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P−C V
( )
∗Q−CF=0
u Q
Quindi la quantità che garantisce tale risultato ( quantità di break-even) è:
BE 17
CF CF
Q = =
BE MD C
P−C V
( ) u
u
Dalla relazione fondamentale è possibile determinare qualsiasi variabile attraverso le
opportune formule inverse. ℜ
Ipotizzando un risultato economico diverso da zero ( ) avremo:
obiettivo
P−C V
( )
∗Q−CF=ℜ
u
Da cui volendo calcolare la quantità che garantisce tale risultato:
CF+ CF
ℜ + ℜ
¿
Q = =
P−C V MD C
u u
Anche in questo caso è possibile porre come incognita qualsiasi altra variabile della
relazione fondamentale ricavando le grandezze che consentono di raggiungere il risultato
economico prefissato.
È possibile calcolare il punto di pareggio considerando il fatturato, come:
CF
F A =
BE P−CV
P ℜ
E calcolare il fatturato necessario per ottenere un predefinito :
CF+ ℜ
¿
F A = P−CV
P
In un’azienda monoprodotto il punto di pareggio verrà raggiunto allorché il margine di
contribuzione totale uguagli i costi fissi, dato che:
ℜ=RT −CV −CF
I F
ℜ=Mdc −C
È quindi agevole determinare il volume di produzione/vendita tale per cui si ha
Mdc I =CF :
Md c I∗Q =CF
un BE
CF
Q =
BE Md c I
un
La determinazione del punto di pareggio per un’azienda multiprodotto prevede una
sequenza di operazioni: CFS
Calcolo del punto di pareggio parziale ( ): per ogni linea di
1. copertura dei
prodotto occorre calcolare la quantità di produzione/vendita che consente di coprire
i relativi costi fissi specifici ( )
BEP parziale
CFS
Q =
BE CFS Md c I
u
Identificazione del volume a copertura dei costi fissi comuni. In base a che criterio
2. 18
CFC CFC
dunque distribuire i ? La corretta combinazione di ripartizione dei si
articola su diversi passaggi:
Vanno presi due parametri per ciascun prodotto:
1) • Fatturato: “peso del prodotto” che permette di comprendere quanto,
dimensionalmente, è ampio il prodotto;
Mdc I
• : forza del prodotto per singola unità o complessivamente del prodotto.
Md c I
( )
complessivo
1−k = , che
Il rapporto tra i due parametri porta all’identificazione dell’indice F A complessivo CFC
rappresenta il margine medio ponderato generato dall’azienda a copertura dei
1 € k CV 1−k
( dato di fatturato, centsesimi sono destinati a coprire i mentre la differenza
CF ).
rappresenta la parte del fatturato destinata alla copertura di CFC
Identificazione del fatturato obiettivo necessario a coprire i :
2) CFC
F A =
obiettivo 1−k
Determinazione dell’incidenza percentuale del fatturato di ciascun prodotto sul
3) fatturato aziendale, attraverso il rapporto tra il fatturato di tale prodotto e il
fatturato aziendale: F A X
incidenza sul F A del prodotto X =
aziendale F A aziendale
Identificazione del fatturato obiettivo per ciascun prodotto calcolato moltiplicando
4) il fatturato obiettivo ( ) all’incidenza percentuale ( ), secondo l’ipotesi
punto 2 punto 3
CFC
che ogni prodotto è deputato alla copertura dei in maniera
proporzionale al suo contributo al fatturato aziendale:
F A A sul F A del prodtto X
=F ∗incidenza
obiettivo X obiettivo aziendale CFC
Determinazione della quantità di equilibrio alla copertura dei per ogni
5) prodotto, dividendo il fatturato obiettivo di ciascun prodotto per il prezzo di
vendita:
F A obiettivo X
Q =
BE CFC P X
Determinazione della quantità di equilibrio totale per i diversi prodotto necessaria
3. alla copertura dei costi e dunque al raggiungimento del pareggio:
Q =Q +Q
BE BE CFC BE CFS
NB: nel caso in cui, invece del pareggio si volesse perseguire un determinato risultato (utile) obiettivo, esso
CFC RO
+
F A =
anderebbe aggiunto al punto 2 al numeratore: obiettivo 1−k
Leva operativa e margine di sicurezza 19
CF
Per struttura dei costi aziendale si intende l’incidenza dei sui costi totali aziendali
esprimibili attraverso il rapporto:
CF dirigidità della struttura deicosti
=grado
CT
Si definisce leva operativa di un’azienda la sua differente sensibilità manifestata in termini
di risultati economici al variare dei volumi di attività: non è altro che il rischio di natura
operativa a cui si espone l’azienda scegliendo una struttura dei costi più o meno rigida. La
leva operativa si esprime attraverso il grado di leva operativa e il margine di sicurezza.
Il grado di leva operativa misura la variabilità dei risultati economici a livello aziendale o di
singolo prodotto a fronte di variazioni intervenute nei volumi di attività ( ). Il
è un moltiplicatore
grado di leva operativa esprime la variazione percentuale del risultato economico dovuta
ad una variazione percentuale unitaria del fatturato:
Mdc I Mdc I
GLO= =
Mdc I Mdc II
−CF
Il grado di leva operativa esprime l’ampiezza dell’effetto di leva operativa, indica la misura
in cui i risultati economici variano al variare dei volumi di produzione/vendita, può anche
essere scritto come:
∆ RO
GLO= ∆ Ricavi
L’effetto di leva operativa può essere visualizzato a livello grafico osservando l’ampiezza
della forbice esistente tra le funzioni di ricavo e di costo totale dell’azienda in esame. Si
può dunque concludere che la leva operativa è espressione del rischio o del vantaggio
potenziale cui un’azienda si espone a fronte rispettivamente di possibili riduzioni o
incrementi dei propri livelli di attività.
Un ulteriore indicatore utile per valutare il grado di rischio aziendale è il margine di
sicurezza, esso esprime la quota percentuale di riduzione delle vendite ( dovuta ad una
) che un’impresa può supportare senza incorrere in perdite operative (
contrazione dei volumi di
Mdc II <0 ). Il margine di
quanto si può ridurre il livello di attività prima che il prodotto dia un
sicurezza esprime la variazione percentuale del fatturato sopportabile senza incorrere in
una perdita:
fatturato previsto−fatturato di equilibrio
MDS= fatturato previsto
Mdc II 1
MDS= =
Mdc I GLO
Al crescere del grado di rigidità di una struttura di costo, aumenta l’impatto di una
variazione del volume di attività sul reddito operativo: esiste cioè un maggior grado di leva
operativa; al crescere del grado di rigidità di una struttura di costo, aumenta il punto di
equilibrio e di conseguenza si riduce il margine di sicurezza.
4. 20
CAPITOLO 3
I SISTEMI DI MISURAZIONE DEI COSTI: La contabilità
analitica
Le informazioni di carattere economico-finanziario necessarie allo svolgimento dell’attività
di governo di impresa sono rese disponibili dal sistema di contabilità direzionale:
sottosistema informativo costituito dall’insieme degli strumenti che rilevano ( contabilmente o
), organizzano e consentono di presentare informazioni sulla dimensione
extra-contabilmente
reddituale e finanziaria della gestione; e ciò non solo quando la gestione sia già svolta ma
anche quando questa debba ancora svolgersi ma sia osservabile attraverso l’elaborazione
di previsioni e programmi d’azione espressi in termini quantitativo-monetari.
CONTABILITÀ DIREZIONALE: gli strumenti
Contabilità Reporting
Contabilità analitica Modelli di simulazione Sistema di Sistema di (analisi degli
generale (contabilità dei economico/finanziaria budget standard scostamenti)
costi)
Strumenti volti a rilevare fatti di gestione Fatti di gestione che devono accadere ovvero obiettivi che si Confronto tra obiettivi
già accaduti ( ) devono realizzare e risultati ottenuti
informazioni a consultivo
La contabilità generale è un sistema di rilevazioni che ha l’obiettivo di misurare il reddito
d’esercizio ed il capitale investito, focalizzandosi sulle rilevazioni dei flussi economico-
finanziari che intervengono tra l’azienda ( ) ed i terzi. Quando l’azienda
nella sua globalità
opera in molteplici mercati, con elevata numerosità di prodotti ed attraverso l’uso di
tecnologie molto diversificate e, di conseguenza, si caratterizza per crescenti livelli di
complessità strutturale diventa necessario analizzare e rielaborare le informazioni della
contabilità generale. Di ciò si occupa la contabilità analitica: della raccolta e della
rielaborazione di dati di costo e di ricavo, da utilizzare a supporto dei processi decisionali e
dell’attività di controllo.
Elementi di differenziazione tra contabilità generale ed analitica
CO.GE. CO.AN.
SCOPO Misurazione del reddito e del capitale: raccolta di Rielaborazione di dati di costo e di ricavo a supporto del
informazioni per l’esterno ( ) in modo da processo decisionale e dell’attività di controllo (
stakeholders processo
redigere il bilancio di esercizio. decisionale dell’imprenditore, del responsabile CDR, di coloro che
devono porre in essere un percorso decisionale all’interno
).
dell’azienda
MOMENTO Modificazione della posizione debitoria o creditoria Utilizzazione del fattore produttivo
DI dell’azienda nei confronti dei terzi ( presenza di un
RILEVAZIO )
documento – fattura
NE
AMPIEZZA Tutti i costi e i ricavi Costi relativi alla gestione caratteristica ( ),
attività istituzionale
ovvero si focalizza sugli ambiti gestionali rilevanti ai fini del
processo decisionale
TIPOLOGIA Costi e ricavi per natura ( Costi e ricavi per destinazione (
essenza stessa del fattore si apprezza dove è consumato il
) )
produttivo fattore produttivo
DESTIATAR Informativa esterna, bilancio civilistico e fiscale Informativa interna, informazioni per il management
I
PROFONDI Informazioni sintetiche Informazioni al massimo livello di analisi, riaggregate in
TÀ DI funzione del fabbisogno informativo ( )
informazioni dettagliate
ANALISI
ORIZZONT Tipicamente dati storici ( ) Dati sia consuntivi sia previsionali ( )
dati a consultivo budget
E
TEMPORAL
E
Risultato parziale
Costi globali
Costi attribuiti
Oggetto di riferimento
Ricavi globali
Ricavi attribuiti 21
La contabilità analitica, nell’ambito del sistema di contabilità direzionale, può essere intesa
come un sottosist