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CITTADINO ROMANO SENZA UN REGOLARE ESILIO;
-
PROCESSO. CONFISCA DEI BENI;
-
IL RIFERIMENTO CHIARO ERANO I CATILINARI. DEMOLIZIONE DELLA CASA.
Il Senato si mobilitò a favore di Cicerone, che percepì quest’atto come motivo di
orgoglio. Tuttavia, gli esiti furono ben diversi.
57 56
Una carestia provoca sommosse a Roma. I triumviri si riunirono a Lucca per confermare gli
accordi segreti.
Viene affidata a Pompeo una cura annonae, con Pompeo e Crasso avrebbero tenuto il consolato
disponibilità di truppe e possibilità di nomina di l’anno successivo, Cesare l’incarico in Gallia
legati. Pompeo ottenne le due Spagne, Crasso la Siria.
50
Crasso, nel frattempo, iniziò una campagna partica, che lo portò alla morte a Carre nel
53. 53 52 50 49 48
Dopo le vicende di Pompeo trasforma Gaio Scribonio I legionari di Scontro tra Cesare
Clodio e Milone, in legge il propone che tutti i Cesare passano il e Pompeo nella
non vengono eletti i provvedimento per comandi speciali Rubicone. battaglia di Farsalo
consoli. combattere la fossero Deposti.
corruzione.
Nel provvedimento Il Senato era più Pompeo Disfatta di Pompeo,
pone un intervallo propenso allo abbandonò l’Italia e che fuggì in Egitto
di 5 anni tra scontro, Cesare si recò a Brindisi.
magistratura favorevole.
urbana e
promagistratura.
Grandi problemi I suoi legati Pompeo viene
iniziano per Cesare minacciano Cesare decapitato dai
ad Occidente. consiglieri del re
Tolomeo XIII
Dopo aver saputo dell’omicidio di Pompeo, Cesare prende le difese di Cleopatra, che gli
darà anche un figlio, Tolomeo Cesare. In seguito, si occupa di due situazioni:
NUMIDIA BATTAGLIA CONTRO I FIGLI DI POMPEO
Cesare intervenne in Numidia contro i pompeiani Dovette affrontare anche Sesto e Gneo, figli di
riuniti con il favore del re di Numidia, Giuba. Pompeo.
Cesare vince la coalizione a Tapso Vinse definitivamente a Muda nel 45.
Giuba si uccise Sesto fuggì.
la Numidia diventa provincia romana. Cesare divenne padrone di Roma e dell’Italia.
Si avvia così una fase di governo cesariana.
49 48 46 - 45 - 44
Gli vennero concessi i pieni Fu eletto console. Fu ancora console.
poteri, con strumenti che
dovevano essere istituzionali,
anche se in maniera confusa.
Ebbe una dittatura straordinaria Nell’ottobre fu ancora dittatore. 46 = dictator rei publicae
con l’obiettivo di indire elezioni constituendae
consolari. e gli venivano concessi poteri
censori.
Ottenne la tribunicia potestas 44 = dittatore perpetuo
POLITICA INTERNA
(1) restò in linea con il programma dei popolares 51
(2) intervenne con una legge che alleviava i debiti;
(3) leggi a favore dei colpiti per motivi politici;
(4) ripristinò i pieni diritti politici ai figli dei proscritti e richiamò in patria
di esiliati;
(5) legge frumentaria che correggeva la proposta di Clodio;
Le leggi si concentrarono anche nell’ambito dei poteri:
Aumento del Senato a 900 membri, Italici - Aumento dei pretori da 10 a 14
centurioni - provinciali compresi
Aumentò i questori a 40 Concesse la cittadinanza ai Transpadani e
Cispadani che non l’avevano ottenuta.
Concesse di tenere localmente le operazioni di Riformò il calendario recuperando i ritardi del
censi, senza recarsi a Roma. calendario astronomico.
IDI DI MARZO (44 a.C) = Marco Giunio Bruto, Decimo Giunio Bruto e Gaio Trebonio
misero a morte in una congiura Cesare.
La morte di Cesare segnò un momento storico incredibile, perché:
• Antonio voleva raccoglierne l’eredità;
• Cornelio Dolabella non voleva compromettere le proprie posizioni.
La reazione popolare si scatenò con grandi sommosse, specialmente il giorno dei
funerali. Parecchi seguaci dei cesaricidi cominciarono ad andarsene da Roma.
Il testamento designava come successore GAIO OTTAVIO, compromettendo così i
piani di chi pensava di ottenere il posto di Cesare.
GUERRA di MODENA [43]
ANTEFATTO = Antonio cominciò a forzare la situazione facendosi assegnare la
Gallia Cisalpina, già possesso di Decimo Bruto.
Antonio mosse contro Decimo Bruto,
• assediandolo a Modena in modo piuttosto
violento.
Cicerone allora decise di esporsi pubblicamente e attaccare Antonio, riuscendo a farlo
dichiarare nemico pubblico e a mandare contro di lui: 52
• Aulo Irzio;
• Gaio Vibio Pansa.
Antonio fu sconfitto a Modena e si diresse verso Lepido che muoveva dalla
Narbonense. I due consoli morirono poco dopo e Decimo Bruto fu ucciso.
Ottaviano tentò un nuovo passaggio sul Rubiconde per ottenere il consolato e
ricevendo un rifiuto, marciò su Roma con le legioni.
Visto che la situazione continuava a peggiorare, i protagonisti presero una decisione.
SECONDO TRIUMVIRATO
Questo triumvirato venne istituzionalizzato per legge: era una legislatura con
imperium, che consentiva a ciascuno di mantenere i propri territori,
• Antonio come governatore della Gallia Cisalpina e della Gallia Comata;
• Lepido come governatore della Narbonense e delle due Spagne;
• Ottaviano come governatore di Africa, Sicilia, Sardegna e Corsica.
I trumviri potevano anche:
convocare Senato e popolo;
designare i magistrati;
promulgare editti.
Nel corso dell’esecuzione di uno dei primi provvedimenti - proscrizione per i cesaricidi -
venne ucciso Cicerone.
Antonio e Ottaviano decisero in seguito di dirigersi in Grecia, per affrontare Bruto e
Cassio. Li affronteranno nella battaglia di Filippi, in Macedonia nel 42.
Al ritorno da questa battaglia, Ottaviano si fermò in Italia con l’incarico di assegnare
terre ai veterani delle legioni dismesse. I terreni risultarono presto insufficienti. 53
GUERRA DI PERUGIA
Fu sostanzialmente una guerra tra piccoli proprietari.
41 = la moglie di Antonio prese a carico la protesta, che ben presto si trasformò in vera
e propria rivolta, tanto da richiedere l’intervento di Ottaviano.
Ottaviano assediò gli insorti a Perugia, la città fu presa e saccheggiata.
Il secondo problema da affrontare fu SESTO POMPEO:
era riuscito a mantenere il controllo di Sicilia, Sardegna, Corsica;
aveva riunito i reduci di Perugia e Filippi.
Antonio e Ottaviano cercarono di trovare un accordo, basato su:
Concessione del controllo di Sicilia, Corsica, Sardegna;
Concessione del controllo del Peloponneso.
Dal momento che gli accordi tardavano ad essere rispettati, Sesto riprese atti di
pirateria nel Mediterraneo. Nel frattempo a Taranto, il triumvirato venne rinnovato
per altri 5 anni. Essendo stato sconfitto, Ottaviano chiese aiuto alla flotta di Antonio.
La missione fu affidata a Marco Agrippa che mise in fuga Sesto, che fu poi ucciso da
uno dei legati di Antonio.
Contemporaneamente, Lepido esce di scena come pontefice massimo.
A Roma, ormai, si concorreva più per il potere personale che per la salvezza della res
publica. In Oriente, Antonio subì il fascino di Cleopatra,
che guidava l’Egitto con il figlio avuto da Cesare.
Nel 34 vinse la seconda campagna contro i Parti,
che si concluse con la presa del trono armeno,
una mossa che creò scontento generale. La
vittoria fu celebrata nello sfarzo orientale, con
assegnazioni di territori a Cleopatra e ai figli da
Lei avuti.
Intanto a Roma regnava lo sconcerto per i comportamenti di Antonio. Lo scontro
decisivo avvenne ad Azio, con la vittoria di Marco Agrippa (schieramento Ottaviano).
Egitto provincia Romana! 54
GUERRE MITRIDATICHE [88 - 63]
ANTEFATTO = Nel 112 Mitridate IV Eupatore divenne re del Ponto. Il suo progetto
espansionistico si sarebbe scontrato inevitabilmente con Roma, che controllava un
territorio che coinvolgeva la Bitinia e la Cappadocia.
Mitridate depose i re filoromani che governavano queste zone.
90 87 85 81
Roma invia in Oriente Silla sbarca in Epiro e Silla e Mitridate Mitridate finalmente
una commissione che muove contro Mitridate stabiliscono la PACE DI lascia la Cappadocia.
ristabilì i vecchi sovrani. che si stava spostando DARDANO
in Grecia.
Il re di Bitinia fu spinto a il re doveva:
L’anno successiva Silla
compiere scorribande rientrare nel Ponto;
vinse a Cheronea e poi
nel Ponto. consegnare la flotta
a Orcomeno. egea;
Roma entrò in guerra pagare un’indennità
contro Mitridate di guerra;
i regni occupati
Solo Rodi rimarrà fedele dovevano essere
a Roma. restaurati.
La situazione non fu comunque tranquilla e si susseguì una seconda guerra.
ANTEFATTO = La causa scatenante sta nella morte di Nicomede IV re di Bitinia nel
74. La Bitinia spettò in eredità a Roma, fatto che preoccupò sicuramente il re del
Ponto.
Cosa successe dopo:
• Mitridate fu costretto a ritirarsi dalla Bitinia;
• Lucullo conquistò il Ponto, mettendo in fuga Mitridate;
• Lucullo vinse a Tigranocerta e la Siria tornava ad essere un regno autonomo.
La conduzione della guerra, dal punto di vista militare, era stata perfetta. Resosi
contro della situazione in Asia:
come generale = impedì che i soldati la depredassero;
come governatore = pose un freno al comportamento dei pubblicani;
stabilì che i creditori non dovessero pretendere più di un quarto delle rendite dei debitori
decretò che la somma degli interessi non dovesse superare il totale del debito 55
I ceti danneggiati da questi provvedimento insorsero contro di lui e il comando gli
venne sottratto. L’incarico fu assegnato a Pompeo.
Le sue azioni furono davvero rapide e risolutive.
66 65 63 62
Sconfigge Mitridate, che Passò in Siria e la rese Mitridate si suicidò. Pompeo torna a Roma
si rifugiò in Crimea provincia romana. con un bottino di 2000
talenti.
Induce Tigrane ad Si diresse in Palestina e
arrendersi conquistò Gerusalemme.
La Giudea fu posta sotto
il controllo del
governatore di Siria.
Parte del Ponto divenne
provincia insieme alla
Bitinia.
La maggior parte dei
regni restarono come
clienti.
GUERRE contro i PIRATI
I pirati stavano creando profonda instabilità:
• dall’Egeo;
• fino al Mediterraneo.
Roma subiva questa situazione di estremo disagio per i commerci e per
l’approvvigionamento delle città.
102 - 84 74 69 67
Prime repressioni Marco Antonio ottiene Roma dichiara lo stato di Viene attribuito un
l’incarico di combattere i guerra e le operazioni incarico speciale a
pirati. furono guidate da Q. Pompeo da Gabinio.
Cecilio Metello.
Non ebbero successo Fu sconfitto e fatto conquista di Creta Egli suddivise il
prigioniero, condizione Mediterraneo in 13
per la quale morì. settori e chiuse i pirati
nelle loro basi in Cilicia.
Li sconfisse in tre mes