Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 41
Riassunto esame Psicologia delle organizzazioni, prof. Di Fabio, libro consigliato Argentero, Cortese, Piccardo Pag. 1 Riassunto esame Psicologia delle organizzazioni, prof. Di Fabio, libro consigliato Argentero, Cortese, Piccardo Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia delle organizzazioni, prof. Di Fabio, libro consigliato Argentero, Cortese, Piccardo Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia delle organizzazioni, prof. Di Fabio, libro consigliato Argentero, Cortese, Piccardo Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia delle organizzazioni, prof. Di Fabio, libro consigliato Argentero, Cortese, Piccardo Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia delle organizzazioni, prof. Di Fabio, libro consigliato Argentero, Cortese, Piccardo Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia delle organizzazioni, prof. Di Fabio, libro consigliato Argentero, Cortese, Piccardo Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia delle organizzazioni, prof. Di Fabio, libro consigliato Argentero, Cortese, Piccardo Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia delle organizzazioni, prof. Di Fabio, libro consigliato Argentero, Cortese, Piccardo Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 41.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Psicologia delle organizzazioni, prof. Di Fabio, libro consigliato Argentero, Cortese, Piccardo Pag. 41
1 su 41
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

L ATTENZIONE A STABILIRE DI VOLTA IN VOLTA ATTRAVERSO QUALI IPOTESI PRATICABILI SI POSSA PROMUOVERE L ACCESSO A SPECIFICI CONTESTI

’ .

D AZIONE E PRATICHE DI LAVORO E A QUALI CONDIZIONI SIA EVENTUALMENTE SOSTENIBILE UNA LORO ELABORAZIONE CONGIUNTA

L D ’ 

A NOZIONE DI PRATICA RIFLESSIVA PUÒ ESSERE RICONDOTTA ALLA CONNESSIONE POSTULATA DA EWEY TRA IL PENSIERO E L AZIONE

INDAGINE COME RIFLESSIONE SULLE PROPRIE AZIONI È PROPRIO ATTRAVERSO UN PROCESSO DI RIFLESSIONE NEL CORSO DELL AZIONE CHE I

, , . R ­ ­

PROFESSIONISTI RIESCONO A CAVARSELA ANCHE IN SITUAZIONI DIVERGENTI CARATTERIZZATE DA INCERTEZZA UNICITÀ EFLECTING IN

: ’ ,

PRACTICE SIA RIFLESSIONE NEL CORSO DELL AZIONE COME CONVERSAZIONE RIFLESSIVA CON LA SITUAZIONE SIA RIFLESSIONE SUL PROPRIO

, . L

CONOSCERE NELLA PRATICA PER APPRENDERE MA ANCHE DISAPPRENDERE DALLA PROPRIA ESPERIENZA A RIFLESSIONE NEL CORSO

’ ’ ’ ’

DELL AZIONE È UN ATTIVITÀ VOLTA ALL ORGANIZZAZIONE COMPLESSIVA DELL ESPERIENZA E ALLA COSTRUZIONE DI UNA RELAZIONE CON IL

,

MONDO ESTERNO ATTRAVERSO CUI LE PERSONE ATTRIBUISCONO SIGNIFICATI ALLE SITUAZIONI CHE INCONTRANO NELLA PRATICA PROFESSIONALE

’ , , . I

ALL INTERNO DI SPECIFICI CONTESTI SOCIALI ISTITUZIONALI DI COMUNITÀ PROFESSIONALI PROCESSI DI APPRENDIMENTO EMERGONO DA

,

COSTANTI ATTIVITÀ DI SCAMBIO DIALOGO E NEGOZIAZIONE SOCIALE ATTRAVERSO CUI GLI ATTORI RACCORDANO LE AZIONI CHE COMPIONO ALLE

, . C :

MOTIVAZIONI CHE LE HANNO ORIGINATE CERCANDO DI ATTRIBUIRE LORO UN SENSO OSTRUTTO DI DOPPIA RIFLESSIVITÀ DA UN ALTO LA

, ’ ­

RIFLESSIONE CRITICA SU ASSETTI E SISTEMI SOCIALMENTE COSTRUITI DALL ALTRO IL CONTRIBUTO PRO ATTIVO ALLA COSTRUZIONE DEL PROPRIO

. E D : ­

AMBIENTE VOLUZIONE CONCETTO DI RIFLESSIVITÀ UPLICE NATURA DELLA RIFLESSIVITÀ IN QUANTO REFLECTION E SELF REFLECTION

,

ESSA SI CARATTERIZZA COME OPERAZIONE COGNITIVA DI RISPECCHIAMENTO IN CUI LE DIMENSIONI DEL SÉ E LE PRATICHE SOCIALI E

; ­ ­

PROFESSIONALI DIVENTANO OGGETTI DI UNA POSSIBILE OSSERVAZIONE IN QUANTO REFLEXIVE PRACTICE O SELF REFLEXIVITY ESSA ESPLORA LA

,

COSTRUZIONE STESSA DEL SÉ COME QUALCOSA CHE SI TRASFORMA ED EVOLVE CONTINUAMENTE E INTERROGA I MODI IN CUI GLI STESSI ATTORI

(

SOCIALI CONTRIBUISCONO ALLA COSTRUZIONE DELLE REALTÀ ORGANIZZATIVE E DELLE PRATICHE SOCIALI SI PARLA IN QUESTO CASO DI

“ ’ ”

PRACTICAL REFLEXIVITY COME DI UN APPRENDERE NELL ESPERIENZA INTESO COME COSTANTE PROCESSO DI INTERROGAZIONE SU COME

). L

COSTRUIAMO UN SENSO CONDIVISO CON GLI ALTRI A RIFLESSIONE CRITICA DIVENTA FUNZIONALE A PROMUOVERE E SOSTENERE

;

APPRENDIMENTI TRASFORMATIVI IN GRADO DI METTERE SOTTO ESAME GLI ABITUALI MODI DI VEDERE IL MONDO LA POSTA IN GIOC DI TALE

. S

REFLEXIVITY È FAR DIVENTARE I PROPRI MODELLI DI RIFERIMENTO DA CULTURALMENTE ASSIMILATI A INTENZIONALMENTE ASSUNTI ONO

SOLLECITATE NON SOLO DIMENSIONI COGNITIVE MA ANCHE AFFETTIVE COSÌ DA CONFIGURARE IL CONOSCERE E L APPRENDERE NELLE

’ . 3

ORGANIZZAZIONI NELL INTRECCIO TRA COMPONENTE SOGGETTIVA E COMPONENTE SITUAZIONALE PROSPETTIVE IN RIFERIMENTO ALLA

PROMOZIONE E DISSEMINAZIONE DI UNA CONCEZIONE DI RIFLESSIVITÀ QUALE RISORSA PER VALORIZZARE L ESPERIENZA LAVORATIVA COME

: 1) M ;

FONTE DI APPRENDIMENTO EZIROW INDIVIDUAZIONE DI MODALITÀ DI SOSTEGNO ALLA RIFLESSIONE CRITICA GUIDA PER APPRENDERE

’ ’ , ,

NEI CONTESTI DI LAVORO SECONDO UN OTTICA TRASFORMATIVA I MODI DI VEDERE IL MONDO ATTRAVERSO L ESPERIENZA LA CULTURA LA

PERSONALITÀ VENGONO RILETTI ALLA LUCE DI UNA RIFLESSIONE CRITICA INTESA COME VALUTAZIONE DELLA VALIDITÀ DEI PROCESSI CHE HANNO

, ’

PORTATO ALLA LORO COSTITUZIONE DEI CONTENUTI CHE VEICOLANO E DELLE LORO CONSEGUENZE CONDIZIONI PER L ATTUAZIONE DI TALE

: , , , ­

RILETTURA DISPONIBILITÀ DI METODI E APPROCCI CONGRUENTI ATTIVAZIONI SOGGETTIVE RELAZIONALI E MICROSOCIALI ORGANIZZATIVO

; 2)

ISTITUZIONALI ORGANIZING REFLECTION SUPERA LA PRIVATEZZA DI UNA PRATICA RIFLESSIVA INDIVIDUALE PER VALORIZZARE LE

,

DIMENSIONI STRUTTURALI E ORGANIZZATIVE DEL SUO EFFETTIVO ESERCIZIO ENFATIZZA GLI ASPETTI SOCIALMENTE SITUATI POLITICI E DI

, ’

PROCESSO COLLETTIVO PROPRI DELLA PARTICA RIFLESSIVA SOTTOLINEANDO L IMPOSSIBILITÀ DI DISANCORARE LA RIFLESSIONE DAI

’ ; 3)

MICROCONTESTI SOCIALI E ORGANIZZATIVI IN CUI SI REALIZZANO E SI RIPRODUCONO I CORSI D AZIONE ENFATIZZA LA CONCEZIONE DELLA

, ’

RIFLESSIONE COME PRATICA A SUPPORTO DI SITUAZIONI PROFESSIONALI IN CONTINUA EVOLUZIONE CONFRONTATE CON L ESIGENZA DI

RIFORMULARE CONOSCENZE E SIGNIFICATI DEL LORO LAVORO IN RAPPORTO AL CONTESTO E SFIDATE DALLA NECESSITÀ DI UN CONTINUO

’ ’

APPRENDERE A LIVELLO PERSONALE E ORGANIZZATIVO L ENFASI È SULL ATTIVAZIONE DI PROCESSI ORGANIZZATIVI DI RICOGNIZIONE DELLE

, , ,

PRATICHE SUL COME FAR EMERGERE LE CONOSCENZE IMPLICITE IN ESSE PRESENTI SUL COME FARLE CIRCOLARE SU COME SOSTENERE

’ . I

L IMMAGINAZIONE DI NUOVE PRATICHE L PRESIDIO DELLA PRATICA DI RIFLESSIONE SU TALI MATERIALI RICHIEDE UNA RICOGNIZIONE E

, , ,

VERIFICA DELLE DISPOSIZIONI PERSONALI ESISTENTI DELLE DIMENSIONI SOCIALI E CULTURALI PRESENTI DEGLI ASPETTI ORGANIZZATIVI

.

DELLE IMPLICAZIONI ISTITUZIONALI

7) Eff icacia personale e collettiva.

I risultati della ricerca attestano l’influenza dell’efficacia sulla produttività organizzativa e sul benessere personale.

Teoria sociale cognitiva pone l’accento sulle proprietà regolativa, riflessive e generative della mente umana,

enfatizzando la capacità degli individui di agire in maniera intenzionale sul proprio ambiente, svolgendo un ruolo proattivo e

trasformativo su di esso piuttosto che di adattamento. Efficacia personale come convinzione di riuscire ad affrontare con

successo le diverse situazioni che si prospettano nella propria vita. Nata con l’intento di superare l’impostazione

comportamentista dell’uomo, considerato come organismo che reagisce passivamente agli stimoli ambientali ed interni, la teoria

sociale propone un modello per spiegare il funzionamento della mente assegnando un ruolo centrale ai processi cognitivi che la

: determinismo reciproco triadico

mente stessa esprime nello scambio con l’ambiente. Elementi caratterizzanti la teoria 1)

dimensione triangolare in cui la persona, il suo comportamento e l’ambiente si influenzano reciprocamente e

contestualmente ogni manifestazione psichica è il prodotto di un rapporto di causalità dinamico in cui la persona, il

comportamento e i fattori ambientali si influenzano reciprocamente il comportamento è il mezzo tramite cui si estrinseca la

volontà individuale e al tempo stesso la fonte dalla quale l’individuo attinge info sul proprio operato l’ambiente influisce

la

fornendo occasioni, modelli che contribuiscono a sviluppare strutture interne di autoregolazione e relazione col mondo; 2)

human agency capacità di far accadere gli eventi, ovvero la funzione tipicamente umana di orchestrare le

(agenticità)

proprie capacità e le opportunità offerte dall’ambiente in accordo con il raggiungimento dei propri fini, mete e valori,

contribuendo attivamente alla costruzione della propria personalità capacità di simbolizzazione: le esperienze vengono

trasformate in simboli che guidano il giudizio e l’azione, dando significato e continuità al rapporto che la persona instaura con

la realtà capacità vicarie di apprendimento per imitazione: molte forme di apprendimento possono essere conseguite anche

vicariamente, osservando le azioni degli altri e le conseguenze del loro comportamento; mediante la capacità di apprendimento

per imitazione, la persona estende la sfera della propria esperienza e aumenta il proprio controllo sulla realtà senza ricorrere

all’azione capacità di anticipazione: le persone regolano il proprio comportamento anticipando le conseguenze che ne possono

derivare capacità di autoregolazione: le persone si orientano e motivano se stesse in accordo con obiettivi e standard

personali; l’autoregolazione viene sviluppata anticipando le proprie reazioni affettive, così le persone scelgono di intraprendere

attività che danno loro soddisfazione e si sottraggono a quelle che non producono queste reazioni (autoosservazioni,

L’efficacia personale e collettiva

autovalutazione, autoreazione). 3) .

Efficacia personale percepita autoefficacia (convinzioni che le persone maturano riguardo la propria capacità di

organizzare ed eseguire le azioni richieste per produrre determinati risultati o raggiungere determinate mete)se sono convinto

di essere capace mi impegno per riuscire e i fallimenti non incidono sull’immagine che ho di me! ­­> l’alternarsi di successi e

fallimenti e il modo in cui sono interpretati rappresentano gli insegnamenti che l’individuo trae dall’esperienza personale e sono

il fondamento delle convinzioni di riuscita la capacità di interagire efficacemente con l’ambiente deriva dalla consapevolezza

di saper dominare le proprie conoscenze e abilità e saperle impiegare nel modo migliore in diverse circostanze concetto di

autostima de­contestualizzato e disancorato da capacità specifiche; giudizio di valore da cui le persone traggono un sentimento

di orgoglio autocompetenza: ipotetico motivo che orienta le persone a realizzare un senso di competenza personale

 

l’efficacia personale può essere migliorata o rafforzata attraverso programmi di intervento mirati le convinzioni di

autoefficacia poggiano su 4 tipi di esperienze (Bandura): 1) la messa alla prova diretta (esperienza diretta del successo fonte più

influente del senso di autoefficacia strategia più efficace: goal setting: tecnica motivazionale che mira al raggiungimento di

un obiettivo); 2) osservazione dell’operato di altri (tanto più influente quanto più il modello è simile a se stessi e quanto più le

operazioni che portano al risultato desiderato sono chiare nella loro sequenza); 3) persuasione sociale (essere persuasi da altri di

possedere le capacità per avere successoè importante che la fonte sia credibile!­­> strategia: coaching, coach che utilizza il goal

setting individuando per ogni persona obiettivi specifici); 4) gestione delle emozioni (strategie di monitorizzazione e

autoregolazione che contribuiscono ad aumentare il benessere psicofisico e quindi anche l’autoefficacia REBT Razional­

emotive behavior: le risposte emotive sono determinate dall’interpretazione degli eventi a volte irrealistiche e irrazionali

coaching). Le convinzioni di autoefficacia regolano il funzion

Dettagli
A.A. 2013-2014
41 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher videlbra91@yahoo.it di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia delle organizzazioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Di Fabio Annamaria.