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Riassunto esame Storia della fotografia (parte 800) - Docente Marra Pag. 1
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La camera oscura è il principio ottico di base che permette il funzionamento del

moderno apparecchio fotografico, “se in una stanza immersa nellʼoscurità si pratica un

foro su una parete, i raggi luminosi prodotti dal sole entreranno proiettando sulla parete

opposta lʼimmagine capovolta di ciò che si trova allʼesterno della stanza”. Usato da

Aristotele, Da Vinci, e dai Pittori fino al 700, per avere una visione della realtà più

precisa e razionale, secondo una prospettiva lineare, concetto individuato già nel 400’

da individuato da Brunelleschi e teorizzato da Alberti nei suoi lavori, che aveva utilizzato

la camera per lo studio delle sue opere.

Per questo motivo inizialmente la fotografia era in sudditanza nei confronti della pittura

(solo primo periodo ʻ800) poiché vista ancora come un aiuto per la realizzazione del

quadro, bene difficile da realizzare, mentre la fotografia, automatica era di una estrema

facilità d’esecuzione. Baudelaire nel salon parigino del 59’ la demonizza infatti come

scappatoia per artisti mancati e compromessi dall’industria che allontana da essere

artista. in questo contesto dove la fotografia è intesa come immagine e evoluzione del

quadro si inseriscono fotografi come Emerson, che riproduce lʼeffettiva visione

dellʼocchio umano attraverso una sua tecnica di sfocatura, Demachy fondatore del

Photo-Club di Parigi realizzava immagini fotografiche in cui i raffinati profili femminili che

immortalava avevano una consistenza e una colorazione tale da farli apparire più simili a

disegni che a fotografie (gomma bicromata). Dal ʻ900 invece la fotografia si renderà

sempre di più autonoma dallʼidea del quadro, e sarà sempre più legata alla dimensione

concettuale ovvero sula sua potenza evocativa, che si traduce in concetti come foto

come doppio della realtà, l’dea di trasmettere una presenza che è ormai assente, il

potere di mantenimento nel tempo, e il potere evocativo che ha nella memoria.

Mancava il supporto per fissare l’immagine prodotta dalla luce. Niepce riesce per primo

a fissare lʼimmagine prodotta dalla camera oscura attraverso eliografie, fotoincisioni,

cioè immagine ottenute per incisione. Tra il 1826’-27 ottiene con Veduta da una finestra

dalla casa di Gras la prima immagine fotografica della storia. Niepce con questa

introduce concettualmente lʼidea dello sguardo fotografico sul mondo, comprendendo in

se lʼidea della scelta tra diversi punti dʼosservazione detti points de vue.

Daguerre, esperto di scenografie teatrali e proprietario di un diorama, nel 1835 scopre

la fotosensibiltià dello ioduro dʼargento. Poté individuare sulla lastra di rame argentato

unʼimmagine che poteva essere rivelata su sottoposta ai vapori di mercurio, brevetta la

tecnica con il nome di Degherrotipia. Il primo esempio di questa tecnica lo abbiamo con

Natura morta del 37’. Nel 7 gennaio 1839’ il fisico Arago annuncia al mondo la nascita

ufficiale della fotografia e il 19 agosto spiega la funzionalità del dagherrotipo. Realizza

la prima foto di una figura umana (39’) Boulevard du temple

Negli anni successivi vedremo scompare la copia unica, grazie a tecniche di

massificazione della fotografia, tecniche che permisero la serializzazione della traccia

di realtà impressionata Dagherrotipo. Ma la copia unica non scomparì, artisti come

Warhol e Araki nel 900 ne fecero uso con strumenti come la Polaroid. Fu Talbot scoprì

la fotosensibilità dei sali dʼargento (la sfrutta nella camere oscure portatili), nel 35 aveva

scoperto il metodo negativo-positivo, base della fotografia analogica moderna calotipo

(idea di realizzare un numero infinito di copie usando il negativo come matrice). Nel 40’

scopre anche l’ l’immagine latente sulla superficie di carta, se questa veniva messa nel

gallonitrato d’argento un immagine compariva dopo qualche minuto di esposizione.

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Hershell padre dei termini “negativo”, “positivo”, e soprattutto “FOTOGRAFIA”.

Superfici e materiali su cui imprimere i negativi:

- Panchon nel 1891 realizzò per la fabbrica dei fratelli Lumiere una pellicola costituita

da lastrine di collodio secco.

- - Nel 1903 i fratelli Lumiere inventano la pellicola autochrome basata su un

reticolocostituito da granelli di fecola di patate.

- Dal 1935 le pellicole a colori vennero commercializzate su larga scala grazie alla

distribuzione della pellicola kodachrome.

- Nel 1927 Schulze inventa una miscela detta scotoforo capace di annerire se

esposta la sole. Wedgwood è il primo che con questa tecnica realizza disegni

fotogenici ottenuti senza alcun intervento fotografico, per diretta e automatica

impressione della luce del sole di oggetti posti su una superficie sensibile, chiamati

profiles inizialmente, poi perfezionati da talbot in modo stabile chiamati disegni

fotogenici.Riprenderanno nel 900 Man Ray (i Raygraphs), Shad (le Shadografie).

Il Fotomontaggio sarà la risposta più organica e completa al problema dei rapporti tra

fotografia e pittura. Nel 1857 primo fotomontaggio della storia a cura dello svedese

Rejlander, le due strade della vita, dove mostrava che il fotomontaggio poteva far

acquisire alla fotografia la dignità dellʼarte tradizionalmente intesa perchè aveva le

caratteristiche dell’arte pittorialista, grandi dimensioni,e difficoltà tecniche. Altro esempio

con Robinson con il momento del trapasso non sono il soggett (la morte) ad essere

occasione di sconcerto, ma la brutale esibizione della realtà. Difetto del per artisti

fotomontaggio era quello che scardinava le rigorose regole prospettiche legate alla

visione piramidale rinascimentale, perché figure accostate erano sproporzionate (come

preraffaelliti).

la fotografia si diffonde tra il pubblico inizialmente attraverso il ritratto che ebbe un

enorme successo,si parla di dagherrotipia = oggetto di valore (preciso e costoso)

porzione del reale, contro il quale pittura e miniatura non avrebbero mai potuto

competere. Codici della prima ritrattistica fotografica = quelli della tradizione pittorica

(ritratti come dipinti aggiornati).Nadar detto il Tiziano della fotografia divenne metà

obbligata di tutta le personalità di spicco dellʼepoca (ritratti precisi e raffinati e costosi),

forse fu il primo a innalzare la fotografie al livello dell’arte (ritratto alla andar piano

americano, sguardo in camera, luce laterale).

Dal 1854 Disderì brevettò lʼapparecchio detto carte-de-visite , nucleo embrionale della

fototessera. Un apparecchio dotato di quattro obiettivi diversi che, realizzando ritratti di

dimensioni più piccole di quelle attuali, offriva prezzi ovviamente più convenienti,

rappresentava una piccola rivoluzione poiché vedeva un nuovo e poco dispendioso

formato fotografico che offriva di poter portare affetti o ideologie con se in tasca. Prima

volta fotografia intesa come testimonianza del reale. I clienti di Disderì, oltre a napoleone

e regina vittoria si vocifera, si facevano ritrarre nei panni dei personaggi in vista.

Lʼapparecchio carte-de-visite, con il suo potenziale palesemente automatico, permetteva

ai clienti di Disderì di fare come se il fotografo in carne e ossa scomparisse del tutto, si

rendesse ininfluente, completamente diverso dallo stile di Nadar dove la firma e

l’importanza dell’artista si sentiva moltissimo. Altro passo verso la massificazione e

l’automatismo dell’immagine. Nel 1888 Eastman inventa la macchina KODAK “ piccola

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e pratica dove chiunque poteva fare fotografie.

Fotografia come alleata preziosa per le autorità mediche e giudiziarie e studi

antropologici per la veridicità rappresentata dal segno fotografico, prova inconfutabile di

ciò che esisteva . Duchenne fotografa i pazienti di cliniche psichiatriche (anticipazione

della body art). Nel 1880 in Francia la fotografia degli internati dei manicomi diventa un

obbligo di legge Cartellino segnaletico da Bertillon (bertillonage). Poi introdotti anche

da Ottolenghi in italia. Ellero: inventa le Gemelle Ellero, strumento capace di

fotografare contemporaneamente di fronte e di profilo.Questo desiderio di catalogare e

testimoniare venne ripreso da Duchamp in $2000 Reward e Boltanski in 5 ans 3 mois de

distance, immagine fotografica come testimonianza, nel progetto di archiviazione della

realtà di Sanders

Il nudo femminile pittorico vantava già nellʼOttocento una tradizione consolidata, ma i

nudi fotografici hanno dovuto attendere diverso tempo prima di essere accettati e

pubblicati. Inizialmente si incominciò con nudo fotografico tascabile, con fine

soprattutto nei

pornografico, comincia la vendita di fotografie “oscene” bordelli,

clandestina, “Dʼaprés nature”, era l’etichetta necessaria per far si che le foto venissero

ammesse nei saloni. Questo è un primo forte esempio di come la foto sia di natura

indicale in quanto il nudo di una donna, carne su una lastra, rievoca forti emozioni e

fisicità di amori nella mente di chi le guarda e anche segno i di una progressiva caduta di

censure e tabù. Fotografi-studiosi del corpo e del movimento movimento che hanno

contribuito alla nascita del STEREOSCOPIO = (inventato nel 1838 e brevettato nel

1849) grazie all’avvicinamento di due foto dello stesso soggetto dava profondità e

tridimensionalità di un soggetto. Vidocq, ex balordo, in cambio della sua libertà data la

sua conoscenza della vita notturna parigina collaborò con la polizia per archiviare e

schedare delinquenti. Nel album c’erano anche molte foto di modelle e prostitute e molto

di questo materiale finì nelle mani di Jarnes che le catalogò minuziosamente e grazie a

lui oggi abbiamo ancora grandi capolavori di nudo fotografico.

Bayard da vita Autoritratto in forma di annegato la fotografia si dichiara interessata non

solo a quella oscenità ostentata della fotografia pornografica, ma anche al mondo della

finzione e della certificazione del falso

Straight Photography come Stieglitz, Steichen erano schierati

Nel 900 artisti della

sull’importanza di un nudo formale. L’ elaboratissima serie di nudi di Weston Il nudo per

Weston è parte di una natura che si offre al suo obiettivo per essere innalzata ad una

perfezione formale e sintattica assoluta. concepita come

Già nell’800 abbiamo esempi di fotografia come corpo fantastico,

finzione e trasformazione della realtà, costruzione di mondi fantastici ed evocatici. 4

fotografi si occuparono principalmente di questo.

Carrol si interessa alla fotografia e collezione tremila immagini a lungo nascoste al

pubblico di giovani ragazze su sfondi sognanti e fiabeschi, uno dei soggetti prediletti era

Alice Liddell, m

Dettagli
A.A. 2015-2016
4 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anielloferrone@gmail.com di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della Fotografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Marra Claudio.