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Elementi di Meccanica
- La Forza
Modi di introdurre una forza
- Dinamico - la forza è la causa del moto o meglio la sua variazione. Una causa può essere una qualsiasi intensità di apposta accelerazione. Es. Forza gravitazionale
- Statico - la forza è la capacità di sollevare un peso ed è il risultato della entità del peso stesso. Es. Forza muscolare
Tipi di Forze
- Concentrate - applicate a singoli punti
- Ulteriori azioni accoppiate - guida una rotazione (coppia)
- Trasd. non distributive
- Vettori applicata a campo - vetture su struttura di forza coordinata
- Si misura in Newton (N)
- Deriva dalle prime una accelerazione risultante che un corpo di massa unitaria
- Distribuite - forze diffuse su una superficie o su un volume
- Composizione delle forze:
Regola del Parallelogramma
Secondo questa regola, 2 forze F1 e F2 equivalgono ad una unica forza F detta risultante, fornita dalla diagonale del parallelogramma costruito sui lati di F1 e F2.
NB: Date F1 e F2 esiste una e una sola F
Analogamente la forza F può essere decompositata in due forze qualunque F1 e F2 dette componenti, a condizione che sia la diagonale del parallelogramma formato dai F1 e F2.
NB: Data F esistono infinite coppie F1 e F2
Introducendo il calcolo vettoriale la regola del parallelogramma è espressa dalla relazione:
F = F1 + F2
Lavoro
Data una forza F applicata al punto materiale P che si sposta in linea retta con uno spostamento complessivo u si dice lavoro di F nello spostamento u la seguente quantità scalare:
L = Fxu = fxu + fyy + fzw
Nel caso in cui F vari con lo spostamento e/o P vari su una curva γ qualsiasi, si può considerare il:
Lavoro elementare: dL = F ⋅ du spostamento infinitesimo
che per uno spostamento infinitesimo si può indicare, se pur variabile, si può ritenere costante in modulo e direzione
Al lavoro elementare corrisponde il lavoro totale fatto nello spostamento Fγ lungo γ per mezzo della somma di tutti i lavori elementari per mezzo della integrale curvilinea
L = ∫γF ⋅ du
introducendo le componenti di F e du
L = ∫γfxdu + fydv + fzdw
Def Un vincolo fisico è un dispositivo che si oppone a impedire il moto nelle direzione prescritte e non intervenire nelle altre direzioni.
Principio dei Vincoli Lisci
Condizione di Equilibrio Condizione necessaria e sufficiente affinché un punto materiale vincolato da un vincolo liscio e sottoposto a una pressione di una posizione di altro suo struttura è privo delle forze agenti.
Principio della Reazione Vincolare
Qualsiasi vincolo può almeno il lavoro di prima più delle sue opportunità da una forza naturale il vincolo opportuno non è più espresso della sua superficie. Poi il vincolo liscio può sostituire un vincolo si chiama reazione vincolare.
Def Un vincolo fisico esercita reazioni vincolari con componenti non nulle se tutte e solo le direzioni vincolante sono tali. Le reazioni vincolari hanno componente nulla nelle direzioni del moto che non sono imposte dal vincolo.
Def Un vincolo bilaterale è fisico se e solo se il lavoro virtuale delle reazioni vincolari a esso associate è nullo per ogni spostamento infinitesimo compatibile con il vincolo.
Principio
Condizione necessaria e sufficiente affinché un punto materiale è vincolato la "P" con un vincolo fisico sta "In equilibrio" e che in P possa essere soddisfatto la sezione:
(F) + C = 0
- Risultante
- Reazioni
- Consente
- Del vincolo
R
- Resultante
- Forze agenti
P1 r
Forze attive
P-:r condizioni di equilibrio
FORZE CAUSANO TRASLAZIONE
MOMENTI (COPPIE) CAUSANO ROTAZIONE
Riduzione di un sistema di forze a una forza e a una coppia
Sulla base del CRITERIO DI EQUIVALENZA si può dire che un sistema di forze fi è equivalente a unica forza r (risultante delle fi applicate in o) e a nuova coppia di momento m (momento mo delle fi rispetto ad ocoppia di momento m + forza r quindi risultante = momento risultante delle fiUna statica di forze è equivalente a due vettori (la risultante è passante per un punto fissato o e nuova coppia di momento m pari al risultante delle forzedel sistema rispetto a o
Di un sistema ridotto a f e m si lascia parallelemente a x forza di una qualtitàd = |m|/|f|riduzioni impassate f e o quindi coppie
vincolo elementare: DOPPIO-DOPPIO PENDICOLO o DOPPIO GLIFO
DOPPIO-DOPPIO PENDICOLO inpedisce la rotazione reoclativa del corpo
il vinseco applica sul corpo la equique vincolbre W (momento)
- rp = 0
- M = W
- m = 1
vincolo composto: CERNIERA
CERNIERA inpedisce lo spostamento in tutte le cute
- m = 2
- 2 suò in cocubit
- inpeusta Rp → Xp e Yp
- dinenione n deha reovinle
CERNIERA = COMBINAZIONE 2 CAREZ (1 gnermule x e 1 gnermule y)
- rp = Xpi + Ypj
- M = 0
vincolo composto: GLIFO
GLIFO inpedisce spostamento in quirne n ed mta lione
- m = 2
- spostamento su n
- mtabe lione
GLIFO = CABRELLO di osene n + DOPPIO-DOPPIO RENIC
- rp = Rpn
- M = w
vincolo composto: INCASTRO
Incastro, musse corpo al inale, imnatisce spostamento e rotalone
- m = 3
- Rp→ XP e Yp
- W
- rp = Xpi + Ypj
- M = W
ARCO A 3 CERNIERE
ogni cerniera fornisce 2 reazioni vincolari indipendenti
= in totale 6 reazioni vincolari incognite
= per ogni corpo 3 eq. equilibrio → 3 x 2 = 6
- → XA + XC = 0
- ↑ YA + YC = 0
- ↻ YCL - XCL = 0
XB - XC = 0
YB - YC = 0
M - YCL + XCL + YB2L - XB2L
teorema salto del principio di scomposizione
1 corpo rigido dato + corpi rigidi
3 eq equilibrio
- → XB + XA = 0
- ↑ YA + YB = 0
- M - XB2L + YC2L = 0
REGOLE DIAGRAMMA DEL TAGLIO
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In travi caricate solo da forze concentrate il taglio è costante; le diagonali del taglio variano discontinuamente in punti di applicazione delle forze concentrate trasversali.
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In travi caricate da forze concentrate e da un carico distribuito uniforme il taglio varia linearmente.
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Le diagonali del taglio non subisce discontinuità attraversando un appoggio con cerniera e le travi non cambiano direzione.
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Il taglio è nullo nelle estremità libere a meno che non vi siano applicate forze concentrate trasversali.
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Quando le travi hanno una discontinuità geometrica le diagonali del taglio subiscono comunque discontinuità.
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Se la legge di distribuzione del carico ripartito trasversale cambia si ha un cambio di pendenza del taglio senza alcuna discontinuità.
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Nelle travi dove la curvatura flessibile è costante (max, min, zero) il taglio è nullo.
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Il taglio cambia di segno quando cambia la curvatura del diagramma del momento flessibile.
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Il taglio può essere discontinuo se ci sono 3 aste che concorrono in un nodo.