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Natorp sostiene che Kant non avesse ben compreso la natura e l’importanza dei giudizi analitici.
Russell ritiene che il ragionamento di Kant non fosse formale dato che usava delle intuizioni.
Scholz sostiene che il lavoro di Kant sulla logica formale non fosse buono.
I Kneale sostengono che la purezza della logica non coincidesse tra pratica e teoria.
Logica: L’obbiettivo della logica e’ propedeutico e pedagogico perché insegna a ragionare e propone
soluzione a problemi .
Logica trascendentale=e’ inerente alle conoscenze che permettono una conoscenza e il suo uso a- priori.
La concezione trascendentale e’ riferita ad uno schema operativo che codifica i modelli teorici i quali
evidenziano le condizioni che rendono corretto qualsiasi ragionamento. E’ una forma di conoscenza basata
sulla scienza e non su concetti empirici ed estetici . A kant interessa descrivere le strutture cognitive che
interagiscono con gli oggetti passibili di conoscenza che sono costruiti e non dati.
La logica trascend. la si puo’ intendere come una scienza che non ha un proprio statuto ma che individua il
proprio spazio tra discipline che hanno una propria autonomia scientifica.
Logica formale e’ la sintesi di principi indubitabili che sono comuni a tutti gli individui. Le regole formali
sono l’esplicitazione del pensiero inerenti a conoscenze relative ad una legge di natura comune a tutti gli
uomini. Quando si prendono in esame le possibilita’ attraverso le quali progrediscono le conoscenze si
passa ad una logica trascendentale
Critica della ragion pura: si riferisce al concetto di un sistema ipotetico deduttivo simile a quello
matematico cioe’ di un sistema che non da’ una verita’ ma solo una struttura di trasformazioni possibili e
mostra come nello sviluppo “si costruisce l’oggetto”.
Giudizio detrminante che rapportava il molteplice percepito alle categorie dell’inteletto.
Critica del giudizio e’ la facolta’ di pensare il particolare come contenuto nell’universale. Si definisce
determinante il giudizio che partendo dall’universale (il principio) opera una classificazione del particolare.
Si dice riflettente il giudizio che partendo dal particolare deve trovare l’universale.
Kant parla di finalità estetica e logica o razionale. La finalità estetica ha il carattere estetico che risiede nella
rappresentazione, ponendo in primo piano la componente soggettiva. Mentre la finalità logica è introdotto
il problema di cercare un principio, che regoli e organizzi le facoltà diogni soggetto.
Durante il periodo tra Kant e Frege nel mondo vengono ripresi e modificati gli insegnamenti di vari autori.
In Europa= sono stati molto seguiti gli insegnamenti di Wolff:
la logica naturale considerata come un insieme di leggi generali non direttamente verificabili, ma collocati
alla base di qualunque tipo di sapere.
La metafisica che sanciva l’esistenza di regole prescritte da Dio per l’intelletto e il fatto che l’uomo avrebbe
una predisposizione naturale per seguire queste regole.
La logica era lo strumento per cogliere il vero.
Queste idee erano condivise anche da Inghilterra e Italia.
In Inghilterra ci fu Whately che voleva connettere logica e linguaggio, linguaggio inteso come strumento
per cogliere la correttezza del ragionamento, e vedere come si realizza e organizza nella mente del
soggetto.
Col passare del tempo la logica naturale tende a porsi come condizione che rende possibile risalire ai
fondamenti della cognitività umana. La logica non viene più intesa come disciplina, ma come un metodo
che si accosta alle scienze.
Mentre Pietro Tarino vede la logica naturale come “buon senso” ,che è innata negli uomini o che può
essere acquisita con la razionalità. Secondo lui la verità logica è qualcosa che presuppone una correlazione
tra soggetto conoscente e oggetto della conoscenza. Egli riprende gli insegnamenti di Wolff , ma propone
una ulteriore ripartizione della logica:la logica naturale acquisita che sarebbe l’arte logica del pensatore
tedesco, mentre è definita scientifica la parte speculativa di tale materia. Da un lato si nota il tentativo di
espandere la logica attraverso la divisione della logica naturale , ma dall’altro si tende a chiudere qualsiasi
discorso riguardante la genesi e la natura della logica. Dove la logica appartiene ed è comune a tutti gli
uomini, proprio per questo non si riesce a definirla in modo completo.
Boole= logica della matematica = sostiene che a logica è parte della matematica.
Frege la matematica si basa sulla logica.
Egli ricerca i fondamenti della logica all’interno della matematica, e fa’ ricorso ad un nuovo linguaggio,
l’ideografia, che esprime solo quello che serve ed evita ciò che non serve in chiave deduttiva.
Si parte dall’analisi del linguaggio ordinario , ridurlo sino a trovare i suoi elementi basilari che
corrispondono al pensiero puro (logica generale). Da questo poi si potrà formare un nuovo linguaggio.
Tutto ciò corrisponde al linguaggio aritmetico.
Logica= e’ lo strumento che garantisce il rigore matematico e il fondamento stesso della matematica. La
logica deve distinguere il pensiero puro dalla confusione che si manifesta dal connubio pensiero-
rappresentazione: questo e’ possibile per mezzo dell’ideografia(linguaggio artificiale).* Egli pero’ per
scoprire gli aspetti fondamentali delle verita’ matematiche afferma che e’ necessario andare oltre
l’evidenza del ragionamento e spingersi nell’ambito filosofico che chiarisce i fondamenti del sapere. Prese
le distanze dalla psicologia in quanto i concetti logici(pensieri) sono puri , impersonali e non soggettivi
inerenti a rappresentazioni (ambito psicologico).
Il problema psicologico. La distinzione tra logica e psicologia e’ in relazione alla distinzione tra pensiero e
rappresentazione.
Il pensiero e’: impersonale , a-temporale,i pensieri resistono nel tempo perché sono ben definiti,
indipendente dal modo in cui si pensa e non appartiene alla mente del soggetto ed e’ costituito da oggetti
e concetti: quindi i pensieri sono di natura logica ;
la rappresentazione e’ : soggettiva e specifica dei soggetti che pensano e quindi diversa da persona a
persona, temporale, non sono ben delimitati e quasi mai costanti. Quindi le rappresentazioni sono di natura
psicologica.
Egli afferma che la logica pretendendo di studiare il vero attraverso il pensiero puro non puo’ essere
deformata dalla psicologia che invece soggettivizza attraverso le rappresentazioni e quindi si allontana
dalla verita’.
Formalismo/ psicologismo
Formalismo= Dal punto di vista formale la verita’ e’ costruita ed è relativa alle formule scelte e alle regole
di inferenza stabilite .
Lo psicologismo si connette al formalismo come presupposto e come conseguenza.
Ad es nell’aritmetica questa affinita’ si evidenzia: per il formalismo rappresentava il termine di riferimento
concettuale, per lo psicologismo una volta aritmetizzata la matematica la si poteva ricondurre a leggi
generali.
Un altra affinità e’ che entrambe sono 2 approcci unidirezionali cioe’ giungono ai loro risultati partendo da
un punto di vista soggettivo cioe’ c’e un soggetto che crea o inventa l’oggetto e quindi gli
oggetti(matematici) non hanno una loro sussistenza autonoma.
Il psicologismo viene usato per decidere quelle che sono le combinazioni che trovano si o no un confronto
con l’esperienza. Però possono capitare delle situazioni che necessitano del formalismo.
Piaget
Nella seconda metà del 19 secolo la logica naturale = veniva identificata con i primi atti ed elaborazioni
intellettuali proprie di ogni soggetto, non seguendo più la logica di Wolff.
Premessa: il suo tema d’indagine era le genesi e la costruzione delle conoscenze all’interno di uno spazio
dove si ricercava in che modo la conoscenza stessa cresce e come si sviluppa. Il sapere umano e’ inteso
come un continuo sviluppo storico. Egli all’inizio si servi’ del linguaggio inerente alla logica algebrica per
descrivere situazioni di difficolta’ nello sviluppo cognitivo di alcuni giovani.
Logica
Il suo approccio con il quale si rapporta alla logica e’ epistemologico-genetico cioe’ alla base della
costruzione della conoscenza c’era appunto l’analisi genetica ed epistemologica. Egli definisce
epistemologia lo studio della conoscenza relativa al rapporti soggeto –oggetto, e logica l’analisi formale
della conoscenza.
Per Piaget la caratteristica del pensiero logico e’ che esso e’ operatorio, cioe’ prolunga l’azione
interiorizzandolo e che il successo sarebbe stato nella reversibilita’ delle trasformazioni(inversione e
reciprocita’).
Piaget nei suoi lavori cerca di spiegare come in che modo il soggetto sviluppa le proprie conoscenze e di
come leutilizzi per apprendere e organizzare i propri oggetti di conoscenza.
La logicaintesacome analisi formale della conoscenza.
In studi successivi egli assegno alla logica una funzione piu’ ampia, affrontando il problema delle
costruzioni logiche e la funzione del raggruppamento inerente allo scopo di descrivere le condotte dei
soggetti dello stadio delle operazioni concrete, mentre da un punto di vista psicogenetico il
raggruppamento costituisce un equilibrio operatorio.
La logica operatoria era intesa come “ estensionale” e la reversibilita’ operatoria come l’apice della
costruzione delle strutture intellettive. In questo senso le operazioni precedono le azioni, dall’esperienza
fisica all’esperienza logico-matematica.
Egli poi sottolinea l’aspetto intenzionale con il concetto di implicazione significante o di inerenza : ovvero
p implica q se un significato s e’ compreso in p e se questo significato comune e’ transitivo. E ‘ uno
strumento attraverso il quale diventa possibile coordinare gli schemi delle azioni che presiedonono alle
relazioni intercorrenti tra significati.
La logica operatoria e’ una conseguenza di quella dei significati che precede la logica formale degli
enunciati.
La logica operatoria e la logica di significato sono iconducibili a una logica delle azioni, le quali
sitrasformano progressivamente in operazioni . intesa in questo modo la logica delle azioni può essere
usata come strumento per comprendere le nozioni cardine della psicogenesi .
Logica naturale
Piaget cerca di trovare un’istanza,comune a tutti gli idividui, che fosse in grado di delimitare e organizzare
le costruzioni cognitive.
Logica naturale=Egli dice che la logica naturale deve essere messa in relazione con i sistemi psicologici ma
che e’ costatabile solo in forme legate all’evidenza e che cio’ risulta insufficiente per comprendere le
strutture cognitive.
Secondo P