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Riassunto esame per Storia della Regia, Prof Longhi, libro consigliato Scritti teatrali, Brecht Pag. 1
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EFFETTO INTIMIDATORIO DEI CLASSICI

2. BREVIARIO DI ESTETICA TEATRALE: disprezzo del bello dell'arte culinaria. il teatro dell'era

scientifica e` un teatro ascrivibile al teatro delle scienze esatte. Dal piacevole al regno di una

bellezza conforme alla condizione umana. Il teatro deve impergnarsi a trattare della realta` per

riprendersi una funzione sociale attiva. Il teatro deve essere in grado di produrre immagini utili

alla societa`, in grado di influenzarla ma attraverso il divertimento e il gico. Morale del teatro:

trasformare la criticac in godimento. Lo spetttore desidera entrare in possesso odi determite

sensazioni come quelle cui puo` asirare un bambino in giosrea: poco importa che la giostra sia

reale, la cosa importante per gli spettatori di questi teatro e{ poter scambiare un mondo

contradditorio contro uno armonioso (teatro tradizionale). Serve dunque un teatro che non

produca solo sensazioni ma applichi e produca quei pensieri e sentimenti che nel mutamento in

questo campo abbiano una funzione propria. Si vuole mantenere la diversita`, i personaggi

agiscono come mossi da forze sociali, e le condizioni storiche ricreate non devono essere

immaginate ma nascono per quelloo che avviene in scena. Recitazione straniata che consenta

liberta`. L`interprete conosce tutta la vicenda del personaggio, non si immedesima, lo osserva e

lo racconta secondo il suo punto di vista, lo cita e narra cio` che rappreenta. Nelle prove ci si

puo` servire dell immedesimazione ma e` solo uno dei metodi di osservazione scientifica per

arrivare ad una scelta di posizione *(teatro politico). Gestica: la composizione complessiva di

tutti i processi gestuali creano la vicenda. Ogni avvenimento ha un suo gesto. Vicenda collegata

da effetti di straniamento: cori, intermezzi musicali (musica NON accompagna )

STUDI SUL CORIOLANO DI SHAKESPEARE

DUE INTERPRETAZIONI DI MADRE COURAGE

DIALOGO SULL`IMMEDESIMAZIONE COATTA

2. PRATICA TEATRALE

Prefazione ad Antigone :

a) Brecht riconosce la sete di novita`, ma sa anche che la paura del ritorno al vecchio convive

con la paura dell`insaurazione del nuovo. L'arte deve orientarsi insieme alle parti progressive

della popolazione, passando ad un intervento attivo e scegliere il punto da cui iniziare. Sotto il

nazismo--> decadenza della tecnica teatrale. Il teatro deve trasformare la rappreserazone del

vero in godimento.

b) Dramma di Antigone> scelto perchè l'argomento riveste attualità e perchè il testo pone

interessanti problemi. A loro premeva raccontare i combattenti della Resistenza, ad oggi si

tende a dimenticarli; attraverso Antigone non se ne parlava direttamente, erano astutamente

nascosti, chi li riusciva a vedere avrebbe utilizzato la dose di distacco necessaria. Si vede

nell'Antigone>funzione della violenza al momento del crollo dell'autorità statale. il prologo. ruolo

di puntualizzare l'attualità della vicendae delineare il problema soggettivo; mentre poi tutta

l'azione del dramma si svolge obiettivamente. questa possibilità di fornire una rappresentazione

obiettiva di un'importante operazione di stato era consentita dalla circostanza che l'alone di

remota storicità in cui si situava la vicenda andava a dissuadere gli spettatori da gni

identificazione con il personaggio, oltre ad espedienti epici. La drammaturgia ellenica.

straniamenti che permettono libertà alla speculazione. Con Antigone non si ha un intento

filologio. L'unico modo di fare qualcosa per quest'opera e` capire cosa questa potesse fare per

noi.

c) dal momento che si trattava di sperimentare su un testo antico un nuovo genere di

recitazione definirono un modello vincolante per la messinscena consistente in una serie i foto

corredate da note espligative. Modello> imitabile e variabile. un modello siffatto non ha valore di

modello ma di archetipo: perchè qualcosa sia utilmente imitata bisogna far vedere come si fa.

L'attore cge utilizza un modello deve essere in grado di conferirgli un personale apporto,efficaci

e corrette se volte a rendere artisticamente più soddisfacente l'immagine della realtà da

trasmetterci. Le varianti giustamente apportate acquistano a loro volta carattere esemplare e

cosi il modello si trasforma. scopo del modello> NON e` fissare un tipo di regia. il maggiore

interesse sta nello sviluppo, i cambiamenti devono essere sollecitati e resi percepibili. Il modello

risulta incompiuto e proprio la volontà di miglirarlo dovrebbe spingere i teatri a servirsene.

d) scena di Neher: Davanti ad un emiciclooo di paraventi ci sono delle panche sulle quali sono

seuti gliattori in attesa di entrare in scena; al centro dei paraventi spazio vuoto con un giradischi

azionato a vista e dove gli attori escono; lo spazio per la recitazione delimitato da pali con

teschi equini. Verso il boccascena c'e` la tavola degli arredi.

Per il prologo viene calata una parete bianca appesa a fili metallici con una porta e un armadio

a muro, davanti un tavolo da cucina con due sedie e dietro un sacco. Sopra a inizio scena viene

calato un cartello con l'indicazione di luogo e epoca. no sipario. Gli attori siedono a vista> lo

spettatore si sente invitato a assistere alla presentazione di un'antica trageia greca. (3 diisegni

di scena) . Costumi e accessori> maschili sacchi dipinti, Emone e Creonte avevano anche

guarnizioni di cuoio rosso; femminili in cotone Antigone e Ismene avevano i vestiti grigi.

Attenzione agli accessori: la loro fabbricazione fu affidata a esperti artigiani per presentare al

pubblico belli oggetti.

e) Stile di esecuzione: quando si racconta la vicenda tutto è già accaduto (=Aristotele). l'attore

dunque non deve fare altro che narrare che è connessione di avvenimenti. La stilizzazione che

fa della sua recitazione un'arte non dee annullare la sua naturalezza, ma deve rafforzarla.

Stilizzazione= far risaltare l'elemeto naturale intesa a mostrare al pubblico cio che la vicenda ha

di socialmente rilevanete. Il mondo poetico dell'autore non deve esser tratato come qualcosa di

chiuso, ma si deve render efficace cio che del moondo reale è contenuto in esso. Il teatro non è

l'ancella dell'autore, a della verità

f) per disciplinare la resa della vicenda vennero fatti recitare agli attori dei versi di collegamento

(=diventano narratori). il discorso o l'azione sono introdotti, dicevano il carattere di una

effettuazione immediata. uso delle maschere: anche queste dovevano narrare qualcosa. Il ritmo

era assai veloce.

g) Lo studio del modello è intralciato dal fatto di contenere in sè molto di casuale e provvisorio,

ovvero il settore della mimica. LO studio delle illustrazioni e delle notedovrebbe indirizzarsi

verso ogni spunto di cominciamento e di differenziazione di cui si vverte l'urgenza nel confuso e

strabocchevole panorama di conclusioni della nostra arte.

h) fare uso di modelli di regia: viviamo in un'epoca di anarchia della produzione, il teatro attuale

non è libero creativamente, anzi è sottomesso a logiche di mercato e alle convenzioni.

Dobbiamo liberarci dal disprezzare le coppie, in quanto copiare è un'arte: si eviterà di cadere

nello stereotipo e nel congelato. Il teatro oggi non è realistico perchè l'attore guarda dentro di sè

e non il mondo che lo circonda. È necessario imparare a copiare con ate allo stesso modo che

costruire modelli i qulali per poter essere imitati debbono essere imitabili; esiste un'imitazione

servile come un'imitazione che è indizio di maestria. Il modello è una traccia che serve a

mostrare le conquiste fatte cosi da poterle imitare anche con variazioni che provocano un loro

miglioramento e progresso. Queste variazioni devono essere volte ad un miglioramento della

raffigurazione della realtà

La recitazione epica non può essere presa in considerazione per tutta la drammaturgia classica,

diende da quale posizione le opere dimstrino di averre intorno alla funzione sociale del teatro:

funzione che consiste nella raffigurazione della realtà allo scopo di agire sulla realtà.

LA MUSICA NEL TEATRO EPICO

Nei primi lavori la musica aveva una forma consueta, ma costitui comunque una rottura con le

convenzioni drammatiche dell'epoca: il dramma perdeva di peso diventava piu snello.

Contemporaneamentee rendeva possibili un teatro poetico. La musica nell'Opera da tre soldi

era nettamente distinta dalle altre parti, e questo veniva anche sottolineato dalla collocazione

dell'orchestrina visibile , dal cambiamento di luce o dall'apparizione di titoli e numeri. La musica

si attegia come pura sentimentalita e queste songs ebbero larga diffusione. il teatro epico si

interessa al comportamento reciproco degli uomini in cio che esso ha di socialmente e

storicamente significativo: i processi presi in esame debbono ricevere definizioni tali che

utilizzandole si possa agire sui processi medesimi. L' uomo e` un'entita` soggetta a mutamenti e

cosi deve essere presentato in scena. quello dell'attore e` duque un gesto sociale e il carattere

delle musiche usate nel teatro epico sono gestuali: non possono essere chiariti se non da

considerazioni che mettano in rilievo l'intento sociale di tali innovazioni. La musica gestuale e`

una musica che consente all'attore di eseguire deterinati gesti fondamentali.

Gestuale= linguaggio che dimostra determinati atteggiamenti che colui che lo tiene assume di

fronte ad altre persone. Regola per il musicista. porre attenzione al gesto cosi da consentirgli un

atteggiamento politico. A tale scopo e` necessario che egli configuri un gesto di carattere

sociale.

Gesto sociale= gesto rilevante per la societa, il gesto che permette di trarre illazioni citca le

condizioni sociali. Il comportamento del musicista di fronte al suo testo, dello storico di fronte ala

sua narrazione indica il grado della rispettiva maturita politica e quindi umana. Solo il gesto

sociale insierisce l'elemento umano, la materia in se e` qualcosa di semplice e qualificato. E`

bene far vedere al musicista l'atteggiamento che dovra` osservare nell'eseguire le varie parti,

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Publisher
A.A. 2015-2016
5 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecc.ila di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della regia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Longhi Claudio.