vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
I trattamenti più efficaci che intendono migliorare la qualità delle prestazioni mnestiche degli
anziani sono training di autoefficacia legata al compito. Infatti andando ad agire sull'autoefficacia
percepita attraverso le 4 modalità di incremento:
Credenze pre-esistenti sulla propria autoefficacia
• Esperienza vicaria
• Persuasione verbale
• Stato fisiologico-emotivo
•
Di conseguenza la prestazione risulterà caratterizzata da:
Obiettivi di padronanza
• Persistenza nel compito
• Strategie funzionali
• Processi di pianificazione, monitoraggio e valutazione.
•
Approfondimento: Training
Un training della memoria per essere efficace deve rispettare le seguenti caratteristiche:
Inizialmente deve accertare il declino dell'abilità di memoria
• Insegnare come organizzare il materiale mentalmente
• Non sovraccaricare l'attenzione
• Creare un clima favorevole fornendo incoraggiamento.
• Fornire istruzioni per affrontare problemi diversi in modo da favorire la generalizzazione
• ed il mantenimento delle strategie.
Vi sono diverse tipologie di training:
Training metacognitivi: Questi training sono mirati a potenziare la metacognizione, in
• modo da modificare il comportamento metacognitivo permettendo un miglior utilizzo delle
strategie.
Training strategici: Questi training consistono nell'insegnamento di determinate strategie
• di memoria e mnemotecniche specifiche. Questi training vanno a sviluppare un livello di
metaconoscenza generale. Si suddividono in 3 fasi:
1. Misurazione delle capacità mnestiche
2. Fase di training
3. Misurazione delle prestazioni
Training sui fattori che influenzano la performance: Questi training fanno leva sulla
• consapevolezza di aspetti non cognitivi, come ad esempio: ansia, depressione,
motivazione e rilassamento.
Vi sono delle differenze individuali che influiscono sulla riuscita di un training mnestico:
Età: I giovani migliorano di più
• Livello di istruzione: Livelli elevati predicono un migliore utilizzo delle mnemotecniche
• Abilità verbale: Livelli elevati predicono un migliore utilizzo di alcune mnemotecniche con
• quella dei Loci
Depressione: Influisce negativamente sui training, probabilmente a causa della bassa
• motivazione causata da essa.
Training innovativi
I training più innovativi sono i seguenti:
Computer training:
• Pregi: Permettono un miglior controllo delle istruzioni ed una grafica migliore.
▪ Difetti: Quando ad utilizzarlo sono degli anziani vi possono essere difficoltà.
▪
Video training:
• Pregi: Molto efficaci, combinano istruzioni verbali e visive ed hanno un basso
▪ costo di implementazione
Difetti: Assenza di rinforzi ed interazione.
▪
Gruppi di discussione: Non è un intervento didattico ma ogni persona contribuisce
• all'apprendimento attraverso l'esposizione del proprio punto di vista. Questo training fa
leva sul rinforzo sociale e funziona meglio in piccoli gruppi.
Training su manuale: Viene consegnato un manuale contenente il materiale da
• apprendere. L'apprendimento è autoregolato, i costi sono ridotti ma non sono previsti
rinforzi.
Profondità di elaborazione
I training di memoria si basano sulla profondità dell'elaborazione, infatti livelli più profondi di
rieaborazione in fase di codifica, permettono una migliore rievocazione. Craik & Tulving nel 1975
identificano 3 livelli di elaborazione dell'informazione in memoria, in ordine dal meno profondo:
1. Strutturale: Fa riferimento alle caratteristiche fisiche della parola, come le maiuscole e le
minuscole
2. Fonemico: Fa riferimento alle caratteristiche legate al suono di una parola.
3. Semantico: L'elemento in questo caso è inserito all'interno di una categoria semantica.
Di conseguenza i training devono attenersi ai seguenti principi:
Principio del significato: Il materiale deve assumere un significato per chi li memorizza,
• affinche esso possa essere elaborato profondamente ed inserito all'interno di categorie
semantiche.
Principio dell'organizzazione: Il materiale se troppo lungo viene raggruppato in elementi
• più piccoli permettendo di aumentare le capacità di memorizzazione.
In accordo a questi principi il soggetto sarà attivo nell'elaborazione e non un recipiente passivo.
Strategie e mnemotecniche
Le strategie e le mnemotecniche condividono lo scopo di massimizzare il ricordo, tuttavia
presentano delle differenze:
Strategie
•
Esse sono sistemi naturali che permettono di memorizzare informazioni in memoria. Nel dettaglio:
Categorizzazione
◦ Associazione
◦ Serializzazione
◦
Mnemotecniche
•
Esse sono procedure artificiali che utilizzano sequenze prestabilite di processi che aumentano le
capacità di memorizzazione. Nel dettaglio:
Metodi verbali
• Rime: Utile per memorizzare parole senza alcun significato. La rima permette di
▪ creare una struttura artificiale la quale da siginificato alle parole in essa contenuta.
Ad esempio la filastrocca dei mesi
Acronimi: Essi sono parole artificiali che costituiscono un suggerimento per
▪ recuperare le informazioni memorizzate. Ad esempio USA, FBI.
Acrostici: Essi sono brevi frasi le cui iniziali costituiscono un suggerimento per
▪ recuperare le informazioni memorizzate. Ad esempio Come Quando Fuori Piove.
Metodo delle storie: Consiste nel creare un breve racconto dotato di significato il
▪ quale contiene i diversi elementi che si intendono memorizzare.
Metodi misti
• Parola chiave: Richiede di unire il significato fonetico o semantico che ci ricorda
▪ una parola con un'immagine visiva. Molto utile quando si vuole imparare una lingua
straniera.
Mnemotecnica per nomi e volti: Consiste nel dare significato al nome o al
▪ cognome da memorizzare associandolo con una caratteristica della persona.
Metodi visivi
• Peg system: Chiamato anche sistema dell'aggancio o dell'unicino. Richiede che
▪ vengano memorizzate 10 parole di riferimento le quali fanno rima con in numeri
da 1 a 10, nel momento che dobbiamo memorizzare delle nuove informazioni si
devono creare delle immagini interattive che collegano le parole di riferimento con
le nuove informazioni. Ad esempio 1-pruno, 2- bue, se voglio memorizzare le parole
scarpe ed occhiali, creo l'immagine mentale di un pruno con le scarpe, ed un bue con
gli occhiali.
Metodo dei loci: Loci sta per luoghi, infatti consiste nell'associare le informazioni
▪ da ricordare con dei luoghi fissi. E' un metodo utile quando si devono memorizzare
argomenti non correlati tra loro. I luoghi devono essere:
Familiari
◦ Numerati da 1 a 15
◦ Associati ad un'unica immagine
◦ Posti a distanza ridotta tra di loro
◦ Rapportati alla grandezza degli elementi da insere al loro interno
◦
Il processo di memorizzazione perciò prevede le seguenti fasi:
1. Individuare un percorso familiare con 15 luoghi differenti.
2. Scrivere i luoghi su un foglio e numerarli
3. Memorizzare i luoghi
4. Ripercorrere mentalmente il percorso
5. Creare un'immagine che associ il luogo e l'informazione da memorizzare
6. Ripercorrere mentalmente il percorso e in ogni luogo recuperare
l'informazione ad esso associato.
Autovalutazione
La chiave per apprendere non è solo l'utilizzo delle strategie ma anche l'autovalutazione, dopo lo
studio infatti è utile sapere se si necessita di ulteriore studio. Un metodo può essere utilizzare dei
cartonici.
Programma di intervento memoria e metacognizione – Cornoldi e Caponi (1991)
Questo programma risponde alla necessità di sviluppare un atteggiamento metacognitivo quando
ci si approccia a nuovi compiti. Esso consiste in 90 schede di lavoro finalizzate allo sviluppo di
abilità mnestiche e di una maggiore consapevolezza metacognitiva. Più specificamente si pone
17 obiettivi suddivisi in 2 categorie diverse in base all'età dei soggetti (nel caso di bambini con
DSA o ritardo mentale le fasce di età si spostano più avanti). Le 2 categorie e i relativi obiettivi
sono: Atteggiamento metacognitivo (5-9 anni): Rivolto a sviluppare nel bambino una generale
• sensibilità metacognitiva, capace di riconoscere il ruolo della mente nei processi cognitivi.
Gli obiettivi sono:
1. Differenziare tra sé e non sé, tra mondo interno ed esterno:
Le schede sviluppano le conoscenze riguardanti le differenze fisiche e nel modo di
▪ pensare degli individui
2. Riconoscere le funzioni fisiologiche e psicologiche del corpo umano
Le schede sviluppano le conoscenze riguardanti la rappresentazione del corpo e
▪ delle funzioni psichiche, l'associazione tra queste due insiemi e la differenza tra
giorno e notte
3. Riconoscere l'esistenza di alcune produzioni psichiche e le loro caratteristiche: sogni,
fantasie e immagini mentali
Le schede sviluppano le conoscenze riguardanti la distinzione tra sogno e relatà, la
▪ differenza tra immagini reali e fantastiche, costruzione di immagini mentali.
4. Riconoscere i propri stati emotivi
Le schede sviluppano le conoscenze riguardanti il ruolo della paura
▪
5. Differenziazione tra tipi diversi di attività cognitive
Le schede sviluppano le conoscenze riguardanti le attività di associazione, ricordo,
▪ conoscenza, credenza e riflessione.
6. Riconoscere e differenziare i casi in cui non è presente una specifica esigenza di
ricordare
Le schede sviluppano le conoscenze riguardanti le situazioni di vita quotidiana in
▪ cui è necessario ricordare
7. Essere consapevoli del fatto che si può dimenticare e che si può fare qualcosa di utile
per ricordare
Le schede sviluppano le conoscenze riguardanti le difficoltà percepite durante i
▪ fallimenti di memoria e su ciò che si può fare per aiutare la rievocazione.
Conoscenze specifiche di metamemoria (7-11 anni): Mira a promuovere la
• consapevolezza di specifici processi e strategie di metamemoria, indispensabili per una
gestione efficace delle capacità mnestiche. Gli obiettivi sono:
8. Individuare alcune possibili cause di dimenticanza
Le schede sviluppano le conoscenze riguardanti l'amnesia infantile ed i fattori fisici
▪ di oblio come il tempo e la stanchezza, ed i fattori mentali di oblio come la
distrazione o la demotivazione.
9. Riconoscere l'esistenza di differenze nella capacità mnestica
Le schede sviluppano le conoscenze riguardanti le quantitative e qualitative della
▪ memoria.
10. Riconoscere l'importanza dell'impegno personale nell'affrontare un compito di
memoria
Le schede sviluppano le con