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Estratto del documento

GENS:

- una sorta di famiglia molto allargata, è una struttura comunitaria e

solidaristica che si rifà a un progenitore mitico. Non ha una struttura potestativa

anche se vi è un capo. La Gens ha proprie tradizioni e valori che sono diversi da

quelle di altre gens.

CURIE:

- riunioni di uomini/ assemblee.

COMIZIO CURIATO:assemblea

- e insieme di tutte le curie. Probabilmente vi

partecipavano tutti i cittadini non si sa inizialmente i rapporti fossero gentilizi,

sappiamo però che con il tempo essi essunsero una prerogativa statuale: LA

VOTAZIONE, che corrispondeva in poche parole alla nomina del re.

I CLIENTI:

- persone che lavorano al servizio delle gens in cambio di protezione.

LA PLEBE:

- è la massa, il popolo che non ha rapporti di dipendenza con la gens.

Fa parte in tutto e per tutto del popolo ed ha diritti politici grazie all’ordinamento

centuriato.

La plebe e la clientela si formano grazie a immigrazioni spontanee o acquisite.

Inizialmente i vinti entravano a far parte della clientela. Quando il sistema gentilizio

diventa pieno, i vinti vengaono esclusi dal sistema gentilizio ed entrano a far parte

della plebe. La crescita della plebe si affianca all’affermazione delle proprietà

individuali. L’economia si basava inizialmente sulla pastorizia, successivamente

vengono introdotti i prodotti agricoli ottenuti grazie all’aiuto che davano i buoi.

Nasce una divisione tra:

↓ ↓

TERRE PUBBLICHE TERRE PRIVATE

3

Dopo l’introduzione dello IUGERA(2500 metri quadrati) le terre non bastavano più

per la sussistenza delle famiglie che lavoravano e sfruttavano anche le terre delle

gens per “ arrotondare”. Il commercio avveniva con greci, etruschi e fenici grazie

alle vie che collegavano queste città a Roma. Anche i Greci cominciaronoad

influenzare la cultura romana soprattutto per quello che riguardava il culto

religioso.

C’era uno stretto rapporto inoltre tra diritto e religione, esistevano molte religiositò

che identificavano l’appartenenza ad un popolo piuttosto che a un altro, la

Roma emergente si identificava con il culto di Giove, Giunone e Minerva. Nasce

la figura del re sacerdote che deve occuparsi di tenere a bada gli dei e non

scatenarne l’ira, ciò era possibile tramite dei riti che se non venivano rispettati

richiedevano un’espiazione da parte del peccatore per salvare la comunità.

LOTTE PATRIZIO PLEBEE

Oltre a lotte esterne vi sono lotte interne tra patrizi e plebei, che fanno si che si crei

un organismo istituzionale nuovo.

Il variegato gruppo plebeo chiedeva di migliorare le condizioni della fascia più

povera, la lotta Patrizio-plebea è proprio una risposta a questo tipo di richieste.

Nel 494 a.c. ci fu una prima ribellione da parte della plebe che si diede una

propria fisionomia istituzionale attraverso la formazione di un assemblea (concilium

plebis) e l’elezione di un proprio tribuno che poteva opporsi ai magistrati ed aveva

il compito di proteggere il popolo attraverso la capacitò di emanare e presentare

SACROSANTITAS,

proposte di legge. Il tribuno della plebe era inoltre protetto da

cioè egli era appunto intoccabile e non eliminabile per tutto l’anno in cui era in

carica. In questo processo di parificazione degli ordini naque la necessitò di avere

delle leggi scritte per cui nel 451 a.c. fu costituita una magistratura straordinaria

formata da dieci patrizi che scrissero entro la fine dell’anno dieci tavole. L’anno

dopo venne istituito un secondo collegio decemvirale formato da cinque plebei e

cinque patrizi che scrissero altre due tavole, arrivando cos’ a dodici tavole di leggi

scritte. Una delle leggi delle dodici tavole inizialmente vietava i matrimoni misti tra

le gens e la plebe ma dopo varie lotte, la plebe ottenne la possibilità di sposarsi

anche con membri appartenenti alla nobilitas. Nel 409 a.c. la questura venne

aperta alla plebe e alcuni di essi poterono essere selezionati per il senato, nel 367

LEGGI LICINIE E SESTIE

a.c. vennero proclamate le che consentivano anche ai

LEX HORTENSIA

plebei di entrare al consolato. Alla fine nel 287 a.c. con la anche le

deliberazioni votate dalla plebe valgono per l’intera comunità, con questalegge

finisce la lotta sociale tra patrizi e plebei.

4

GUERRE SANNITICHE

Roma possedeva I Sanniti possedevano

↓ ↓

LAZIO, CAMPANIA CAMPANIA MERIDIONALE,

SETTENTRIONALE, MOLISE. Si espandevano

CITTA’ DI VEIO inoltre verso le colonie greche

E verso la Lucania.

PRIMA GUERRA SANNITICA ( 343 a.c. – 341 a.c.)

La città di Capua viene attaccata da i Sanniti e chiede aiuto a Roma che però non la

aiuta in quanto aveva stipulato precedentemente un trattato di pace con i Sanniti. I

Campani allora si sottomettono tutti a Roma che è costretta ad aiutarli. Ci furono due

guerre ma alla fine si giunse ad una pace che ripristino gli accordi del precedente

trattato di pace. I campani tornarono infatti sotto il dominio sannita, provarono a ribellarsi

ma la rivolta su sedata.

SECONDA GUERRA SANNITICA ( 326 a.c.- 304 a.c.)

Roma è ancora interessata alla Campania che era tornata sotto il sominio sannita, e

vuole avere la supremazia sui sanniti. Inizia allora nuovi scontri che sfociarono nella città di

Napoli dove si crearono sostanzialmente due fazioni:

↓ ↓

L’aristocrazia si schierò I popolari si schierarono

Con i romani con i sanniti

Ebbe la meglio l’aristocrazia napoletana che spinse la città di Napoli a sottomettersi a

Roma e a donarle una flotta che sarò però ancora rudimentale. Roma perse nonostante

tutto una battaglia con i Sanniti e ciò portò ad una tregua che terminerà nel 316 a.c. con

la ripresa dello scontro. Roma perse molte battaglie e nel 304 a.c. si arrivò alla stipulazione

di una seconda pace che lasciò però la situazione tra romani e sanniti irrisolta.

TERZA GUERRA SANNITICA (298 a.c.- 290 a.c.)

I sanniti erano riusciti a portare contro Roma molte popolazioni tra cui i Galli e gli etruschi.

Roma dopo varie battaglie riesce a vincere il conflitto contrstando le forze avverse e

conquistando così tutta l’Italia centrale. Cominciò a rivolgere i suoi orizzonti di conquista

verso la Gracia, La Gallia e L’Italia meridionale.

5

LA GUERRA TARANTINA

Ls città di Siracusa attraverso un periodo di crisi determinato dalla morte del re

della città, molti popoli a questo punto volendo il controllo sulla città entrarono in

conflitto. Una delle città che aspirava al potere du Siracusa era la città di Taranto

che si scontrò molto presto con Roma proprio per questo motivo. Taranto era una

delle poche città greche rimaste ed aveva assunto degli atteggiamenti

antiromani nonostante avesse stipulato precedentemente con Roma un trattato

di pace che poneva Capo Licinio come confine tra le due città.

La cittò di Turi intanto era stata sottoposta a diversi attacchi e fu attaccata in

questo periodo anche da Taranto, Turi allora decise di chiedere aiuto a Roma che

acconsentì violando il confine con Taranto che attaccò e sconfisse la flotta

romana. Ciò scateno la guerra.

Taranto si Alleò subito con Pirro e i due riuscirono presto a conquistare la Lucania

che inviò loro degli eserciti in aiuto. Pirro ottenne molte vittorie e attaccò la Sicilia

e Roma in difficoltà stipula un trattato di pace con Cartagine che decise di

aiutarla. Pirro fu però abbandonato dalle città greche caratterizzate da continue

lotte interne e da feroce individualismo, ciò permise a Roma di prendere alcune

cittò greche. E di conquistare quindi l’Italia meridionale.

6

LE GUERRE PUNICHE

Le guerre puniche sono una serie di tre guerre combattute tra Roma e Cartagine

tra il III e il II secolo a.c.

PRIMA GUERRA PUNICA (264 a.c. – 241 a.c.)

La Sicilia è uno dei territori più ambiti del Mediterraneo e il dominio dell’isola è

diviso tra Cartagine e Siracusa. Il re di Siracusa si prepara ad assaltare Messina che

trovandosi assediata chiede aiuto al senato di Roma e a Cartagine. Roma è

riluttante a impegnarsi in Sicilia, Cartagine invece invia una squadra navale in

soccorso di messina sconfiggendo Siracusa e Conquistando Messina. Roma

preoccupata a questo punto, invia anch’essa i soccorsi a Messina violando un

trattato stipulato nel 300 a.c. con Cartagine (durante la guerra Tarantina) che

vietava a Roma interventi in Sicilia.

Troviamo quindi schierati:

ROMANI+ MAMERTINI contro CARTAGINESI + SIRACUSANI

La prima guerra punica fu principalmente una guerra navale ma vi furono tre

guerre terrestri:

↓ ↓ ↓

BATTAGLIA DI AGRIGENTO BATTAGLIA BATTAGLIA DELLE

IN ISOLE EGADI

Roma assale Cartagine AFRICA

Che viene aiutata dai Scontro finale in cui

Rinforzi guidati da Amone. Roma sposta la guerra la flotta romana vince

Alla fine però Roma vince e in Africa. Cartagine subì definitivamente.

Agrigento cade. Una pesante sconfitta e

Provò a chiedere la pace

Ma alla fine fallì.

TRA LA PRIMA E LA SECONDA GUERRA PUNICA( 241 a.c. – 218 a.c.)

Cartagine dovette subire le rivolte dei mercenari scontenti in quanto Cartagine

non riuscì a pagare le truppe alla fine del conflitto, avendo perso molti soldi e

dovendo pagare forti indennità di guerra a Roma. Amilcare Barca allora partì con

un esercito verso la Spagna sottomettendo molte popolazioni iberiche. Morto

Amillcare, prese il potere degli eserciti Asdrubale che consolidò le conquiste fatte

da Amilcare e stipulò un trattato di pace con Roma. Morto anche Asdrubale, gli

eserciti acclamarono Annibale che portò la guerra in Italia.

SECONDA GUERRA PUNICA ( 218 a.c.- 202 a.c.)

Annibale viola il trattato stipulato con Roma attaccando la città di Sagunto che

era un’alleata romana ma che secondo il trattato si trovava in territorio

cartaginese. Roma chiede quindi a Cartagine di sconfessare Annibale ma

Cartagine rifiuta e accetta la dichiarazione di guerra da parte di Roma.

Attraversate le Alpi, Annibale conquista varie città, riporta delle alleanze e a

Canne ( 216 a.c.) infligge una forte sconfitta a Roma. Roma si riprese lentamente

e il dittatore di quel momento ( proclamato per l’occasione) QUINTO FABIO

MASSIMO riconquista piano piano le città conquistate da Annibale. Roma si

sposta anche in Spagna mandando PUBLIO E CNEO CORNELIO SCIPIONE a

conquistare delle città. I due muoiono nell’impresa e vengono sostituiti da

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SCIPIONE L’AFRICANO, figlio di Cneo Cornelio, che conquista la Spagna. Intanto

Filippo V di Macedonia si allea con Annibale ma viene scon

Dettagli
A.A. 2013-2014
20 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/03 Storia romana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sefelicetusaraidirmelovorrai di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Giorcelli Silvia.