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CI SONO SEMPRE DIFFERENZE INDIVIDUALI NELLO SVILUPPO MOTORIO

Sviluppo sessuale:

- Ottava settimana: si possono vedere i testicoli

- Pubertà: momento di massima differenziazione sessuale.

Sviluppo del sistema nervoso:

- Alla nascita abbiamo già la maggior parte dei neuroni ma le sinapsi sono imperfette. A 2 anni

alcune sinapsi inutili vengono distrutte. L’esperienza ha un ruolo fondamentale, perché eventi

traumatici possono produrre effetti profondi sullo sviluppo cerebrale.

CAPITOLO 3

Sviluppo percettivo:

Sensazione: effetto provocato dagli stimoli sui diversi apparati dell’organismo.

Percezione: processo attivo e dinamico di elaborazione degli stimoli sensoriali. E’ un prodotto di un

lungo apprendimento.

Percezione gustativa (fin dalle prime ore di vita) e olfattiva (già ben sviluppata dalla nascita) nel

neonato. Esperimento del batuffolo imbevuto nel latte.

Udito: neonati già reattivi ai suoni dopo la nascita. Capaci anche di discriminare suoni umani da

non umani. Sono attratti dai suoni ritmici.

Preferenza della voce materna: viene ipotizzato un apprendimento prenatale per spiegare questo

fenomeno. Alcuni dicono invece che imparano la voce materna nelle prime 12 ore di vita.

Percezione visiva:

- Imperfetta perché la macula lutea, posta nella retina, è ancora immatura. Anche l’immaturità del

sistema nervoso impedisce una visione imperfetta. I movimenti oculari, comunque, permettono

l’ispezione visiva dell’ambiente. I movimenti coniugati consentono un’ampia esplorazione del

campo visivo. Può anche compiere movimenti di inseguimento, per seguire uno stimolo che cattura

la sua attenzione. Entro 3 mesi si sviluppa la visione binoculare e si definisce la capacità di

mettere a fuoco gli oggetti. Per quanto riguarda la percezione cromatica, il mondo dei neonati è già

a colori.

Attenzione selettiva e focalizzata:

- selettiva: concentrati sui contorni e su oggetti più strutturati e complessi

- focalizzata: parametro con cui si studia l’attività cognitiva del neonato

Attenzione obbligatoria:

- Quando sembra che i bambini non possono togliere lo sguardo. Potrebbe essere l’espressione di

un controllo assente o carente, oppure un fenomeno connesso alla comparsa di un secondo

circuito neurale.

Percezione del vuoto e attenzione del neonato:

- Il neonato ha un’attenzione preferenziale per il volto umano (per nitidezza dei contorni,

movimento, simmetria e complessità, e soprattutto movimento).

- Quando cresce, l’attenzione è data dalla somiglianza con un volto normale.

Riconoscimento del volto:

- Già a 4 giorni il neonato guarda più a lungo il volto della madre rispetto a qualsiasi altro, anche se

non sono in grado di differenziarlo da quello di uno sconosciuto. Dopo il primo mese, invece, li

distinguono. Dai 3 mesi in poi, però, i volti sconosciuto iniziano ad essere stabilmente osservati.

Coordinazioni intermodali:

- Quando i bambini iniziano a combinare le diverse informazioni?

2 posizioni:

1) Piaget: con l’esperienza (1 anno+)

2) Gibson: subito dopo la nascita, attraverso i sensi ( giusta)

Percezione della profondità e costanze percettive:

- Costanze percettive: processi in base ai quali percepiamo gli oggetti come invarianti e costanti.

Le più importanti sono la costanza della forma (orientamento e inclinazione) e della dimensione

(grandezza se l’oggetto si allontana o si avvicina). Entrambe dalla nascita anche se poco

sviluppate.

- Bower ha considerato anche la percezione della profondità, che permette al bambino di muoversi

nello spazio.

Sviluppo percettivo nell’infanzia:

- 6 anni: evoluzione nella percezione legata allo sviluppo di capacità cognitive.

- 6-8 anni: attività oculomotoria migliora molto scoprendo nuove strategie di esplorazione visiva.

- 6-9 anni: nuova migliore capacità di analisi, capacità di compiere una esplorazione esaustiva e

scoperta della prospettiva reversibile. La costanza della grandezza migliora, e anche quello della

forma, che diventerà poi completa.

CAPITOLO 4

Sviluppo mentale dall’infanzia all’adolescenza:

Piaget teoria organismica:

- Lo sviluppo è comprensibile all’interno della storia evolutiva della specie

- L’organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con l’ambiente

- Lo sviluppo è la trasformazione di strutture NON innate, che si costruiscono con l’attività.

Adattamento, assimilazione, accomodamento

- L’intelligenza è assimilazione, in quanto incorpora nei propri schemi i dati dell’esperienza. E’ allo

stesso tempo accomodamento, poiché gli schemi vengono modificati.  Adattamento

dell’organismo all’ambiente

Stadi di sviluppo (ogni stadio è graduale e l’età varia per ogni bambino):

1) 1-18 mesi – Sensomotorio: risposte del neonato di tipo sensoriale e motorio. Guarda solo

all’immediato. Non ha una rappresentazione interna degli oggetti. 6 sottostadi:

- Esercizio del riflessi

- Reazioni circolari primarie e primi adattamenti

- Reazioni circolari secondarie

- Coordinazione di schemi secondari

- Reazioni circolari terziarie

- Invenzione di mezzi nuovi

2) 2-6 anni – Preoperatorio: conquista della rappresentazione (e quindi dell’imitazione). Utilizzo di

schemi verbali. Azioni mentali rigide e irreversibili. Ciascuna rappresentazione mentale rimane

isolata (pensiero preologico)

3) 7-12 anni – Stadio operatorio concreto: le azioni mentali si coordinano tra loro e diventano

operazioni concrete (esperimento di Piaget, il compito).

4) 12+ anni – Stadio operatorio formale: Pensiero di tipo ipotetico deduttivo. Non ha bisogno di

supporti materiali. Risolve problemi mai vissuti prima.

Critiche alla teoria di Piaget:

- Molti compiti piagetiani rendono difficile fornire risposte concrete.

- Alcune ricerche invece hanno dimostrato che in alcuni compiti conta di più l’esperienza che l’età

(scacchi)

Piaget aveva ragione nel parlare di sequenze di sviluppo, ma sbagliava nel riferirsi agli stadi come

strutture globali e coerenti.

Sviluppo mentale-culturale:

- Vygotskij fondatore della scuola storico-culturale.

- Ritiene che lo sviluppo storico-culturale abbia prodotto l’evoluzione dell’umanità attraverso i

mediatori simbolici (lingua, numeri, ecc)-

- La crescita del bambino dipende dal contesto in cui vive.

- ZSP: distanza tra il livello di sviluppo effettivo e il livello di sviluppo potenziale (da solo e con

l’adulto).

- Lo sviluppo è descritto come un processo di interiorizzazione di mediatori simbolici.

Sviluppo cognitivo di Jerome Bruner

- Nel processo di acquisire il pensiero maturo, il bambino passa attraverso 3 forme di

rappresentazione:

1) Esecutiva: realtà codificata attraverso l’azione (nuoto, bici ecc)

2) Iconica: codifica la realtà attraverso le immagini (fino a 6-7 anni)

3) Simbolica: codifica la realtà attraverso il linguaggio, i numeri, la musica ecc)

- La cultura forma la mente degli individui grazie al ruolo dell’adulto (scaffolding)

Sviluppo cognitivo secondo l’approccio di elaborazione dell’informazione:

- Studio del pensiero e della memoria. Cosa fa un bambino quando affronta un compito?

- Considera la mente come un pc.

- L’analisi del compito serve a individuare le operazioni che il soggetto deve compiere per risolvere

il compito.

- Questo approccio indaga le capacità di base di elaborare e le strategie di elaborazione.

- Metaconoscenza e metamemoria: consapevolezza circa i processi del proprio pensiero e della

propria memoria

Sviluppo della teoria della mente:

- Come arriva il bambino a comprendere se stesso e gli altri?

- Il punto di partenza sono le emozioni fondamentali e gli stati fisiologici, le percezioni, le

sensazioni.

- A 2 anni i bambini hanno una psicologia del desiderio (voglio una mela  mi danno una mela 

sono felice)

- A 3 anni hanno una psicologia credenza-desiderio (le azioni di una persona sono guidate da

desideri e credenze, vere o false che siano).

Valutazione dell’intelligenza:

- 1904 Binet (programma speciale per down a quei tempi).

- QI: rapporto tra età cronologica ed età mentale (media 100).

- Ampiamente criticati

- Robert Sternberg propone una teoria secondo la quale esistono 3 aspetti dell’intelligenza:

1) Componenziale: ciò che si misura coi test

2) Esperienziale: originale e non convenzionale

3) Contestuale: scaltrezza, furbizia, sfruttare le situazioni a proprio vantaggio

CAPITOLO 5

Il linguaggio:

Per impararlo, il bambino deve:

1) Analizzare i suoni linguistici che ascolta

2) Padroneggiare i pattern articolari

3) Farsi un vocabolario

4) Imparare le regole

5) Imparare a conversare

E’ unico per 2 proprietà: creatività e arbitrarietà.

Teorie sull’acquisizione del linguaggio:

1) Teoria innatista (Chomsky)

- Ipotizzò un dispositivo innato per l’acquisizione del linguaggio (Gu).

- Esiste un parametro Pro (pronome) che può assumere un valore + o -. Nelle lingue che non

ammettono frasi senza soggetto ha valore – (inglese).

- Per Chomsky l’acquisizione del linguaggio è un processo attivo di scoperta di regole e verifica di

ipotesi.

- Chomsky non crede nell’insegnamento del linguaggio

- Diverse critiche a Chomsky, poiché considera il linguaggio indipendente sia dall’intelligenza sia

dalla capacità comunicativa. In secondo luogo, la competenza linguistica precede l’esecuzione,

cioè il bambino ha le regole prima di saperle usare.

2) Teoria interazionista (anni 70):

- Si inizia a pensare che lo sviluppo del linguaggio vada inserito all’interno dello sviluppo cognitivo

del bambino.

- Secondo questa tesi, lo sviluppo cognitivo precede il linguaggio.

- Piaget, contro Chomsky, ritiene che il bambino impara facendo, e soltanto più avanti capisce ciò

che fa, quindi l’esecuzione precede la competenza.

Sviluppo del linguaggio e contesto sociale:

- Le frasi dei bambini non fanno cogliere i diversi significati.

- Il modo in cui gli adulti parlano ai bambini facilità l’apprendimento (lento e scandito).

- Secondo Bruner, le prime 2 teorie sono sbagliate. Lui crede che esiste un LAD (dispositivo innato

per l’acquisizione del linguaggio) ma anche un LASS, ovvero un sistema di supporto per

l’acquisizione.

I primi suoni:

- I primi sono di natura vegetativa

- Wolff parla di diversi tipi di pianto (fame, paura, dolore ecc)

- 2-6 mesi compaiono i suoni vocalici

- 6-7 mesi compare la lallazione laconica

- 10-12 mesi prime sequenze sillabiche complesse (lallazione variata)

- Primi soni simili

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
17 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Scolari97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Gattico Emilio.