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NELL’ATTEGGIAMENTO ESTROVERSO
PENSIERO
A cagione dell’atteggiamento generale estroverso, il pensiero si orienta
in base all’oggetto e ai dati obiettivi. Il pensiero è alimentatalimentato
quindi da un lato da fonti soggettive ( inconsce( )inconsce), dall’altro da
dati obiettivi forniti dalle percezioni sensoriali. Il pensiero estroverso è
determinato più da questi fattori anziché dai primi. Il pensiero
estroverso non è necessariamente un pensare a fatti concreti, ma può
anche essere un pensare per sole idee purchèpurché esse siano
desunte dall’esterno, ciècioè trasmesse dalla tradizione,
dall’educazione. Per valutare se un pensiero è estroversestroverso
occorre – chiedersi quale sia il criterio direttivo del giudizio – se esso è
fornito dall’esterno o è di origine soggettiva. Un altro elemento di
valutazione è la direzione del pensiero nella sua fase conclusiva se cioè
preverrà di nuovo ad elementi oiettiviobiettivi, a fatti esterni
oppureesterni oppure no.
TIPO PENSATORE ESTROVERSO
Quando il primato tra le funzioni psichiche tocca al pensiero,
quando cioè l’individuo porta a compimento l’opera della sua vita
principalmente sotto la guida della riflessione intellettuale, cosi
che tutti i suoi atti importanti sono il frutto di motivi intellettuali
abbiamo il tipo pensatore estrverso.
Costui sarà un uomo che tenderà a far dipendere le
manifestazinimanifestazioni della sua vita da conclusioni di ordine
intellettuale che si orientano nel senso del dato obiettivo, dei
fatti obiettivi. Egli conferisce quindi un potere decisivo alla realtà
obiettiva, cioè alla sua formula inttellettualeintellettuale orientata
verso l’oggetto; in base a questa formula vengono valutati il bene
e il male, il bello e il brutto. E’ giusto tutto ciò che corrisponde
alla formula, ingiusto ciò che si oppone ad essa e contingente ciò
che di fronte ad essa è indifferente. Come il tipo di pensiero
estroverso si sottomette alla sua formula, così deve fare anche il
suo ambiente giacchèambiente giacché chi non lo fa è nel torto,
contraddice un principio universale ed è quindi irragionevole. La
morale del tipo pensatore estroverso non gli concede di fare
eccezioni. Il suo ideale deve in ogni caso divenire realtà in quanto
è per lui la più pura formulazione della realtà obiettiva e deve
peratantopertanto essere una verità universalmente valida .
valida. E ciò in asebase al superiore punto di vista della giustizia e
della verità.Tuttaviaverità. Tuttavia questo tipo può esercitare una
funzione utile per la societa ,società, quale riformatore,
pubblicoriformatore, pubblico accusatore o divulgatore di
importanti idee nuove. Per contro, quanto più è ristretta la
formula tanto più questo tipo diventa un critico saccentecritico
saccente che vorrebbe comprimere se stesso e gli altri in uno
schema.
Il fatto che non esista una formula intellettuale che possa
raccgliereraccogliere la ricchezza della vita, fa sì che si vengano
escluserescluse altre importanti forme e manifestazioni di vita.
Nell’ uomnouomo che appartiene a questo tipo vengono
represse, fino a scomprarirescomparire completamente dalla
coscienza, in primo luogo tutte le forme di vita che dipendono dal
sentimento ( es.(es. manifestazioni estetiche, il gusto, il senso
artistico) ,), forme irrazionali come esperienze religiose, elementi
passionali e simili. Prima o poi però le forme di vita rimosse a
opera dell’impostazione intellettuale si fanno indirettamente
sentire ,sentire, turbando la condotta cosciente della vita. Se il
turbamento è eccessivo si ha nevrosi. Nella maggior parte dei casi
pero non si giunge a questo in quanto l’individuo, istintivamente,
si concede alcune attenuazioni della formula, rivestendole di
un’adeguata giustificazione razionale.
L’inibizione proveniente dalla coscienza colpisce in primo luogo i
sentimentsentimenti: sono qquestiquesti a opporsi
maggiormente ad una rigida forma intellettuale e ad essere
quindi rimossi nel modo più intenso .intenso. Se la rimozione
riesce, il sentimento scompare dalla coscienza e svolge al di sotto
della soglia della coscienza stessa un’attivitàstessa un’attività in
contrasto con le intenzioni coscienti arrivando ad un vero enigma
es. quando questi soggetti assumono volontariamente il ruolo di
salvatori e custodi della moralità che improvvisamente appaiono
essi stessi bisognosistessi bisognosi di salvazzasalvezza o
comunque sembrano compromessi. La scarsa
differenzazionedifferenziazione del sentimento in questo tipo può
esprimersi anche in un altro modo: semodo: se l’ atteggiamentol’
atteggiamento cosciente è spinto all’estremo, vengono abolite
tutte le considerazioni personali, comprese quelle relative alla
propria persona :persona: si trascura la propria salute, la
posizione sociale comincia a declinare ecc. Sovente come si
conviene a una funzione poco differenziata, i sentimenti hanno
carattere arretrato earretrato e ritardato, ne consegue una
tendenza al risentimento. Quanto più i sentimenti sono rimossi,
tanto maggiore è l’influenza che essi esercitano sul pensiero: il
punto di vista intellettuale subisce per effetto dell’ inconsciadell’i
nconscia suscettibilità personale una trasformazione:
diventradiventa rigidamente dogmatico. La formula sostituisce
quindi ogni concezione del mondo piupiù generica arrivando a
divenire religione, pur non avendo a che fare con essa. Tuttavia
tutte le tendenze psichiche che vengono rimosse per suo
mezzzomezzo si raggruppano nell’inconscio come antitesi e
determinano l’insorgere di dubbi. Per difendersi dal dubbio l
‘atteggiamento cosciente diviene fanatico, difatti il fanatismo
altraltro non è che un dubbio ipercompensato.
SENTIMENTO
Nell’atteggiamento estroverso il sentimento si orienta in base al dato
obiettivo: l’oggetto è il fattore assoluto che determina il modo di
estrinsecarsi del sentimento. Il sentimento estrverso deve quindi
passare attraverso un certo processo di differenzazionedifferenziazione
per spogliarsi di ogni fattore soggettivo. Le valutazioni che risultano
dall’atto di sentimento corrispndonocorrispondono quindi a valori
obiettivi, o per lo meno a criteri tradizionali e universalmente diffusi. Il
sentimento estroverso rappresenta una forza benefica che va perduta
non appena l’influenza dell’oggettoggetto si fa soverchiante: cioè l’ogget
to assimila la persona e va cosicosì perduto il carattere personale del
sentimento chesentimento che si fa freddo, sterile, non è piupiù
genuino ma dadà il senso della posa e dell artificio. Quando il processo
si accentua ancora di più, finisce con il determinarsi una dissociazione
del sentimento: esso s’impossessa di ogni oggetto con valutazioni
d’ordine sentimentale e si intrecciano rapporti che sono in
cntraddizionecontraddizione.
TIPO SENTIMENTALE ESTROVERSO
(sentimentoSentimento elemento piupiù appariscente della
mentalitamentalità femminile)
La donna di questo tipo vive prendendo come norma il proprio
sentimento. Per effetto dell’educazione il suo sentimento si è
sviluppato nel senso di una funzione adattata alla realtà esterna e
sottoposta al controllo della coscienza. Nei casi che non sono
ancora estremi, il sentimenteosentimento a carattere personale,
nonostante l’elemento soggettivo abbia giagià subito una forte
repressione. La persnalitàpersonalità appare allora adattata alle
circostanze obiettive, e i sentimenti corrispondono alle situazioni
obieettive eobiettive e ai valori riconosciuti. CioCiò appare chiaro
nella scelta dell’oggetto amoroso. Non viene amato un uomo
qualunque ma quello che conviene ma non alla natura soggettiva
della donna, bensibensì per età, mezzi, posizione corrisponde ad
esigenze ragionevoli. Il sentimento amoroso corrisponde
pienamente alla sua scelta, esso è autentico. Ma nulla turba
tanto il sentimento quanto il pensiero, che in questo tipo è
represso il piupiù possibile. Questo non significa che non pensi
ma che qualunque ragionamento, che possa turbare il
sentimento, è respinto. Il quadro però muta quandomuta
quando il valore dell’oggetto si accentua: cioè avviene una tale
assimilazione del soggetto all’oggetto che il soggetto del
sentimento viene quasi ad eclissarsi. Il sentimento perde il
carattere personale, rimanendo puro sentimento in sé e per sé, e
si ha quasi l’impressione che l intera persnalitàpersonalità si
risolva nel singolo sentimento contingente. Nella vita si
succedono continuamente situazionicontinuamente situazioni
che provocano tonalitòtonalità di sentimento diverse e talora fra
loro contrastanti quindi la persnalitapersonalità si risolve in
altrettanti sentimenti distinti. Oggi si è una cosa, domani un’altra,
almeno apparentemente in quanto la base dell’ iodell’io rimane
identica a se stessa. L’osservatore quindi non avverte più il
sentimento come espressione personale di colui che lo possiede,
ma come alterazione del sui Io, come un capriccio. A seconda del
grado di dissociazione fra l’io e lo stato mmentaneomomentaneo
dei sentimenti, appaiono segni del dissidio con se stessi: cioè l’
impostazineimpostazione compensatrice dell’incoscioinconscio
diventa aperta opposizione. CioCiò si rivela dapprima con
manifestazioni affettive esagerate ( es. effusioni verbali) che
appaiono poco sincere, fanno anzi pensare che con esse venga
sovracompensata una resistenza.
Come già detto il pensiero del tipo sentimentale estroverso, in
quanto funzione autnomaautonoma, è rimosso, ma non
completamente. Esso può continuare a sussiteresussistere come
schiavo del sentimento. Perciò l’inconscio di questo tipo
continenecontiene soprattutto un pensiero arcaico, infantile e
negativo. FinchèFinché il sentimento cscientecosciente conserva
un carattere personale, il pensiero inconscio si comporta come
fattore di compensazione. Quando pero la personalitapersonalità
si dissocia ,dissocia, dissolvendosi in singoli stati sentimentali, l’
identitaidentità dell’io va perduta eperduta e il soggetto diviene
inconscio. Ma il soggetto, divenendo preda dell’inconscio, si
associa con il pensiero inconscio aiutandolo