vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Oskar Schlemmer
nel teatro astratto è stata al centro delle ricerche di nell’ambito del
Bauhaus. due
Oskar sostiene che le relazioni dinamiche uomo/spazio possono essere regolate da
leggi : Le leggi dello spazio tridimensionale
1. la cui matematica corrisponde a quella
presente nel corpo umano e dà vita a movimenti meccanici e definiti
dall’intelletto
Le leggi dell’uomo organico
2. che risiedono all’interno del corpo e quindi
invisibili: il battito cardiaco, respiro, circolazione del sangue e producono
movimenti organici e definiti dal sentimento.
Nessuno di questi due elementi deve prevalere in maniera esclusiva nella creazione di
un teatro-danza.
L’idea di uno spazio come entità drammaturgicamente attiva e legata al movimento
Rudolf Laban
espressiva è “è totalmente sbagliata l’idea dello spazio come un fenomeno che
può essere separato dal tempo, dall’energia e dall’espressione. “
La sua teoria del movimento prende il nome dalla riunione delle sue tre inscindibili
componenti: energia-spazio-tempo. cinesfera,
Lui distingue anche tra lo spaio in generale, infinito, e la cioè lo spazio che è
dinamosfera
intorno al corpo e alla sua portata e parla anche di come dello spazio in cui
hanno luogo le nostre azioni dinamiche. Nella sua scuola si insegnavano anche
discipline come l’eucinetica (teoria dell’espressione) e coreutica (teoria dello spazio,
dell’armonia dello spazio)
L’icosaedro viene scelto da Laban come la struttura dentro cui indagare il movimento
espressivo e le sue leggi, utile anche a visualizzare e schematizzare le direzioni dello
spazio circostante.
Da tutti questi artisti viene indagata l’azione fisica secondo due diversi principi:
quelli legati al potere formante dello spazio e quelli dipendenti dal dinamismo
formante del corpo in movimento.
suono
Anche per il si può parlare di un interesse dominante per l’uso dello spazio
come vera dimensione compositiva. La spazializzazione del suono sarà la base su cui si
nuova opera.
svilupperà il rinnovamento del teatro musicale e la creazione della
1.4 L’uso teatrale degli spazi non teatrali
Sappiamo che la vera innovazione del Novecento sullo spazio scenico non riguarda
l’uso di luoghi teatrali alternativi a quelli tradizionali ma la concezione e l’uso dello
spazio come elemento drammaturgico al pari del testo, musica, attore.
Comunque l’acquisizione e l’uso di spazi altri, spesso non teatrali, ha rappresentato un
fenomeno importante e caratterizzante per la ricerca teatrale del nostro secolo.
Anche nell’ Ottocento abbiamo una pluralità di luoghi di teatro ma sono la
materializzazione costante di un sistema teatrale gerarchizzato con al vertice il teatro
maggiore negli edifici all’italiana tradizionali fino ad arrivare a quelli popolari dislocati in
altri spazi.