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RICERCA QUALITATIVA
Metodo che non richiede metodi statistici per la raccolta e il trattamento dei dati.
RICERCA QUANTITATIVA
I metodi utilizzati raccolgono informazioni descrittive riguardo un’ampia gamma di fenomeni sociali.
Con la raccolta di informazioni da un piccolo numero di gruppi e di individui si ha la comprensione approfondita di
particolari processi sociali.
Questi risultati non possono essere generalizzati alla popolazione più ampia.
OSSERVAZIONE: comprende l’osservazione sistematica, l’ascolto e la registrazione di quello che si svolge in un
contesto sociale in un determinato periodo di tempo.
Coloro che vengono osservati possono porsi in un atteggiamento che ritengono sia atteso o accettato dal
ricercatore.
• OSSERVAZIONE PARTECIPANTE: il ricercatore diventa parte del gruppo di lavoro che vuole osservare:
Un sociologo con tubercolosi studiò sistematicamente l’ospedale in cui si trovava, le azioni dei medici, infermieri e
altri pazienti.
• “ NON PARTECIPANTE: il ricercatore è esterno a ciò che vuole osservare:
• Giovani partecipanti ad un reality show all’interno di una casa. Gli
osservatori non partecipanti sono il pubblico che osserva le relazioni tra i partecipanti.
Spesso le due osservazioni si fondono: il partecipante diventa un osservatore (un sociologo che inizia con
Prevede l’analisi dei dati numerici derivati da indagini ed esperimenti.
L’analisi dei dati quantitativi su gruppi di persone ci possono aiutare a descrivere e comprendere le realtà sociali
osservabili.
Le ipotesi dovranno essere validate o falsificate dall’evidenza empirica.
Il metodo matematico utilizzato per analizzare i dati numerici è la STATISTICA.
La statistica può aiutare i ricercatori in due modi:
• STATISTICHE DESCRITTIVE: per vedere l’andamento nel tempo e
confrontare le differenze tra i gruppi, con lo scopo di descrivere un insieme di dati riguardanti un fenomeno reale.
STATISTICHE INFERENZIALI: permettono ai ricercatori di usare dati provenienti da gruppi piccoli per fare inferenze
su gruppi ampi.
L’esperimento deve essere replicabile affinchè abbia garanzia di scientificità.
Il ritorno alla teoria è detto INDUZIONE.
INTERVISTE: i soggetti devono rispondere a domande preselezionate come d’accordo e in disaccordo.
• INTERVISTE PRE-STRUTTURATE: l’intervistatore si comporta allo stesso modo in ogni intervista, fan le
stesse domande nella stessa sequenza, domande chiuse, non ha reazioni alle risposte. Queste informazioni
vengono successivamente codificate numericamente e analizzate statisticamente.
Ci sono alcune difficoltà: gli intervistatori non riescono a conformarsi alle linee guida previste per tali colloqui,
possono avere intonazioni diverse, cambiare la formulazione e anche l’ordine delle domande chieste; gli intervistati
possono non rispondere con precisione o in maniere veritiera; le domande chiuse limitano le risposte ed escludono
informazioni più importanti.
• INTERVISTE APERTE o NON STRUTTURATE: l’intervistatore inizia con un idea generale degli argomenti da
trattare (es. storie di vita)
Creano problemi in quanto forniscono informazioni varie la cui sintesi e interpretazione è difficile da effettuare.
ANALISI DEL CONTENUTO: analisi sistematica
ANALISI
e obiettiva
SECONDARIA
del contenuto
DI DATI
di artefatti culturali nella stampa, media
METODO STORICO-COMPARATIVO: studio della storia delle società e dei suoi componenti principali (religione,
audio, fotografie, filmati ecc. l’obiettivo è utilizzare metodi qualitativi e quantitativi per comprendere il contenuto di un
FASI DELL’INTERVISTA:
economia, Stato) confrontata con la storia di altre società e delle loro componenti. Un TIPO IDEALE è secondo
messaggio.
1. accesso al contesto;
Weber un’immagine distorta o esagerata della realtà che non è destinata ad essere un’accurata rappresentazione
2. informatore chiave;
della realtà (burocrazia di weber).
3. comprensione della lingua e della cultura;
4. fiducia degli intervistati.
SURVEY: indagine campionaria che prevede la raccolta di informazioni riguardo una popolazione o una sua parte,
attraverso l’uso di interviste (riguardano domande chieste dal ricercatore di persona o al telefono) e questionari
(domande scritte, faccia a faccia o al pc).
L’indagine può essere descrittiva: misura l’ampiezza del fenomeno
“ esplicativa: cerca di scoprire le cause dell’osservazione.
La ricerca può essere fatta con dati di prima mano o dati secondari (già disponibili), tipo censimenti, indagini a
documenti storici, vecchie trascrizioni di interviste e focus Group. Quest’ultima è meno costosa e più facile, anche se
i ricercatori di questi dati non possono perfezionare i loro metodi sulla base di una ricerca preliminare. Inoltre i dati
possono non essere l’ideale per le esigenze dei ricercatori di dati secondari. Possono anche esserci incongruenze
nei dati nel corso del tempo.
I ricercatori che svolgono un indagine individuano un CAMPIONE, parte rappresentativa della popolazione generale.
Il ricercatore deve evitare distorsioni nella selezione del campione. Se l’estrazione del campione è casuale, cioè ogni
membro del gruppo ha la stessa possibilità di essere incluso si tratterà di CAMPIONAMENTO PROBABILISTICO.
Questo può essere:
• CASUALE SEMPLICE: si ottiene elencando tutti i soggetti della popolazione in una lista, assegnando a
ciascuno un numero d’ordine, ed estraendo i soggetti con un generatore di numeri casuali;
• SISTEMATICO: consiste nell’estrarre un soggetto ogni k presenti nella lista di campionamento, partendo da
una posizione scelta casualmente;
• CAMPIONE STRATIFICATO in cui un gruppo più ampio è diviso in una serie di sottogruppi e poi dei
campioni casuali sono selezionati in ciascuno di questi gruppi. Questo assicura che ciascun gruppo sia
rappresentato nel campione finale, qualcosa che potrebbe non verificarsi se si estrae un campione dal
gruppo più ampio.
Il campionamento NON PROBABILISTICO (quando per ciascun caso la probabilità di essere incluso nel campione
non è nota)può essere:
• CAMPIONI DI CONVENIENZA: includono coloro che sono facilmente disponibili a partecipare ad un progetto
di ricerca. Questi campioni non sono mai rappresentativi della popolazione più vasta alle cui opinioni il
ESPERIMENTO: comporta la manipolazione di una o più caratteristiche per esaminare l’effetto di tale
ricercatore è interessato. Questo campione è utile solo se si vuole studiare le reti sociali di elitè (ricchi).
manipolazione. Individuiamo la VARIABILE INDIPENDENTE (il background manipolato dal ricercatore), e la
• CAMPIONI A VALANGA: prevede la scelta di un certo numero di soggetti dotati di caratteristiche richieste
VARIABILE DIPENDENTE (cioè la caratteristica o misurazione risultante dalla manipolazione).
dall’indagine, intervistarli e chiedere loro altri nominativi da intervistare.
• ESPERIMENTI DI LABORATORIO: ambiente controllato e il ricercatore ha grande controllo sulla selezione dei
partecipanti e delle variabili indipendenti.
• ESPERIMENTI NATURALI: i ricercatori sfruttano un evento che accade indipendentemente dalla loro volontà
per studiare il suo effetto su una o più variabili dipendenti. Lo sperimentatore ha il controllo delle variabili
indipendenti. PROBLEMI NELLA RICERCA SOCIALE
I sociologi vogliono essere rassicurati che i dati che vogliono utilizzare rappresentino la realtà sociale in maniera
accurata. Bisogna tener conto di due dimensioni:
• ATTENDIBILITA’: riguarda il grado in cui una domanda produce gli stessi effetti in tempi diversi.
• VALIDITA’: riguarda il grado in cui una domanda ottiene una risposta accurata .
• L’etica si occupa di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, nelle scelte che le persone fanno e come le
giustificano. La seconda guerra mondiale e il comportamento dei nazisti durante i loro esperimenti medici sui
detenuti nei campi di concentramento, sono l’esempio più scandaloso di violazione del codice etico. È molto
importante tener conto degli effetti negativi o dannosi che la ricerca potrebbe causare sui soggetti. Ci sono 3 aree
di preoccupazione:
• DANNO FISICO E PSICOLOGICO: il danno fisico può essere involontario; più preoccupanti sono i danni
psicologici che possono essere provocati anche da questionari ed interviste, con domande su temi sensibili, o
esperimenti (es. Milgram riguardo la propensione alla violenza in seguito a ordini ricevuti da coloro che hanno
autorità.
• AZIONI ILLEGALI: i ricercatori durante le ricerche potrebbero essere testimoni o essere coinvolti in attività
illegali.
• VIOLAZIONE DELLA FIDUCIA: il ricercatore potrebbe violare la fiducia dei partecipanti, rivelando la loro
identità, sfruttando gli informatori chiave, instaurando relazioni inappropriate con i partecipanti.
Sono stati realizzati dei codici etici per proteggere i partecipanti dalla ricerca e da ricercatori disonesti. Questi
sono solo codici di comportamento e non leggi o regolamenti applicabili. Il Congresso degli Stati Uniti ha
approvato la Legge Nazionale sulla ricerca, per cui è necessaria una supervisione etica per la ricerca finanziata
dal governo federale. Inoltre ogni Università ha il proprio comitato istituzionale (i cui membri sono docenti di varie
discipline, insieme a membri della comunità). Questi comitati difendono tre principi:
• RISPETTO PER LE PERSONE: i partecipanti devono essere trattati con dignità, specialmente chi ha
disabilità;
• BENEFICENZA: ai partecipanti deve essere arrecato il minor danno possibile, anche se a volte il danno è
inevitabile;
• GIUSTIZIA: gli oneri e i benefici devono essere distribuiti in modo equo.
I ricercatori devono far firmare una dichiarazione ai partecipanti alla ricerca; questa comprende informazioni su
ciò che lo studio comporta, i rischi, i benefici, la loro privacy e l’invito ai partecipanti di rivolgersi alle Università per
ulteriori richieste. La ricerca che non dispone di tale consenso rischia di essere respinta. I ricercatori presentano
anche un protocollo di ricerca che fornisce informazioni su come essa sarà condotta. I comitati istituzionali di ogni
università rivedono questi documenti e decidono se il piano di ricerca deve essere approvato o no, o modificato.
La ricerca inoltre deve essere avalutativa (divieto di tutti i valori personali capaci di influenzare ogni fase del
processo di ricerca). Anche se secondo Weber deve essere avalutativa solo nella fase di raccolta dati. Weber
sostiene che la ricerca deve essere oggettiva durante le sue fasi