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A

• : uno strumento deve fornire una misura stabile, che non risente dei fattori

FFIDABILITÀ

contingenti presenti in ogni sua diversa applicazione. Dipende da 3 criteri:

- Stabilità : il punteggio ottenuto da un bambino rimane stabile nel tempo?

- Consistenza interna : la misura differenzia gli individui relativamente al costrutto esaminato?

- Coerenza : più persone che usano lo strumento con lo stesso bambino hanno risultati simili?

N

• : il bambino si valuta in base a valori standard, relativi a un campione

ORMALITÀ

rappresentativo della popolazione a cui appartiene. In base ai punteggi standardizzati è possibile

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quantificare le differenze tra i soggetti nel comportamento, e quindi nell’abilità psicologica

misurata.

2.5 - DISEGNI DI RICERCA

Per descrivere i cambiamenti legati all’età, si ricorre a 2 disegni di ricerca:

• R L : lo stesso gruppo di individui viene osservato e valutato per alcuni

ICERCA ONGITUDINALE

anni, nei livelli temporali scelti dal ricercatore. I vantaggi di tale metodo includono le possibilità di:

- Seguire lo sviluppo individuale nel tempo

- Indagare la stabilità di un comportamento indagato

- Determinare effetti di esperienze o condizioni antecedenti sullo sviluppo successivo

Gli svantaggi sono:

- Costi elevati (in termini di investimenti ed energie)

- Rischio di perdere i soggetti durante la ricerca (cause accidentali o abbandono volontario)

- Possibile confusione tra cambiamenti legati all’età e cambiamenti di tipo sociale e storico

Si possono ulteriormente distinguere:

• Studi a breve termine : ricerche di durata anche inferiore a 1 anno, purché prevedano

almeno 2 osservazioni ripetute in almeno 2 punti di età degli stessi soggetti

• Studi a lungo termine : durata minima di 3 anni e almeno 3 osservazioni ripetute nel tempo

• R T : gruppi di individui di età diversa vengono confrontati nello stesso

ICERCA RASVERSALE

momento temporale. A differenza del disegno longitudinale è poco costoso, veloce

nell’esecuzione e facilmente replicabile. Tuttavia, questo tipo di ricerca consente di identificare

differenze tra le età, ma non dice nulla sui cambiamenti individuali in funzione del tempo.

3. LO SVILUPPO FISICO E MOTORIO

Nel il feto, oltre a sviluppare il patrimonio genetico trasmesso dai genitori, è

PERIODO PRENATALE

esposto a una serie di fattori ambientali dovuti al rapporto con l’organismo materno:

- Nutrimento

- Sostanze chimiche, ormonali e virus

- Agenti teratogeni : agenti di rischio che causano danni al feto (malattie materne, droghe)

Si distinguono 2 fasi dello sviluppo prenatale:

P E

• (3-8 settimane di gestazione): un periodo di rapida crescita, nel quale

ERIODO MBRIONALE

l’embrione diventa un feto e le cellule si differenziano (regioni corporee e tessuti specializzati)

P F

• (dalla 9° settimana al termine della gestazione):

ERIODO ETALE

- 3° Mese : i sistemi dell’organismo sono formati e cominciano a funzionare (controlli nervosi)

- 4° Mese : il feto raggiunge una lunghezza di 15 cm e un peso di 250g (movimenti spontanei)

- 5° Mese : i polmoni non sono funzionanti; la pelle è sviluppata; compaiono capelli e unghie

- 6° Mese : gli occhi distinguono la luminosità; si alternano periodi di sonno a periodi di

attività; il bambino piange, sbadiglia, succhia il pollice ed effettua movimenti di grasping

Le ultime settimane di gestazione sono importanti per la maturazione funzionale degli organi: il

tono muscolare aumenta, i movimenti diventano più rapidi e frequenti, il ritmo respiratorio si

regolarizza.

Nel passaggio dalla vita uterina a quella extrauterina , il neonato deve affrontare nuovi compiti:

• Rispondere allo stress della nascita (produzione di elevati livelli di ormone dello stress)

• Respirare ossigeno attraverso i polmoni (riflesso respiratorio)

• Nutrirsi attraverso la bocca (riflesso di suzione)

La termoregolazione autonoma è difficile, essendo il neonato quasi sprovvisto di tessuti adiposi.

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A

La nascita è un evento traumatico, e l’ è uno screening test utile per valutare ad 1 e 5

INDICE PGAR

minuti se è necessario un intervento medico per la sopravvivenza del neonato. Il test valuta la

situazione fisica (battito cardiaco, respirazione, tono muscolare, colore) e i riflessi del bambino.

I punteggi attribuiti vanno da 0 a 10 (buona vitalità). È un test importante per evitare eventi seri che

potrebbero produrre danni permanenti per il bambino, come l’ipossia (carenza di ossigeno).

Nel periodo di crescita prenatale, l’incremento di statura e di peso è maggiore che in qualsiasi altro

periodo di vita. Nei primi 6 mesi di gravidanza la velocità di crescita è massima (1,8mm al giorno),

mentre vi è un rallentamento della crescita a partire dalle 35 settimane. La crescita è caratterizzata

da asimmetria: tessuti e organi non si sviluppano tutti nello stesso momento e con la stessa velocità.

Per quanto riguarda le proporzioni corporee, nell’embrione di 2 mesi la lunghezza della testa è pari

alla metà della lunghezza totale, mentre alla nascita essa si è ridotta ad un quarto di essa.

Alla nascita la lunghezza del bambino è circa 50cm, il peso circa 3,4Kg e la circonferenza cranica

35cm. Dopo 1 anno, la lunghezza è 75cm, il peso 10Kg e la circonferenza cranica 47cm. È definita

nascita pretermine la nascita che si verifica sotto le 37 settimane di gestazione e/o sotto i 2.500g .

Dal secondo anno e per tutta l’infanzia, la crescita prosegue con un ritmo meno rapido.

La viene comunemente suddivisa nelle seguenti fasi:

CRESCITA POSTNATALE

• Periodo neonatale (dalla nascita al 28° giorno di vita)

• Prima infanzia (0-2 anni)

• Seconda infanzia (2-6 anni)

• Terza infanzia (6-10 anni)

• Adolescenza (da 10 anni al completamento dello sviluppo sessuale)

3.1 - ABILITA’ E RIFLESSI DEL NEONATO

Il repertorio del neonato è descritto in termini di postura (posizione da supino) e di riflessi:

• R : o rooting, se toccato sulla guancia, gira la testa verso il lato stimolato

OTAZIONE DEL CAPO

• S : quando la bocca viene a contatto con qualcosa che può essere succhiato, succhia

UZIONE

(scompare intorno ai 4 mesi)

• R M : o startle, quando sente un rumore forte o subisce un improvviso

IFLESSO DI ORO

cambiamento di posizione (shock fisico), inarca la schiena con estensione degli arti

• R B : se gli si accarezza la pianta del piede, stende le dita e le richiude

IFLESSO DI ABINSKY

• P : o grasping, se gli si tocca il palmo della mano, afferra le dita che lo toccano

RESA

• M : o stepping, se viene tenuto in posizione eretta e in modo che i piedi

ARCIA AUTOMATICA

tocchino una superficie, compie movimenti simili a quelli della deambulazione

Il neonato è anche in grado di estrarre informazioni dall’ambiente tramite i suoi recettori sensoriali:

- Vista : mette a fuoco con gli occhi a una distanza di 20 cm; segue con gli occhi un oggetto in

movimento; discrimina i colori; è sensibile ai cambiamenti di luminosità ed è attratto dai visi

(distingue un volto familiare da uno estraneo e preferisce quello della madre)

- Udito : localizza la fonte sonora; risponde a diversi suoni (soprattutto la voce umana); discrimina

e preferisce la voce della madre da quella di altre persone

- Odorato : reagisce ad alcuni odori (ammoniaca) e discrimina l’odore della madre

- Gusto : discrimina dolce, salato, acido e amaro (preferisce le sostanze dolci a quelle salate)

- Tatto : risponde alle stimolazioni tattili in quasi tutte le parti del corpo (soprattutto mani e bocca)

La maggior parte di ciò che il neonato è capace di percepire dipende dal suo stato (se dorme o è

sveglio, se ha fame o è stato appena nutrito). Prechtl distinse 5 stati di coscienza: sonno profondo,

sonno attivo, veglia tranquilla, veglia attiva, pianto e irrequietezza.

Questi stati si ripetono in modo ciclico durante la giornata, in media ogni 2 ore circa. Per stabilire uno

scambio sociale con il neonato, il momento migliore è quando si trova in veglia tranquilla.

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3.2 - LO SVILUPPO MOTORIO

Nella prima infanzia si verifica un rapido sviluppo delle .

CAPACITÀ MOTORIE

La (Gesell, Amatruda) ipotizza una relazione causale tra lo sviluppo di nuove

TEORIA CLASSICA

strutture neuroanatomiche e la comparsa di nuove abilità motorie: comportamenti inizialmente

controllati dai centri sottocorticali passano sotto il controllo di strutture corticali. Lo sviluppo è visto

come una sequenza universalmente invariabile di tappe e l’esperienza spiega solo le differenze

individuali nell’età di comparsa delle abilità. Per la legge della progressione, lo sviluppo motorio

segue la progressione cefalo-caudale (il controllo del capo e dell’asse corporeo precede quello

degli arti) e prossimo-distale (lo sviluppo dei movimenti delle parti prossimali precede quello delle

parti distali, degli arti). In sostanza, il controllo dei muscoli periferici è lento.

HIP

Secondo l’ , lo sviluppo delle diverse funzioni corrisponde alla costruzione di un

APPROCCIO

sistema gerarchico di routine, schemi e rappresentazioni che diviene sempre più complesso in

funzione delle interazioni con gli stimoli esterni. Per la teoria dei sistemi dinamici, lo sviluppo

motorio è dovuto non all’intervento di un singolo sistema, ma all’interazione tra diversi sistemi:

- Fattori intrinseci al sistema nervoso

- Fattori ambientali (forza di gravità)

- Caratteristiche biomeccaniche dell’individuo (forze inerziali e forze dipendenti dal movimento)

La differenza tra teoria classica e dei sistemi dinamici sta nella scomparsa e ricomparsa della

marcia. Il riflesso di marcia automatica del neonato scompare dopo il 3° mese, per poi

ricomparire verso la fine del primo anno con l’inizio della capacità di camminare. Secondo la teoria

classica, la marcia automatica viene inibita e soppressa dalla progressiva maturazione dei centri

nervosi che generano la capacità matura di camminare. Per la teoria dei sistemi dinamici, la marcia

automatica scompare e ricompare come deambulazione grazie a fattori fisici (forza muscolare).

3.3 - POSTURA E DEAMBULAZIONE

Le tappe dello , attraverso le quali il bambino acquista la posizione eretta,

SVILUPPO POSTURALE

sono:

- 0 Mesi : posizione fetale

- 1 Mesi : solleva il mento Sostenimento della testa

- 2 Mesi : solleva il torace (0-3 mesi)

- 3 Mesi : allunga le braccia e cerca invano di afferrare

- 4 Mesi : siede con l’aiuto di altri

- 5 Mesi : siede in grembo, afferra gli oggetti Posizione seduta

-

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
31 pagine
14 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher davril86 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Bellagamba Francesca.