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CONFRONTO PEDAGOGICO

Formazione del maestro e crisi magistrale negli anni 20

Nel 23-24 nuovo istituto magistrale sostituisce le scuole normali e i corsi magistrali.

Nel 24 si sperimenta l’esame di stato + drastica riduzione del n. di scuole statali

attuato da gentile x ottenere la riduzione della disoccupazione magistrale e >

qualificazione degli studi eliminando gli studenti che, falliti in altri corsi scolastici,

cercano nell’istruzione magistrale un diploma x accedere a impiego

pubblici/privati.

Dal 25 gli iscritti agli istituti magistrali scendono notevolmente + calo degli abilitati

che favorisce il calo dei maestri disoccupati e rischia di provocare una crisi

magistrale (aumento demografico, diffusione dell’istruzione). La crisi consiste in un

acutizzarsi del fenomeno della femminilizzazione dell’insegnamento (mancano

maestri maschi), problema ben sentito in un regime che esalta la virilità.

Ministro presenta in parlamento un disegno di legge che sottolinea la

Belluzzo

diminuzione dei maestri maschi e gravità socioculturale del fenomeno. Altri

ribadiscono il tradizionale pregiudizio sul ruolo della donna (naturale educatrice

della 1° infanzia), mentre all’uomo è assegnato il compito di proseguire

l’educazione x la formazione del cittadino con grande sentimento di nazionalità =

la femminilizzazione dell’insegnamento è visto come pericolo x l’Italia fascista.

Iniziativa statale e privata e disoccupazione magistrale

1929 il governo interviene con alcuni provvedimenti: divieto di istituire nuovi

istituti statali + contenimenti di corsi e classi attivati.

Belluzzo sostiene una necessaria soluzione della crisi magistrale maschile x lui

causata dall’incremento della popolazione scolastica magistrale, urbanesimo, nuove

opportunità professionali, mancanza maestri del mondo rurale.

Legge del 29: il governo ha difficoltà ad aprire nuovi istituti magistrali maschili

insegnanti considerati indispensabili nell’educazione fascista, solo lo spirito

( 18

maschile può risvegliare il senso della disciplina, lotta, conquista ), xciò ai maschi

sono concesse molte agevolazioni (tasse, borse studio). È abolito il divieto di istituire

nuovi istituti rurali, xciò aumento scuole e istituti non statali. Le rigide norme

Gentile sono attenuate già dal 25, introdotta una forma di semi-pareggiamento

(riconosciuto il valore legale di studi ed esami sostenuti nelle scuole parificate).

Nel 29 la possibilità di parificazione è prevista anche x scuole gestite da enti

locali/morali.

1938 il regime fascista istituisce l’ENIM (Ente Nazionale Insegnamento Medio) x

concretizzare l’interesse dello stato verso attività scolastiche pubbliche e portare

un’unità didattica, educativa, politica negli istituti privati. Le scuole secondarie non

statali sono suddivise in:

Gestite Su delega dello stato, province, comuni, enti morali: devono dare

piena garanzia di assolvere il loro compito secondo le esigenze

dello stato

L’ENIM esercita una funzione di sorveglianza e coordinamento

Associate Sottoposte a vigilanza e controllo da parte dell’ente

Private

Autorizzate

Con l’ENIM la diffusione degli istituti magistrali non statali ha una stabilizzazione.

Le vicende belliche bloccano ulteriori riconoscimenti legali agli istituti magistrali.

1939 l’ENIM diventa (Ente Nazionale per Istruzione Media e Superiore) =

ENIMS

organo di coordinamento e controllo di tutta la scuola non regia, col compito di

stimolare l’iniziativa di provati ed enti locali/morali x istituire scuole

corrispondenti alle esigenze economiche e culturali e frenare l’emigrazione degli

studenti verso le città = emulazione scuola statale

).

Dà un forte incremento alla nascita di istituti magistrali parificati/privati, dal 36

soprattutto nelle scuole cattoliche. Si diffonde il timore della crisi magistrale

maschile: molti diplomati, pur di non recarsi nelle scuole rurali, preferiscono stare

disoccupati (squilibrio domanda/offerta che coinvolge 2/3 dei diplomati).

Pluralità di cause che determinano in pochi anni l’aumento della popolazione

scolastica magistrale: aumento globale scolarizzazione secondaria, x donne

difficoltà a trovare altri sbocchi professionali, si preferisce l’istituto magistrale xchè

considerato il corso di studi + semplice e con immediato guadagno post diploma =

settore che conosce uno scadimento di serietà e qualità. Il governo non ha il

coraggio xò di procedere contro lo scuole cattoliche, xciò soluzione parziale: >

diffusione delle scuole elementare e popolari o applicazione di rigidi criteri di

selezione.

I limiti del modello formativo umanista e il problema del tirocinio

19

L’ordinamento didattico e i programmi pedagogici dell’istituto magistrale sono ogg

di molte critiche x scarsa aderenza con realtà scolastica; si auspica una > saldatura

fra formazione magistrale e problemi reali della scuola (es. soppressione tirocinio).

La sola preparazione di cultura generale aveva dato ai maestri una preparazione

antiscientifica e non rispondente alle necessità pedagogiche degli scolari.

Si critica l’abolizione della psicologia e metodo sperimentale (si isola la pedagogia

italiana da ricerche estere): i programmi di pedagogia si limitano a un’esposizione

storica senza collegamenti con le moderne innovazioni pedagogiche.

I ripensamenti sulla formazione pedagogico-didattica del maestro

Ripensamento sulle funzioni del tirocinio anche all’int del mondo idealista (Radice,

l’attività dell’insegnante non può essere affidata all’improvvisazione ma

Codignola):

deve prendere avvio da una riflessione problematica del rapporto educativo e

dall’esercitazione preventiva di attitudini utili .

La forma + semplice e produttiva di tirocinio è l’osservazione dell’opera educativa

in atto con visite frequenti a scuole e istituiti educativi.

Codignola insiste sul rifiuto di integrare la cultura filosofica e pedagogica con la

prassi educativa xchè l’unico tirocinio efficace è la scuola viva in cui il maestro si

trova solo con le sue forze.

Ci si rende conto che la formazione culturale umanistica non è + sufficiente a

preparare il maestro, necessario suscitare l’interesse degli allievi x problemi

scolastici. I Diritti della scuola ” promuove un’inchiesta fra docenti

1938 la rivista “

universitari di pedagogia su condizioni degli studi pedagogici in Italia e formazione

maestri elementari: emerge la necessità di dare un’impostazione + organica, la

volontà di mantenere un fondamento umanistico, ma necessità di raccordarlo con

problemi didattici e conoscenza diretta dei fenomeni educativi.

C.7 LA RI-PROFESSIONALIZZAZIONE DELL’ISTITUO MAGISTRALE

La Carta della Scuola

1938-39 Ministro Bottai: l’istituto di Gentile ha fallito sia nella dimensione

culturale umanistica che professionale, necessario riorganizzare la formazione dei

maestri, non con un ritorno al passato, ma raccordo con le reali esigenze

professionali. 1939: doc messo a punto da Bottai x imprimere all’educazione

Carta della Scuola

nazionale un carattere fortemente ideologico fascista; cerca una soluzione che non

rompa con la tradizione idealista ma risolva i lim emersi.

20

Bottai riordina il sistema scolastico italiano x renderlo funzionale alla realtà

sociopolitica e al processo di costruzione della società totalitaria. L concezione

ideologico-culturale di gentile mal si concilia con la natura popolare e totalitaria

del regime.

La riforma di > rilievo è l’istituzione della che unifica le prime 3 classi

scuola media

del ginnasio e dei corsi inf. di istituto magistrale e tecnico (1940).

L’istituto magistrale mantiene il carattere umanistico ma diverso dai licei, x

risolvere il problema della giovanissima età con cui si diplomavano i maestri e

offrire una conoscenza diretta della scuola elementare: obbligo dopo il

completamento studi di 1 anno di pratica come aiuto – maestri sotto la sorveglianza

di ispettori scolastici + prolungamento a 5 anni dell’istituto (dopo la scuola media,

istituto magistrale di 5 anni di cui 1 di tirocinio finale e 4 di cultura umanistica).

La centralità del fanciullo diventa l’elemento che distingue gli studi magistrali dai

liceali. Il modello di formazione magistrale emerge in sintonia con le direttive del

maestro

regime, accentua la dimensione politica del futuro ruolo dell’insegnante (

forgiatore di cittadini perfettamente inseriti nel nuovo ordine politico fondato su

coscienza della solidarietà nazionale, pratica e fatica del lavoro, atteggiamento

antiborghese della coscienza ).

Nuovo umanesimo = lavoro, tecnica, cultura popolare di massa

Alla fine dell’anno di pratica lo studente deve redigere una relazione contenente

notizie chiare sulla vita di classe (elemento di valutazione dell’esame finale).

Problema di come conciliare qualità/quantità ritorna negli ultimi anni del regime:

necessità del fascismo di accrescere il consenso sociale fra stati emergenti dei ceti

popolari. L’abnorme crescita della popolazione scolastica magistrale porta a una

caduta della qualità degli studi (proliferare istituti magistrali, aumento

parificazioni, ingiustificata facilitazione esame di abilitazione).

I nuovi programmi del dopoguerra: il compromesso tra professionalità e cultura

umanistica

Caduta del fascismo, formazione governo Badoglio.

Ministro si propone come 1° compito l’epurazione delle istituzioni

Severi

scolastiche di tutti i condizionamenti ideologici e culturali del regime. Abolisce la

Carta della Scuola xchè tipicamente fascista. Il ministro ritiene di mantenere

immutato l’ordinamento dell’istituto magistrale ma riformare i programmi

accentuando il carattere professionale.

1944 sottocommissione x l’educazione della Commissione Alleata di Controllo

presieduta dal pedagogista americano (compito di ricostruire e

Washburne

21

defascistizzare la scuola italiana); mette a punto il nuovo piano di studi x l’istituto

magistrale lasciando immutata la struttura (3 anni scuola media + corso sup.

quadriennale).

introduce psicologia evolutiva, > spazio rapporto scuola/società e

Programmi:

importanza didattica (semplice opera di defascistizzazione con soppressione degli

insegnamenti di cultura militare e fascista).

Tuttavia i nuovi programmi non tagliano con la vecchia impostazione genti liana

anche se introducono alcune riforme della cultura pedagogia americana

pragmatismo Dewey

( ).

L’insegnamento della psicologia ha lo scopo di accentuare l’indirizzo professionale e

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Publisher
A.A. 2008-2009
23 pagine
12 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ankh79 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Di Pol Redi Santi.