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La dissociazione (risposta difensiva ad un trauma travolgente che permette di ridurre ansia e
conflitto psicologico) determina alcuni meccanismi di difesa, detti disturbi dissociativi, quali:
-Automatizzazione dissociativa → comprende episodi di comportamento automatico non
controllato dalla coscienza.
-Compartimentalizzazione → consiste nella separazione tra aree di consapevolezza e memoria; è
un elemento che caratterizza normalmente la creazione dei ricordi(per cui se un sogg impara una
poesia da ubriaco, non riuscirà a ricordarla da sobrio, ma solamente da ubriaco) e che viene
utilizzato dalla dissociazione per mettere da parte ricordi troppo dolorosi; il meccanismo non è
perfetto in quanto i ricordi irrompono spesso nella vita quotidiana del soggetto.
-Alterazione dell’identità → i soggetti hanno frequentemente un senso di distacco dal proprio sé,
fino alla presenza di personalità multiple nello stesso individuo
La dissociazione è causata soprattutto da traumi infantili, violenze collettive, catastrofi, guerre,
abusi, soprattutto in ambito domestico; i sintomi fondamentali sono:
-amnesia → gli individui presentano lacune nella memoria, in quanto cercano di eliminare i ricordi
legati al fatto traumatico.
-Autolesionismo → durate i momenti di ricordo del trauma e i flashbacks i soggetti si infliggono
ferite per meccanismi di ripetizione inconscia dell’abuso passato o per dare sollievo all’odio verso
sé stessi o per esprimere senso di colpa per l’abuso subito
-Depersonalizzazione → consiste nella sensazione di distacco da sé, il soggetto si vede come se
fosse il protagonista di un film, come se quello che gli sta accadendo stia accadendo a
qualcun’altro
-Derealizzazione → il soggetto ha la sensazione che il mondo e gli eventi che accadono siano
irreali, che i luoghi e le persone che conosce siano degli estranei; si verifica per dissociazione tra il
riconoscimento del luogo/persona e la percezione di familiarità
-confusione d’identità → è una sensazione di incertezza, confusione e conflitto riguardo la propria
identità, che dipende dalla difficoltà di identificarsi con le figure di riferimento parentale che sono
stati autori di abusi o violenze
-disturbo dell’identità → il disturbo dissociativo può essere considerato come un’alterazione del
normale processo di identificazione in quanto il soggetto abusato plasma la sua identità sul
modello del soggetto abusatore.
19. personalità ossessivo-compulsiva
Enneatipo istintuale, presenta come passione principale il possesso (per Ichazo) o la rabbia (per
Naranjo), quale fissazione cognitiva il perfezionismo, mentre la “virtù impossibile” risulta essere la
tolleranza.
Tale personalità è caratterizzata da una rabbia di fondo che si traduce in continuo risentimento e
atteggiamento di critica verso gli altri, con conseguente desiderio di perfezionarli;
l’ossessivo- compulsivo è un moralista, possiede un personale concetto di giustizia e vorrebbe che
gli altri lo adottassero;
essendo un perfezionista tende ad inibire la spontaneità e il piacere nel nome di una disciplina,
ritiene che non ci si debba fidare degli impulsi naturali ne che sia opportuno esprimerli (in genere il
soggetto è controllatissimo e ben educato), vorrebbe sempre correggere gli altri, con l’idea che
essi non facciano quello che è giusto fare, attraverso la correzione dell’errore la persona sente di
avere una giustificazione per mostrare e sfogare la propria rabbia, il suo è un comportamento
apparentemente pieno di buone intenzioni, ma in realtà finalizzato solo a sminuire degli altri,
facendoli sentire colpevoli e maldestri;
presenta un atteggiamento pretenzioso, in costante critica degli altri, in quanto solo lui è capace di
fare le cose come vanno fatte, non tollera critiche al proprio operato;
alcuni traggono piacere prevalentemente dall’attività mentale (ossessivi), altri dal completamento
di compiti specifici e dettagliati, che non richiedono grande elaborazione cognitiva (compulsivi).
Tale personalità si sviluppa probabilmente da un prematuro e rigido insegnamento al controllo
sfinterico e alla pulizia, che il bambino vive come una lotta di potere con i genitori, che è destinato
a perdere
Principale meccanismo di difesa di tale personalità è la formazione reattiva (fare l’opposto di quello
che si percepisce, il soggetto si lava di continuo perché si sente in colpa).
La personalità ossessivo-compulsiva presenta tre sottotipi:
-conservativo: (preoccupazione)l’ira viene negata e trasformata nel suo opposto, il soggetto appare
asettico, ma in realtà è sempre sul punto di perdere il controllo; suo scopo principale è che tutto sia
perfetto, è quindi un lavoratore instancabile che non tollera critiche al suo operato, tende però a
concentrarsi troppo sui dettagli perdendo di vista l’aspetto generale e finendo così è per peggiorare
le cose invece di migliorarle.
-sessuale: (zelo) è in contatto con la rabbia, quindi la esprime in modo violento, avvalendosi
anche dell’energia sessuale; è un carattere violento e dominante, sempre mosso dai desideri
-sociale: (perfezione) rigido, imperturbabile, freddo, si sente sempre superiore, è convinto di
sapere cosa è bene e cosa è male, da delle regole che secondo lui permetteranno gli altri di vivere
meglio ed in questo senso è paternalisticamente protettivo, è un predicatore che parla solo per
competenza, la sua timidezza non lo esclude dal comando.
20. la personalità istrionica
Enneatipo emotivo, presenta come passione principale l’invidia (per Ichazo) o l’orgoglio (per
Naranjo), quale fissazione cognitiva la falsa generosità e quale “virtù impossibile” l’umiltà.
Tale personalità è caratterizzata per la presenza di un sentimento di fondo di esaltazione
immaginaria del proprio valore e del proprio fascino che porta la persona ad avere un’immagine di
sé espansa, a sentirsi importante.
L’istrionico è innamorato di sé stesso, sempre felice, dolce, amabile; vive secondo un principio
edonistico, alla continua ricerca del piacere, provando un inteso bisogno di soddisfazione e senza
riuscire a rimandare la gratificazione;
utilizza la seduzione come mezzo per conquistare gli altri, ma anche come strumento di difesa (la
donna istrionica teme gli uomini e i loro abusi di potere e utilizza seduzione e sesso come
protezione);
caratteristica tipica di tale personalità è l’istrionismo(l’attirare l’attenzione attraverso l’espressione
enfatizzata delle emozioni) che si abbina spesso alla convinzione di essere una fortuna e una
risorsa per chi sta loro vicino;
la personalità istrionica rappresenta una maschera di felicità, perfezione e seduzione che
nasconde una volontà di amore e di appagamento sessuale non soddisfatto.
L’istrionico è spesso attratto dai bambini in quanto anch’essi sono impulsivi, senza costrizione e
sfrenati, ma anche perché, essendo bisognosi d’aiuto, permettono alla persona di sentirsi a proprio
agio, dandogli l’impressione di essere superiore e necessaria.
Tale personalità deriva probabilmente da una precoce frustrazione amorosa associata ad un
esperienza di svalorizzazione da parte della madre.
L’istrionico attua principalmente alcuni meccanismi di difesa: rimozione, sessualizzazione,
regressione, acting out
La personalità istrionica presenta tre sottotipi:
-conservativo: (capriccio) è il meno appariscente ed istrionico, si pone come un bambino al centro
del mondo, come colui che porta la gioia in casa; oltre a sentirsi come un bambino, si comporta
come tale: è egocentrico e capriccioso, sente che i suoi desideri sono più importanti di quelli degli
altri, vuole essere perennemente al centro dell’attenzione; presenta una componente erotica e
seduttiva molto forte sin da piccolo
-sessuale: (seduzione) sottotipo più selvaggio, trasgressivo, libero, ha una sessualità prorompente;
fa trionfare le emozioni a scapito della mente, vive ogni emozione in modo molto marcato; desidera
essere insuperabile e incomparabile nell’amore, soddisfare l’altro in tutto per tutto
-sociale: (ambizione) sottotipo affascinante, brillante, prepotente, ha manie di grandezza; tenta di
conquistare il gruppo con la seduzione, non con l’intelletto; vuole salvare il mondo per poi
sottometterlo a sé; l’elemento mancante è la spontaneità, non lascia mai intravedere il proprio lato
interiore e fragile
21. personalità narcisistica
Enneatipo emotivo, presenta come passione principale l’odio (per Ichazo) o la vanità (per Naranjo),
quale fissazione cognitiva l’inganno.
L’enneatipo narcista è dominato dall’ossessione per la propria immagine, per il vivere per essere
visto dagli altri.
Il narcisista riserva grande attenzione e cura al proprio corpo e all’aspetto esteriore, vuole essere
sempre assolutamente perfetto, vive come se fosse perennemente in posa per una foto;
interiormente questa perfezione è bilanciata da sentimenti di inadeguatezza, dal timore di essere
inferiori e deboli.
La persona narcisistica è la più eterodiretta di tutte: si adatta alla moda, si conforma al luogo e al
momento in cui si trova, imita gli altri, con atteggiamento camaleontico; ciò fa si che non sia mai sé
stessa e impedisce agli altri di capire quale sia il suo vero modo di essere.
È una persona competitiva, calcolatrice, fredda, con mentalità da imprenditore, anche spietata nei
confronti degli altri, utilizzerebbe qualunque mezzo per raggiungere l’obiettivo; questo li rende
molto vigili perché mirano a mantenere il controllo, ma fa anche si che preferiscano agire da soli,
non fidandosi degli altri.
Sono personalità molto superficiali, portano sempre una maschera che molto raramente perdono,
solo in famiglia o in casi di profonda debolezza; tale maschera permette loro di nascondere
un’interiorità fatta di sfiducia, inadeguatezza e timore di non riuscire mai a raggiungere i propri
modelli.
L’eneagramma narcisista deriva probabilmente dal fatto che la persona sente di non essere stata
seguita e curata a sufficienza, da piccola, e cerca ora di attirare l’attenzione imitando le persone di
successo oppure perché da piccolo percepiva che le attenzioni da parte dei genitori erano
direttamente proporzionate ai successi conseguiti.
Il narcisista mette in atto, come meccanismi difensivi privilegiati: l’identificazione con l’immagine
del sé ideale, la razionalizzazione e la negazio