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NEOTENIA E PULSIONI
Rapaport sintetizza così la nozione di metapsicologia:
1) I determinanti cruciali del comportamento sono inconsci: punto di vista topico
2) I determinanti ultimi di ogni comportamento sono le pulsioni: punto di vista dinamico
3) Ogni comportamento dispone di energia psichica ed è da essa regolato: punto di vista
economico
4) Ogni comportamento ha determinanti strutturali: punto di vista strutturale e secondo topica
In “inibizione, sintomi ed angoscia” Freud sviluppa la teoria delle istanze e focalizza i poli conflittuali
soprattutto a livello dell’io e del superio. Di fronte all’ostilità del superio l’io reagisce producendo
angoscia la quale segnala una situazione di pericolo che viene evitata tramite la costituzione dei
sintomi.
La rimozione è il principale meccanismo di difesa, è il porre in una zona inaccessibile alla coscienza
dei particolari contenuti psichici. Il saggio “la rimozione” fa parte dei 5 saggi sulla metapsicologia.
Freud modifica alcuni concetti relativi alla rimozione: è l’angoscia che fa la rimozione e non la
rimozione che fa l’angoscia come sostenuto precedentemente (l’angoscia proviene dalla rimozione
e la provoca). Freud menziona la nevrosi traumatica in cui l’apparato psichico è invaso dagli stimoli
ambientali senza protezione alcuna, come un neonato sottoposto ad un campo indifferenziato di
stimoli. Questo rimanda all’estrema impotenza dell’homo sapiens rispetto all’ambiente che lo
circonda. Il modello di impotenza classico è la mente infantile a sua volta espressione di 3 ordini di
fattori: biologico, filogenetico e psicologico. L’ordine biologico è relativo alla lunga infanzia della
specie sapiens per cui il piccolo dell’uomo nasce senza protezione alcuna nei confronti
dell’ambiente si tratta del fenomeno della neotenia, caratterizzato sia da un ritardo nello
sviluppo somatico che dal mantenimento di aspetti infantili anche negli adulti della specie. Il
fenomeno neotenico comprende altri 2 processi: la fetalizzazione e la pedomorfosi, caratterizzate
da un mantenimento nello sviluppo degli adulti di un gruppo discendente dei tratti fetali ancestrali.
Kolmann utilizzò per primo il termine neotenia. I principali studiosi dell’epoca di Freud che
applicarono l’idea della neotenia agli esseri umani furono Ellis, Bolk e Haldane:
- Ellis: scoprì che i feti e gli individui giovani delle scimmie antropomorfe e degli esseri umani
si assomigliano molto di più degli adulti dei due rispettivi gruppi;
- Bolk scoprì il processo di fetalizzazione secondo il quale lo sviluppo umano nel periodo
fetale, nella prima e nella seconda infanzia, procede lentamente e che alcuni aspetti della
condizione fetale comuni a tutti i primati, negli uomini sono diventati una condizione
permanente 8
- Haldane evidenziò come l’ultimo stadio dell’evoluzione umana fosse caratterizzato dal
mantenimento e dalla conservazione di tratti embrionali ed infantili che si erano sviluppati
già nella fase prenatale.
Il fenomeno neotenico è evidenziabile attraverso al pedomorfosi dell’evoluzione umana: fu
scoperto che la differenza tra il cranio di un bambino moderno e quello di un bambino
neanderthaliano si stabilisce solo intorno ai due anni.
Sador Ferenczi scoprì un collegamento tra lo psichismo infantile e le fondamenta neoteniche
dell’evoluzione. Diede al concetto di pulsione una caratterizzazione neotenica in quanto anche le
pulsioni genitali finalizzate a depositare lo spermatozoo nell’utero costituiscono un tentativo
neotenico di ritorno alla situazione fetale. La condizione neotenica sarebbe rappresentata dal tema
del mare. Secondo Ferenczi il tema onirico del cadere in acqua simboleggia il ritorno al grembo
materno, mentre per Jung, attraverso il tema del mare, l’imago materna acquista una qualità
luminosa e assume la veste di matrice e quindi di inconscio.
Il sociologo Gurvich osservò come vi fosse una matrice comune in tutte le forme socio-culturali ed
essa veniva ad essere identificata nel lungo periodo fetale del fanciullo.
(Per posizione schizoparanoide si indica la mancanza di distinzione tra interno ed esterno nella
primissima infanzia) -Klein-.
La relazione tra neotenia e sessualità è nell’impostazione freudiana riconducibile a quella esistente
tra fattore biologico e filogenetico. Il fattore filogenetico è riferibile alla sessualità umana
caratterizzata da 3 fasi:
- Sessualità infantile
- Latenza
- Pubertà
Secondo la psicanalisi, a livello ontogenetico, la percezione è indifferenziata con l’attività motoria;
le prime percezioni si strutturano come accumulo di eccitazioni, a loro volta sede di dolore, la
scarica dell’accumulo di eccitazioni provoca invece piacere. Gli stimoli percettivi che scompaio
grazie all’attività motoria (agitazione grido del neonato) divengono i cosiddetti stimoli esterni, la
vera percezione è invece collegata agli stimoli interni (fame, sete, sonno, freddo, caldo) verso i quali
la motilità non ha molto effetto. Questi stimoli possono scomparire solo in seguito ad un’esperienza
gratificante. La pulsione è invece alla base della costituzione di un poggetto psichico, poiché
permette la trasformazione di una fonte somatica in una forma mentale. Freud spiega la pulsione
quale fenomeno intermedio tra lo psichico ed il somatico: la pulsione sta al limite tra lo psichico ed
il corporeo la fonte della pulsione è un processo eccitante in un organo e la meta prossima della
pulsione risiede nell’abolizione di questo stimolo organico. La pulsione è il rappresentante degli
stimoli provenienti dall’interno dell’organismo; l’oggetto pulsionale è il mezzo o il luogo della meta
pulsionale.
Trieb=pulsione all’interno della categoria del bisogno. Uno dei bisogni interni anche secondo Freud
è la pulsione connessa alla funzione sessuale autoconservativa e riproduttiva.
Secondo la prima teoria dell’angoscia la pulsione collega un’esperienza di soddisfazione reale nel
passato con un oggetto psichico interno. L’angoscia deriverebbe dalla difficoltà di rendere reale
9
l’allucinazione dell’oggetto. Quindi, la pulsione crea un oggetto interno traducendo una fonte
somatica (classi di stimoli sensoriali psichicamente indifferenziabili) in immagine mnestica. Freud
riporta il modello della pulsione a quello dell’apparato neuronico dove con il passaggio
dell’eccitazione neurale diminuisce la resistenza favorendo la comparsa di tracce permanenti, cioè
di una via tra i neuroni. Il modello della pulsione è simile a questo: la fenomenologia del dolore e
del piacere è caratterizzata dalla trasformazione della resistenza al passaggio dell’eccitazione in
sofferenza mentale e dalla diminuzione della resistenza in piacere. La sofferenza mentale è
sinonimo di trauma, mentre il piacere è sinonimo di soddisfazione recata dall’immagine mnestica.
L’immagine mnestica contiene le qualità acquisite nella sua integrazione nella psiche che ha subito
processi di attivazione anche in assenza dell’oggetto gratificante: ogni volta che insorge
l’eccitazione si attivano le connessioni tra le tracce dell’eccitazione e l’immagine dell’oggetto
gratificante. La pulsione produrrebbe energia nella traccia mnestica e sviluppo di immagini
dell’oggetto in assenza dell’oggetto. Quindi, la pulsione è la quantità di lavoro necessaria
all’attivazione di una via di facilitazione: la facilitazione è lo stimolo alla ricreazione dell’oggetto.
Ci sono 3 forme di energia pulsionale : quella mobile (originale), quella legata e quella neutralizzata.
-l’energia mobile è manovrata dal principio di piacere, caratterizzata da scariche che possono
prendere la forma di azione, rappresentazione e di affetto.(E’ L’ENERGIA DELL’ES). I processi che
utilizzano energia mobile sono detti processi primari e usano movimenti specifici di energia detti
“spostamento, condensazione e simbolizzazione”.
Freud concepì il trauma come effetto dell’assenza di una gratificazione e cioè di una presenza che
possibile la scarica delle stimolazioni allucinando l’oggetto non presente; la traccia mnestica
costituisce l’aspetto psichico della percezione derivante sia dalla stimolazione interna che dalla sua
trasformazione in gratificazione. Distinzione tra ricordo e traccia mnestica: il primo mantiene nella
memoria la presenza dell’oggetto; la seconda effettua una trasformazione inconscia grazie alla
pulsione (gli eventi vengono quindi trascritti in diversi sistemi mnestici). In riferimento agli stimoli
interni la traccia mnestica è costretta a ricercare nell’inconscio l’immagine dell’oggetto
corrispondente alla gratificazione ricevuta e cioè deve allucinare l’oggetto. L’oggetto psichico si
colloca tra l’assenza mortificante ed il raggiungimento della meta pulsionale: è il modello del dolore
e del piacere che vincola l’apparato psichico al meccanismo del bisogno interno, il quale conduce
alla ripetizione dello stato di sofferenza (resistenza) e della scarica allucinatoria (gratificazione).
L’insorgenza dell’eccitazione promuove la riformulazione di un oggetto psichico a livello di
rappresentazione che tolga l’eccitazione. Modello energetico: l’energia psichica può essere intesa
come energia pulsionale la cui forma originale è quella mobile. L’eccitazione interna attiva la
pulsione a scaricare la spinta e quindi a presentare connessioni esistenti tra l’eccitazione e
l’immagine di un oggetto che la risolva.
Nel saggio “la rimozione” Freud spiega come a causa della “rimozione originaria” vengono a
costituirsi nell’inconscio le componenti ideative delle rappresentanze funzionali. La carica d’affetto
è l’aspetto quantitativo della rappresentazione pulsionale che si esprime attraverso i processi
motori e secretori di scarica. Nella rimozione originaria le rappresentazioni ideative fondano
l’inconscio: avviene una fissazione tra le rappresentanze ideative e le pulsioni ad esse connesse. La
nozione di rimozione originaria rende impraticabile il modello neuronico poiché la pulsione opera
nella psiche attraverso rappresentanze che divengono la base esistenziale dell’inconscio, cioè la
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rimozione originaria fissa come inconscio i sostituti di una reale gratificazione. La rimozione
originaria riguarda i nuclei ideativi che mai giungeranno alla coscienza poiché enormi investimenti
contropulsionali si oppongono alla loro manifestazione. Tutte le rimozioni successive richiedono un
collegamento con questo rimosso o