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Conoscere i materiali: sapere quali ad esempio sono più adatti a una certa fascia

- d’ètà

Conoscere gli attrezzi: cioè sapere come si usa un trapano,una tenaglia,ecc ed

- essere anche consapevole della loro pericolosità

Conoscere le tecniche: cioè sapere come si costruisce o si lavora un certo

- materiale, essendo anche in grado di risolvere eventuali problemi tecnici che il

bambino può incontrare

Saper costruire i giocattoli

- Saper riparare i giocattoli: riparare ad esempio i giocattoli che sono nella sala gioco,

- e questo è molto importante per i bambini perché imparano a conoscere gli oggetti,

a capire come sono fatti e inoltre imparano a non pensare più in termini

consumistici di “usa e getta” ma al contrario si abituano al risparmio,al riciclaggio.

Per poter riparare un giocattolo il ludotecario deve conoscere i materiali di cui è

fatto,la loro natura e come si riparano quindi conoscenze basilari come incollaggio

di vari tipi di plastica, sostituzione di ruote a giocattoli, rimontaggio teste,braccia o

gambe alle bambole,ecc.

Conoscere l’evoluzione del costruire infantile: quindi sapere se un bambino di una

- certa età è in grado o meno di costruire un certo giocattolo (è inutile ad esempio

pretendere da un bambino di cinque anni la costruzione di un flauto a canna perché

non potrà mai riuscirci)

Recuperare e fare uso del proprio vissuto ludico: può essere infatti molto utile per il

- ludotecario per riuscire ad entrare nel mondo infantile ricordare i giochi fatti da

piccolo, i disegni,le attività manipolative,i materiali conosciuti,ecc.

Le conoscenze tecniche sono molto importanti ma altrettanto lo sono quelle

psicopedagogiche che si acquisiscono attraverso lo studio della psicologia, della

pedagogia e con l’osservazione e uno contatto diretto con i bambini. Attraverso la

pedagogia che si avvale di strumenti quali l’osservazione sistematica e la

sperimentazione, il ludotecario può mettere in atto degli interventi educativi nel caso di

bambini che hanno un atteggiamento di insicurezza, hanno un atteggiamento aggressivo o

comunque in tutti quei casi in cui il bambino può vivere un disagio, o anche per

promuovere uno sviluppo nel bambino. L’ osservazione dovrà però essere sistematica,

cioè condotta all’interno di un preciso progetto di ricerca o di studio, partendo cioè da un

certo comportamento preciso che si vuole osservare, e da ipotesi che si vogliono

verificare. Dopo l’osservazione e delle ipotesi, il ludotecario potrà mettere in atto un

intervento educativo (es.uso del gioco) e per verificare se le ipotesi erano giuste e

l’intervento messo in atto ha portato a dei cambiamenti,dei miglioramenti. In generale

comunque è sempre molto utile per capire il comportamento e i cambiamenti dei bambini

e dei ragazzi fare riferimento agli studi della psicologia dello sviluppo e confrontarsi anche

con altre figure educative.

Per finire poi è importante dire che il ludotecario deve anche saper programmare le attività

all’interno della ludoteca, saper guidare e inserire i bambini portatori di handicap o

disadattati, avere rapporti con altri ludotecari, con le famiglie dei bambini,la scuola,gli Enti

pubblici e privati, le amministrazioni,ecc), conoscere il dialetto del territorio in cui si trova la

ludoteca.

Il Laboratorio : il laboratorio è il luogo dell’espressività e della creatività. Qui il bambino

può esprimere la sua innata “voglia di fare” e la sua creatività (che di solito la scuola e la

famiglia tende a reprimere) che è innata perché il bambino non conosce nulla del mondo e

quindi è pieno di domande e riesce a fare le associazioni più originali, decidendo il modo

più adatto per lui. In particolare quelli artistici permettono al bambino anche di esprimere il

suo modo di sentire la realtà,mettendo in evidenza elementi per lui significativi come

anche conflitti o disagi che sta vivendo.

La struttura e l’arredamento: la struttura e l’arredamento di una ludoteca deve essere il più

possibile economica e anticonsumistica, perciò possono andar bene anche mobili vecchi e

riverniciati l’importante è che siano utili allo scopo. L’ideale sarebbe avere due stanze, ma

anche una può andar bene. Se avremo a disposizione due stanze:

La prima stanza: verrà destinata allo svolgimento di quei lavori che creano

- disordine, che comportano uno spostamento continuo degli attrezzi e dei materiali.

E’ la stanza in cui si lavora concretamente dove quindi si può

battere,inchiodare,segare,costruire. La stanza dovrà contenere: scaffali a più ripiani

in cui riporre il materiale da lavoro (aperti per permettere una facile presa ai

bambini, chiusi con chiavi per riporre i materiali o gli attrezzi più pericolosi), tavoli

(che devono essere proporzionati all’altezza dei bambini, robusti ma di facile

spostamento da parte dei bambini), banco da lavoro (che è necessario per alcune

attività artigianali come falegnameria e che deve essere stabile e robusto), tronco

d’albero (può essere utile per permettere alcuni lavori come battere, inchiodare,ecc

che se fatti sui tavoli rischierebbero di romperli, dovrà essere posto in modo da non

cadere, per essere più sicuri si dovrà avere la base più larga del piano in alto)

sedie (ne basteranno poche, perché questa è la stanza in cui si lavora e quindi i

bambini per lo più staranno in piedi e in continuo movimento, si potranno poggiare

alle pareti e usare solo in caso di necessità), un pannello porta attrezzi (l’ideale è un

pannello forato montato al muro dove poter appendere gli attrezzi, non troppo alto

in modo che i bambini possono facilmente prenderli. Sotto può esser utile mettere

anche una mensola in cui poggiare i recipienti con tutte le minuterie metalliche che

servono in continuazione), attaccapanni (dove i bambini possono appendere

cappotti e le loro cose personali), cestino per l’immondizia, cassetta del pronto

soccorso (deve sempre esserci per eventuali incidenti che possono capitare

durante il lavoro e che deve essere posta in alto,chiusa a chiave e ben in vista in

modo che i bambini non possano arrivarci).

La seconda stanza: è quella in cui si svolgeranno le attività grafico-plastico-

- pittoriche e altri lavori che per essere svolte hanno bisogno di un’atmosfera adatta

in quanto questa è la stanza della progettazione, dove i bambini hanno bisogno di

un certo tipo di concentrazione, perciò non può essere “polverosa” come la prima.

Anche in questa devono esserci scaffali aperti e chiusi, dove poter riporre i materiali

e i lavori fatti, tavoli e sedie ( i tavoli devono avere una superficie liscia per

permettere di disegnare e dipingere in maniera scorrevole, o anche per lavorare

vari materiali come l’argilla, e le sedie sono in questo caso molto importanti quindi

ce ne devono essere in numero adeguato, perché qui i bambini staranno seduti per

molto tempo nello svolgere i loro lavori che richiedono una concentrazione

maggiore), mensole (dove porre i barattoli con i colori, i pennelli, le matite,ecc)

Nel laboratorio è poi importante che ci siano servizi igienici funzionanti e ben curati,

perché per i vari lavori risulta molto utile avere a disposizione un lavabo con l’acqua (es.

per pulire i pennelli,lavarsi le mani,ecc) , un’ illuminazione adeguata (utili sono i tubi di luce

al neon da collocare alle pareti uno di fronte all’altro in modo da non creare zone di ombra-

poi sono importanti le finestre, possibilmente all’altezza dello spazio di lavoro, sia per

l’illuminazione che per la ventilazione,molto importante in quanto nel laboratorio si usano

anche materiali che possono avere vapori tossici o comunque perché lavorando si solleva

polvere), e un impianto di riscaldamento funzionante.

I materiali: nel laboratorio devono essere presenti molti tipi diversi di materiali, in modo che

il bambino possa scegliere liberamente quelli che ritiene più adatti per esprimersi. Questi

vanno però anche adeguati all’età dei bambini, sarà quindi compito del ludotecario capire

quali sono i più adatti a una certa fascia d’età. La cosa primaria comunque che deve fare il

ludotecario è permettere ai bambini di conoscere i materiali quindi di toccarli,

sentirli,sperimentarli,vedere cosa hanno dentro,come reagiscono, solo dopo potrà

insegnare i vari modi per lavorarli. Inoltre il ludotecario deve anche rendersi conto di quali

sono i materiali più richiesti dai bambini, quindi occuparsi del rifornimento di questi

scartando quelli che per un motivo o per un altro limitano l’espressione. In ogni caso

comunque è importante che non vengano usati materiali cosiddetti “da bambini”, cioè i

materiali e così anche gli attrezzi devono essere quelli veri perché solo così il bambino

imparando ad usarli potrà poi servirsene anche in seguito da adulto.

I materiali presenti in un laboratorio si possono suddividere in tre grandi gruppi:

Materiale artistico

- Materiale di recupero

- Materiale naturale

- Il materiale “artistico”: questo comprende la carta (che può essere di molti tipi

- diversi, ma quella che interessa è quella prodotta appositamente per il disegno e la

pittura. Anche la carta colorata può essere utile per molti lavori, la carta da pacchi

in quanto è resistente e impermeabile, carta crespata,velina,ecc. Conviene

comunque comprarla all’ingrosso), colori (quelli a tempera che se in barattolo sono

più economici o anche può essere utile comprare barattoli di idropittura lavabile che

mescolati e allungati con acqua permettono di ottenere una grande varietà di colori;

l’idropittura non deve mai mancare in laboratorio perché essendo indelebile e

antimuffa può essere utilizzata per una grande varietà di lavori; oltre questa non

devono mancare neanche colori per stoffa, per vetro, gessi colorati,

pennarelli,pastelli,colori a cera, inchiostri colorati,ecc), i pennelli (questi devono

essere di qualità perché altrimenti verrà influenzato il lavoro, devono quindi essere

presenti in un adeguata quantità, di vario tipo ad es pennelli per una pittura più

delicata,pennelli per ricoprire superfici più grandi,ecc e alla fine del lavoro andranno

lavati e fatti asciugare capovolti con il pelo in su), matite e gomme (matite di vario

tipo es a punta morbida o dura e lo stesso per le gomme), colla (deve essere

innanzitutto forte, di facile impiego e di tempo di presa relativamente breve. Ne

esistono di

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Publisher
A.A. 2014-2015
30 pagine
6 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/04 Pedagogia sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maxedeb di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ludoteconomia e programmazione delle attività e tecniche educative e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof De Angelis Umberto.