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ALCUNE CONSIDERAZIONI:

-il coefficiente angolare della curva dei RT è rappresentato dal Prezzo unitario

(Puni);

-il coefficiente angolare della curva dei CV è dato dal CVuni;

-poichè i Ctot rappresentano una semplice traslazione verso l’alto dei CV, ne deriva

che il coefficiente angolare della curva dei Ctot è dato dal CVuni (è il CVuni che

indica se i CT e i CV sono più o meno inclinati);

NB. Perché pongo attenzione alle inclinazioni delle curve (coefficienti angolari)?

Perché questi elementi vengono utilizzati per rispondere alle domande sulla “what if”

(es. qual è l’impatto sul punto di Break-Even derivante da un progetto di

efficientamento aziendale?)

NB. Se le rette cambiano inclinazione (RT o Ctot/CV) cambia il punto di Break-Even.

MODELLO ALGEBRICO DELLA BREAK-EVEN il volume di break-even in

un’azienda monoprodotto è il rapporto tra l’entità dei costi fissi e il margine di

VEDERE APPUNTI

contribuzione unitario…

Domanda: quale impatto ha sul punto di Break-Even un programma di

efficientemente aziendale (BPR business processing engineering)?

VARIAZIONE COSTI VARIABILI (diminuzione)…a seguito dell’attuazione di un

processo di efficientemento, lo standard fisico (fattore produttivo necessario per

unità di prodotto) si riduce; di conseguenza, il CVuni, che è dato dal prodotto tra

standard fisico e monetario, anch’esso si riduce. Il MDCIuni (differenza tra prezzo e

CVuni) tende a crescere e ne consegue che il Qbep (noto come il rapporto tra CF e

MDCIuni) si riduce. Anche l’inclinazione delle curve dei CVuni e dei CTot tende a

ridursi (le curve si appiattiscono) e questo comporta lo spostamento verso l’origine

degli assi (verso sinistra) del punto di Break-Even (si verifica un abbassamento del

livello di Break-Even).

Domanda: quale effetto ha sul punto di Break-Even un piano di crescita che si

realizza tramite una serie di investimenti?

VARIAZIONE COSTI FISSI (aumento)…gli ammortamenti industriali crescono,

aumentano i CF e di conseguenza si sposta verso l’alto l’intercetta della curva dei

CTot e anche quest’ultimi quindi, aumentano. Questo determina uno spostamento

verso destra del punto di Break-Even (crescita del punto di pareggio).

NB. LE RISPOSTE A QUESTE DUE DOMANDE VANNO OMPLETATE CON I

RISPETTIVI GRAFICI

Domanda: quando in un’azienda monoprodotto non si realizzeranno mai le

condizioni per raggiungere il punto di Break-Even?

Quando il MDCI tot è inferiore a 0, in quanto i prezzi uni non riescono a coprire i

CVuni e quindi la curva dei RT sarà sempre posizionata sotto la curva dei CT e non

vi sarà un punto di intersezione.

ANALISI DEL RISCHIO OPERATIVO (siamo sempre in ambito Break-Even)…come

la struttura dei costi di un’azienda può impattare sul raggiungimento o meno del

punto di Break-Even a fronte di un dato volume di attività.

La curva dei ricavi è la stessa; l’inclinazione della curva dei costi — nel primo caso

l’intercetta della curva dei costi è molto alta, quindi l’azienda ha tanti costi fissi e la

curva è piatta, cioè tanti costi fissi e pochi variabili. Quello al centro è un ibrido.

Quella a destra ha bassa intercetta verticale, quindi pochi costi fissi e tanti costi

variabili.

Parametro GRS: grado di rigidità strutturale. E’ determinato attraverso il rapporto

CF/CTot. Se esso tende al 100% (non potrà mai esserlo), quindi abbiamo una forte

incidenza dei costi fissi sui totali, abbiamo un'azienda a struttura dei costi rigida. Se

tende allo 0% (mai), siamo in un'azienda flessibile. Queste aziende producono

essenzialmente lo stesso prodotto, ma la prima produce tutto all'interno comprando

macchinari e optando per un processo di produzione fortemente automatizzato

(struttura dei costi di tipo capital intensive, cioè ad alto grado di rigidità strutturale).

L'ultima fa la scelta opposta: decide di optare per una struttura dei costi flessibile,

basata sull'utilizzo di manodopera (labour intensive) o, ancora più semplicemente

sull'esternalizzazione (sul buy, compro fuori il prodotto già fatto in modo da non

avere parte di produzione che pesa sui costi fissi). L'azienda aa più alto grado di

rischio è la prima. La seconda, grazie ad una struttura dei costi flessibile, ha un

Break-Even più basso e quindi riesce a raggiungere subito il punto di profitto. La

prima invece, al medesimo livello di attività, subisce una perdita.

Se il mercato andasse benissimo però, per una stesso livello di attività, La prima

azienda avrebbe la possibilità di far valere economie di scala che la seconda non

avrebbe, e quindi otterrebbe maggiore profitto.

Per rispondere alla seguente domanda: “determinare quali conseguenze determina,

sul risultato economico di linea e sul risultato operativo aziendale, una variazione dei

volumi di attività pari al ….”

bisogna utilizzare questo parametro GLO = MDCI/MDCII. Il grado di leva va usato

solo nel momento in cui interviene una variazione nei volumi di attività!!!

Infatti il grado di leva operativa è una misura di elasticità dei risultati economici

rispetto a variazioni intervenute nei volumi di attività ed è stretta conseguenza della

struttura di costi presenti in azienda.

In particolare il GLO indica quale variazione si determinerà nei risultati economici

aziendali a fronte di una variazione incrementativa o decrementativa intervenuta nei

volumi di attività. Maggiore è il GLO, maggiore è il rischio operativo correlato alla

linea di prodotto o all'azienda nel suo complesso. Uno strumento analogo

complementare al GLO è l’MDS (margine di sicurezza… MDS = MDCII/MDCI); esso

indica di quanto può ridursi il volume di attività di una linea di prodotto prima di

incorrere in una perdita. MDS alto implica un GLO basso. Esso si determina come

reciproco del GLO.

CAPITOLO 3 I SISTEMI DI MISURAZIONE DEI COSTI

2. I SISTEMI DI CONTABILITA’ ANALITICA

Le informazioni di carattere economico finanziarie necessarie allo svolgimento

dell'attività di governo d'impresa sono resi disponibili a sistema di contabilità

direzionale, definito come: “un sottosistema informativo costituito dall'insieme degli

strumenti che rilevano (contabilmente ed extra-contabilmente), organizzano e

consentono di presentare informazioni sulla dimensione reddituale e finanziaria della

gestione e ciò non solo quando la gestione si è già svolta anche quando questa

debba ancora svolgersi la sia osservabile attraverso l'elaborazione di previsioni e

programmi d'azione, espressi in termini quantitativo monetari”.

Nell'ambito del sistema di contabilità direzionale è possibile individuare differenti

tipologie di strumenti che elaborano e rendono disponibili informazioni idonee a:

-valutare le conseguenze dello della gestione aziendale;

-formulare obiettivi, piani d’azione e decisioni prima dello svolgersi della gestione;

- analizzare eventuali incongruenze esistenti tra valori-obiettivo e valori-risultato.

La contabilità analitica è uno degli strumenti di supporto all'attività di direzione

d'impresa in quanto rileva in modo sistematico informazioni elementari di costo e di

ricavo attribuibili a prescelti oggetti di calcolo e permette di determinare risultati

economici parziali relativi a specifici oggetti di riferimento.

I sistemi di contabilità analitica sono in grado di isolare i componenti reddituali

positivi (ricavi) e/o negativi (costi) ad esso attribuibili evidenziando risultati economici

parziali.

La contabilità analitica consente di:

-comprendere l'origine dei risultati economici globali individuando i risultati parziali;

-valutare i risultati raggiunti dall'unità organizzative;

-orientare il processo decisionale verso criteri di convenienza economica;

-influenzare, attraverso la definizione di obiettivi la rilevazione risultati, i

comportamenti delle motivazioni dei gruppi e degli individui.

DIFFERENZE CO.GE. - CO.AN.

La co.ge. è un sistema di rilevazioni chiama obiettivo di misurare il reddito esercizio

e il capitale investito. Si focalizza sulle rilevazioni dei flussi economico finanziari che

intervengono tra azienda e i terzi.

Quando l'azienda si caratterizza per crescenti livelli di complessità strutturale,

diventa necessario analizzare di elaborare le info della co.ge. Di questo si occupa la

contabilità analitica: raccolta e rielaborazione di dati di costo e di ricavo, da utilizzare

a supporto dei processi decisionali e dell'attività di controllo.

-IL MOMENTO DI RILEVAZIONE: la CO.GE. si occupa della rilevazione di tutte le

variazioni nella posizione monetaria (debitoria o creditoria) dell’azienda nei confronti

di terzi nel momento in cui si verifica una variazione di moneta o di credito/debito;

la CO.AN. si occupa della rilevazione e della rielaborazione delle informazioni di

costo (e di ricavo) nel momento in cui avviene l’utilizzazione del fattore produttivo

cioè nel momento in cui si verifica il consumo delle risorse.

-L’AMPIEZZA E LA TIPOLOGIA DI DATI: la CO.GE. rileva dati di costo e di ricavo

secondo la loro natura nella loro qualità di fattori produttivi acquisiti o ceduti; la

CO.AN. rileva dati di costo e di ricavo secondo la loro destinazione…si fa riferimento

quindi all’ “utilizzatore” del bene o del servizio (si rende necessaria un’informazione

di costo molto articolata che riconduca ai diversi “oggetti di calcolo” prescelti i costi

ad essi specificatamente attribuibili).

-I DESTINATARI DELL’INFORMAZIONE: la CO.GE. ha l’obiettivo di elaborare il

bilancio per l’informativa esterna; la CO.AN. produce informazioni a supporto

dell’attività di gestione.

NB. Il bilancio sta diventando uno degli strumenti attraverso i quali le aziende

comunicano con l’esterno. Da vincolo di legge, il bilancio diventa veicolo di

informazione nei confronti della collettività tutta e di particolari esponenti di questa.

-L’ORIZZONTE TEMPORALE E LA PROFONDITA’ DI ANALISI: la CO.GE. rileva

tipicamente dati di sintesi e consuntivi. La CO.AN. necessita di un maggior livello di

analiticità delle informazioni perché esse possano poi essere rielaborate in funzione

di esigenze tra loro eterogenee. L’orizzonte temporale di riferimento per la CO.AN. è

sia il passato, perché si vogliono conoscere i reali consumi di risorse attribuibili ai

vari “oggetti di calcolo”, sia il futuro, perché sussiste l’esigenza di precalcolare il

consumo

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
63 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher susannadf_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Memmola Massimo.