sarebbe istituzionalizzato e irrigidito sotto la dinastia Qing e avrebbe
marginalizzato il buddhismo
-un gran numero di culti buddhisti trovò però riparo negli Stati del Sud-Est Asiatico
-dal Settecento gli Ottomani avrebbero promosso un islamismo sunnita sempre più ortodosso
-la confessione sciita fiorì nell'Iran indipendente
Cicli di rivolte e rivoluzioni in Europa e in Asia
-la pretesa che l'Asia fosse caratterizzata da sistemi politici e da economie immobili (Malthus,
Smith, Weber) è completamente errata
Le ribellioni in Europa
Le ribellioni in Asia
-a fine Settecento inizio Ottocento l'impero ottomano conobbe un'altra ondata di riforme
modernizzatrici che riorganizzarono lo stato e l'esercito e fecero entrare i banchieri occidentali nella
gestione delle finanze statali
-il passaggio della Cina sotto il dominio dei Manciù nel 1644 comportò una delle più grandi
impennate di produttività della storia, connessa ad un'imponente trasformazione della st