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IL MANIFESTO DELLA FOTOGRAFIA FUTURISTA

e nel 1930 firmano il

Tato (sansoni), Marinetti MANIFESTO DELLA FOTOGRAFIA

Con questo si apre un secondo periodo della fotografia futurista, in contrasto

FUTURISTA.

con il primo periodo anti-quadro dei Bragaglia, dove il futurismo fotografico si riallinea sulla

logica del quadro, e scardina le critiche negative precedenti, senza tuttavia risultati fotografici

rivoluzionari o notevoli.

PROVE DI BODY ART

In questo periodo c’è una produzione fotografica di artisti che si pongono davanti

all’obbiettivo, anticipando per molti aspetti la Body Art, vista come il tentativo di raccontare

le gesta emblematiche degli artisti futuristi. La finalità di queste opere era cercare di far

entrare l’arte nella vita, trasformando un gesto in opera, dando corpo ai desideri nella

fotografia. Uno maggiori esponenti di questa corrente fu Famosi i suoi autoritratti

Depero.

(contro il perbenismo borghese che sosteneva l’arte accademica); Altri

Riso cinico e Smorfia

interessanti che ritraggono l’autore artista fanciullino dominato anche da una certa

aggressività è Con Depero la

Autoritratto con pugno, Autoritratto su un albero all’acqua acetosa.

fotografia collante desiderio mentale e l’azione fisica del soggetto.

Il Dadaismo

La filosofia dadaista è racchiusa nello slogan di Cravan del 1914. La fotografia dadaista parte

con una marcia in più poiché evita dal principio il confronto con la pittura in quanto fin da

subito la poetica di questa avanguardia con la fotografia coincidono, in quanto:

Riesce a interpretare perfettamente l'ansia dadaista che tende a rendere arte la vita stessa.

- La fotografia è consapevolmente estranea al sistema manuale delle belle arti (meccanico)

-

Si ragiona tecnologicamente non pittoricamente, è presente una vera e propria filosofia della

macchina e delle possibilità tecniche che possono affermarla, filosofia che viene esaminata in

quegli anni in America, dove più che in europa c'era una necessità di affermazione della

fotografia come arte autonoma. Coloro che esaminarono quindi i rapporti tra arte e

fotografia e che criticarono ferocemente i i fotografi pittorialisti furono Duchamp e Picabia.

Pongono al centro della loro fotografia la macchina fotografica e il suo sguardo oggettivo e

diretto con opere come i (confezionati, pronti per l'uso) di Duchamp (13').

ready-made

Prima volta l'oggetto comune, che non ha intento artistico, viene messo al centro. L'oggetto

STORIA DELLA FOTOGRAFIA ! 2

esiste già, il fotografo SCEGLIE, individua e poi registra, è l'atto mentale non più il pratico

che fonda l'artisticità.

infatti, anche se cambiò totalmente il panorama fotografico del tempo, fu un

Duchamp,

autore fotografo atipico e addirittura fino agli anni 70 con il rilancio dei simil-duchampiani

non venne nemmeno riconosciuto come tale, in quanto ripudiò completamente la tecnica e la

manualità. In molti casi pensava alla concettualmente alla fotografia da realizzare ma

delegava poi all'amico Man-Ray di realizzarle, in quanto era alquanto a digiuno di tecnica.

Tentativi di body art, o la serie di ritratti del 21' dedicati a Rose Selany, alter ego di Duchamp

e quindi all'esperimento di renderla credibile attraverso la fotografia, che può leggittimare

l'esistenza di una cosa. Concluderà questa serie nel 23' con un ritratto in stile "segnaletico"

che sottolinea fortemente un uso della fotografia come autenticazione della realtà.

Wanted . Legato sia alla poetica dadaista, sia all'ambito della fotografia pittorica (deviniva

Man ray:

fotografia pittura più moderna fatta con la luce e con la chimica, risultato ambiguo). Primato

della concettualità dell'opera più che sulla tecnica, sperimentatore di novità. Anticipatore

dell'ambito surreale per la caratteristica di autentica casualità delle sue foto. Crea anche lui

dei ready-made.

In germania, negli anni viene ripreso in chiave nuova il fotomontaggio, il che è paradossale in

quando cercando di staccarsi dalla realtà pittorica tramite il fotomontaggio ci cascano ancora

in quanto uno dei modi di fare arti visive più pittorici per antonomasia. In questo caso i

fotomontaggi sono a sfondo politico e i frammenti scelti per creare immagini caricate di

sarcasmo e toni polemici.

Per esempio per poiché i loro lavori rimandano ad una

Hausmann e Hach,

destrutturazione cubista e alla violenza comunicativa espressionista.

più prolifico tra gli autori di fotomontaggi berlinesi, rappresenta un po' l'ala

Heartfield,

politica del dadaismo, famosi i suoi fotomontaggi dissacranti del militarismo e del

nazionalismo. Le sue opere vengono fatte circolare presso le editoria, assoluta novità, prima

opere giravano soltanto attraverso circoli artistici.

Austerità Metafisica

Inizialmente, proprio a livello concettuale, si riteneva impossibile trovare uno scambio diretto

tra metafisica e fotografia, i motivi erano vari:

STORIA DELLA FOTOGRAFIA ! 3

- La pittura metafisica tendeva ad un recupero del passato e della tradizione mentre la

fotografie a nuove tecniche e forme espressive.

- Mancava una pratica fotografica stilisticamente adatta a riprodurre modelli metafisici di

pittura

- Anche a livello etimologico metafisica indica qualcosa che va al di là della realtà e sta male

a confronto di uno strumento che è legato fortemente alla materialità dell'esistente.

E' colonna portante della pittura metafisica, che risolve questa diatriba ,

De Chirico,

riprendendo alcune teorie di Marcel Proust (critico fotografico) che vede il metafisico come il

guardare una cosa sotto tutto un altro angolo da come una persona farebbe normalmente,

ovvero facendo appello alle proprie esperienze e ai propri ricordi. La chiave è il rifiuto della

memoria ordinaria e cercare di andare oltre ciò che si vede sulla superficie dell'immagine.

Man mano la fotografia e la metafisica cominciano a camminare sullo stesso binario, con

tecnica che facevano emergere realtà profonde dalla superficie della foto, quali:

- L'uso di citazioni nella foto come in pittura, se in letteratura viene effettuato attraverso

l'apposizione di virgolette, nelle arti visive si una una voluta esagerazione dei tratti.

L'uso della prospettiva rinascimentale che solidifica e isola i soggetti in una gabbia

- prospettica diventa simbolo di metafisicità.

L'etraniamento del soggetto è svincolato dall'ambiente.

-

Uno dei maggiori esponenti, accusato anche di eccessivo riferimento alla pittura metafisica

De chirichiana, fu che attraverso il citazionismo, l’ attrazione al passato,

Von GLOEDEN

allestisce complicati tableaux-vivants per creare suggestive scenografie, non priva di

iperdecorativismo e retorica barocca, per elaborare una dimensione fantastica, immaginaria e

sognata.

Il metafisico viene colto anche attraverso la cosiddetta ovvero il

- sospensione congelante,

congelamento di un attimo della vita nella quale vi troviamo l'epifania del reale, attraverso

dei soggetti che sono, come definisce Barthes per le sue foto, sublimi e anatomici (idealizzati

e realistici) -> questo bloccaggio del tempo e della temporalità porteranno ad altri vari filoni

come il alla poetica dell'istante

Neopittoricismo compositivo di Weston e Adams,

alla che

decisivo nell'informsle di Cartier-Bresson, e poetica della schedatura,

scompone la realtà in tipi e modelli, trasformandola in un grande archivio.

Autore importante in questa fase è a lui bastava mettersi a grado zero di fronte

Sander,

all'obiettivo e aspettare che la realtà si manifesti. Sottolinea l'importanza deglla macchina, il

fotografo è l'interprete delle forme suggerite dal mezzo, autore e macchina sono complici.

Surrealismo

Il surrealismo in fotografia non crea nessun contributo completamente originale ma ha il

merito di dare una sistemazione alle soluzioni espressive elaborate nel dadaismo e nella

fotografia metafisica. La fotografia inizia a prendere una sua posizione in campo artistico

STORIA DELLA FOTOGRAFIA ! 4

senza doversi mascherare da pittura. La casualità e l'automatismo produttivo sono le perole

d'ordine, come presente nel manifesto di del 24, artisti come apparecchi di

Breton

registrazione. Nasce un filone di opere che riprende il ready-mode dadaista, chiamato

inserendo due nuovi motivi, l'estraniamento del soggetto attraverso

l'object trouvè,

l'inserimento di alcuni elementi esterni (chiodi a ferro da stiro di Man Ray) e l'evoluzione

dell'oggetto da opera a processo mentale, ovvero rappresentazione di un comportamento o

uno stato d'animo.

Non frequento molto l'ambiente, fu Man Ray infatti, affascinato dal suo

Eugene Atget,

lavoro che pubblico le sue opere sulla stile

Revolution Surrealiste. Non foto documentaristiche

documentario più che altro, in quanto l'arte secondo lui anche se ne ha lo stile non è mai

un'utilità. Fu grande documentatore della Parigi di inizio , luoghi isolati e disumanizzati,

quasi la scena di un delitto dove i soggetti non avevano logica se non quella dell'accumulo, e

la banalità veniva valorizzata.

. Lo rese famoso il ciclo dei soggetti della vita notturna parigina. Qui usa la

Brassai

fotografia per intensificare la vita, per esserci, esplorando nella notte il nostro inconscio

esistenziale, la parte oscura della nostra vita.

Uno dei primi a realizzare un autoritratto in una cabina fotografica; esaltato

Evans

probabilmente dal fatto che quello strumento interpretava al massimo i caratteri della sua

fotografia. Consoliderà questa sua posizione nel riprendendo una vetrina coperta da

fototessere. Anticipazione di (rubare immagini e piacere di guardarle di

Voyeurismo

nascosto), con foto con 35 mm sulla metro di nascosto.

mette sulla carta dei veri e propri sketch, cinematografica perchè

René Magritte,

l'immagine che viene proposta fa leva sull'immaginazione del pubblico che deve immaginare

un prima e un dopo.

la sua fotografia è teatro in quanto per lui è un luogo perfetto per un irrealtà

Cecil Beaton,

che però tende a presentarsi con i caratteri della realisticità.

Con abbiamo un forte esempio di trasformismo di identità, la sua fu quasi

Claude Cahun,

un ossessione per gli autoritratti, rifiuto appartenenza naturale ad un sesso e un genere. Per

Cahun la fotografia è il modo migliore per realizzare nella vita quel mondo onirico che tanto

adorava. Astrattismo

Anni 20 e 30 si pongono le basi per un pittoricismo più potente, in linea con le teorie che le

Dettagli
A.A. 2015-2016
10 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anielloferrone@gmail.com di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della Fotografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Marra Claudio.