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La storia dell'educazione parla come lettere pedagogiche si sono
trasformate con le pratiche educative.
Estratto da Quaderni di interlocutura (storia spirituale, sensibilità)
Siamo nella penombra del 900
Don Milani, era piccolo ed era giovinetta nell’alta borghesia toscana, cioè
da un mondo culturale ed economicamente molto ricco.
La borghesia, in quel periodo era ancorata con le radici nella tessa storia.
Don Milani era pacifico per Domenico Comparetti, un antifederic (filosofo)
ed un nipote illustre alla vita dell’anziani pre essere uno studente esemplare,
ma non amava la scuola.
Riesce a porsi esperienze e la maturità l’ottiene da privativa del reità.
Non si vuole ispirare all'università, si dedica alla pittura.
La madre, a questi anni, lo descrive patetico, ossessionato, apatico ed infelice.
I suoi interessi artistici scanana la pittura non appartiene a sua stessa cosa
e così nacque il suo confessore, che egli diveniva del antico dignità divina.
Entra nel seminario di Ezeglio in Toscana, ma qui non era molto gradito pe
diceva tutto ciò che pensava: infatti, quando raggiunse il sacerdozio, tutti
erano felici di essersene liberati.
Fino al 1947 stava a Montes pertini, poi partì format a San Donato calonato,
poi a Barbiana.
A S. Donato Calonato aiutera il parroco Don Pueri, esasperato da questa
esperienza, scriverà delle lettere alla madre. Si rendèra conto che i ricchi
sfruttano i poveri.
Ricopriamo Lutero, fece in modo che la gente leggesse in dialetto la Bibbia
e sostenuto che i preti erano scorretti.
A S. Donato Calonato, Pier Milani comincia a mettersi dalla parte del popolo
veniva comunque guardato con pessimismo (perché i poveri dovrebbero abituati ad
essere ossessionati e ascoltare).
Scrisse un libro: "Esperienze Pastorali", pubblicato nel 1953, definito come
un libro inopportune perché andava divenire il messaggio di Cristo fosse tatt