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TEATRI D’ORIENTE

Con l'espressione teatri asiatici si intende indicare le numerose e diverse forme teatrali e spettacolari dei

paesi asiatici; con teatri orientali si indica la storia dei rapporti tra la cultura occidentale e orientale.

La storia dei teatri asiatici è:

- una storia complessa

- alla base ha 4 grandi religioni (Induismo, Buddismo, Confucianesimo, Islam), legati al teatro

- danza e teatro sono una realtà sola, legata alla musica

- c'è alla base la fisicità dell'attore

- la codificazione dei movimenti scenici

- l'apprendimento costante del modi rappresentativi

- l'utilizzo del colore e dei costumi come base della scenografia

- lo spazio E’ l’attore che si muove in uno spazio deputato

I vari tipi di teatro presenti in Asia sono:

TEATRO INDIANO

Natya è un trattato sulle arti drammatiche indiane comprendente anche la danza, la musica la pantomima,

la recitazione di ballate, arti figurative, rituali.

C'è una rigida composizione dello spazio, che fa risultare il miglior teatro quello rettangolare (30m X 15m)

anche se esistono altre 2 forme di costruzione, quadrata e triangolare. Con 3 misure (S-gente,M-re,L-dei =

non sono gli spettatori ma gli eroi rappresentati negli spettacoli).

Il teatro tipico è poi diviso in 2 parti uguali:

- per il palcoscenico (diviso in: zona posteriore:lo spogliatoio e quella anteriore: luogo dell’azione)

- per gli spettatori

Analoga è la suddivisione del teatro quadrato e per quello triangolare.

Il pubblico deve essere in una galleria rialzata, quindi a livello + alto rispetto al palcoscenico.

Ciò che definisce lo spazio scenico sono:

- Il palcoscenico

- Le gallerie degli spettatori

- Le decorazioni varie sui muri

- I musicisti sul palco

- I danzatori

C’è un senso “sacro” nel definire lo spazio e l’attore che crea lo spazio dell’azione e il valore visivo dello

spettacolo connesso al valore simbolico stupisce l’Occidente.

TEATRO CINESE

Si fonda, per quanto concerne lo spazio, su:

- L’arte dell'attore-danzatore

- I costumi e gli accessori 5

Non esiste una definizione dello spazio scenico come architettura teatrale. Le pareti hanno la sola funzione

di proteggere e separare l'ambiente dall'esterno.

Il palcoscenico è una piattaforma rialzata con una stanza di servizio alle spalle; non c'è scenografia nel

teatro classico cinese: sala e palco sono decorati per essere belli ed efficaci, con costumi e maschere per

permettere all'attore di creare lo spazio tramite i movimenti del corpo. Il volto dipinto con colori vari indica

qualità e sentimenti.

Le convenzioni del teatro cinese si fondano su:

- Minuziosa riproduzione di dettagli reali

- Movimenti delle mani dei personaggi femminili codificati diversamente da quelli maschili

- Costumi e volti dipinti si caricano di valenze e significati indipendentemente da chi li indossa

La scenografia esalta ed evidenzia lo spazio creato dall'attore: Scenografia dinamica

Lo spazio dei teatri in Oriente non ci si rivela tanto come architettura quanto come luogo (spazio

scenico) e un altro luogo (spazio degli spettatori); non c'è però separatezza tra i due.

TEATRO GIAPPONESE

Tra i vari teatri giapponesi I più importanti sono il NO, il Kabuki ed il Bunraku.

Anche in Giappone non c'è uno spazio del teatro ben definito creato dal palcoscenico: lo spazio scenico

viene creato dall'attore.

- La scena del Nò: la presenza del tetto (segna il luogo sacro) ha valore strutturale; le mura perimetrali

non definiscono l'edificio e non danno unità di spazio.

Il palcoscenico à una piattaforma, alta circa 1m, con una piccola scala verso il pubblico.

Gli spettatori stanno di fronte al palco ed il palcoscenico è delimitato dai 4 pilastri che reggono il tetto.

- La scena del Kabuki: 1600 - All'inizio i teatri erano spazi recintati da bambù; Alla scena semplice iniziale,

una piattaforma rettangolare, il Kabuki aggiunge un ponte (come quello del No), ma a differenza del “No”, il

Kabuki cambia nel suo sviluppo.

1700 - Si moltiplicarono gli edifici teatrali: lo spazio per il pubblico era costituito da recinti quadrati separati

da passerelle.

1800 - fu abolita la scena con tetto (dal No) e fu introdotta quella con il tipico boccascena rettangolare

ampio.

- È spettacolo in movimento, effetti e forti sensazioni; con una notevole scenotecnica (per effetti di

terremoti, incendi, voragini)

- Lo spazio scenico circonda lo spettatore (L'edificio teatrale è un contenitore, la scena è lo spazio

della visione)

- Importanti i movimenti, i costumi ed i colori dell'attore

- La scena nel Bunraku: 1500 - E’ un teatro di marionette, accompagnate da musica e canto.

All'inizio vi è solo una scena stretta ed allungata, con un piccolo sipario, all'aperto; si sviluppa però

rapidamente in una scena profonda incorniciata da un proscenio.

1700 - I burattini sono alti fino a 2m, manovrati sulla scena; e la scenografia diventa realistica.

Alla fine del secolo il Bunraku decade per esser restaurato alla fine del 1900 come uno dei teatri classici.

TEATRI DI PIAZZA E DI STRADA

I teatri di strada non arrivano prima del teatro ma è una realtà parallela di lunga durata.

Si può pensare a

- un teatro all'aperto che riproduce modalità esistenti dei teatri al chiuso

- un teatro vagante fatto in ogni luogo come vero e proprio mestiere per vivere

- spettacoli spontanei, intrattenimenti per attirare la gente

Teatro ovunque: nelle fiere, nei mercati, nelle comunità; nelle chiese, nelle piazze o nelle strade ... E in

ogni tempo, talvolta considerato un genere ben preciso, altre volte folclore, altre ancora teatro “minore".

Qui lo spazio dal teatro è

- uno spazio di relazione

- uno spazio sociale, creato da una manipolazione della realtà ambientale

La scenografia urbana può non aver modifiche; e le prospettive d'effetto possono caratterizzare lo spazio

scenico “fisso” (palchi) o “mobile" (spettacoli itineranti). 6

Nella sostanza il teatro di strada è l'attore o la festa stessa che attirano l'attenzione.

CAPITOLO QUINTO

(900 con i possibili spazi del teatro)

Lo spazio teatrale Nel 1900 in Europa lo spazio teatrale è:

- non è il teatro, bensì molti teatri diversi

- luogo dell'attore

- luogo della relazione attore – spettatore

- luogo dell'evento

Lo spazio del teatro non nasce solo dal teatro: si fonda sullo spazio teatrale precedente, ma anche sul ben

diverso spazio dello spettacolo che, dalla rivoluzione industriale in poi, si è venuto a creare.

In architettura, l'importante è circoscrivere lo spazio. Quindi il crollo delle forme architettoniche chiuse (i

teatri-monumento), lo spazio agito dall'uomo e la luce dinamica qualificante diventano vere e proprie qualità

del teatro del XX secolo.

Nel Novecento si vuole un teatro nuovo, diverso e separato da quello del secolo precedente.

TEATRO E SPETTACOLO NELL’OTTOCENTO

L'inizio risiede nel Romanticismo, e cioè in un teatro che rifiuta ogni omologazione a modello e che si

arricchisce di spazi nuovi. Nel teatro all’italiana di questo periodo il teatro è vita sociale della borghesia.

L'edificio teatrale si propone come monumento della città, una funzione della società (più che dell'arte

teatrale); ogni città - in Italia ed in Europa - si qualifica per la cattedrale, il palazzo comunale ed il teatro

(anche la più piccola).

Scena ingrandita – problema dell’acustica è più sentito – scenografia descrive l’ambiente.

Nuova mentalità e nuove tecnologie cambiano lo spazio del teatro, andando contro la standardizzazione

del 'teatro all'italiana'. Queste nuove tecniche (l'illuminazione a gas) cambiano totalmente la scena, visto

che la luce può essere variata d'intensità e controllata; la scenografia diviene "musica per gli occhi", con

imponenti allestimenti e grandiose quinte. (i testi teatrali si riempiono di didascalie sull’uso della scena)

Ma l'Ottocento non è solo il secolo dell'istituzione teatrale, è anche il secolo delle rivoluzioni e delle rotture.

Nell'Ottocento, il teatro si deve confrontare con i diversi spazi dello spettacolo contemporaneo. Ne nasce

una frattura che porta gli uomini di teatro a ripensare lo spazio del teatro stesso nella funzione: si pone il

problema di quale spazio per quale teatro, senza la morfologia del teatro all'italiana.

Si adeguano i teatri (sala e scena) per renderli funzionali alle nuove esigenze; questi edifici teatrali,

conservano uno spazio del teatro che è anche una cultura ed un ambiente; si sviluppa una reazione alla

scena "semplice" (shakespeariana).

La grande rivoluzione è il teatro di Wagner, celebrato come la definitiva rottura con il teatro all'italiana:

Wagner aveva precisi progetti per il suo teatro;

- uno spazio pensato per l'esecuzione delle sue opere, uno spazio funzionale ad "un” teatro

- la macchina scenica del teatro all'italiana viene conservata

- sopprime la buca del suggeritore – rende neutra la ribalta – elimina il proscenio tipico e ne realizza

uno triplo – Il sipario si apre al centro verso l'alto – resta immutato il palcoscenico.

Il teatro di Wagner è solo un'alternativa al teatro all'italiana perché ne distrugge l'ambiente

caratteristico.

Ciò che cambia non è il rapporto frontale spettatori-scena(che viene invece esaltalo).

Ma da Wagner il teatro del 1900 erediterà

- La realizzazione di un anfiteatro per la visione e l'acustica ottimali

- La distanza sala-scena

- La rottura con uno spazio codificato

- Il cambiamento di mentalità.

NATURALISMO E SIMBOLISMO (1800)

Nell’ 1980 i modi di produzione delle scenografie sono assai organizzati, industriali: i pittori di scene sono

professionisti che forniscono gli ambienti richiesti, già predisposti o eseguiti su committenza.

Alla scenografia, fin dal’1860 si aggiungono oggetti reali (oggettistica di vario tipo). Dilaga la pittura

realistica dei panorami.

Nel Naturalismo e del Simbolismo (che sono contrapposte ma non successive cronologicamente) lo spazio

scenico diviene vera e propria arte che cambia l'ambiente spaziale del teatro. 7

Il Naturalismo dà un nuovo senso al teatro e nuovo valore allo spazio scenico:

- Lo spazio teatrale resta frontale e si basa sulla separazione netta tra sala e scena

- il realismo storico si spinge fino all'estremo,cercando non solo la verità ma l'autenticità dei fatti

narrati. I dettagli sono perfetti:

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
12 pagine
34 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rvrchant di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dello spettacolo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Accademia di Belle Arti di Venezia o del prof Cruciani Fabrizio.