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Riassunto esame sociolinguistica, prof. Alfonzetti, libro consigliato Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo, Berruto Pag. 1 Riassunto esame sociolinguistica, prof. Alfonzetti, libro consigliato Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo, Berruto Pag. 2
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POSTULATI:

- la sociolinguistica utilizza il metodo induttivo: parte dall'osservazione dei

comportamenti linguistici

la lingua è una proprietà sia individuale che collettiva

• parlare è un atto di identità: attraverso il comportamento linguistico ogni

• individuo fornisce informazioni sulla propria identità socioculturale

plurifunzionalità della lingua

• variabilità linguistica: ogni parlante è capace di usare più di una varietà di

• lingua. Nessun parlante parla alla stessa maniera in tutte le situazioni

ogni varietà linguistica ha il suo prestigio

• plurilinguismo: all'interno di ogni comunità è normale la coesistenza di

• più lingue e all'interno di ciascuna lingua di più varietà

diverso grado di variabilità

COMUNITA' LINGUISTICA: insieme di parlanti unificati da una lingua

comune.

REPERTORIO: insieme delle varietà di una lingua o di più lingue impiegate da

una comunità linguistica.

Il repertorio individuale è un sottinsieme di quello comunitario.

Il repertorio della comunità italiana è composto da: italiano più tutte le sue

varietà, dialetto più tutte le sue varietà, lingue di minoranza, norme d'uso di

tutte queste varietà.

COMPETENZA COMUNICATIVA: avere competenza comunicativa significa

essere in grado di formare frasi grammaticalmente corrette e di saperle

utilizzare in maniera appropriata alle situazioni. La competenza comunicativa è

dunque una somma integrata di diverse sottocompetenze: linguistica in senso

stretto (fonologica, semantica, sintattica, testuale); paralinguistica (elementi

fonici che accompagnano l'articolazione di suoni come tono, volume della voce,

velocità, ritmo ecc), cinesica (i movimenti corporei e i gesti che accompagnano

la produzione verbale), prossemica (utilizzo dello spazio a scopo

comunicativo), pragmatica (utilizzo della lingua per raggiungere uno scopo),

socioculturale (comunicare secondo le norme e le consuetudini socioculturali).

Hymes affermava che si sa comunicare quando si ha competenza riguardo a

quando parlare e quando tacere, e riguardo a che cosa dire, a chi, quando, dove

e in quale modo.

SITUAZIONE COMUNICATIVA: microcontesto in cui si attualizza la lingua.

I componenti sono: i partecipanti (parlante, destinatario ed eventuali ascoltatori

che potrebbero influenzare la comunicazione), contesto spazio-temporale,

forma del messaggio, argomento, canale, genere, tono, scopo, norme di

interpretazione e interazione, intenzione comunicativa.

Gli elementi più importanti sono i partecipanti, il loro status sociale cioè la

posizione che essi occupano all'interno della struttura sociale e il loro ruolo

sociale cioè i comportamenti esibiti o attesi in base allo status.

L'interlocutore influenza il parlante.

Accommodation theory opera in due direzioni:

-convergenza: si tende a rendere simili i modi di parlare e a ridurre la distanza

interpersonale. Es: baby talk e foreigner talk.

- divergenza: si accentuano le caratteristiche non condivise.

DOMINIO: insieme di situazioni raggruppate attorno allo stesso campo di

esperienza (es. casa, amici, scuola, università, vita militare ecc).

SITUAZIONI possono essere:

TRANSAZIONALI: situazioni formali in cui si sottosta alle norme sociali.

PERSONALI: situazioni informali in cui si pone maggiore attenzione ai

rapporti interpersonali.

Le VARIABILI SOCIALI sono:

Strato o classe sociale: insieme di persone che occupano la stessa

• posizione nella gerarchia; implica disuguaglianze nel possesso di beni e

mezzi. 5 classi dal punto di vista sociologico: borghesia, classi medie

urbane, coltivatori diretti, classe operaia, sottoproletariato. Dal punto di

vista sociolinguistico gli individui sono divisi in base al: reddito, grado di

istruzione e occupazione.

Gruppo sociale: non implica gerarchia e diguaglianza ma vi è un

• sentimento di appartenenza.

All'interno di uno strato ci sono diversi gruppi e all'interno di un gruppo,

membri di strati diversi.

Le VARIABILI DEMOGRAFICHE sono:

Età. Le diverse classi generazionali hanno comportamenti linguistici

• diversi.

Sesso. Le differenze tra il linguaggio delle donne e quello degli uomini

• sono differenze di frequenza. Le donne sarebbero più sensibili allo

standard, più cortesi, più pronte ad adeguarsi all'interlocutore e utilizzano

più vezzeggiativi e diminuitivi mentre si riscontra una maggiore attitudine

alla dialettofonia negli uomini.

RETE SOCIALE: insieme di relazioni sociali e comunicative che i parlanti

intessono tra di loro e nelle quali sono inseriti.

PRESTIGIO: valutazione sociale positiva riconosciuta ad una varietà di lingua.

La stigma è, al contrario, una valutazione negativa.

Il prestigio può essere aperto quando è esplicitamente riconosciuto o coperto

quando non fa parte delle nostre opinioni ma guida i nostri comportamenti.

ATTEGGIAMENTO: dispisizione favorevole o sfavorevole verso qualcosa.

OPINIONE: idee consapevoli

PREGIUDIZI: tipo di atteggiamento formato prima di ogni conoscenza diretta

basato su stereotipi e generalizzazioni.

GIUDIZI: consci (consapevoli), normativi (riconosciuti dalla norma sociale),

pseudo-linguistici (basati su stereotipi), sociali (simpatico, fine, volgare).

SINCRONIA: analisi dei caratteri di una lingua considerati nel loro insieme e

nella loro contemporaneità senza considerarne la loro evoluzione.

DIACRONIA: analisi dei caratteri di una lingua considerati nella loro

prospettiva storica ed evolutiva.

Labov: VARIABILE SOCIOLINGUISTICA: un elemento del sistema

linguistico che viene realizzato sotto forme diverse in correlazione con fattori

extralinguistici.

Riguarda tutti i livelli di analisi: fonologico, morfologico, sintattico.

VARIANTE SOCIOLINGUISTICA: ciascuno delle forme che può assumere la

variabile.

CONTRASSEGNI o markers: varibili soggette a stratificazione sociale o

stilistica. Es gorgia toscana: k occlusiva=pronuncia standard; h fricativa

laringale=pronuncia non standard.

LINGUA STANDARD requisiti:

-essere sovraregionale; -essere unificata e avere funzione unificatrice; -essere

lingua scritta; -essere codificata; -parlata dai ceti medio-colti; -elaborata; -avere

prestigio

DIALETTO caratteristiche:

-dimensione geografica; -subordinata ad una lingua standard; -maggiore

funzione espressiva; -uso prevalentemente orale; -lessico limitato; -domini

informali.

Dialetti PRIMARI: preesistenti alla lingua nazionale. Coetanei del dialetto da

cui si è sviluppata la lingua standard.

Dialetti SECONDARI: non preesistevano alla lingua nazionale. Formatesi per

differenzazione locale della lingua comune: italiani regionali.

DIFFERENZA: Non vi è nessuna differenza tra lingua e dialetto dal punto di

vista della loro natura e della loro struttura. La distinzione si basa su criteri

sociolinguistici legati all'uso e alla funzione. Una lingua è un dialetto che ha

fatto carriera.

BILINGUISMO: compresensa in un repertorio di più lingue non differenziate

dal punto di vista sociale e funzionale. Es Alto Adige= italiano e tedesco.

Monocomunitario: quando la compresenza delle due lingue è diffusa in tutto il

territorio.

Bicomunitario: quando nel medesimo territorio esistono due comunità

linguistiche entrambe riconosciute ed autorizzate a parlare e a scrivere in tutti

gli ambiti d'uso.

Endocomuntario: dovuto alle vicende storiche.

Esocomunitario: dovuto ad immigrazioni e colonizzazioni.

DIGLOSSIA: Ferguson: compresenza di più lingue o varietà differeziate nella

funzione e nel prestigio. Vi è una lingua o varietà alta ed una bassa e il loro uso

dipende dai contesti e dalle circostanze, inoltre non vi è od è scarsissima la

sovrapposizione di ambiti.

DILALIA: la varietà alta e quella bassa vengono utilizzate concomitamente o in

alternanza nel parlato quotidiano. Es: italiano e dialetto in Italia.

CODE SWITCHING: commutazione di codice. Avviene: -adeguamento

all'interlocutore, -citazione, ripetizione, -realizzazione di atti linguistici

particolari, -riempire pause, lacune lessicali.

GEOSINONIMI: parole diverse nelle diverse parti dell'Italia per indicare lo

stesso oggetto. Es papà, babbo

REGIONALISMI SEMANTICI: parole che in diverse regioni d'Italia hanno

significati diversi.

LINGUAGGI SETTORIALI: microcosmi linguitici facenti parte di ogni lingua,

costituiti da elementi specifici, espressioni tecniche o gruppi di vocaboli

utilizzati nei vari settori professionali e sociali. Es: terminologia medica,

linguaggio legale-amministrativo.

ITALIANO TRASMESSO: trasferimento nello scritto di modi d'uso della

lingua tipici del parlato. Comunicazione scritta con una forte componente

interattiva. Si colloca tra la lingua scritta e quella parlata. Es la comunicazione

mediata dal computer.

GERGO: varietà di lingua che è marcata al tempo stesso in diastratia e diafasia.

PLURILINGUISMO: entrare in contatto con altre lingue

PIDGIN: nuove lingue valide per la comunicazione essenziale e quindi

funzionalmente ridotte e semplificate. Prendono materiali vari dalle lingue con

le quali sono venute in contatto, li rielaborano e ristrutturano dando luogo a

grammatiche proprie. La lingua che fornisce al pidgin la maggior parte del

materiale lessicale è detta lingua lessicalizzatrice. I pidgin non si possono

considerare varietà della loro lingua lessicalizzatrice in quanto non sono

reciprocamente comprensibili con questa.

LINGUA MISTA: fusione delle grammatiche di due lingue in contatto.

CREOLO: un pidgin che “fa carriera”, si stabilizza, viene sempre più usato,

acquisisce parlanti nativi. I creoli possono diventare lingue scritte, scolastiche,

ufficiali e nazionali.

Per VITALITA' di un idioma si intende la sua presenza e la sua diffusione

presso i parlanti.

ITALIANIZZAZIONE DEI DIALETTI: processo di annacquamento delle

strutture tradizionalmente tipiche del dialetto sotto l'influenza della lingua

standard con l'ingresso di numerosi italianismi. Fenomeno che dipende da

fattori extralinguistici e cioè dal moltiplicarsi di sfere lessicali per le quali i

dialetti non hanno le risorse lessicali adatte e dipendono quindi dall'italiano.

ITALIANO POPOLARE: varità di lingua marcata in diastratia come associata

generalmente a parlanti incolti o poco colti.

LINGUE POLICENTRICHE: lingue standard e ufficiali in più paesi che si sono

diversificate a causa della variazione areale e gegrafica. Es tedesco ha 3

standard: Germania, Austria e Svizzera.

SOTTOCODICI: varietà di lingue usate in situazioni comunicative specifiche in

cui è nec

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Publisher
A.A. 2014-2015
9 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher merywhite di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociolinguistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Alfonzetti Giovanna.