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Johns Hopkins University ma fu costretto a dimettersi a causa di una relazione con una studentessa, in
seguito lavora in un agenzia pubblicitaria
6.1.2.1 "La psicologia come la vede il comportamentista" 1913
manifesto del comportamentismo (lo ritiene il "vero funzionalismo"), l'oggetto di studio sono le azioni
complesse dell’organismo (comportamento) formate da azioni più semplici (comportamentismo molecolare) il
comportamento è un meccanismo S-R (stimolo-risposta) che attraversa la mente definita come black box
(fenomeni psichici inconoscibili), l'obiettivo è la previsione e controllo del comportamento osservabile,
descrivibile e misurabile tramite frequenza, recenza e condizionamento rifiuta i contenuti della coscienza
(introspezione) e i processi psichici poiché non sono osservabili
6.1.2.1.1 Titchener (critica) 1914
Titchener definisce il comportamentismo una tecnologia priva di dimensione storica, rivolta al solo
scopo di prevedere il comportamento, limitando il numero dei fenomeni da indagare al contrario della
scienza che aspira alla conoscenza di tutto un campo fenomenico
6.1.2.2 Il piccolo Albert 1920
caso famoso che dimostra il modello S-R applicato alla psicologia clinica, inducendo ad un bambino
delle nevrosi da laboratorio poi eliminate, il modello comportamentista venne usato per la cura delle nevrosi.
6.1.2.3 Associazione emotiva
le leggi di associazione emotiva sono alla base delle abitudini, il linguaggio è acquisito con il
condizionamento (suono-oggetto), analizza le emozioni partendo dalle emozioni di base (paura, rabbia e
amore) per costruire le altre
6.1.3 Tolman
considerato "il più cognitivista tra i comportamentisti" riteneva esistesse uno specifico psicologico non
scomponibile: l'intenzione. gli studi di Tolman saranno fondamentali per la nascita del cognitivismo e il
modello computazionale
6.1.3.1 Comportamentismo intenzionale (apprendimento)
elabora il comportamentismo intenzionale perché se guardiamo il comportamento senza l’intenzione, la
descrizione è solo motoria e non psicologica. C’è intenzione se: 1) variando gli ostacoli l’oggetto-meta è
costante 2) spostando l’oggetto-meta varia la direzione finale. 3)il comportamento cessa se l’oggetto-meta
viene tolto Conoscendo i valori delle variabili indipendenti e i valori del comportamento effettivo, è possibile
fare inferenze sulle VARIABILI INTERVENIENTI (proprietà che il soggetto attribuisce all’oggetto, scopo,
capacità, etc.) Tolman viene poi influenzato da cognitivismo e psicanalisi
6.1.3.2 Variabili Intervenienti (I)
costrutto ipotetico che condiziona la risposta (insieme alla personalità), usato per spiegare associazioni
stimolo-risposta ambigui
6.1.3.3 Mappe cognitive
rappresentazione mentale dell'ambiente intorno a se da parte dell'organismo esempio: inserendo dei
topini in un labirinto, ogni volta che lo ripercorrono abbassano i tempi di percorrenza
6.1.4 Hull
tenta di dare alla psicologia la stessa sistematizzazione logica e matematica delle scienze.
6.1.4.1 Teoria generale di Hull
base dell'apprendimento = rinforzo primario (incremento dell'intensità dell'associazione stimolo-
risposta), la risposta diminuisce gli stimoli motivazionali legati a pulsioni (privazione temporanea che spinge
all'azione come fame, sete, sesso) se la risposta soddisfa una pulsione si ha un rinforzo dell'intensità di
connessioni tra S e R intermedi e il soggetto potrà anticipare la risposta finale anche con uno stimolo
intermedio (abitudine), inoltre tanto più lo stimolo anticipatore è simili alla natura dello stimolo motivazionale
quanto maggiore sarà la forza di abitudine tra gli stimoli anticipatori e la risposta finale
6.1.4.2 Forza dell'abitudine (I) 1930
Variabile interveniente Habit Strenght (sHr), = la forza con cui una risposta è associata a uno stimolo, è
direttamente proporzionale al numero di associazioni stimolo-risposta ed è influenzata da un certo numero di
variabili tra le quali alcune dipendono dall'organismo (se ha fame, se la ricompensa è cibo ecc...)
6.1.5 Skinner
comportamentista radicale, evidenza la manipolabilità del comportamento umano producendo una visione
del mondo basata sul comportamentismo, rivede lo schema S-R: per il comportamento non è importante lo
stimolo, bensì cosa si ottiene dalla risposta, che induce a cambiare risposta (se produce un avversione) o a
mantenere la stessa risposta (se produce un premio).
6.1.5.1 Condizionamento operante
apprendimento = dopo la risposta si ha una ricompensa (stimolo), quindi al contrario del
condizionamento classico, la risposta precede lo stimolo, il soggetto viene così "portato" a eseguire la
risposta per ottenere la ricompensa anche in futuro
6.1.6 Bandura
6.1.6.1 Teoria apprendimento sociale (modellamento)
processi di modellamento tra un modello osservato e un osservatore che si identifica con il modello, è
legato anche ad aspetti affettivi, e si ritrova spesso in condotte di identificazione che si adottano in
determinati ruoli. esperimento di Bandura: 3 gruppi di bambini osservavano 3 modelli (stimolo) in 3 situazioni
diverse: 1)un modello aggressivo che veniva ricompensato (venne emulato in maggior misura!) 2)modello
aggressivo che veniva punito 3)un modello che non veniva ne ricompensato ne punito +gruppo di controllo
senza modello
6.1.7 Miller e Dollard
il bambino acquisisce una tendenza a imitare poiché è stato rinforzato nelle prime risposte che ha imitato.
Dopo, tale tendenza a imitare assume un peso sempre maggiore: il comportamento dei modelli costituisce il
suggerimento per l’emissione di comportamenti simili che il soggetto deve avere già nel suo repertorio.
6.1.8 Staats
6.1.8.1 Teoria del comportamento sociale
viene data importanza agli stimoli emozionali collegati a risposte emozionali
6.1.9 Sears
vede continuità del comportamentismo nella psicoanalisi
6.1.10 Berlyne
psicologo canadese (Salford 1924). Dal 1962 è professore di psicologia presso l'Università di Toronto,
occupa una posizione centrale nella psicologia contemporanea, e in particolare in quel movimento di
rinnovamento del comportamentismo che tiene conto di variabili cognitive e neurofisiologiche, coniando il
termine ceno-comportamentismo nel 1968.
6.1.10.1 Ceno-comportamentismo
fase del comportamentismo dove gli psicologi hanno rivolto la loro attenzione al ruolo dei processi
interni dell’individuo, nell’intento apparente di chiarire il ruolo del sistema nervoso centrale in rapporto al
comportamentismo.
6.2 Influenze
6.2.1 Neopositivismo
corrente filosofica alla cui base ci sono i concetti del metodo scientifico empirico (relazionato
all'esperienza) e alla logica del linguaggio (non ambiguo)
6.2.2 Operazionismo
i concetti sono operazioni attraverso cui vengono effettuate le misurazioni, nel comportamentismo,
l'operazionismo si nota perché l'apprendimento è visto in termini di frequenza di determinate risposte in certe
contingenze ambientali 7 Psicoanalisi
modello teorico, esplorativo e terapeutico basato sul fatto che la nostra vita psichica sia caratterizzata da
processi inconsci. Terapeutico perché analizza il tipo di difese nei confronti dei pensieri inconsci mediante
osservazione empirica
7.1 Influenze
7.1.1 Charcot
Freud seguendo le lezioni di Charcot sull'ipnosi si convince sempre di più dei limiti della fisiologia sulla
psiche Charcot è un Neurologo francese, considerava l'ipnosi la prova del sintomo isterico, lavorando
all’ospedale Salpetriere si accorse dell’impossibilità nel classificare tutte le malattie del sistema nervoso,
nonostante la diagnostica avanzata, alcune donne avevano sintomi difficili da riconoscere oltre che dinamici
come la personalità multipla(cambiare personalità da una all’altra senza ricordarsi cosa è successo prima del
momento del cambiamento), dato che non esistevano ancora psicologi “ufficiali”, vennero chiamati a
riguardo alcuni filosofi che si occupavano di psicologia. Gli psicologi francesi più avanti, iniziarono a studiare
in modo clinico cercando di capire i sintomi di queste malattie come isteria e personalità multipla, si inizia
quindi a parlare di inconscio.
7.1.1.1 Binet
allievo di Charcot, studia le isteriche (aveva una sua teoria sulla doppia coscienza), successivamente
dirige il laboratorio universitario di Sorbana e diventa un Wundtiano, ibridando la tradizione francese (clinica)
e tedesca. Binet studia i bambini che presentavano “bizzarrie” psicologiche in laboratorio, è famoso perché
riesce a perfezionare il Test tra i vari tentativi e venne chiamato a fornire la sua expertise al ministro
dell’istruzione del tempo per organizzare la scuola primaria (in Francia i partiti radical-socialisti erano
favorevoli al potenziamento della scuola pubblica laica in favore della risoluzione dei problemi sociali)
7.1.1.1.1 Test d'intelligenza 1905
Il test di Binet a difficoltà crescente, misura caratteristiche mentali precise attraverso due sezioni:
parte logica (ragionamento) e parte verbale(cultura) in cui la personalità è la somma di queste caratteristiche
mentali. venne ideato per individuare gli studenti che avevano bisogno di supporto nella scuola, viene
snaturato dai suoi ideali perché successivamente viene usato a fini di selezione della popolazione in America
da Stern per escludere militari e migranti anormali (non nella media)
7.1.1.2 Janet
allievo di Charcot, era in competizione con alcune teorie freudiane, era costruttivista, ovvero,
“sovrascriveva” tramite l’ipnosi (Analisi Psicologica), ricordi traumatici, non andava a vedere la realtà
psichica come Freud ma la ricostruiva
7.1.2 Breuer
dal 1886 al 1894 Freud collabora con Breuer che gode di una ricca clientela e gli invierà suoi pazienti,
celebre è il caso di Anna O.
7.1.2.1 Metodo catartico
(catarsi = liberazione, scarica emotiva) consiste nel ricordo di traumi attraverso l'ipnosi, si scopre che
l'isteria è una sostituzione di una reazione normale che non si era verificata (ovvero un tentativo di sfogare
l'emozione spiacevole contenuta nel trauma rimosso), inoltre con il ricordo dei traumi i sintomi venivano
attenuati, tuttavia non curava del tutto i pazienti e li rendeva dipendenti dal terapeuta risultati raggiunti grazie
a questa teoria: 1) i sintomi isterici sono i sostituti di processi psichici normali 2) emergere di un
collegamento simbolico fra i sintomi e i ricordi traumatici, che una volta rimossi riattivandosi nella coscienza
consentivano la scomparsa o l'attenuazione dei sintomi
7.1.2.2 "Studi sull'isteria"
Freud e Breuer pubblicano i loro lavori sull'isteria, secondo c